Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: Kaory06081987    06/09/2018    1 recensioni
Ogni persona ha un passato e tante lo rivelano..ma alcune non dicono mai di avere uno sconvolgente alle spalle. Una di queste è Kaory...
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Era alto, capelli ancora sul marrone scuro con qualche riflesso argento ma molto poco, si poteva notare il fisico statuario, era una persona che faceva attività fisica, occhi..occhi del suo stesso colore, colore nocciola.. per Kaori quell'uomo non era suo Padre ma solo un assassino. Un essere abietto, ripugnante uno che in qualche modo cambia " la vita criminale" per una legale ma molto più criminale di quella che faceva prima; era in affari con alcune bande della Yakuza, questo Kaori lo sapeva bene da poco più di anno quando aveva scoperto il modo per poterlo incastrare, e fargli pagare tutto. Lei che non aveva mai ucciso, voleva uccidere solo una persona e quella persona era lui...l'ormai Signor Seitaro Sasaki. Un nome non vero, un falso per poter fare e agire come voleva. Un killer si. Uno di quelli che non meritano niente nemmeno la grazia. E ora eccoli lì davanti a lei. Il Giudice che avrebbe diretto il suo processo. Il Giudice che l'avrebbe condannata per cose non vere. Ed era che la guardava con desiderio, Dio che schifo... Era l'uomo che l'aveva violentata da ragazzina, e voleva ucciderla, da nessuna parte sarebbe stata al sicuro, solo con la sua morte lei stessa, Enzo e tutti quelli a cui voleva bene si sarebbero salvati per sempre. "A cosa pensi mia cara, a come poter uscire di qui...a come fare per liberarti...oppure vuoi un ripasso del "corpo a corpo"..." "Sei una persona orribile ti puoi nascondere dietro a questa immagine che ti sei creato da bravo cittadino.. ma io so chi sei e arriverà il giorno in cui tu pagherai..." " Ma che parole...io pagherò, sai cara se io pagherò come dici tu, allora ci vuole una causa effetto..." Senza capire cosa volesse dire con queste parole, Kaori si accorse con un secondo di ritardo che lui si avvicinò a lei come per volerle sfiorare il volto invece dalla manica della giacca della camicia spunto fuori un piccolo coltellino che sfioro delicatamente la pelle di Kaori facendo uscire un poco di sangue dalla sua guancia. " Che cazzo fai!!" Disse Kaori.. " Vedi più minacci e più mi diverto, ma se vuoi posso smettere, tanto mi divertirò con l'ispettrice Nogami molto presto".. " Che cosa dici...Saeko non c'entra nulla con questo" "Si che c'entra, ogni persona che ti conosce c'entra, la tua amica del liceo quella stilista..come si chiama..Eriko giusto..la tua amica e suo marito quelli che dirigono quel bar..Miki e Umi, il tuo amico americano e la sua dottoressa così Sexy..Mick e Kazue..e tutte le altre persone ma in particolare il tuo coinquilino Ryo giusto...vedi prima di tutto farò in modo che tu soffra molto di più di quanto tu abbia passato, poi solo quando io vorrò ti darò la mia condanna e ti ucciderò, questo mia cara è solo il principio perché dopo sarò libero" Mentre le diceva tutte quelle cose, Kaori pensava ad ogni suo amico e al pericolo che correvano, si sentiva così sola che non capiva cosa doveva fare o dire. " Beh comunque non posso trattenermi oltre, sono pur sempre il giudice e non posso stare con un'assassina prima di un processo, e ad ogni modo oggi mettiti il cuore in pace non vedrai nessuno, nemmeno il tuo avvocato.. domani si.. purtroppo.. non sono riuscito a rimandarlo di più...ma oggi avrai altre sorprese.. preparati..". " Che cosa vuoi dire, cosa vuoi fare?" "Io niente... ma vedrai.. aprite la porta.." in quel mentre si aprì la porta, e lui uscì accompagnato da un uomo molto robusto. Kaori riuscì solo a sentire poche parole.." fatele male e fate in modo che sembri accidentale"... Cosa volevano farle... "Makimura vieni e non fare storie ti porto in cella" Ragazzi fate presto per piacere. Nel frattempo a casa di Ryo erano rimasti solo in tre ovvero Ryo stesso, Mick ed Enzo, mentre gli altri avevano ricevuto il compito di cercare di parlare con Saeko, ma se proprio non avrebbero potuto con Reika, per cercare di capire come agire con lei, Miki invece aveva avuto il compito di parlare con l'avvocato e capire cosa fare per il giorno dopo, con Kaori ma anche di calmare quella pazza isterica di Eriko che aveva appreso la notizia di Kaori dal giornale, Ryo non aveva tempo per lei così ci avrebbe pensato Miki a lei, mente lui Mick ed Enzo dovevano occuparsi di Kaori. "Allora che cosa hai in mente?" Mick era seduto sul divano a gambe aperte e in mano il suo solito bicchiere, la situazione era molto stressante per lui cercava di non farlo vedere ma era in pensiero per Kaori. " Molto semplice, le gallerie... vi ho detto che passano sotto la città, beh noi andremmo a palazzo di giustizia da Kaori e andremmo a parlare con lei, o meglio solo uno di noi, mentre gli altri due invece dovranno stare di guardia, avremmo bisogno di divise tesserini,insomma quello che occorre per interpretare la parte della guardia ma anche attrezzature da saldatore, torce corde e altro tanto per non lasciare niente al caso..poi dobbiamo andare da Doc..per farci dare delle medicine, antidolorifici per il dolore e per la febbre e....ma perché mi guardate così che ho detto".. Ryo e Mick erano sempre più sorpresi da questo ragazzo..."Conosci anche Doc?" disse Ryo... "Ahahahah era per questo, come devo dirvi che conosco tutto di voi tra me e Beth non ci sono segreti.. per esempio tu nascondi le tue riviste in ogni angolo di questa casa, e tu Mick non fai che provarci con Kaori ogni volta nonostante tu sia fidanzato con Kazue, anche se Kaori è stata il tuo primo amore, anche se lei ti vuole veramente bene, e di te Ryo potrei dire ogni tipo di cosa....". "Beh sei proprio di famiglia Enzo, e devo dire che sei simpatico, ma il tuo commento di prima non farlo mai più..." disse Ryo "Quale commento di che parli.." Mick forse inizio a capire e se la rideva sotto i baffi... " Tu sarai anche bello, ma io Sono più giovane, guarda che ho solo Vent'anni".... " Si si si..la conosco questa frase...." "Allora andiamo".. inizio a dire Mick.." Si andiamo alla chiesa per stasera entriamo in azione e prendiamo tutto..." Enzo pensava che Kaori avesse ragione, erano strani ma di cuore....... Mentre fuori un ragazzo aspettava di vedere il proprietario di quel palazzo per parlare con lui, ricevette suo cellulare un messaggio che gli diceva di raggiungerlo subito che era urgente e che avrebbero trovato un modo più semplice; e che se, aveva ragione sarebbe venuto da loro proprio la persona che cercavano. Così questo ragazzo misterioso, decise di dare retta al mittente del messaggio e di raggiungerlo, e si allontanò da quel palazzo Mentre stava seduta sulla sua branda a pensare e farsi mille domande, Kaori non aveva dato molto peso alla porta della sua cella che si apriva, dato che le dovevano portare il pranzo. Si girò di poco per vedere la persona che era entrata, era un uomo messo di spalle. Più che un poliziotto sembrava un lottatore di wrestling, era alto e aveva la testa pelata.. certo non era Umi ma lo ricordava parecchio.. Mentre si sistemò bene per poter provare a mandare nello stomaco qualcosa, ebbe come un flash nella mente... L'aveva visto mezzo secondo era bastato..era un uomo che era fuori dalla stanza degli interrogatori ed era con in compagnia di quel bastardo del giudice.... non fece in tempo a pensare che fu troppo tardi.. Kaori sentii un forte dolore al braccio sinistro come se gli avessero fatto fare il giro del braccio per cento volte di fila, mentre urlava dal dolore sentiva l'alito di quel bestione sulla base del collo mentre con l'altra mano le teneva la bocca per impedirle di urlare forte, e le soffio vicino al collo dicendole che era un bel bocconcino, molto prelibato, le accarezzò il seno e glielo strinse nella mano, Kaori non poteva muoversi, ci provava ma era inutile...e lui continuava dicendole che quello era solo l'inizio. E se ne andò. Il dolore era forte ma non voleva cedere non sarebbe stata degna di essere la socia di City Hunter, le lacrime le rigavano il volto in un pianto muto, che per lei era meglio di molte altre cose in quella situazione. Sperava solo che la notte potesse giungere al più presto per fare arrivare la mattina in fretta così avrebbe visto i suoi amici e Ryo ... Ryo... Chissà se l'avrebbe guardata come sempre, e. Su questo pensiero provò a sdraiarsi per cercare di fare placare il dolore.....mentre il giorno passava per lasciare venire la sera, tre uomini stavano lavorando insieme per arrivare da una ragazza molto importante per ognuno di loro.
   
 
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