I MIEI GIORNI
I miei giorni;
essi scorrono in fretta,
e non li ho ancora afferrati.
Sono mesti calcoli d’aritmetica,
che la mia semplice mente non sa
affrontare.
Sono giorni fatti di amarezze,
di amarene,
di rare carezze
e di movenze leggere.
Sono giorni semplici nei contenuti,
anche se difficili poi da
interpretare;
ma a volte ci si deve accontentare.
I miei giorni a volte mi lasciano un
po’ scosso;
a sera mi chiedo come posso
continuare a resistere in questa
parte di mare mosso,
dove le onde sono alte
e io rischio di annegare.
Dai campi limitrofi
il pessimo odore dei pesticidi
invade l’aria che mi circonda,
e tutto mi sembra ancor più triste.
In realtà, è forte chi resiste,
giacché sappiamo che basta poco per
farlo.
Un sorriso, un dono al prossimo,
e a volte tutto sembra meno torbido.
Ma ci sono giorni lenti
come le notti di agosto,
e sono composti da rumori molesti
e da ronzii fastidiosi.
Sono quei giorni fatti per stare in
silenzio
e meditare, affinché
qualcosa dentro me si muova.
Non sono perfetto,
e i miei giorni indecifrabili se ne
approfittano;
sanno come fare,
io li lascio stare.
So che questi giorni
potrebbero diventare la mia stessa
gabbia,
ma non esiste null’altro che possa
tenere a freno
la mia ansia e la mia rabbia.
Sono giorni senza amore,
ma con il candore
di una terra innevata,
dal sole sempre baciata.
È tutto così splendente…
ma io, io,
io sono sempre più perso
tra calcoli impossibili e giornate
volubili.
I miei giorni sono così,
essi scorrono e mi privano di forze,
solo per riservarmene altre;
a me mietere il raccolto,
se c’è qualcosa di buono.
NOTA DELL’AUTORE
Grazie per essere qui ^^