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Autore: LaMicheCoria    10/07/2009    3 recensioni
Fan Fiction vincitrice del 1° Gold Fiction Contest, indetto dal Fan Fiction World Forum Questa storia è stata catalogata come un "must", ed è pertanto consigliata a tutti i lettori. Può un cuore di Cristallo provare sentimenti? La Leggenda. L'Oscurità. La Luce. I Custodi saranno chiamati ancora una volta a difesa dei mondi. Una nuova missione li attende. Malefica ha trovato il modo per togliere loro i Keyblade e dominare così su tutti i mondi senza poter essere contrastata. Un nuovo personaggio condurrà Sora e gli altri nel suo mondo, dove, millenni prima, era stata creata l'arma leggendaria. Riusciranno a fermare le tenebre, o rischieranno di perdere tutto, persino la vita, per salvare la luce?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kairi, Re Topolino, Riku, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
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Epilogo
(Final Fantasy Advent Children Original Soundtrack – The Promise Land)
Il corteo camminava lento, apparendo e sparendo fra I tronchi degli alberi, accompagnato dal quieto danzare di fiamme scarlatte.
L’odore di incenso riempiva la foresta, il silenzio rotto dal salmodiare di alcuni sacerdoti, dal nitrito di alcuni cavalli, il kuire dei chocobo e lo strascicare di piedi.
Alla testa del corteo alcuni uomini facevano ondeggiare la coppa con l’incenso, pregando.
Dietro di loro, alcune ragazze con un lungo manto azzurro pallido facevano tintinnare dei campanelli, il suono argentino che fendeva l’aria come un acuto stridio.
Levavano al cielo un canto malinconico, acuto, carico di dolore e speranza.
Le seguivano una donna vestita di bianco, con il capo velato da un cappuccio,che teneva in mano una candela, affiancata da altre due persone.
Alla sua sinistra un uomo vestito di porpora, alla sua destra un ragazzo di appena vent’anni, con un abito nero.

 

Il Mago Rosso si avvicinò, tenendo in mano una pergamena.
La Maga Bianca prese una candela e si voltò, chinando il capo.
-Kanai Horen, figlio di Eroak Horen, allievo del defunto Maestro Hitam Jiwa- cominciò Kharadel –Rinunci per sempre all’arte della Magia Bianca per abbracciare pienamente la Magia Nera, succedendo così al tuo Maestro e divenendo capo della Confraternita dei Maghi Neri?-
Il ragazzo, pallido in volto, annuì, gli occhi che lacrimavano per l’incenso.
-Porgi dunque la Pergamena Bianca alla Signora del Fiore di Loto Bianco-
Kanai tirò un profondo respiro e con mano tremante porse il foglio arrotolato a Seshenhej. Quella chinò il capo, prese la pergamena e la mise sopra la fiamma della candela.
Il rotolo prese fuoco e divenne cenere in pochi istanti.
-Accetta, ora, la Pergamena Nera, simbolo del tuo ruolo nella Confraternita-
Il ragazzo tese la mano e la prese.
-Benvenuto fra noi, Kanai Horen- disse Kharadel, inchinandosi
-Capo della Confraternita dei Maghi Neri- concluse Seshenhej,chinando il viso
-Che lo spirito di Hitam Jiwa vegli su di te e ti protegga-

 

Dietro i tre Maghi venivano i Guardiani.
Kaze era guidato da Asuka, Kuroi che si librava sopra le loro teste.
L’uomo era pallido e sotto la fascia che portava sul viso, gli occhi ciechi erano gonfi di lacrime.
La donna lo teneva per il braccio, quasi fosse lui a sostenere lei e non il contrario.
Le labbra erano pallide e tremanti e le guance erano rigatedi lacrime.

 

-Mi dispiace Kaze- sussurrò Asuka, mettendogli una mano sulla spalla –Se ne è andata-
Il Guardiano alzò il viso al cielo
-Lei non è mai stata davvero qui- rispose, tendendo un braccio.
Il falco si posò sulla sua mano, stridendo piano.
-Cosa intendi dire?-
-Pensavo davvero che fosse Lathiel, ma mi sbagliavo. Era una persona a sé, simile a Lathiel, ma non davvero lei. L’ho capito troppo tardi-

 

Yanu affiancava il Guardiano dell’Aria, tenendo la piccola Ekio per la mano.
Guardava fisso davanti a sé, lo sguardo deciso per nascondere la debolezza che si celava nei suoi occhi.
La bambina teneva il viso basso, il corpo scosso dai singhiozzi.

 

Scostò il lembo della tenda dove era conservato il corpo di Kelya.
Riku era inginocchiato accanto a lei, le mani giunte e la fronte posata su di esse.
Pregava.
-Prenditi cura di lei-
Il Custode alzò lo sguardo, aggrottando le sopracciglia.
-Portala con te e falle visitare altri mondi oltre a questo. Portala sulla tua isola e crescila come se fosse tua sorella. Fai in modo che ricordi questo Mondo come un mondo di pace, non dilaniato dalle guerre, intriso di sangue, cosparso di morti-
Il ragazzo annuì, senza dire una parola.
-Avevo ragione, sai, a dire che era colpa tua se Kelya si comportava in quel modo- disse, voltandosi e uscendo –Grazie, Riku- mormorò, lasciando cadere il lembo dietro di sé.

 

I Guardiani erano seguiti dai Custodi che, in sella a dei chocobo, trasportavano la portantina dove riposava il corpo di Kelya.
Nessuno di loro parlava, immersi in un silenzio carico di dolore e rispetto.
Insieme, prima di partire con il corteo funebre, erano entrati nella tenda, a pregare.

 

Indossava un abito bianco, lungo, l’orlo ornato di pizzi e il petto tempestato di perle.
I capelli erano sciolti e un fiore candido era posato sull’orecchio sinistro.
Le mani erano giunte in grembo e all’anulare destro portava un anello d’argento e diamanti.
Le labbra erano state truccate di carminio e il corpo era stato lavato e cosparso di con unguenti profumati.
Attorno a lei casse d’oro e d’argento, velluti e altri tessuti preziosi.

 
Sirial avanzava a cavallo con sguardo impassibile, le labbra strette; indossava l’armatura da cerimonia e un mantello di pelliccia scura danzava con eleganza sulle sue spalle.
Dietro di lei, Damien Blacksky e Daiki Haru procedevano sulle loro cavalcature.
Un silenzio carico di tensione aleggiava su di loro, come una belva in agguato. Il sentore della guerra era più forte che mai.

 

-Il re potrebbe accusarvi di alto tradimento, lo sapete?-
-Lo so, ma devo tentare. Una guerra ora non farebbe altro che indebolirci! Il Re Aruna capirà che una guerra contro il Regno del Nord non è altro che una follia!-
-Prego che sia così, gran generale. Prego che sia davvero così-

 

Micarya teneva strette le redini di Aki, il manto candido che cadeva con grazia dalle spalle.
Indossava l’armatura da cerimonia e il suo sguardo era teso, fisso davanti a sé.
La seguivano Van Haltier e Norej Northernwind, sui rispettivi chocobo.
Sapevano che quello sarebbe stata l’ultima volta in cui avrebbero potuto salutare l’esercito del Sud come alleato.
Avrebbero tentato ogni cosa per impedire la guerra, ma contro la brama di potere non potevano fare nulla.

 

 

-Il re potrebbe accusarvi di alto tradimento, lo sapete?-
-Lo so, ma devo tentare. Una guerra ora non farebbe altro che indebolirci! Il Re Kion capirà che una guerra contro il Regno del Sud non è altro che una follia!-
-Prego che sia così, gran generale. Prego che sia davvero così-

 

Non c’era stato il tempo di far venire anche i due Sovrani.
Occupati a seppellire i loro morti e a pianificare strategie per conquistare il Regno dell’Ovest e quello dell’Est, non potevano abbandonare i loro palazzi.

 

Dietro i gran generali un corteo di soldati con i mano una candela a ricordare i loro compagni caduti in battaglia.
Non c’era distinzione tra gli eserciti, non ancora almeno.
L’oro si mischiava con il blu, i capelli scuri si confondevano con quelli chiari e gli occhi neri si perdevano in mezzo a quelli azzurri.
Nonostante cercassero di mantenere un’aria decisa e composta, le guance rigate di lacrime, i visi pallidi e gli occhi cerchiati di nero erano un segno indistinguibile del loro dolore.
Chi aveva perso un amico, chi un familiare.

 

Gli abitanti del villaggio avevano cercato di arrivare in tempo, ma erano praticamente al confine del Regno del Sud e non sarebbe mai giunti per dare l’estremo saluto al Cuore. 

Arrivarono alla spiaggia, accompagnati dall’infrangersi delle onde sulla battigia.
I Custodi e i Guardiani trasportarono la portantina con il corpo del Cuore fino a riva e lo affidarono alle onde.
Kaze alzò il viso al cielo, allargando le braccia.
Una lieve brezza scese su di loro, danzando e sibilando, fino a raccogliere nel suo abbraccio la portantina di Kelya.
La sollevò appena, lasciandola scivolare sulla superficie dell’acqua, trasportandola con dolcezza nel suo ultimo viaggio.
I tre Maghi si avvicinarono e posero le loro candele in mare, in ricordo del defunto Hitam Jiwa e dei Maghi morti in battaglia. Rimasero a contemplare le fiammelle che si allontanavano e chiusero gli occhi.
Seshenhej intrecciò le mani all’altezza del petto e un’esplosione di luce Sacra inondò il corteo e il corpo di Kelya, accarezzandoli con la sua scia bianco-argento.
Kharadel tracciò un segno indefinibile davanti a sé, poi posò la mano a terra.
Un’onda d’energia si propagò nel terreno e la neve si sciolse. Fiori profumati alzarono timidi la loro corolla candida.
Kanai chinò il viso e respirò a fondo.
Batté con decisione i palmi delle mani e il vento si alzò ancora una volta e sollevò i fiori, facendoli danzare in un turbine bianco; li guidò fino alla portantina con il corpo di Kelya e poi lasciò che si posassero delicatamente su di essa, come fiocchi di neve.

 

Li seguirono i soldati dei sue eserciti, che lasciarono le loro candele in acqua, mormorando alcune preghiere.
Sirial e Micarya scesero dalle loro cavalcature e si avvicinarono.
Il gran generale del Nord estrasse i pugnali e il gran generale del Sud la doppia katana; si inchinarono e affondarono le loro armi nella sabbia.
Rimasero in silenzio qualche istante, poi si alzarono, lanciando un ultimo sguardo alle fiammelle che danzavano sulla superficie del mare, come un cielo notturno punteggiato di stelle.
Quando il corpo del Cuore fu abbastanza al largo, Kanai alzò le braccia.
Le fiamme guizzarono scarlatte e lambirono la portantina, avvolgendola nel loro abbraccio incandescente.
Riku chiuse gli occhi, mentre Kairi poggiava il viso sulla spalla di Sora e Topolino chinava il viso.
Il corpo di Kelya venne presto circondato dal fuoco.
Ekio scoppiò in un pianto disperato e si aggrappò alla veste del fratello, urlando e singhiozzando senza pace.
Yanu si chinò accanto a lei e l’abbracciò, gli occhi chiusi, le labbra strette e le lacrime che scivolavano silenziose sul suo viso.
Asuka si voltò, non riuscendo a guardare, portandosi una mano al petto.
Kaze alzò lo sguardo al cielo, avvertendo il crepitare delle fiamme.
Quando il fuoco si dissipò, la portantina e gli oggetti che trasportava affondarono, mentre le ceneri del Cuore vennero portate via da un lieve soffio di vento, come i petali di un fiore.

 

(The Chronicles of Narnia, Prince Caspian Original Soundtrack – The Call)
Riku guardò tristemente davanti a sé. Il tramonto tingeva di sangue il mare cristallino, calmo e sereno.
Guardò il cielo.
Era davvero successo? O forse era stato solo un sogno? O meglio…un incubo.  Tutto ciò che era successo, ogni gesto, ogni parola, ogni sentimento, era successo davvero?
 Riku sperò ardentemente di no.
Sperava di risvegliarsi sull’isola, circondato dalle palme, cullato dalle onde, steso sulla sabbia. Scosse la testa e i lunghi capelli d’argento si tinsero di porpora, accarezzati dai tenui raggi del sole.
 Era davvero successo e lo sapeva.
Voltato lo sguardo, vide abbandonato alla sua destra Via per l’Alba, il suo Keyblade. Si chinò e lo prese fra le mani. Poteva sentirne il calore e…
Chiuse gli occhi…
Poteva sentire il battito di un cuore. Non il suo. Non quello del Keyblade. Si alzò in piedi e fendette con Via per l’Alba l’aria del crepuscolo.
In una luce cristallina l’arma scomparve.
Riku sospirò e tornò a guardare il cielo. Avvertì dei passi leggeri dietro di sé ed una mano prendere la sua. Gli occhi bassi, una profonda tristezza in tutto il suo essere, si voltò e le accarezzò i capelli castani.
-Adesso mi prenderò cura io di te, te lo prometto..te lo prometto, Ekio-

 

Sora si sedette sulla spiaggia, le onde del crepuscolo scorrevano sulle impronte rimaste sulla battigia, sbiadendole.
Se solo le onde avessero potuto cancellare il suo dolore allo stesso modo!
Si alzò e, guardando il sole tuffarsi lentamente nel mare, si gettò in acqua. Una bracciata dopo l’altra, scivolando tra le onde, avvertì la tristezza mitigarsi, senza però sparire del tutto. Si fermò al largo, prese fiato e si immerse.
 Il freddo pungente gli fece venire la pelle d’oca, ma Sora si spinse ancora più a fondo. Nel buio delle profondità marine, ripensò a quando, tre anni prima, era cominciato il suo viaggio.
 All’inizio aveva pensato che fosse stato solo un sogno, che la voce eterea, la spada gemmata, lo scettro magico, lo scudo vermiglio e il Darkside fossero stati solo un’illusione, ma si era sbagliato. Le ombre avevano abbandonato il mondo dei sogni per diventare terribilmente reali. Aveva perso i suoi amici, gli era stato fatto dono di un Keyblade con cui dissipare l’oscurità e alla fine aveva ritrovato Riku e Kairi. Riemerse e tornò a riva. Guardandosi indietro ripensò agli ultimi eventi.
-Non tutti coloro che si perdono possono essere ritrovati- mormorò al vento –Veglia su di noi, Kelya-

 

Kairi raccolse un fiore dai petali immacolati.
Ne inspirò il profumo, dolce, lieve, effimero.
Si voltò: lontano la spiaggia insanguinata dal tramonto e l’acqua calma del crepuscolo. Poteva vedere le stelle iniziare a splendere, ognuna di esse un mondo nuovo, diverso e tuttavia uguale le une alle altre.
Avrebbe voluto visitarli tutti, un giorno, dal primo all’ultimo, ai confini dell’infinito Universo.
Un leggero soffio di brezza le fece volar via di mano il fiore che aveva appena colto. Allungò una mano per cercare di riprenderlo, ma i petali immacolati volteggiarono via da lei, danzando nel vento, allontanandosi nel cielo. Avvertì le lacrime pungerle gli occhi. Si portò una mano al viso e le avvertì scorrere calde fra le sue dita e cadere a terra.
In quel tenero fiore, così forte da sopravvivere al gelo dell’inverno, ma così fragile da non resistere alla brezza del tramonto, aveva rivisto il suo viso.
 Era successo tutto così velocemente! Non aveva fatto in tempo a fare un gesto che tutto era già finito, per sempre. Come era accaduto? Perché era accaduto? Non era giusto! Si asciugò le lacrime con mano tremante e si rivolse alle stelle
-Perché tutto questo? Perché?- scosse la testa –Perché non c’era altra soluzione- mormorò –Perché Kelya doveva morire per dare la vita-

 

Grazie, Kelya.
Riposa in pace

 

 

 

 

 

 

Siamo arrivati, il traguardo è stato raggiunto, è il momento di salutarci.
Oggi,10 Luglio , Cristal Heart giunge alla sua effettiva conclusione.
Quando il 21 Luglio 2008 ho iniziato questa storia, non sapevo davvero che sarebbe cresciuta (e io con lei) in questo modo.
Doveva essere breve, come fan fiction, con non più di 20 capitoli e invece! Personaggi come Micarya, Sirial, Van Haltier, Damien, Seshenhej e Hitam Jiwa, non dovevano nemmeno esistere. Alla fine però, hanno trovato la loro collocazione, il loro ruolo, marginario e non, in questa storia.
Al termine di Cristal Heart, erano tutti lì a salutare non solo Kelya, ma anche tutti voi, miei lettori, che vi siete avvicinati a me come Autrice e a Cristal Heart come storia.
A salutarvi e a dirvi..Grazie!
Grazie per tutto quello che avete fatto, per le recensioni, ma anche per le letture silenziose. Avete fatto davvero molto! E’ grazie a voi se questa fiction è potuta crescere e migliorarsi.
Grazie a Silentsky, senza il cui aiuto, certo non avreste apprezzato i capitoli allo stesso modo. Grazie, zia, grazie davvero! Grazie per i commenti scherzosi, le idee, le correzioni, i consigli e il sostegno. La mia Correggitrice Ufficiale, che spero di non dover mai lasciare senza lavoro e controparte reale di Sirial Moonbreeze, il fiero gran generale del Sud.
Grazie a Nancy 92, perché mi segue dai primi capitoli! Lulu, e pensare che conosci pochissimo il gioco! Grazie! Grazie anche a te!
Grazie a Nueblackcrow, Giangie, Gotick 92, DarkAngel 91, TheKeyofDestiny, AryYuna,Alle_Anne_Black, BlackRoxas,  Elly Mercer, Fra_Cullen, Chibikuro, RockAngelz, ShadowMix33, Steffa, per le recensioni e per aver messo questa storia tra le preferite
Ragazzi, davvero, senza di voi, non so come avrei fatto.
Molto probabilmente sarebbe stata una fan fiction senza capo né coda, un racconto per bambini che gioca a travestirsi da saggio filosofico. Forse, non si sarebbe mai conclusa, ma avrebbe finito con il marcire e sparire.
Questa fiction, tutta Cristal Heart è a voi dedicata, a voi, che con le vostre recensioni mi avete permesso di andare avanti, anche quando il malefico blocco dello scrittore mi impediva di continuare, o quando le interrogazioni e le verifiche mi alitavano sul collo, incombendo con la loro minacce di insufficienze. A voi, dedico tutto il  lavoro di questo lungo anno, proprio a voi che non volevo deludere.
Spero di non averlo fatto mai.
 Se è così, vi prego di perdonarvi.
Grazie anche ai lettori silenziosi e a quelli che in futuro si avvicineranno a questa storia.
Devo avvertirvi: non ci sarà un seguito, anche se molte volte ho pensato di scriverlo.
Voglio lasciare questo ricordo, spero per voi piacevole, di Cristal Heart, una storia così, un po’ dolce, un po’ amara, un po’ felice, un po’ triste, un po’ romantica..
Con un seguito, ho paura di rovinarla.
Forse è vero, il finale può avervi deluso, forse vi aspettavate un lieto fine. Se guardate bene, però, nonostante tutto un leggero tocco di lieto fine c’è: i Mondi sono salvi, Malefica è stata sconfitta e con la morte di Pietro gli Heartless sono spariti da tutti i Mondi, per Sora e Kairi si prospetta un futuro felice, Ekio potrà visitare tutti i mondi come desiderava, Cloud è tornato, Rinoa anche..insomma, se non tutti, molti di questi personaggi hanno avuto il loro “ e vissero tutti felici e contenti”
Ma ora sto divagando, cerco di prendere tempo prima di digitare la parole Fine.
E’ difficile realizzarlo, pensare che non scriverò più nulla su questo file di Word.
Non smetterò di scrivere, anzi, mi sento in dovere di dire che con la conclusione di questa Fan Fiction, EFP non si toglierà dai piedi questa folle pseduo-scrittrice che usa il Nickname Nemeryal! La minaccia della mia presenza non è ancora scongiurata.
Quindi, anche se potrò risultare banale, questo non è un addio, ma un arrivederci.
Grazie, grazie di cuore a tutti voi.

Nemeryal

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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