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Autore: Soniabruni    06/09/2018    1 recensioni
E se dopo la separazione su quelle fredde scale a New York Candy e Terence si fossero incontrati ancora? Una sola volta? Cosa sarebbe potuto succedere?
Se Terence non avesse resistito e fosse andato alla casa di Pony per vederla anche solo da lontano.... una volta soltanto?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester, William Albert Andrew
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3 IL MATRIMONIO DI TERRY

Terence era sparito per cinque giorni, a teatro non ne sapevano niente, giusto due righe a Robert...

“Ho bisogno di qualche giorno…
Sto bene
Torno presto
Terence”


Era dai tempi di Rocktown che questo non succedeva e Susanna era fuori di sé... Perché in cuor suo sapeva perfettamente dove lui poteva essere scappato!

“È andato da lei! Maledizione!!!! Non se la toglierà mai dalla testa!...
Non capisco... proprio ora che stiamo per sposarci finalmente... perché è andato a cercarla?
Sono passati quattro anni ormai da quella notte...
Non posso perderlo proprio adesso...”


Era più di un mese che questo pensiero tormentava la mente della ragazza...

Terence nel frattempo era tornato a casa e cercava di comportarsi come al solito ma c’era qualcosa di diverso...
Era nervoso, non riusciva a stare dentro quelle quattro mura con lei, la presenza di Susanna lo opprimeva…

Lei non aveva ovviamente preteso alcuna spiegazione per la sua assenza… come sempre! Non era successo NIENTE!

Terence aveva smesso di bere da tempo ormai ma non mancavano i giorni infami in cui avrebbe voluto prendere a sassate qualsiasi cosa gli capitasse sotto tiro...
...si chiudeva nel suo studio, fumava una sigaretta dietro l’altra e finiva a dormire in teatro...
Tornava dopo un paio di giorni con gli occhi cerchiati di nero e la barba incolta, si radeva, un bel sorriso di circostanza alla sua fidanzata, magari un bacio sulla fronte e via... tutto liscio come l’olio...

Rideva di se stesso in quelle occasioni! Se ci fosse stata Candy! Gli avrebbe spaccato il posacenere in testa...
...ma non sarebbe mai stato necessario perché era proprio la mancanza di lei che lo devastava in quel modo!

Susanna era sempre così… il solito copione...
La dolce ragazza che non chiede nulla… a parole…
Ogni suo gesto gentile, ogni sua parola amorevole sempre accompagnati da quella patina di pena e spossatezza di chi vuole ricordare innanzitutto il suo sublime sacrificio... d’amore...

Terence si sentiva addosso gli occhi indagatori di lei…
Aveva imparato a leggerci dentro bene sin dal giorno in cui all’ospedale, mentre lui moriva guardando i suoi sogni vestiti di rosso allontanarsi nella neve, in lacrime gli aveva sussurrato:
“Puoi correre da lei se vuoi… non voglio che ti sacrifichi per me…”

Ma qualche minuto prima l’aveva sentita, dietro la porta chiusa, nella sua supplica disperata al suo dolce angelo… “Ti prego Candy… lasciami Terence… io non posso vivere senza di lui…”

E il giorno precedente la venuta del suo tesoro...
“È arrivata? Me la ricordo sai?
È fortunata... lei può correre felice sui prati e soprattutto... è amata da te...”

Susanna era sempre stata così… silenziosa, gentile, debole, amorevole…
...bugiarda...

Anche all’inizio quando lui aveva toccato il fondo e un bel giorno se n’era andato in compagnia della bottiglia:
“Io sono qui… ti aspetterò sempre…” gli aveva detto.
E tutto questo lo faceva sentire ancora più colpevole e miserabile.

Da quando era rientrato lui evitava il discorso matrimonio come la peste...
Eppure qualche mese prima aveva dovuto convenire sul fatto che era inevitabile ormai...
E le aveva dato carta bianca sull’organizzazione di queste maledette nozze, non aveva voluto saperne niente di fiori, vestiti, inviti...
“La cosa più semplice possibile per favore...” le aveva chiesto quasi supplicando.
Ma adesso non voleva neanche discutere del posto e poi... lo spettacolo... le prove... la tournée... Non c’era una data che andasse bene!

Di getto Susanna prese carta e penna e cominciò a scrivere...


Terence era dilaniato...
Se un tempo aveva pensato di poter reggere quel gioco malvagio adesso, dopo quello che era successo con la sua Candy quella notte... dopo aver sentito tutto il suo amore e il suo calore, non riusciva a pensare al matrimonio con Susanna... solo l’idea lo inorridiva…

Era riuscito a farle digerire il matrimonio civile, almeno si sarebbe risparmiato il sermone pieno di parole d’amore... la sua bocca non ce l’avrebbe mai fatta a giurare amore eterno ad un’altra donna...

E poi? Cosa avrebbe fatto poi???
La prima notte di nozze!!!!

Non sopportava l’idea che la sensazione che ancora sentiva forte sulla pelle del contatto col corpo di Candy venisse macchiata...
Non sopportava l’idea che le sue mani, quelle che avevano sfiorato Candy, toccassero un altro corpo... che le sue labbra, che avevano ancora il sapore di lei, si posassero su un’altra bocca...
Tutto il suo corpo vibrava ancora al ricordo di Candy e lui avrebbe voluto tenerlo così per sempre.

“Non ce la farò mai....”
 E si decise a parlare con Susanna, con sincerità come aveva sempre fatto…
“Susanna… scusami ma.. dobbiamo parlare del matrimonio…”

La ragazza già tremava… Aveva cambiato idea????
“Abbiamo deciso insieme, Terence… anche tu l’hai detto che è sconveniente che dopo quattro anni non siamo ancora sposati pur vivendo nella stessa casa… io sono una ragazza di buona famiglia…”
Susanna mise subito le mani avanti.

Era giusto… Terence si era fatto convincere mesi prima da questa triste verità, non era giusto gettare fango su Susanna, lei aveva sacrificato tutto per lui, ne aveva passate già abbastanza e alla fine suo malgrado aveva accondisceso…
Aveva accettato anni prima di vivere sotto il suo stesso tetto, lei aveva bisogno di essere seguita quotidianamente… e adesso…
Si sentiva in trappola e, matrimonio o no, quella era la sua prigione ormai…

“Ma non in chiesa…” le aveva detto…
“Io non sono credente quindi niente preti e sermoni!”
Terence aveva chiuso in quel modo il discorso quella volta.


“Non mi sto tirando indietro, se è questo quello di cui hai paura, voglio solo che sia chiara una cosa…
Per favore… non metterti a piangere perché quello che sto per dirti non è una novità, non te l’ho mai nascosto e un cerchio di metallo al dito non può cambiare le cose…
Ti sono grato, Susanna ma… sai che io non ti amo… almeno non nel modo che vorresti tu, ho promesso che mi sarei preso cura di te, te lo devo e lo farò ma…
... ma per il resto il matrimonio non cambierà nulla tra di noi…
Tu capisci cosa intendo, giusto?
Non voglio approfittare di te e non voglio illuderti…
Ti sono affezionato… ma non in quel modo… ”

Susanna conosceva perfettamente i sentimenti di Terence anche se non riusciva da accantonare la speranza che un giorno lui… e aveva sperato che il contatto fisico li avrebbe aiutati ad avvicinarsi…

Lei non poteva avere figli, lo aveva sempre saputo a causa di una operazione che aveva subito da piccola. Non se n’era mai curata, quando la sua bellezza era sbocciata in tutta la sua femminilità e aveva cominciato a recitare aveva quasi ringraziato il cielo per questo…
Non avrebbe mai rinunciato alla sua avvenenza e alla sua carriera per essere madre…
Le nausee, il pancione, l’andatura goffa, il dolore del parto… non facevano proprio per lei.

Adesso che stava per sposare Terence aveva indugiato un attimo ancora su quei pensieri…
Se ci fosse stato anche un figlio a tenerlo unito a lei…
Certo poi avrebbe anche dovuto sopportare di dividere con quella creatura le attenzioni di Terence… meglio di no!
Eventualmente fosse stato necessario avrebbero potuto adottarne uno…

Susanna cercò di far valere le sue ragioni anche se non con molta convinzione… in fondo non voleva tirare troppo la corda, quel che contava era sposarlo, poi ci sarebbe stato tutto il tempo per riparlarne…


Il tempo passava e Terence era sempre più confuso...
Aveva dedicato quattro anni della sua vita ad aiutarla e sostenerla… era stato suo dovere! Lei aveva perso tutto per lui… ma adesso?
In fondo Susanna stava molto meglio…
Stava imparando ad usare la protesi… e non era stato facile convincerla a cominciare, era stato tutto merito di Terence che aveva tanto insistito…
Adesso riusciva a muoversi in maniera indipendente in casa e poteva concedersi qualche breve passeggiata al braccio di Terence senza quella maledetta sedia a rotelle.

Aveva ripreso a lavorare e stava ricevendo discreti consensi come narratrice…
Sempre Terence aveva convinto il regista della compagnia a farla lavorare sulla scenografia degli spettacoli…

Certo non avrebbe avuto mai più indietro la sua gamba… ma, con qualche altro piccolo sforzo, una vita poteva ricostruirla adesso…
E lui… lui non l’amava… e questa cosa gli pesava sempre di più… si sentiva addosso l’odore di Candy e sopportava sempre meno la sua lontananza…

In fondo Susanna stava rinunciando all’amore… se lui si fosse allontanato da lei, lei avrebbe potuto cominciare a frequentare altre persone e magari avrebbe potuto innamorarsi di qualcuno che la ricambiava…

Mancava un mese al matrimonio e Terence era impantanato ogni giorno di più in questi pensieri….
   
 
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