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Autore: Spensieratezza    06/09/2018    4 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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“Nessuno ha fatto questo a Sam.” fu la sentenza di Albert nella sua villa.
Dean e Sam ne rimasero stupiti.

“Signore, scusi se mi permetto, ma quelle cose sulla pelle di Sam, lei non le ha viste, le assicuro che non erano umane.

“Grazie, Dean.” Disse Sam.
“Non intendevo…”

“C’è qualcosa che dovete sapere, sul conto del ragazzo che sarà il prescelto di Lucifero, che non vi abbiamo ancora detto.” Disse Albert.

Dean lo guardò duramente.

“Ci ha nascosto delle cose??” chiese arrabbiato.

“Non era indispensabile allarmarvi più di quanto eravate già, comunque non è niente di tragico, state tranquilli! In sostanza, per farla breve, il ragazzo cercato dal maligno, o la ragazza, proveniente da un altro mondo, avrebbe potuto sviluppare fisicamente, visivamente e psicologicamente, l’incarnazione dei suoi desideri!

Sam e Dean lo fissarono scioccati.
Albert sospirò.

“In sostanza, il ragazzo o la ragazza, si sarebbe trovato o trovata davanti a una febbre, una febbre di desiderio, divorato dagli stessi, che sembra quello che è capitato in sostanza a Sam.”

“Ma Sam aveva delle cose..sulla pancia..Sam, forse dovresti..”

“Sono scomparse, Dean!” disse Sam, guardandolo male, per la prospettiva di doversi spogliare davanti al preside.

“Probabilmente Sam avendo dei grandi poteri soprannaturali, ha sviluppato qualcosa di simile alle voglie di una donna incinta.” Disse Albert un po imbarazzato.

“Ma tutto questo è assurdo!” disse Dean un po istericamente.

“E cosa di questa storia non lo è?” disse Albert esasperato.

“Devo prepararmi a vedere Sam con il pancione?”
DEAN!” disse Sam scandalizzato.

“Credo che il nostro tempo sia terminato, adesso andate, ho delle cose da sbrigare e mi raccomando, non parlate con nessuno di quello di cui abbiamo parlato qui, tranne con la signorina Alisea, Dean, forse le dovresti delle scuse.” Disse Albert guardandolo un po di sottecchi.

Dean sapeva cosa il preside cercasse di fare, ma con lui la sua aria di autorità non funzionava, non lo metteva in soggezione come accadeva con gli altri.

“Non intendo chiederle scusa, mi dispiace.”

“Dean! È una ragazza!” disse Sam, prendendogli la mano, ma Dean reagì con stizza.

“Ha cercato di approfittarsi della tua situazione, Sam!”

“Come sai che non volesse semplicemente aiutare Sam a stare meglio, come hai fatto te stesso?” chiese Albert.

“Lei..è innamorata di Sam! Lo vuole tutto per sé!”

“E tu no?” gli chiese Albert con spirito indagatore.
Sam si mise una mano sulla bocca, guardando Dean come una mina pronto ad esplodere.

“Io..io cosa?

“Dipende da cosa tu sei disposto a rispondere, Dean. La prima? La seconda? Entrambe?

“Io..non le permetto di insinuare certe cose! Sam è mio fratello! E adesso, noi ce ne andiamo! Vieni, Sam!” disse prendendogli la mano e facendolo alzare.

“Dean, ma…mi dispiace.” Disse rivolto ad Albert, mentre si preparavano ad uscire dalla villa,

“E di che. Buona giornata ragazzi. Ci vediamo domani a scuola.” disse Albert, alzando un bicchiere di vino.
 
 
 

La neve era caduta a fiotti ed era rimasta folta ai lati del guardino della immensa villa del preside. I fratelli stavano camminando velocemente, anzi, Sam stava cercando di tenere il passo del maggiore, però gli veniva da ridere.

“Avresti dovuto vedere la tua faccia, sei così sexy quando alzi la voce.”

“Sono felice che una mia possibile sospensione ti diverta, visto che quello a cui ho osato alzare la voce, è il preside.”

“Dovrebbe sospenderti per aver detto la verità?
Dean si fermò, boccheggiando.
“Q-quale verità?”

Sam gli si fece vicino, malizioso, toccandogli il colletto del giubbotto.

“Non è vero che mi desideri?”
“N-no..decisamente NO.”

“Mmm..e quello di ieri sera che cos’era?”

“L-‘ho fatto solo per curarti! Che sia chiaro! Tu sei mio fratello..e io non sono un..un pervertito..capito? N-non..”

“Mmm..peccato!”
“C-COSA?”

“Forse dovrei aspettare che mi compaiono altre voglie per poterti avere ancora sopra di me?”

“Sam! Ma che diavolo dici?? Non dirlo neanche per scherzo!! Allontaniamoci da qui!” disse poi gettando uno sguardo alla finestra della villa, cercando di spingere via Sam, ma il minore rise.

“Hai paura di dargliela vinta e di dimostrargli che ha ragione?”

“Ehi, per tua norma e regola, io non ho mai paura e NON HO MAI TORTO, neanche quando ho ragione…ma che sto dicendo..questa conversazione è assurda!” disse Dean, passandosi una mano sulla faccia.

Sam lo guardò sempre più malizioso e si avvicinò ancora, indicandogli un albero con una cavità all’interno. Nella sua mente volavano pensieri sconci.
 
“Cosa?” chiese Dean stranito.

Sam lo guardò sempre più malizioso.

"Hai visto quanto FREMO di passione, Dean, tu mi desideri, USAMI, a me non dispiacerebbe." disse.

"SAM, ma che cavolo dici!!"

Sam indicò ancora l'albero con un cenno.

"Lascia che ti dia piacere..con la BOCCA.." disse Sam indugiando sui suoi jeans. "So che vorresti saltarmi addosso..ma ti trattieni..beh, tu vuoi saltarmi addosso..io voglio che tu lo faccia..non credi che ci intendiamo a meraviglia?"

“Sam! Siamo nel giardino del maledetto preside!” disse Dean scandalizzato.
Sam sbuffò.

“Peccato..avevo certe voglie..
Dean sbuffò a sua volta, sarcastico.

“Beh, peccato, perché non sono le mie stesse voglie, sarà quello che vuoi tu, ma non quello che voglio IO.

Sam lo guardò, sembrava davvero sbalordito, come se non se lo aspettasse, poi cercò di riprendersi, di non far vedere quanto fosse ferito.

“Oh..oh, ok..se..se è quello che vuoi..allora..”

“è questo, sì.”

“Allora, andiamo..” disse, facendo per voltarsi.

“Sì.” Acconsentì Dean, poi prese Sam a sorpresa, per il giubbotto e lo spinse contro quell’albero, facendolo ansimare per la sorpresa.
 



Non gli diede neanche il tempo di riprendersi dallo shock, che incollò le labbra alle sue.

All’inizio furono baci a fior di labbra, poi Dean approfondì il bacio, facendo intrecciare la lingua con la sua.

Sam aprì un attimo gli occhi e si poteva leggere nei suoi occhi la sorpresa, poi li socchiuse in un modo che era diverso da quando voleva fare il seduttore, li socchiuse in un modo che Dean ribattezzava da tempo il modo di guardare di Sam da puppy eyes.

Era lo sguardo che Sam faceva guardava il tramonto, quando vedeva un cucciolo, quando qualcosa lo affascinava, quando qualcosa lo emozionava, lo rendeva vulnerabile, ma in senso BELLO.

E quando aprì gli occhi per guardare Dean, oh, quello sguardo, come Sam guardò Dean, come se fosse la cosa più bella che Dean fosse.

Il maggiore gemette e lo pressò di più contro il suo corpo.
Ansimarono entrambi nel bacio.

“S-Sam..io..non dovrei..tu sei mio fratello…”

Solo a metà!” disse Sam ridacchiando, accennando implicitamente al loro essere fratellastri.

Dean lo fissò intensamente e poi gli prese il viso tra le mani, baciandolo di nuovo, a lungo, ma come una carezza, in modo languido, in modo ROMANTICO.
 


In quel bacio c’era un dialogo senza voce.
In quel bacio Dean gli diceva No, tu sei mio fratello. Lo sei davvero e non a metà.

Era come una dichiarazione d’amore senza bisogno di usare le parole

E forse Sam lo capì, perché mentre si baciavano, Sam fece una smorfia, come se stesse per piangere, ma senza versare lacrime,  forse era solo sopraffatto dall’intensità di quello che aveva capito.

Dean sperò che fosse commozione.
 
 
   
 
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