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Autore: WCLO    07/09/2018    1 recensioni
Ancora una volta le Winx si ritrovano a dover salvare la Dimensione Magica, questa volta da una minaccia molto antica e al di sopra dei loro poteri: la ninfa Taleia, che ha preso in ostaggio una persona a loro molto cara. Cosa saranno disposte a sacrificare per ottenere un potere in grado di sconfiggerla?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bloom si sedette accanto all’unico tavolino della sala e iniziò ad aprire con cautela la pergamena che le aveva dato Griffin.

Non era molto lunga, più o meno quanto il suo avambraccio. La sua superficie era coperta di disegni e schizzi, talvolta troppo sbiaditi per essere del tutto riconoscibili. Sul lato destro campeggiava la figura della ninfa guerriera che Griffin aveva loro mostrato, Hesperia. Il resto del foglio ospitava schizzi di spade e di gemme, il ritratto di una fanciulla i cui capelli si spandevano a raggiera come un sole, il disegno di un misterioso monile che ricordava una fiamma metallica e, schizzati con mano leggera, alcuni profili di paesaggi.

Tra un disegno e l’altro una scrittura minutissima aveva tracciato file e file di appunti, scritti in una lingua incomprensibile.

- Tutto qui?- esclamò Stella, spiando da sopra la spalla di Bloom.
- Cosa ti aspettavi Stella, un tutorial?- la voce di Musa era in miscuglio di divertimento e delusione.

Bloom passò le dita sullo schizzo della fiamma, sovrappensiero.

- Dovremmo iniziare traducendo queste scritte, non vi pare?

Tecna si inginocchiò accanto al tavolino e fotografò la pergamena con l’inseparabile tablet. Quando tornò a guardare le sue compagne gli occhi le brillavano d’impazienza.

- Sono riuscita a mettere le mani sull’ultimo tecnoincantesimo di Magister Aemil, credo che faccia al caso nostro. Basta una foto delle scritte e poi…
- Magister Aemil?- chiese Bloom, incuriosita.
- È un mago in esilio- iniziò Tecna appassionatamente - e nessuno sa dove vive ma ogni tanto manda degli incantesimi, di solito tecnomagici, per contribuire allo sviluppo della comunità magica.

Aisha rise sommessamente.

- A sentire i miei genitori non è niente di più di una bella storia e dietro i suoi tecnoincantesimi c’è semplicemente un laboratorio che non vuole rivelare il suo nome. Un mago in esilio? E da cosa?
- Sì, sì, prendimi pure in giro- brontolò Tecna – ma intanto i suoi incantesimi funzionano e quando riuscirò a tradurre tutte queste iscrizioni grazie a lui dovrete ringraziarmi tutte.
- Come faremmo senza di te, Tecna?- esclamò Flora sorridendo. La ragazza arrossì ma continuò a digitare imperterrita.
- Questi disegni sono tutt’altro che chiari...- mormorò Bloom, mentre il suo sguardo continuava a tornare sulla misteriosa fiamma di metallo.
- Potrebbe essere qualunque cosa - rifletté Musa indicando i vari disegni – un pezzo dell’armatura, questo gioiello a forma di fiamma, queste gemme. E i paesaggi… a me non dicono niente. Voi che ne pensate?

Le ragazze si concentrarono sui disegni mentre l’espressione di Tecna, sempre seduta sul tappeto, si corrucciava sempre di più.

- Aspettate un attimo…

Aisha sfilò delicatamente la pergamena da sotto le mani di Bloom e se la avvicinò agli occhi.

- Ho sognato questo posto per settimane dopo che avevamo raggiunto l’Oceano Infinito attraverso di esso… Bloom, questa non è la grotta di Roccaluce in cui era imprigionata Daphne?

La fata guardò con attenzione lo schizzo che l’amica le indicava. Le sagome delle ninfe di Magix lungo le pareti, il cristallo al centro e lo specchio d’acqua che lo circondava…

- Ma sì, è Roccaluce! Chiunque abbia fatto questi disegni aveva accesso a Roccaluce!
- Guarda qui…

Aisha le indicò la parete di fondo della grotta. Tra le ombre si intravedevano lunghe file ordinate di caratteri scolpiti nella roccia.

- Non ricordo di averli visti, quando abbiamo incontrato Omnia. È possibile che ci siano sfuggiti?

Bloom ripensò agli innumerevoli sogni che le aveva mandato Daphne, alle volte che si era ritrovata nella grotta, a quando, per combattere Tritannus, avevano attraversato il lago.

- Nemmeno io ricordo niente del genere. Se ci fosse stato qualcosa inciso sulla parete l’avrei visto. Di certo non è stato fatto dopo la nostra visita...
- Ragazze, c’è un problema.

Le fate si voltarono verso Tecna che voltò il tablet nella loro direzione.

- Non si tratta di un codice né di una lingua sconosciuta…
- Ottimo no? Almeno tu puoi capirci qualcosa!- esclamò Stella cercando di decifrare le scritte sullo schermo.
- Il problema è che molte delle lettere sono sbiadite al punto da risultare illeggibili, e rendono a loro volta illeggibili parecchie parole. Guardate: c’è scritto “gemma di potere” e anche “equilibrio di magia” ma non si capisce cosa sia scritto tra queste righe. Alcune delle iscrizioni sono trascritte qui ma il resto…

Bloom chinò il capo sulla pergamena, pensierosa.

- L’unico modo di decifrare quelle parole è andare di persona alla grotta di Roccaluce. Dovremmo andarci domani stesso.
- Credete che Alfea abbia ancora una stanza per noi?- mormorò Stella.
- Chi se lo immaginava, stamattina, che sarebbe successo tutto questo?
   
 
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