Oltre il muro
dell’incomunicabile
si erge
un piedistallo
instabile,
su cui barcolla
labile
la forma dell’Aurora.
Goccia di rugiada
sul cammino,
siedimi vicino
mentre ti respiro.
Pagine
di tremolanti
lettere
di lingue note
in briciole,
di regni dove
penna indelebile
è spada nella roccia.
Una rocca
in rovina,
in cima alla collina.
Fra le pietre,
fra le ortiche,
la rosa del tramonto
che declina.