Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    08/09/2018    1 recensioni
Anna ed Elsa sono due sorelle che vivranno degli amori difficili. Fortuna che il loro affetto le aiuterà a venire fuori da momenti bui.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono le venti in punto quando la decappottabile rossa di Victoria Westergard si parcheggia qualche metro distante da un villino celato tra gli alberi di quello che è l'immenso e isolato bosco di Arendelle.

Raggiunge il portone, guardandosi attorno, per evitare occhi indiscreti ed improvvisi.

E dopo aver preso un bel respiro, bussa tre volte.

La donna è lì a fare visita a qualcuno...di nuovo.

“Sono io. Aprite” - parla lei dando l'ennesimo colpetto alla porta.

Quel posto è talmente inquietante, specialmente al calar del sole, che stare lì da sola, la spaventa oltremodo.

“Non è carino lasciarmi qui fuori. È buio e la torcia del mio cellulare non mi accompagnerà ancora per molto” - insiste.

Ed ecco che qualcuno, finalmente, spalanca l'uscio e la invita la darklady ad entrare.

“Altri dieci secondi e sarei tornata in città”- brontola Victoria, chiudendosi il portone alle spalle.

“Piantala di lamentarti” - viene rimproverata.

“Per te sarà un'abitudine dato che vivi qui da anni. Se permetti, a me fa rabbrividire anche solo passeggiare da queste parti.” - continua la Westergard.

La persona alza gli occhi al cielo e cambia discorso - “Muoviti, mancavi solo tu. Siamo tutti nel salone” - e così dicendo la invita ad accomodarsi.

Altre cinque persone adulte sono sedute su poltrone e divani.

Tre donne e due uomini. Una di questi prende parola.

“Ben arrivata, cara Victoria. Finalmente ti degni di prendere parte alle riunioni” - precisa. La tipa è bassa e grassa, con i capelli bianchi e lo sguardo pungente.

“Silenzio. Cominciamo, si è perso già molto tempo. Bisogna decidere come fare. I nostri scagnozzi hanno percepito i soldi dovuti e adesso ci aspetta un altro bel colpo” - comunica la leader.

“Hai già un'idea?” - domanda l'uomo dalla carnagione cerea.

“Per ottenere una grossa somma di denaro dobbiamo puntare alla definitiva demolizione dei cantieri” - propone la boss.

“CHE? Ma è della mia famiglia che si parla? Hans è dei nostri, come possiamo tradirlo così?” - esclama, scioccata Vicky.

“I legami di sangue hanno poco valore. La partecipazione di tuo cugino al clan è inutile. È stato solo in grado di gestire alcuni affari di poca cifra. A noi servono bei quattrini, non misere monete” - continua la terza donna, quella con indosso una strana corona e avvolta da un mantello nero.

“Volete appropriarvi dell'impresa Westergard?” - Victoria è esterrefatta.

“Ovviamente. Dopotutto è ciò che volevo sin dal principio” - commenta la leader, ridacchiando.

Victoria fissa, scioccata, la persona davanti a sé. Non credeva che l'unico desiderio dei presenti fosse impossessarsi dell'eredità della sua famiglia.

“Come potete dire una cosa simile?”

“Queen, metti a tacere tua figlia una volta per tutte. Insegnale che nella vita i beni materiali e il benessere sono la felicità” - interviene un uomo dai capelli lunghi e neri, infastidito dalle parole della neo arrivata - “Solo ora ti ricordi dei parenti? Non sembrava che ti ponessi scrupoli fino a qualche tempo fa” - la punzecchia ancora.

Queen... si, proprio lei. Ancora la cattiva di casa Westergard.

“Mamma, ti prego. Non puoi dire sul serio. Io non voglio rovinare mio cugino” - replica Vicky.

La coscienza della neo arrivata spiazza la madre che controbatte - “Non ti sei mai preoccupata per Hans! Adesso cosa ti prende? Ti stai ammorbidendo anche tu. Non va bene. Tira fuori la cattiveria che è dentro di te e scagliala contro chi ci ha sempre messo in ombra. Per tuo nonno, Hans e suo padre e quella pezzente di Sara erano i perfettini di casa. Noi invece solo degli intralci. Ma da oggi in poi, guarderà la sua stirpe sprofondare e con essa anche la sua impresa. Piangerà da lassù vedendo salire al potere chi ha sempre ignorato”

Victoria è scioccata, davanti la malignità della madre.

“Credevo di essere malvagia, ma mai quanto te” - aggiunge poi, scioccata dalle parole materne.

“Tu sei la mia degna erede. Diventeremo le boss dei cantieri e dell'eredità Westergard. Sarà la nostra vittoria più grande”

“Però, ragazza devi essere dei nostri a tutti gli effetti. Non vogliamo cedimenti e spie nel nostro clan, chiaro?” - si intromette l'ultima donna, rimasta zitta fino ad allora.

Il silenzio di Victoria preoccupa Queen che si affida alle sue doti teatrali.

Prende in disparte la consanguinea e intreccia le loro mani - “Ascoltami bene, tesoro. Siamo solo noi due adesso. Né tuo padre, né tuo nonno, né tuo cugino. Soltanto io e te. Se ci muoviamo assieme, nessuno potrà mai dividerci. Non puoi tirarti indietro ed abbandonare chi ti ha messo alla luce proprio nel momento decisivo.”

“Mamma io non posso ferire e tradire l'unica persona che si è mostrata interessata a me negli ultimi tempi” - la Westergard è davvero combattuta.

“Vuoi paragonare Hans a me, tua madre?”

“No, dico soltanto che è bene per tutti chiudere questa storia definitivamente. Pensavo dovessimo guadagnare in maniera scorretta, ma non fino a tal punto!” - precisa la figlia.

“Ti prometto che sarà l'ultima, quella finale... diventeremo le padrone di un impero. Tuo nonno sarà fiero della grande imprenditrice che diventerai una volta al comando” - aggiunge Queen.

Eppure i dubbi di Victoria persistono. Così la boss del clan criminale la abbraccia e le sussurra delle parole mai pronunciate in tutta la sua vita.

“Ti voglio bene, tesoro mio. Non dimenticare chi sei e da dove vieni”

Vicky sussulta avvertendo per la prima volta dell'affetto provenire da sua madre.

“Ti voglio bene anche io” - risponde, lasciando che delle lacrime le righino il viso.

Si asciuga rapidamente, non intenzionata a mostrarsi fragile di fronte a chi le ha sempre proibito di piangere.

“Adesso, vieni e unisciti a noi. Voglio che questa gente sappia di che pasta è fatta la mia forte e tenace figlia” - la prende per mano e senza darle modo di replicare, Queen conduce la Westergard dal resto del gruppo e ricomincia il discorso.

“Hai convinto tua figlia?” - le domanda una delle donne lì presenti.

La leader le fa segno di chiudere il discorso. È necessario rendere partecipe Victoria dei piani e mostrarle i vantaggi del loro lavoro. Questo è ciò che risponde la boss ai suoi soci.

Durante le ore seguenti, la cugina di Hans ascolta i piani e le strategie del gruppo di cui sua madre è capo.

E pensare che credeva di dover ascoltare progetti inerenti al pagamento di pizzi in negozi noti in città!

L'idea di tradire chi nutre affetto verso di lei, la paralizza. Soprattutto inizia a torturarsi sul probabile pensiero di suo nonno circa lo spalleggiamento di lei verso chi vuole distruggere quello che, con fatica e sudore, lui ha costruito.

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Anna è a tavola quando Hans arriva, agghindato e con in mano alcune riviste.

“Scusa il ritardo. Una riunione inattesa mi ha trattenuto” - si scusa lui, dando un dolce bacio a stampo alla fidanzata.

La Froze indossa nuovamente la maschera di compagna amorevole e gentile, seppure dentro di sé covano paure e agitazione.

Non è facile mostrarsi diversa da come si è in natura. Eppure la diciannovenne ha notevoli doti teatrali e le sue smancerie e i suoi sorrisi stupiscono anche Amy e Mary.

“Sembra davvero invaghita del padrone, non pensi anche tu?” - sussurra la domestica giovane alla collega.

“Se non sapessi che è tutta una messa in scena, crederei che tra loro c'è vero amore” - le risponde l'anziana.

“Come mai sfogli questa roba? Non è da te. Sbaglio o preferisci informarti di cronaca, sport e business? ”- domanda Anna, spostando l'attenzione sui giornali tra le mani di Hans.

“Sono riviste di viaggio. Sto pensando al nostro viaggio di nozze” - le rivela lui.

La ragazza freme a tale idea.

“Già progetti la luna di miele? È presto, non trovi?” - cerca di dissuaderlo da qualcosa che, secondo i progetti di Anna, non avverrà mai e poi mai.

O meglio, non accadrà con Westergard.

“Amore, il matrimonio è a breve. Bisogna organizzarsi con largo anticipo se vogliamo un viaggio da sogno” - aggiunge Hans, prendendo la mano di Anna e intrecciandola alla sua.

La giovane Froze è visibilmente tesa e Hans si accorge di ciò.

“Tutto bene?”- domanda preoccupato.

“Si, solo che sono una persona che ama vivere il momento. Progettare con tanto anticipo mi carica di ansia” - spiega lei.

“Tranquilla, mi occuperò io di ogni cosa. Tu non saprai nulla fino al momento della partenza. Perciò goditi questi giorni da promessa sposa. Abbiamo molto da fare. Abiti, fiori, addobbi, inviti... lascia nelle mie mani la meta della luna di miele. Non te ne pentirai” - così dicendo, cambia argomento chiamando a sé Mary e ordinandole di servire la cena.

Anna rimane in silenzio durante il pasto, persa nei suoi pensieri e nelle sue paure.

L'imprenditore invece è euforico. Dopotutto con l'immensa eredità di famiglia può stare sereno in fatto di soldi. O almeno è ciò che crede!

Non immagina minimamente che non solo Anna, ma anche Victoria, vogliono mettere la parola fine al dominio Westergard in città.

   
 
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