FUOCO ESTIVO
Un fuoco
sul finire della sera
sull’orlo del buio;
baratro
la notte incombe
esso non la teme;
rosso sangue
la sua danza pare eterna
sfida la sorte della luce diurna;
eppure, è tutta una messinscena
un attimo fugace
che resta impresso nell’occhio di chi
lo osserva;
è impellente
qualcosa di inebriante
sapere che ora arde;
tra un attimo il buio notturno
lo inghiottirà, lo finirà,
lo prederà;
io che osservo resterò solo
e non sono altro che miseria
come il tizzone spento rimasto al
suolo;
io non brucio
la mia carne è debole
ardo nello spirito;
l’anima è una fiammella
che non è momentanea
come un fuoco estivo;
io brucerò per sempre
a modo mio
piccolo frammento di Dio;
ma non brucerò per te
mi consumerò da solo
mi arenerò sulla sabbia;
a spegnermi un giorno
il fresco delle onde dell’oceano
dove tutto nasce e tutto finisce;
io in fondo sono la lunga notte
autunnale
dove la nebbia avvolge
dove anche un piccolo sogno opprime.