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Autore: AlexaBonet    14/09/2018    0 recensioni
Tanto tempo fa, in una Galassia lontana lontana...
La Repubblica Superiore è simbolo di pace e prosperità. Durante gli ottant’anni di amministrazione della Senatrice Superiore Moon Varama, tutti i pianeti della Galassia hanno potuto godere di buoni rapporti politici ed economici. Al suo comando troviamo la Forza Unita, un gruppo militare e cavalleresco composto dai precedenti Ordini dei Jedi e dei Sith, che finalmente operano insieme per mantenere l’equilibrio nella Forza e nella Galassia. Moon Halot, il nipote della Senatrice Superiore, è il maestro Jedi più giovane e potente della Forza Unita. Egli insiste affinché gli vengano affidate missioni che abbiano a che fare con i criminali più ricercati della Galassia. Da tempo, è alla ricerca dei famosi ladri di Aluferro. Le tracce lasciate dai criminali lo conducono sul pianeta Miru...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VI


Sfortunatamente, la Forza Unita arrivò troppo tardi a Ferem.
Erano stati fermati nella battaglia svoltasi nello spazio, solo dopo la ritirata del nemico furono in grado di atterrare sul pianeta.

Orion Paver era riuscito a scappare e nemmeno le flotte spaziali della Repubblica Superiore riuscirono a fermarlo.

La Forza Unita raccolse i sopravvissuti e i resti di alcuni soldati Paver, compreso quello che era rimasto del guerriero, per studiarli a fondo.

Carmine e Shenny furono le prime a riprendersi, a seguire Velvet e un po' di tempo dopo, anche Moon Halot.

Si era risvegliato nella stanza del palazzo che era riservata a lui sin dall'infanzia, senza addosso la sua divisa, che vide vicino al letto.
Un'infermiera ricoperta da un pelo bianco che sembrava cotone fu la prima persona a rivolgergli parola.
-La Senatrice Superiore la sta aspettando sul balcone principale.
Moon Halot indossò la sua divisa da Jedi. Non provava dolore, solo un po' di fastidio in tutto il corpo. Si guardò di sfuggita nello specchio, sistemò un ciuffo di capelli ribelle e si diresse verso il balcone principale.
Moon Varama ammirava il panorama di Ferem mentre i capelli e l'abito si muovevano sinuosi.
-È riuscito a prendere lo scettro, vero?
Moon Varama sospirò, continuando a guardare il panorama.
-Sì.
Fu la risposta secca della Senatrice Superiore.

Moon Halot fece scivolare il viso tra le mani, la notizia lo aveva colpito più del previsto. Si era impegnato così tanto, ma non importava alla fine, non era stato abbastanza forte.
Moon Varama poteva leggere questo suo stato d'animo.
-Non abbatterti, sei stato un Jedi impeccabile. Ci ha presi di sorpresa. Impreparati. Beati nella nostra ignoranza.
La Senatrice Superiore si girò verso di lui.
-Ora sappiamo che esiste e faremo di tutto per sconfiggerlo.
Moon Halot deglutì con difficoltà e poi parlò.
-La pace è finita. Una nuova guerra è iniziata...
Ci fu un breve silenzio, la Senatrice Superiore sorrise comprensiva.

-C'è bisogno di un gruppo investigativo con lo scopo di smascherare l'identità di Orion Paver e le sue intenzioni. Vorrei che tu fossi il capo di tale gruppo, il resto dei componenti possono essere scelti da te. Per adesso, sei quello che lo conosce meglio e sei il più adatto a questo lavoro.
Moon Halot annuì.
Non sapeva se fosse contento o meno di ricevere quell'ordine, ma era sicuro che non si sarebbe annoiato e nemmeno rilassato per un bel po' di tempo.
-Non sono il solo a conoscerlo...
Lo disse perché iniziò a chiedersi cosa fosse successo alla sorella, a Carmine e a Shenny. Era principalmente preoccupato di sapere cosa fosse successo a quest'ultima.
-La tua nuova amica sta bene. In parte sei salvo grazie al suo intervento.
Moon Halot sorrise, era contento di sapere queste informazioni.
-Ma non credo di essere la persona più adatta a raccontarti com'è andata.
Moon Halot ricordò la promessa fatta a Carmine e Shenny. Prima che potesse aggiungere altro, la Senatrice Superiore lo fermò.
-Mio caro, ormai so chi sono Bershenna Grave e Carmine. Stai tranquillo, sono libere. Almeno finché non finiranno di nuovo in grossi guai con la legge, ma forse potresti aiutarle tu con questo.
Moon Varama si fece comprendere bene tra le righe, sorrise un'ultima volta al nipote e si allontanò leggiadra e maestosa.

Moon Halot rimase a osservare per un po' il panorama da solo, pensando sul da farsi. Pochi minuti dopo comparvero sua sorella e V4T2.
-Halot, eccoti! Ho sentito fossi qui.
Erano felicissimi di rivedersi. Moon Lilia indicò nel cielo le sagome di tre lune che stavano facendo capolino dal tramonto.
-Le tre lune di Ferem. Non ti mancavano?
-Ora che le vedo, posso dire di sì.
-Cosa farai adesso?
Il tono di voce di Moon Lilia era triste.
-La Senatrice Superiore mi ha dato un compito importante da svolgere. Stavolta non posso portarti con me...

Moon Lilia si intristì ancora di più, ma si aspettava tale risposta.
-Non importa. D'altronde avevo intenzione di riprendere l'addestramento in accademia. Dopo quest'ultima missione, sento sia la cosa giusta da fare.
Moon Halot fu contento di vedere la sorella più comprensiva e ragionevole, era molto cresciuta dopo l'enorme quantità di esperienze vissute in così poco tempo.

-Zia Varama ha parlato con Shenny e Carmine, subito dopo sono andate via. Secondo te, dove potrebbero essere?
-Ah, non saprei, in ogni caso...
Moon Halot cercò nelle tasche e miracolosamente la biglia con cui le aveva trovate la prima volta era ancora in suo possesso. La mostrò a Moon Lilia, a lei scappò una breve risata.

Intanto, ai comandi di una nave, Shenny e Carmine viaggiavano serene. La nave era pronta per il salto iperspaziale, Shenny abbassò uno delle leve e per le due amiche una nuova avventura spaziale ebbe inizio.

   
 
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