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Autore: Spensieratezza    14/09/2018    3 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Sam e Dean tornarono a casa quella sera, Mary era ancora in vacanza con Alastair, ma sentirono qualcuno in corridoio.

“Chi c’è? C’è qualcuno??” chiese Dean, tenendo Sam indietro. Il suo istinto di protezione era aumentato un sacco durante gli ultimi avvenimenti.

Sam. E Dean, presumo.” Disse una voce famigliare.

“Chi sei tu?? Che cosa vuoi?? Come conosci i nostri nomi??” chiese Dean aggressivo.

A Sam si mozzò il fiato in gola.

Papà…sei tu?”
Dean si volse verso Sam, basito.
Cosa?”
“Sì, figliolo, sono io, sono tornato.”

Sam si fiondò ad abbracciarlo, prima che Dean potesse fermarlo.
“Figlio mio.” disse John, intenerito.
“Papà..dove sei stato? Che ti è successo??”

“Oh, Sam, sono capitate tante di quelle cose, che tu non hai idea..sono stato in un sacco di posti..mi sono spostato continuamente…”

“Mentre Sam aveva bisogno di te.” Disse Dean iroso.
John lo guardò stupito.

“Dean, è appena tornato..” cominciò Sam.
Il maggiore lo ignorò.
“Dean, tu non sai cos’ho passato..” disse John.

“Sei sparito per mesi.." disse Dean, astioso. "Sam ha passato notti a piangere sul cuscino, chiedendosi dov’eri, Cos’è, non potevi fare neanche una telefonata??”
John lo fissò.
“C’ero IO a consolarlo, quando piangeva e non riusciva a dormire. IO. Solo io!”

“Ed eri più che sufficiente.” Disse John.
Sam si voltò a guardarlo basito.
John si affrettò a spiegarsi meglio.

“Voglio dire, che non sono fiero di aver abbandonato Sam, ma come stai reagendo adesso, mi fa capire che ho fatto bene a indirizzare Sam verso questa casa, io ho dovuto andarmene, per proteggerlo. Voi non immaginate..dovevo allontanarlo da persone pericolose che ci seguivano, portarli fuori pista…”

“Potevi TELEFONARE!” gridò Dean.
NON POTEVO. Cos’avrei fatto, come ve l’avrei spiegato, se mi aveste chiesto di tornare? E poi non potevo rischiare che qualcuno intercettasse le chiamate..”

“Intercettare le chiamate! Ti rendi conto che cosa stai dicendo?”

“Dean! Forse papà non sta mentendo, ricorda quello che..” ma si interruppe e si voltò verso John. “Papà, ci sono un mucchio di cose che devi sapere, sono successe un mucchio di cose, da quando sono venuto qui e..”

“Sam, non sappiamo se possiamo..” cercò di fermarlo Dean.

“So già tutto.” Li spiazzò John. “Ho parlato con il *preside* della scuola e con i suoi *colleghi.” Disse John mettendo le virgolette alle parole colleghi e preside.
Dean e Sam sembravano incapaci di parlare.

“So dei tuoi poteri, Sam." "Da quando??" chiese Sam con il cuore che gli batteva forte.

"Da poco. Ho sempre saputo di aver cresciuto un figlio speciale”disse sorridendo e si voltò verso Dean. “Poi mi racconterai anche dei tuoi, Dean.”

“Aspetta, aspetta un momento, sta succedendo tutto troppo in fretta, i-io non..” cominciò a balbettare Dean.

Dov’è Mary? Cosa sa di questa storia? Vorrei parlare con lei.”
Dean e Sam si guardarono a disagio.

“Le è successo qualcosa?” chiese John. Il suo sguardo sembrava così carico di preoccupazione che i due fratelli ne ebbero un po pena.
 
“No!” si affrettòa dire Dean. “No, lei non sa niente, non sapevamo se potevamo raccontarle qualcosa di tanto assurdo..avevamo paura e..”

“Mio dio, vi siete caricati di tutto questo da soli? Quanto mi dispiace.”

Dean strizzò gli occhi. Suo padre era diverso da come se lo immaginava.


“Comunque, dov’è??” chiese apprensivo.
“Lei è in vacanza, con..un uomo..” disse Dean in imbarazzo.
 
Per un po John sembrò disorientato, poi chiese con nonchalance:
“Chi?”
“Non lo conosciamo bene. Solo che si chiama Alastair.

Quel nome sembrò far tremare John, si perse nel vuoto con lo sguardo e per qualche secondo i due fratelli ebbero paura che si sarebbe sentito male.
I due fratelli attesero, scambiandosi un’occhiata ansiosa.

“Papà?” lo incitò Sam.
“Siete..sicuri che si chiami così?” chiese John.
“Sì, perché, lo conosci?” chiese Sam ansioso.

“Io..no..no..io ho chiesto così..” disse con indifferenza. “Ho portato qualcosa per voi. In cucina.”
 


I fratelli perplessi andarono in cucina e videro due cheeseburger, patatine fritte e un vassoio di pasticcini.
“Quando vuoi farti perdonare e non sai che fare, punta sul cibo e non sbagli mai.” Commentò Dean in stato di shock.

“Sam, o Dean, potreste farmi un caffè? Mi aiuta a pensare meglio.” Chiese John che sembrava ancora un po sottosopra.
Dean stava già per muoversi, ma Sam lo anticipò.

“Faccio io.” Gli sorrise e Dean sentì un morso allo stomaco.

Sam, il suo fratellino, voleva lasciarlo con suo padre, perché sapeva che non ne aveva mai avuto modo.

Lo avrebbe abbracciato e stretto a sé, forse anche baciato e questo gli fece sentire dei sensi di colpa fortissimi nei confronti dell’uomo che stava poco distante da lui, che non aveva mai conosciuto come padre.
 
“Okay, allora io mangio..” disse Dean, prendendo il suo hamburger e facendo un bel morso.
“Com’è? Ho scelto bene?” chiese John, andando davanti a lui.

“è squisito.” Disse Dean, sospirando, in piedi, davanti al tavolo.

“Sono così contento..” disse John sorridendo, Dean teneva lo sguardo basso e prima che potesse accorgersene o fermarlo, John l'aveva stretto in un abbraccio mozzafiato.

Dean rimase un attimo paralizzato, rigido, prima di ricambiare timidamente, imbarazzatissimo.

Ancora abbracciato a John, vide Sam sorridere, guardandoli.
Un agguato a tradimento, pensava Sam, tipico di John.

In quel momento, vedendo suo fratello maggiore e suo padre abbracciarsi così, avvertì una bolla di felicità espandersi nel suo petto e riscaldargli lo stomaco.






















allora, in realtà stavo troppo male per fare le note (nausee e disturbi di stomaco non meglio identificati ) ma mi sono accorta che dovevo chiarire una cosa importante che poteva dare adito a dubbi e fraintendimenti, quando Dean accenna alle notti passate con Sam che piangeva sul cuscino, non l'ho raccontato nella ff, (lo specifico perchè magari qualcuno se lo è chiesto ) ma siccome nella storia non hanno parlato mai di John, eccetto che all'inizio quando è arrivato Sam, mi sembrava poco credibile la cosa, che Sam non ci stesse male, ovviamente è implicito anche se non ho avuto modo di scriverlo. Buona lettura :)
   
 
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