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Autore: Epic JP    14/09/2018    3 recensioni
Naruto si sveglia con una bellissima ragazza che dorme accanto a lui. E sono entrambi nudi! La cosa peggiore è che non riesce a ricordare come si è messo in questa situazione! Chi è questa splendida sconosciuta e perchè ha lasciato che un ragazzo come lui dormisse con lei? [Modern AU]
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Auguro una buona lettura con l'invito a lasciare una recensione. Se qualcuno notasse pecche nella trama, errori grammaticali, volesse solo farmi sapere che è piaciuto o addirittura consigliarmi su qualcosa... Le mie orecchie saranno aperte ad ogni consiglio e critica...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Sto davvero facendo la cosa giusta? È questo quello che voglio?- queste domande iniziarono a vorticare nella mente di Hinata mentre il suo corpo si abbandonava al bacio col biondo. Non era dispiaciuta, né si sentiva forzata. Era in pace con sé stessa eppure il dubbio o la paura di aver fatto un altro sbaglio non le stavano permettendo di godersi pienamente la situazione.

 

Lo avrebbe potuto fermare in qualsiasi momento, aveva tenuto le mani sulle sue spalle per tutto il tempo mentre lui si accingeva a baciarla ma non lo aveva fatto. Si era resa conto già prima di immergersi di provare effettivamente qualcosa di profondo per lui, le piaceva. Ma non era sicura che fosse amore. D'altro canto non aveva avuto esperienze del genere in passato: non essendo mai stata fidanzata, non poteva aver amato nessuno in quel senso.

 

Eppure anche se la sua mente stava dibattendo tutto questo, il suo corpo era in moto sincronizzato con quello dell'avvocato. Le mani gli stavano accarezzando capelli e faccia, le labbra stavano danzando insieme a quelle di lui e i loro corpi erano di nuovo a contatto diretto. Sentiva che il suo seno era pressato contro il suo petto, l'ultima volta che era successo si erano ritratti entrambi in preda all'imbarazzo. Perché ora era diverso?

 

Magari perché non c'era nessuno lì presente che potesse vederli? Ovviamente no, a questo punto non le sarebbe importato. Allora cosa? Doveva aver sviluppato sicuramente dei sentimenti per lui che non provava ai tempi di quell'uscita. Di questo era certa. Ma quando era accaduto? Le mani di Naruto le stavano accarezzando la schiena e la sensazione le trasmise un brivido. Un piccolo, breve e piacevole brivido.

 

Naruto, già. Si erano risentiti, avevano parlato altre volte. Ed era andato a pranzo a casa sua. Lei aveva fatto 1000 congetture su come sarebbero andate le cose, anche con lui presente. Ma tutto era andato bene. E poi... poi si erano salutati e... lei lo aveva baciato. Un celere bacio sulla guancia. Provava qualcosa per lui già da quel giorno? Non ne era del tutto sicura.

 

Tuttavia, alla fine, fu certa di non voler essere da nessun'altra parte a fare nessun'altra cosa, andava bene essere lì a baciarsi con Naruto.

 

- - -

 

Lui aveva richiuso gli occhi, il pensiero di stare commettendo un altro errore era sparito e tutto quello che era rimasto erano lui e lei, uniti, a baciarsi. Con le mani aveva preso ad esplorarle la schiena. La sua pelle sembrava quasi un giardino coperto da una soffice e bassa copertura erbosa: non rammentava di aver mai toccato una pelle così liscia. In nessuna occasione e con nessuna donna prima di lei.

 

Percepì il suo corpo tremare un momento fra le sue braccia, solo un momento però. Le loro labbra erano ancora unite e il movimento delle loro teste non era cessato né diminuito. E ogni loro punto di contatto gli trasmetteva piacevoli sensazioni, se fosse stato un poco di buono o non avesse avuto quel poco autocontrollo che aveva, avrebbe potuto spogliarla e farla sua. Invece questo bacio valeva più di tutte le volte che si era portato una donna a letto.

 

Nonostante tutto era cosciente di non essere un pesce e, malgrado fossero in grado di scambiare un po' d'aria grazie al loro bacio sempre più approfondito, sapeva che presto o tardi questo momento sarebbe passato.

 

La cosa alla fine avvenne: lei aveva di nuovo posizionato le mani sul suo petto e, ad un certo punto, iniziò a mormorare e a spingere contro i suoi pettorali. Naruto riaprì gli occhi e vide che, anche se Hinata non aveva sollevato le palpebre, stava rilasciando aria da naso e aveva un'espressione leggermente accigliata. -V-vuoi vedere che si è sforzata per non rompere subito il nostro bacio?- senza perdere altro tempo, il biondo si mise in moto per la corvina.

 

- - -

 

Stava facendo del suo meglio perché il loro momento non finisse, stava esaurendo le sue riserve d'ossigeno ma non voleva lo stesso separarsi dal lui. Invece fu lui a far cessare la loro unione. Lo sentì afferrarle le spalle allontanandola e separando i loro corpi ancora una volta. Quando però riaprì gli occhi vide che le stava dando il suo erogatore. Lei lo accettò tenendolo da sola.

 

Lo vide fare la stessa cosa. Restarono per qualche secondo lui seduto e lei inginocchiata a rifornire i propri polmoni. Lei aveva lo sguardo basso ma era sicura che lui la stesse osservando. Quello che avevano appena fatto era denso di significato e ne erano coscienti entrambi. Lui le tocco ancora la spalla per attirare la sua attenzione. -E ora che succede?- quando alzò lo sguardo lui aveva ripreso la sua maschera e voleva porgergliela così avrebbe potuto rimettersela. Hinata annuì e la prese.

 

- - -

 

La vide piegare indietro la testa rilasciando aria per rimettersi la maschera come avevano fatto in piscina, fece anche lui la stessa cosa. Quando entrambi ebbero di nuovo addosso l'intero equipaggiamento incrociarono ancora gli sguardi. E le due coppie di occhi si spalancarono per l'ennesima volta. In verità non era sicuro di cosa fare, baciarla non rientrava nei suoi programmi e quando gli era venuto in mente non sapeva se lei fosse stata consenziente. Eppure era successo.

 

Non appariva infastidita o arrabbiata, si era reso conto che era piaciuto anche a lei ma non sapeva come comportarsi al momento e vederla non gli aveva suggerito nulla: era vero che la ragazza aveva alzato lo sguardo e reagito nel suo stesso modo ma, a parte quello, era inginocchiata a giocherellare con gli indici insicura su cosa fare.

 

Gli venne in mente di controllare l'erogatore, dopo tutto quello che era successo non sapeva quanto tempo avessero ancora a disposizione e avere un'informazione in più non gli avrebbe certamente arrecato danno. Lo prese e lo portò davanti alla sua faccia. Solo in quel momento si rese conto di quanta aria avesse effettivamente consumato, secondo lo strumento gli restava meno della metà di un quarto dell'intera bombola, tradotto in numeri: 5 o 6 minuti. Giusto il tempo di risalire senza troppa fretta.

 

Lo girò per mostrarlo alla ragazza indicandolo con un indice e lei annuì. Era infine arrivata l'ora di tornare in superficie.

 

- - -

 

Non ci aveva più pensato, le loro riserve d'ossigeno si erano consumate molto velocemente con tutto quello che era successo. Nella sua mente stava dibattendo su come considerare l'esperienza: senza dubbio era stata positiva fra quello che avevano visto, quello che avevano evitato e anche quello che avevano condiviso alla fine. Ma come incasellare la parte finale nel loro contesto? Si erano baciati. Consapevolmente e senza ripensamenti. Era erano entrambi perfettamente lucidi, non c'era traccia di alcool nei loro corpi che potesse dirottare i loro pensieri in qualche modo.

 

Dovette smettere di pensare a tutto questo perché ora dovevano tornare su. Non sapeva dove potessero essere gli altri partecipanti, non aveva idea di dove fossero andati Ino e Sai a fare... qualsiasi cosa avessero in mente di fare e non sapeva se qualche coppia fosse già risalita. Aveva smesso di pensare a tutti gli altri nel momento in cui lei e Naruto avevano trovato questo angolo appartato dal resto del fondale.

 

Si alzarono insieme trovandosi di nuovo faccia a faccia. Si guardarono di nuovo e lei sentì arrossire le guance per qualche ignota ragione. Sentiva di dover fare qualcosa prima di tornare su, qualcosa che mostrasse all'avvocato che non si era sentita costretta a baciarlo e che non era rimasta infastidita dal suo gesto. -I-io... devo mostrare... q-qu-qualcosa di buono...- raccogliendo ancora una volta il suo coraggio, fece un passo avanti e abbracciò il biondo. Non un abbraccio troppo stretto o cose del genere, solo un abbraccio. Aveva appoggiato la testa sul suo pettorale e poteva sentire il suo cuore martellante mentre lui ricambiava il gesto.

 

Rimasero in quella posizione poco, il tempo che impiegarono delle bolle ad uscire dai loro erogatori e poi si separarono ancora. Lei fu la prima a “saltare” per iniziare la risalita seguita a ruota dal suo partner. Nuotarono fianco a fianco senza però guardarsi, troppi dubbi e confusione delle loro menti per altri sguardi compromettenti.

 

L'acqua si faceva più chiara a mano a mano che risalivano finché le loro teste non ruppero la superficie. Si trovarono lontani dalla barca una ventina di metri e coprirono la distanza senza però scambiare la minima parola o sguardo. -Mi chiedo cosa succederà ora... Di cosa voleva parlarmi Naruto? Dopo quello che è successo ne ha ancora l'intenzione? C-cosa dovrei fare?-

 

- - -

 

Passarono i successivi minuti in silenzio. Raggiunsero la loro postazione e, dopo essersi dati un'asciugata, si rivestirono ma sempre senza scambiare la minima parola o sguardo. Lei ancora imbarazzata e confusa, lui indeciso su come gestire la situazione. Quando ebbero finito si limitarono a sedersi e a tenere lo sguardo basso per tutto il tempo. Hinata si focalizzò sulle unghie dei suoi piedi e Naruto si focalizzò sul pavimento.

 

L'arrivo delle altre coppie dopo di loro non causò la minima reazione, Ino e Sai non si fecero vedere, se per dare loro della privacy o per disinteresse... nessuno dei due sarebbe stato in grado di indovinarlo. Anche quando gli istruttori diedero l'annuncio del ritorno i due non cambiarono posizione o espressione.

 

Anche i 15 minuti del tragitto per raggiungere la terraferma furono fatti in pensoso silenzio. Se la gente presente non fosse stata impegnata a commentare l'esperienza appena fatta o a rivestirsi o a discutere di altre cose e si fosse concentrata sui due avrebbe potuto pensare che fossero due statue viventi. Forse solo Ino focalizzò il suo occhio azzurro sui due ma, se lo fece, non lo diede a vedere. Anche i 15 minuti passarono e la barca raggiunse il molo. Tranne gli istruttori, scesero tutti a terra. Compresi l'ereditiera e l'avvocato. Ancora senza scambiare la minima parola, decisero tacitamente di dirigersi a casa di lei. E anche in questo caso, la cosa avvenne in completo silenzio.

 

- - -

 

-Non so cosa fare... Dovrei forse iniziare io la conversazione? Ma cosa dire? Ci siamo baciati in apnea entrambi consapevoli e consenzienti ma ora? C-cosa dovrei fare adesso?- anche se era rimasta in silenzio per tutto il tempo, questi quesiti non avevano lasciato la mente della Hyuuga nemmeno per un momento. Forse se non si fossero incontrati la prima volta in quelle circostanze e con quelle conseguenze ora tutto sarebbe stato più semplice e spontaneo. Ma le cose erano andare com'erano andate e, anche se avesse voluto, non avrebbe potuto alterare il passato.

 

Fra un passo e l'altro, si stavano avvicinando sempre di più al suo maniero. Non aveva intenzione di far finire la mattinata in quel modo, lo sentiva sbagliato eppure non aveva idea di come sbloccare la situazione. Il biondo era giusto dietro di lei, distante qualcosa come mezzo metro. Almeno non era in grado di vedere le sue espressioni mentre si arrovellava su come andare avanti. Alla fine si decide ad aprire bocca. “Uhm...”

 

“...”

 

Lo sentì fermarsi di scatto. Non era stato il migliore degli inizi di conversazione ma era pur sempre un inizio. Ancora rivolta in avanti avvicinò una mano alle labbra. “È... è stato... bello.” non aveva specificato cosa ma questo era relativamente importante. Quello che aveva importanza ora era l'eventuale risposta di Naruto. Che giunse un secondo e mezzo dopo. “S-sì, io... mi piacerebbe fare... un'altra immersione... c-c-con te.”

 

Lei trangugiò della saliva. “N-non mi riferivo a... quello. Non soltanto a quello.”

 

“H-Hinata? C-cosa... cosa vuoi d-dire?”

 

Fece strisciare le scarpe sull'asfalto voltandosi verso di lui. La faccia era rossa ma vedere che anche lui avesse un eccesso di sangue sulle guance le trasmise un minimo di tranquillità, almeno non era la sola a sentirsi in imbarazzo.

 

In qualche modo abbozzò anche un sorriso. “Mi è piaciuto... i-il bacio... c-che ci siamo... scambiati laggiù.”

 

“Ah... i-io...” lo vide sbattere le palpebre due o tre volte come in preda all'indecisione. -Anche lui stava pensando a quello come me?- il sorriso le sparì dalla faccia con la stessa velocità con cui le era apparso e rimase in attesa di una risposta da parte di Naruto.

 

- - -

 

Aveva davvero detto quello che lui aveva sentito?!? Le era piaciuto il bacio?!? Il cervello del biondo era andato in cortocircuito. La buona notizia era che, in fin dei conti, baciare la ragazza non si era rivelata una mossa sbagliata ma la colpa passata gli stava pesando sulla coscienza. Non che questo fosse l'ultimo del suoi pensieri ora, tuttavia doveva dare una risposta alla persona che aveva davanti. Ma cosa dire senza sembrare ridicolo o stupido? -Prima di tutto devo togliermi di dosso il peso che porto. Pensa Naruto, pensa! Cerca di comportarti come ti comporteresti in aula! Pensa ad una buona arringa e buttala lì! Fallo!- inspirò un paio di volte abbassando la testa.

 

“Hinata...?” gli serviva qualche altra frazione di tempo per terminare la preparazione mentale che gli serviva e guadagnare tempo lo avrebbe aiutato un po'. “S-sì?”

 

“Io...” si decise ad alzare lo sguardo per fronteggiare i suoi occhi perlacei, il caldo che si sentiva nonostante la canottiera leggera. “...l-la cosa è piaciuta anche a me ma... no-non avrei dovuto fare una cosa del... genere...” lei spalancò gli occhi sorpresa. “P-perché dici questo?”

 

“Ti ricordi cosa ti dissi al nostro primo vero incontro, quando ti restituii la giacca?”

 

“Hai detto... c-che volevi farti conoscere... ve-veramente...” lui sbatté le palpebre. “E che... volevo farmi perdonare.”

 

“Sì... lo hai detto.” lui sospirò ancora abbassando nuovamente la testa. “Beh... non... non ho ancora ottenuto il tuo p-perdono per... per quello che... quello che è successo quando... ci siamo incontrati... l-la prima... vo-volta.” si sentiva patetico e forse stava anche dando quell'immagine alla donna.

 

Prima se l'era portata a letto da sbronzo, poi aveva cercato di scusarsi, dopo l'aveva baciata e ora rammentava di essere ancora nel torto? Se fosse stata una difesa durante una causa il suo cliente lo avrebbe licenziato sul posto.

 

Rimase in trepidante attesa mentre attendeva una qualche risposta da parte della donna.

 

- - -

 

L'aveva colta di sorpresa. Totalmente. Dopo tutto il tempo passato insieme e le cose che avevano fatto non aveva più pensato a quella prima notte. Eppure lui ne sentiva ancora il peso. Certo, non averci pensato non significava che l'avesse dimenticata, le sarebbe stato impossibile.

 

Eppure sapeva di non provare più per lui sentimenti negativi. Aveva dimostrato di avere, tutto sommato, la testa sulle spalle. Le aveva spiegato perché aveva i suoi strani comportamenti e perché vivesse dove vivesse. Anche quando era stato invitato a pranzo si era comportato egregiamente.

 

Ed ora era davanti a lei completamente sottomesso a qualsiasi sua successiva mossa. Fece un passo nella sua direzione arrivandogli molto più vicino. I suoi occhi erano ancora spalancati ma dentro di sé sapeva quale risposta dovesse dare all'avvocato. Ma voleva guardarlo in faccia.

 

“N-Naruto, alza... la testa.” lui obbedì senza emettere un fiato.

 

“È il mio perdono che... stai aspettando? È... questa l-la cosa che... vu-vuoi?”

 

“A... a questo punto... non sono sicuro che s-sia l'unica cosa c-che vorrei... da te m-ma... sì, non potrei guardarmi più allo specchio dopo... dopo quello che è successo... o-oggi.”

 

Lei sorrise timidamente, aveva già preso la sua decisione, ma ora aveva una motivazione in più per rispondere al biondo. “Allora va bene...” poggiò le mani sulle sue guance e si mise sulle punte avvicinando la faccia a quella di lui. “Io ti perdono.” dopo le tre parole, Hinata chiuse gli occhi e gli diede un piccolo e rapido bacio sulle labbra, come a porre il proprio sigillo su una lettera.

 

Non gli diede il tempo di controbattere e non si fermò a controllare la sua reazione. Subito dopo il bacio si voltò di nuovo e si diresse correndo verso casa senza voltarsi ringraziando i suoi lunghi e setosi capelli che col loro movimento nascondevano la sua faccia nuovamente arrossata.

 

Arrivata alla porta infilò la chiave nella serratura, la aprì ed entrò senza voltarsi per poi chiudere nuovamente la porta dietro di lei.

 

- - -

 

Ogni sua funzione motoria si era arrestata: non solo Hinata aveva detto di averlo perdonato, ma lo aveva anche baciato! E questa volta era stata lei a baciare lui, non il contrario! Le palpebre si erano spalancate come le fauci di un leone durante un ruggito e le sue iridi color cielo limpido erano due DVD immobili su una superficie zuccherina.

 

L'unica azione fisica fu il prolungamento, forse istintivo, verso la ragazza ormai dileguata. Passarono diversi minuti prima che il biondo riprendesse consapevolezza di dove si trovasse e in che condizione. Magari qualche passante lo avrebbe preso per un ritardato o cose del genere ma non se ne sarebbe accorto nella trance in cui si trovava.

 

Fu solo dopo aver riavviato le funzioni cerebrali che la mente di Naruto tornò sul pianeta Terra e quando lo fece, ignorando ancora una volta dove si trovasse e in mezzo a chi, iniziò a saltellare e ad urlare in preda alla gioia più pura.

 

Hinata lo aveva perdonato, si erano baciati più volte e per iniziativa di entrambi. Si sarebbe fissato il proposito di smettere di bere e magari avrebbero potuto continuare ad uscire insieme ottenendo anche l'approvazione da parte della famiglia di lei. Ancora traboccante di questa nuova fonte di energia sconosciuta, si diresse verso casa.

 

- - -

 

Lunedì. La settimana riprese ancora una volta e anche Hinata ripartì come sempre. Con l'umore alle stelle e con più energia della settimana precedente. Era sicura che questo fosse dovuto a quello che era successo la mattina precedente con Naruto.

 

Quando era rientrata era stata accolta da Tenten, che si era presa la libertà di farle delle domande, ma lei si era mantenuta vaga. Non era scesa troppo nei dettagli e non era arrossita ma era ugualmente certa che la mora avesse intuito in che modo erano andate le cose.

 

Spalancò la finestra e una fresca ventata le diede il buongiorno mentre lei chiudeva gli occhi per godersela. -Oggi sarà un'altra buona giornata, ne sono certa!- si diede una lavata e si cambiò giusto in tempo per rispondere al bussare della cameriera per servire il tè.

 

Si piazzarono sul pavimento e la mora avviò la conversazione. “Non hai ancora intenzione di dirmi cos'è successo ieri con Naruto?”

 

Hinata sorrise rimettendo il cucchiaino nella zuccheriera. “Ti ho già detto tutto quello che dovevo dirti, mi pare.”

 

“Non credo, come ha reagito quando ti ha vista col costume, che faccia ha fatto?” la faccia della padrona di casa non virò colore mentre assaporava il tè. “Secondo te che faccia potrebbe aver fatto?”

 

“Non lo so, è per questo che te lo sto chiedendo.” da quando Hinata era diventata così competitiva durante una conversazione? Solo il giorno prima la sua voce tremolava come una foglia al vento se si toccavano determinati argomenti ed ora la stava punzecchiando? Era evidente che qualcosa fosse successa fra i due!

 

“Avanti, non puoi darmi nemmeno un indizio piccolo piccolo?” per dare maggiore enfasi alla sua richiesta, Tenten fece l'occhiolino e posizionò le dita come in procinto di prendere uno granello di sale.

 

Tutto quello che ottenne fu una risatina della ragazza dai capelli corvini. “Scusa Tenten, ma ora devo andare.” l'ereditiera posò la tazzina vuota sul vassoio, prese la sua ventiquattrore e si diresse verso la porta. Prima di uscire si voltò un momento verso l'amica cameriera. “Ti darò qualche altro dettaglio quando tornerò dal lavoro, va bene?”

 

- - -

 

Arrivò in ufficio in perfetto orario e si sedette alla sua scrivania per iniziare a virtualizzare la carta che aveva davanti. Si mise a lavorare serenamente e canticchiando fra le labbra, aveva notato l'assenza di Ino al suo fianco, ma forse la bionda era in caffetteria o cose del genere. Non le sarebbe dispiaciuto scambiare 4 chiacchiere con lei anche se forse temeva che la collega toccasse determinati argomenti.

 

Procedette speditamente per una decina di minuti. Ovvero finché Ino non prese posizione alla propria scrivania.

 

“Buongiorno, come va oggi~?” non l'aveva vista in faccia perché il suo sguardo era sullo schermo, ma dal tono della voce Hinata intuì che la bionda avesse qualche asso nella manica pronto da giocare. Tentò tuttavia di non mostrare questa consapevolezza.

 

“Tutto a posto, tu cosa mi racconti?”

 

“Non saprei... vorresti qualche dettaglio sull'immersione che io e Sai abbiamo fatto ieri?” le dita smisero di picchiettare sulla tastiera. Ino stava forse cercando di pilotare la conversazione per arrivare a fare domande su quello che lei aveva fatto? Oppure le avrebbe chiesto come mai si era allontanata dopo averla vista?

 

Non sapendo bene come interpretare le sue sensazioni, decise di seguire la corrente. Ruotò un po' la testa per guardarla. “Avete... visto qualcosa di... interessante, forse?” l'altra le fece un sorrisetto. “Più che altro, lui mi ha fatto un ritratto. Ce l'ho giusto in borsa, vorresti vederlo~?”

 

“S-se proprio ci tieni... gli... gli darò un'occhiata.”

 

“Perfetto, preparati a rifarti gli occhi~” Ino si piegò di lato e iniziò a cercare qualcosa nella sua cartella. Dopo qualche secondo tirò fuori un piccolo quadretto che però tenne rivolto verso il petto mentre si voltava di nuovo verso la collega ammiccando.

 

“Chiudi gli occhi~”

 

“P-perché devo chiuderli?”

 

“Così aumenta l'effetto sorpresa~” il sorrisetto che Ino aveva in faccia le stava facendo scattare un paio di allarmi interni, ma Hinata decise di collaborare. La bionda girò il quadro e lo parò davanti alla faccia della collega. Per ragioni sconosciute, al momento c'erano solo loro nell'ufficio. E questo fu un bene per quello che accadde dopo.

 

Hinata aprì gli occhi e in un nanosecondo la sua faccia cambiò colore più velocemente della pelle di un camaleonte mentre le sue pupille perlacee si rimpicciolivano fino alle dimensioni di due teste di spillo e il resto dell'occhio diventava grande come un pompelmo.

 

Il ritratto era certamente di ottima qualità, la cosa che provocò tale reazione sulla ragazza fu la rappresentazione: il soggetto dell'immagine era Ino.

 

Era stata disegnata frontalmente a cavalcioni di un corallo, o forse era solo un vecchio tronco coperto di incrostazioni, leggermente protesta in avanti con le mani dietro la testa e in procinto di dare un bacio con gli occhi semi-chiusi. I capelli fluttuavano intorno a lei e anche il suo ciuffo era parzialmente sollevato, dando così modo di vedere in parte il suo occhio destro, altrimenti sempre nascosto. Il suo fidanzato si era premurato di illustrare anche l'ambiente: dettagli del “basamento”, un paio di alghe in prossimità della coscia destra, un pesciolino vicino ai suoi capelli, perfino una scia di bolle che partiva dalle sue labbra schiuse. Anche i dettagli del suo corpo erano stati realizzati con minuziosa attenzione: i giochi di luce e ombra creati dall'acqua, un paio di bollicine sulla pelle, l'ombreggiatura dell'ombelico, le linee e le curve della sua muscolatura. Sarebbe stato un lavoro perfettamente “normale” se non fosse stato per un dettaglino che per la Hyuuga aveva un'importanza fondamentale: per qualche misteriosa, o artistica, ragione Ino aveva pensato di denudarsi ancora di più. Si era tolta di dosso la bombola, la maschera e aveva rimosso anche le pinne. Non si era del tutto tolta il monokini per fortuna, ma il suo seno era perfettamente esposto. E illustrato magistralmente con tutte le sfumature dovute all'ombreggiatura e al differente aspetto della pelle dei suoi capezzoli.

 

La più timida delle due non riuscì a guardare quell'opera d'arte per più di un secondo prima di lanciare un breve urlo e di coprirsi gli occhi con entrambe le mani. “INO!!! COME FAI A PORTARE QUALCOSA COME QUELLO IN UFFICIO?!?”

 

La bionda ridacchiò mentre rimetteva il suo ritratto nella borsa. “Ho promesso a Sai che lo avrei portato sempre con me, l'ufficio non fa eccezione. Ci ha messo qualcosa come 20 minuti per realizzarlo, credi che potrei semplicemente appenderlo ad un muro e lasciarlo lì a prendere polvere?” la corvina aveva trovato una qualche forma di compostezza e si era di nuovo girata verso il proprio schermo. “N-no-non lo so... io...”

 

“E giusto per mettere tutti i puntini sulle I, il suo lavoro ha attirato anche l'attenzione di un paio di altri nuotatori.”

 

“C-che vuoi dire... c-c-con questo?”

 

Ino sogghignò mettendo le mani ai fianchi. “Ti dico solo che una ragazza ha tolto la maschera dalla faccia del suo compagno mandandolo nel panico perché si era fermato ad ammirare il lavoro del mio ragazzo e non sembrava volersi allontanare più.” Hinata, ancora con la faccia cremisi, le diede un'occhiata di traverso. “S-sei sicura che... n-non fosse... co-concentrato s-su di t-t-t-te?”

 

“No, era focalizzato sul foglio di Sai, ogni tanto mi dava un'occhiata giusto per vedere come procedeva il lavoro. Ma lasciando perdere quel tipo, tu che ne pensi~?”

 

“I-io?!? C-che ne... p-penso?”

 

“Sì, se dovessi dare un voto da 1 a 10, quanto gli daresti?”

 

“I-io... n-non lo so... Non... non sono ma-mai stata un'esperta... d-d-d-di... arte...” in verità non voleva dare un voto a qualcosa che riteneva eccessivamente osceno, se fosse stato per lei avrebbe preso quel quadro e lo avrebbe chiuso in un baule per poi buttare la chiave, seppellire il baule in una fossa e poi coprire tutto con cemento armato. Ma non voleva offendere o ferire Ino, era la sua migliore amica dopotutto.

 

“Per darti una mano ti dico che, sebbene io sia abbastanza brava a trattenere il respiro, non sono un pesce. Ogni tanto dovevo muovermi per ricaricarmi eppure lui era in grado di ripartire senza intoppi ogni volta che tornavo in posizione.”

 

“W-wow... s-sembra davvero bravo.”

 

“Decisamente~!” Ino fece un luminoso sorriso. “E quando ha finito e me lo ha fatto vedere... beh... lì sott'acqua non ho potuto fare granché, ma una volta andati al suo appartamento...” la bionda si interruppe per ridacchiare malignamente. “...mi sono assicurata che ricevesse la giusta ricompensa per il suo lavoro~”

 

Hinata strizzò gli occhi sapendo perfettamente a che ricompensa si riferisse la collega. “D-dicendomi queste cose... no-non mi stai... aiutando p-p-p-per niente.”

 

Ino sbuffò. “D'accordo, se non puoi dare un voto al mio ritratto, allora dai un voto a questo...” si protese di nuovo di lato e Hinata si domandò che altro avrebbe tirato fuori, ma Ino le diede almeno una certezza. “E non preoccuparti, questo non mostra il meglio di noi donne.”

 

Il secondo disegno era meno dettagliato del primo, sembrava più che altro uno schizzo fatto con relativa fretta ma gli occhi dell'ereditiera si spalancarono lo stesso: fatti in modo molto approssimato, c'erano lei e Naruto abbracciati e uniti in un bacio: di Naruto erano ben visibili i suoi segnetti sulle guance e da parte sua riconosceva i suoi capelli quando li vedeva. Anche illustrati.

 

Se all'inizio della conversazione erano suonati i suoi allarmi interni, ora nella sua testa c'era un'allerta generale, che ci faceva Ino con un disegno di lei e Naruto sott'acqua intenti a baciarsi?

 

La ragazza prese l'opera fra le mani guardandola con occhi spalancati. “C-come... qua-quando... do-dove l'hai preso... qu-que-questo?” Ino questa volta non ridacchiò, anche se mantenne il suo sorrisetto tipico. “Quando abbiamo finito, e io mi sono rivestita, abbiamo pensato di vedere che fine avevate fatto tu e il tuo bel biondino.”

 

Hinata rispose debolmente. “S-si chiama... Naruto.”

 

“Va bene, il tuo Naruto.”

 

“N-non è il... m-m-mio...”

 

“D'accordo, Naruto. Abbiamo nuotato un pochino alla vostra ricerca finché non ho notato una depressione da cui si vedevano risalire delle bolle. Mi sono affacciata e vi ho trovati vicini vicini~” Ino si mise a fare le fusa un momento prima di proseguire il suo racconto. “Avreste dovuto vedere quanto sembravate carini da lassù~. Fatto sta che quando Sai mi ha raggiunta, voi vi stavate sbaciucchiando. Così gli ho relativamente detto di immortalare il vostro momento. Sfortunatamente nemmeno voi sembrate essere dei pesci perché non siete rimasti abbastanza tempo in quella posizione.”

 

Finito il suo resoconto, Ino abbassò lo sguardo su ciò che la collega teneva stretto fra le mani e da cui non aveva ancora distolto lo sguardo. “Puoi tenerlo tu, sei vuoi.”

 

Solo con questa frase Hinata alzò la testa per concentrare lo sguardo di nuovo su Ino. “D-dici da-davvero? P-posso tenerlo... i-io?” l'altra sorrise in modo rassicurante, una volta tanto. “Certo. Non esistono altre copie, quindi non ti devi preoccupare di niente. Però puoi tenerlo ad un'unica condizione.”

 

La Hyuuga sentì formarsi sulla nuca una goccia di sudore freddo. “Q-quale condizione?”

 

“Che mi racconti nel dettaglio tutto quello che è successo fra te e Naruto dal momento in cui vi siete immersi fino a quando vi siete separati~”
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Note d'Autore: Cercherò di recuperare il tempo perduto avevo scritto, mi auguro di riuscire a recuperare il tempo perso avevo aggiunto... e invece c'è stato un altro buco enorme... Per quanto caspio di tempo li ho tenuti in apnea i due piccioncini XD? Nono, adesso apparte gli scherzi e le battutine... Quest'estate sono rimasto completamente offline e, di conseguenza, incapacitato a caricare qualcosa da qualche parte MA sono riuscito a scrivere parecchio e garantisco che i prossimi capitoli saranno caricati a breve distanza l'uno dall'altro. Quindi... per chi ancora seguisse questa storia (che tra un pò è iniziata da un anno), auguro una buona lettura e prometto che mi farò rivedere presto! Per davvero! Ho già altri 2 capitoli praticamente fatti, quindi non ci saranno pericoli come blocchi dell'autore o casini del genere. Ciao a tutti e buona lettura!!!

   
 
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