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Autore: Soniabruni    15/09/2018    3 recensioni
E se dopo la separazione su quelle fredde scale a New York Candy e Terence si fossero incontrati ancora? Una sola volta? Cosa sarebbe potuto succedere?
Se Terence non avesse resistito e fosse andato alla casa di Pony per vederla anche solo da lontano.... una volta soltanto?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester, William Albert Andrew
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18 EPILOGO

Quella stessa sera nella stanza di Candy, Terence porse un pacchettino alla ragazza:
“Aprilo! È per la bambina!”

“È bellissimo! Ma... da dove viene?” chiese Candy

“È il sonaglino d’argento che torturavo da piccolo! Me lo ha dato mia madre per te!”

“Eleonor!” esclamò la ragazza

“So... so tutto… mia madre mi ha detto tutto! Mi hai visto! Mi vergogno come un cane!”

“Amore! Basta col passato, vuoi?” lo incoraggiò lei

Quando la bimba si fu addormentata, Terence diede un dolce bacio alla ragazza e si congedò.

Candy gli prese la mano intrecciando le dita a quelle di lui e lo trattenne, mentre lui già aveva aperto la porta della stanza per uscire...

“Tuttelentiggini... cosa vuoi fare? Sei pazza? Non voglio assaggiare di nuovo i pugni di Albert, mi fa ancora male…” e finse di piagnucolare…

“Se non li vuoi assaggiare faresti bene a fare quello che hai promesso...
Sto aspettando la mia proposta di matrimonio... in ginocchio...” disse lei

Terence sorrise e si mise in ginocchio con una gamba:
“Tarzan Tuttelentiggini... opsss scusa... “ tossì per schiarirsi la voce e poi ricominciò seriamente:
“Signorina Candice White Andrew, mi farebbe l’onore di diventare mia moglie e fare di me l’uomo più felice del mondo intero?”

Candy rimase accigliata in silenzio...
“Candy???? Hai voglia di scherzare stasera?”

“E... l’anello????” fece lei

“Ehi! Non ti facevo così...”

“Così come... signor Graham?” Ancora Candy fintamente arrabbiata

“Amore.., non ho l’anello ancora... ma lo avrai prestissimo... anche se non troverò mai una pietra degna della tua bellezza...”
Così dicendo le baciò la fronte, poi deviò sulla tempia e la guancia e indugiò infine sensualmente sulle labbra...

“Ti amo alla follia... e, ad essere sincero fino in fondo, non ho nessuna voglia di andarmene... ma so che ti devo lasciar riposare, la golosona ti sveglierà tra quatto, cinque ore per mangiare...
Domani sono di nuovo da voi... “

Lei gli sorrise dolcemente, chiuse la porta che era rimasta socchiusa e gli sussurrò:
“Sì... ma io non ho sonno adesso e... non sono solo una mamma...”

“E cosa allora?” Gli chiese lui divertito all’orecchio...

“Sono la tua fidanzata, giusto?”
Gli rispose lei con le labbra incollate alle sue.

“Mmmhhh! Suona bene... Quasi moglie direi più precisamente...
Ma... non hai un anello!!!” Continuò lui.

“Solo perché ho un fidanzato dispettoso...”

Candy gli fece scivolare la giacca dalle spalle e, prima di lasciarla cadere, Terence mise la mano in tasca e ne estrasse una scatolina di raso blu infiocchettata...
L’aprì davanti agli occhi spalancati di lei...
“Ma... quando???”

“Beh!!! Ce l’ho da un po’ di mesi ormai... Te l’ho detto che avevo deciso di mandare tutto al diavolo, no? L’ho comprato quando ti ho scritto quella lettera...!”

Lui non finì la frase perché lei gli avvolse le labbra con le sue mentre lui le infilava l’anello al dito...

Cominciarono a baciarsi e ad accarezzarsi con trasporto crescente, come quella notte sulla collina...
“Amami di nuovo Terry... come la prima volta...” gli disse Candy…

“Non credo di potere come l’altra volta...
...ma...
...più intensamente... sempre di più...”

La bimba dormì beata tutta la notte...
Terence spogliò lentamente la sua Candy, coprendo di umidi tocchi ogni centimetro di pelle che piano piano liberava dalle vesti, e l’amò con tutta la dolcezza e la passione di cui era capace sino all’alba...

Si erano appena assopiti quando Julie cominciò a protestare...
Terence infilò veloce i pantaloni e la prese tra le braccia...
“Calma... calma piccola mia... adesso ti porto da mamma...”
La piccola si riaddormentò subito dopo la poppata e Terry la rimise nella sua culla...

“Tra qualche giorno sarai mia moglie! Quanto l’ho sognato... non mi sembra vero...”
Non aveva finito di parlare che Candy si era già impadronita della sua bocca... poi era scivolata lentamente sul suo petto... e sull’addome...

“E io che volevo dormire un paio d’ore...” sussurrò rocamente Terence

“Dormi se vuoi... chi te lo impedisce?” lo provocò lei mentre lo toccava con le labbra e con le mani giocava maliziosamente col bordo dei suoi pantaloni...

“A dire il vero volevo filare via prima che si svegliasse tutta la casa ma... non penso di farcela a questo punto...”

“Non voglio che tu vada via con le prime luci del giorno come l’altra volta... come se...”

“Sshhh non dirlo neanche per scherzo... oggi passerò tutta la giornata con te... “

Così dicendo si girò sopra di lei, le prese entrambe le mani intrecciando le sue dita con quelle di lei...
“E adesso... voglio fare di nuovo l’amore con te... “

“Amore... quanto ti amo...” fu l’ultima cosa che lei riuscì a dirgli
...prima che lui si impadronisse di nuovo di ogni angolo del corpo e di ogni pensiero di lei...
...prima che lei lo sorprendesse a toccarlo come mai avrebbe pensato di riuscire a fare...


 ***********

Stratford upon Avon, Giugno 1920

Cara Candy,
È passato un anno da allora... mi ero riproposto di farlo prima ma…
Sono successe così tante cose e così in fretta… che alla fine ho lasciato passare tutto questo tempo…

Sono imperdonabile… ma per me nulla è cambiato...
Volevo tu lo sapessi…

Per sempre tuo
T.G.


“Ma che diavolo gli è preso oggi?”

Candy aveva letto il biglietto che Terry le aveva lasciato sul vassoio della colazione...
Era uscito presto quel giorno... aveva un appuntamento a Londra, ma prima di andare aveva lasciato una abbondante colazione in camera per la sua Candy...
Torta al cioccolato, pane tostato con marmellata, succo d’arancia, frutta... l’immancabile rosa rossa...
Gli piaceva viziarla... quando non dovevano andare a lavorare presto le portava la colazione a letto, ma il the e il caffè finivano immancabilmente per freddarsi mentre loro facevano l’amore... come se l’intera notte non bastasse mai...

Quel giorno sarebbero sbarcati al porto anche Archie, Annie e Albert...
Si sarebbero fermati un mese, Terry sarebbe tornato nel pomeriggio con tutti loro...

La cena tutti insieme fu molto piacevole quella sera...
Annie continuava a rimirare la graziosa figura di Candy...

“Annie... smettila!, che ti prende? Mi trovi ingrassata anche tu forse?”
Candy era stizzita… si era sentita misurata dallo sguardo di Annie.

“Annie… scusala! Abbiamo esagerato con i dolci ultimamente, soprattutto a colazione vero Tuttelentiggini?”
Terence si era intromesso nel discorso e Candy gli aveva rimandato una linguaccia!

“Candy! Che dici?... sei bellissima, stavo solo facendo qualche considerazione su cosa possa starti meglio!”
rispose dolcemente Annie

“Ehi! Non ricomincerai di nuovo con la storia del mio guardaroba, vero?” di nuovo Candy

**********

Quando Candy e Terence furono da soli in camera...
“Mi dici cosa succede???? Cosa vuol dire il tuo biglietto? Cosa è la storia dell’anno che è passato???”

Terence scoppiò a ridere...
“Te lo dico solo se tu mi dici perché hai risposto con quel tono ad Annie...”

“...l’hai detto tu che sono ingrassata, no? Non ti piaccio più!”

“Accidenti quanto sei noiosa e permalosa a volte!!
Non ho detto così!
Non dirmi che non ti accorgi di quanto mi piaci!
Devo ricordarti cosa è successo la scorsa notte? E quella precedente? E la precedente ancora?

Ho detto che sei bellissima come sempre e che mi sembrava che il tuo seno fosse più tornito... piacevolmente più tornito aggiungerei… tutto qua... sei tu che galoppi con la fantasia!!!

Ma veniamo al dunque... è un anno che siamo qui e io non ho cambiato idea e voglio che ci sposiamo in chiesa...
Loro sono tutti qui per questo testona!
Annie si sta occupando del tuo vestito da sposa!!!”
Patty e mia madre arriveranno tra due settimane!

Candy lo abbracciò e con gli occhi lucidi gli disse...
“Sono incinta amore... avremo un altro bambino...”

Terence la strinse forte:
“Ecco perché sei sempre più bella... e... permalosa... finalmente ho capito tutto!
Adesso vieni qui tra le mie braccia… vediamo un po’ se riesco a toglierti qualsiasi dubbio su quello che mi piace e non…”


Non sia mai ch’io ponga impedimenti all’unione
di anime fedeli. Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento,
o tende a svanire quando l’altro s’allontana:
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.

Se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

   
 
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