Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    15/09/2018    1 recensioni
Anna ed Elsa sono due sorelle che vivranno degli amori difficili. Fortuna che il loro affetto le aiuterà a venire fuori da momenti bui.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono le tredici.

A casa Froze c'è movimento. Sono giunti fin lì i Bjorgmann, venuti a conoscenza della permanenza del figlio a casa di Anna. È stato Kristoff stesso a dare comunicazione alla madre del trasferimento momentaneo a casa degli ex suoceri.

Caroline esige spiegazioni da parte del primogenito, il quale le racconta delle costrizioni imposte da Hans e sua cugina. Chiede a tutti scusa e viene subito perdonato dai gemelli, entusiasti di rivederlo dopo troppi mesi di assenza.

Idunn rende partecipe la sua ospite, proponendole - “Ti va di aiutarmi con la copertina di lana per Fate? La sto cucendo da una settimana ormai. Sto a buon punto. Potresti realizzare i disegni con del filo colorato. Kristoff mi ha detto che sei abile in questo campo”

La signora Bjorgman accetta, felice e così, accesa la tv per ascoltare il solito notiziario delle quattordici, le due si dedicano al cucito e alle chiacchiere tipicamente femminili.

Elsa è al telefono con Jack quando nota sullo schermo l’immagine di Victoria.

“Alzate il volume” - grida alla madre.

La donna sobbalza sentendo le urla della ragazza. Quando sposta lo sguardo sul televisore rimane di sasso.

“Oddio! Non ci credo” - esclama scioccata.

“Perché state urlando così?”-  Kris le raggiunge in salotto, dopo aver servito ai fratellini il pranzo a tavola.

“Ascoltiamo!” - aggiunge la padrona di casa.

La polizia di Arendelle ha arrestato alle dieci e mezzo di questa mattina un clan criminale che lavorava in gran segreto, agendo con truffe, minacce, rapine, addirittura imbrogli finanziari. Il tutto era gestito da una donna nota per l'appartenenza ad una famiglia altolocata.

Il suo nome è Queen Westergard. A smascherare i suoi intrighi, è la figlia Victoria, importante signora di villa Westergard, nipote del ricco e defunto proprietario dei cantieri navali. Un colpo grosso che ha finalmente riportato serenità nella nostra amata città e nelle vite dei negozianti locali”

“Deve essere la persona di cui ci parlò Anna! Se è stata proprio Victoria a metterla nei guai, forse siamo riuscite a liberarci di quei maledetti ricconi” - esulta Elsa.

“Chiamo subito tua sorella! Saprà dirci meglio” - Idunn afferra il telefono e compone il numero della secondogenita.

Però la ragazza non risponde, mettendo in allerta tutti.

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Hans è ai cantieri quando vede dei poliziotti presentarsi nel suo ufficio.

“Cosa succede? Qualche problema agente?” - domanda all'uomo in divisa.

“Deve seguirci in commissariato” - gli ordina.

“Come? Io sto lavorando. Cosa volete da me?” - l'imprenditore è scioccato.

“Non ha sentito la radio?” - domanda lo sbirro più giovane.

“Non vedete che sono indaffarato. Non ho tempo di sentire o vedere nulla” - commenta, notando però l'estrema serietà di quei due. Comincia a spaventarsi davvero, immaginando il peggio.

“Si può sapere cosa è accaduto? Per caso la mia famiglia ha qualche problema? C'è stato qualche furto in casa mia?”

“Ci risparmi questa messa in scena da uomo preoccupato per atti vandalici se lei è il primo a guadagnare sporco” - commenta l'altro poliziotto.

“Come scusi? Io? Voi siete pazzi. Chi vi dice tali assurdità” - esclama esterrefatto Hans.

“Ci segua e capirà tutto” - a quel punto i due uomini in divisa esigono che l'imprenditore lasci l'ufficio per eseguire il loro ordine.

Westergard, confuso e agitato, sale sulla loro autovettura e riceve la notizia eclatante.

“Le anticipo di chiamare un avvocato, le servirà”

“Un avvocato? Io non ho fatto niente, ci sarà qualche equivoco” - si difende il giovane.

“Se si tratta di un equivoco lo verificheremo solo in presenza del commissario. La donna che è stata arrestata stamane ha fatto il suo nome. Ha coinvolto in questa brutta storia sia lei e che sua cugina” - gli comunica.

Hans impallidisce sentendo tali affermazioni.

“Quale donna?” – chiede, preoccupato dalla risposta.

“Queen Westergard, sua zia” – risponde l’agente. Notando lo shock del giovane, l’uomo in divisa aggiunge - “Mi sembra impietrito per cui le darò spiegazioni più precise. Victoria Westergard ha denunciato il clan criminale che manipolava mezza città e la leader di questa banda ha messo in mezzo voi due, trascinandovi in un inferno giudiziario. Contento adesso? Le ripeto di chiamare il suo avvocato. Si rischia grosso ad andare incontro a lenti e difficili processi”

Durante i minuti rimanenti che separano l'auto dalla centrale di polizia, il ricco proprietario navale rimane in silenzio. Non sa comprendere i motivi che hanno spinto Vicky a rivelare i loro imbrogli.

Ed una volta condotto nell'ufficio vuoto del commissario, afferra il cellulare e compone un numero.

“Grazie per avermi rovinato la vita, cara cugina” - sono le prime parole che rivolge alla parente.

“Mi dispiace, Hans. Dovevo farlo, altrimenti ti avrebbero schiacciato” - rivela lei.

“Che? Cosa cazzo stai dicendo?”

“Sono con l'avvocato. Stiamo arrivando lì. Ti spiegherò ogni cosa.” - conclude in maniera sbrigativa.

Ha appena mandato in crisi più totale il consanguineo.

E' panico totale per il ragazzo.

Ma ecco che qualcosa di ancora più sbalorditivo sta per accadere.

Nota una fotografia sulla scrivania dell'assente ispettore di polizia.

Prende in mano la cornice e squadra per bene il soggetto principale. Lui conosce bene quella persona.

“Non ci credo” - esclama ad occhi sgranati.

“Puoi dirlo forte caro Westergard” - commenta il commissario alle sue spalle.

Il suono è familiare alle orecchie di Hans che ha capito di essere spacciato.

Si volta lentamente e posa lo sguardo su una donna.

“Grace Smith, e così sei tu il commissario di polizia di Arendelle?” - domanda incredulo e agitato.

“Sfortunatamente per te sì” - commenta lei, felice del ruolo di comando.

Siede alla sua poltrona e aggiunge - “Non mi sarei mai aspettata di trovarti qui, un giorno, succube delle mie decisioni. Chi l'avrebbe mai detto! Tu illudi me e distruggi la mia vita ed ora io potrei agire allo stesso modo” - ridacchia lei.

“Ascolta Gracy, sono cambiato da allora. Non sono più quel tipo di uomo...” - cerca di discolparsi, intuendo che la persona lì presente ha chiaramente voglia di metterlo nei guai.

“Zitto e non chiamarmi Gracy” - si altera lei, alzando la voce. Si ricompone e aggiunge - “Per te sono il commissario Smith. Niente nomignoli. Dici di essere diverso? Beh sappi che lo stesso vale per me! Ho detto addio alla sciocca e ingenua fanciulla che si è concessa a te perché ti credeva sincero ed innamorato”

“Non credevo potessi portarmi tanto rancore”-  aggiunge dispiaciuto l'imprenditore.

A quel punto Grace perde le staffe.

“Credi sia stato facile per me ricominciare ad amare dopo la pugnalata alle spalle che mi hai dato? Hai illuso la sottoscritta per otto mesi e nello stesso tempo andavi anche a letto non con una qualsiasi, ma con mia madre! Sei e rimarrai una merda di uomo, Hans Westergard”

Di fronte a tali parole, il giovane è di sasso. Sente la sua coscienza ripetergli - “Vergona...verogna...vergogna”

Si limita a risponderle così - “Mi dispiace. Ero uno stronzo. Ora non più”

“Non mi interessa come sei oggi. Sarò anche una donna ferita e umiliata...però non mi abbasserei mai a tanto. Rivesto un ruolo importante del quale non approfitterei mai, a differenza tua!” - sostiene poi, riprendendosi dalla rabbia.

“Avevi detto che...?” - Hans è stupito. Gli è sembrato di aver capito che Grace volesse vendicarsi sbattendolo in galera senza sentire neppure le sue ragioni.

Invece la Smith aveva unicamente l'intenzione di spaventarlo e farlo sentire una nullità.

“Credi che tutti siano maligni come te? Ti sbagli. Avrei voluto tanto chiuderti in carcere e gettare via le chiavi. Però io ho una coscienza che mi ricorda di tenere da parte l'orgoglio e svolgere il mio lavoro nella correttezza”

“Grazie” - risponde lui, tirando un sospiro di sollievo.

“Non ringraziarmi. Non è detto che tu sia innocente e che io ti eviti la prigione” - replica lei, afferrando una sigaretta dal taschino della sua giacca nera.

Si avvicina alla finestra aperta e comincia a fumare.

“Vedo che il vizio non ti è passato” - commenta Hans, cercando un modo di riallacciare rapporti e dare inizio ad una conversazione più serena.

Quella frase sembra toccare la donna che senza volerlo accenna un sorriso.

“Mi sembra un buon segno questo” - pensa il ragazzo, e le si avvicina. Finalmente si pone davanti a lei, guardandola dritta negli occhi.

In quei minuti la Smith, infatti, ha evitato di incrociare lo sguardo del suo ex.

Rimangono in silenzio a fissarsi per alcuni istanti.

Quando Grace comincia a sentire le gote in fiamme e Hans avverte il cuore esplodergli dal petto, il contatto visivo viene interrotto da entrambi.

Lei torna alla sua sigaretta e Westergard riprende posto alla scrivania.

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C'è agitazione a casa Froze dopo aver sentito il notiziario.

Elsa ancora cerca di contattare Anna e la mancanza di risposta della sorella preoccupa tutti.

“Se l'hanno messa in mezzo a questa vicenda? Magari ora ha bisogno d'aiuto” - si allarma Idunn.

“Io vado alla villa! Almeno controllo se è lì” - aggiunge Kristoff, deciso a mostrarsi a chi lo ha minacciato di dover rimanere lontano da Arendelle.

“No, non puoi figliolo. Se ti accadesse qualcosa non lo sopporterei” - lo trattiene Caroline.

Passano altri minuti nel totale panico ed ecco che il suono del citofono pone tutti in allerta.

Agnarr, rincasato poco prima, consiglia ai presenti di mantenere la calma. Si avvicina alla porta e  sporge la testa per controllare, lui in primis, la situazione.

“Allora? Chi è? Caro, apri questa benedetta porta” - la signora di casa non sopporta quella tensione.

Ma il sorriso del marito è un ottimo segnale.

“Guardate chi è tornato”-  esclama lui, spalancando l'uscio e mostrando al gruppo una donna con delle valigie e una pargola nella carrozzina.

“ANNA” - esclamano tutti in coro, correndole incontro.

Bjorgman è il primo ad afferrarla e a riempirla di baci.

“Ehm, vorremmo salutare anche noi nostra figlia” - commenta papà Agnarr.

Quei focosi gesti e la reazione da genitore geloso del capofamiglia crea ilarità.

“Ops”- si scusa poi Kristoff, arrossendo imbarazzatissimo.

Dopo i vari abbracci e le coccole infinite dei gemelli, la diciannovenne racconta ogni particolare della storia ai suoi parenti. A partire dal chiarimento con Victoria fino alla confessione di quest'ultima e i momenti successivi.

“Quando siamo tornate alla villa, Vicky ha contattato un avvocato. Non appena l'uomo è arrivato, hanno raggiunto la centrale di polizia. Hans è stato prelevato dalla polizia e non era al corrente di nulla. Vorrei dare loro una mano a venirne fuori. Non hanno colpe, dopotutto” - spiega Anna.

“Su questo non esserne totalmente certa. Avranno agito per conto di un clan, vuol dire che erano d'accordo nelle scelte del leader” - commenta Bjorgman.

“Lo so. Però penso che abbiano già pagato abbastanza negli anni. Hanno perduto i parenti, sono rimasti soli senza nessuno che li amasse davvero. Non hanno provato sentimenti sinceri e puliti. Perciò a me non importa più del passato. Voglio dimenticare e ricominciare una vita felice. Se, per ottenere ciò, è necessario liberarsi dal rancore e dai brutti ricordi, sono pronta a farlo” - aggiunge ancora la Froze, sotto lo sguardo meravigliato ma anche fiero dei genitori.

Agnarr infatti commenta - “Abbiamo messo al mondo due figlie stupende, tesoro”

Idunn annuisce, commossa, stringendosi al suo uomo.

Arriva rapida anche l'ora di cena.

La seconda dei Froze continua a messaggiare con Victoria per avere aggiornamenti e sono le diciannove circa quando la Westergard le scrive - “Stiamo rincasando. Credevo che Hans uscisse da lì disperato, invece è tranquillo e ti confesso che mi sembra diverso dal solito”

Chissà cosa sta accadendo nella testa del bell'imprenditore?
Magari nulla.

O magari è il suo cuore ad essersi sciolto dopo anni di gelo e odio.

Forse, per la prima volta nella vita, il sentimento che sta nutrendo e che lo sta scaldando è positivo e speciale.

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“Domattina andrò alla villa. Voglio parlare con Hans. Porto anche Fate con me, così trascorrerà del tempo con suo padre” - comunica Anna a Kristoff, sedendosi sul divano accanto a lui.

Si accoccola al suo petto e si rilassa. - “Quanto ho aspettato di poter trascorrere una serata come questa” - sostiene poi.

“E' tardi. Forse dovresti andare a letto, amore” - risponde lui - “Ed io torno a casa che mia madre non vede l'ora di stare di nuovo in compagnia del suo figliolo”

“Caroline poco fa, andando via, ha precisato “Trascorrete una bella serata”. Perciò voleva che tu rimanessi con me” - lo trattiene Anna, baciandolo dolcemente sul collo.

Tale gesto imbarazza Bjorgman che cambia colore.

“Sei diventato rosso” - lo prende in giro la Froze - “E' la mia presenza che ti crea questo effetto?”

“Ehm...Anna. Forse è bene che ci allontaniamo almeno di qualche metro. Non rispondo di me, altrimenti” - spiega, alzandosi dal divano rapidamente.

“Kris, tutto bene?” - chiede lei.

“Si certo. Ora però è meglio andare via” - risponde afferrando la giacca, appoggiata su una sedia.

“Aspetta” - gli va incontro la giovane. Lo fissa, in silenzio, per qualche secondo.

Poi inizia a baciarlo.

“Anna... che stai facendo?” - chiede Kristoff, staccandosi da lei, data la notevole focosità.

“Voglio vivere questa esperienza con te. Ho atteso tanto questo momento” – inizia a sbottonare la camicetta del suo compagno.

“Non vorrei fossi forzata dal fatto che, avendo già fatto sesso con Hans, dovessi farlo automaticamente con me” - spiega il biondo, bloccandola dal togliergli l’indumento.

“Hai detto bene. Con Hans è stato sesso. La mia prima volta, quella dove faccio l'amore vero con qualcuno, la desidero unicamente con te” – afferma sorridente Anna.

Sentirla parlare così basta a Kristoff per riprendere lì dove si erano interrotti.

Stavolta la solleva da terra conducendola verso la camera degli ospiti, quella che lui ha occupato per alcuni giorni.

Chiusa la porta a chiave, i due si liberano degli abiti e finalmente diventano un solo corpo.

Vivono una notte d'amore e di piacere intenso.

Anna non ha più alcun dubbio.

Kristoff è il suo futuro e niente e nessuno potranno più impedirle di viverlo.

   
 
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