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Autore: fa_ty    15/09/2018    1 recensioni
Certi amori ci segnano irrimediabilmente. Elena lo sa bene, Maeva ha sconvolto la sua vita senza chiederle il permesso, lasciandola distrutta e sola, senza preavviso. Alcuni anni dopo, seduta ad un Bar, Elena rivede Maeva,qualche tavolino più in là, riportandola indietro nel tempo quando i loro occhi danzavano insieme, la metro correva veloce come in una canzone indie e Frida Kahlo incantava Milano. Passato e presente si mescolano come la cioccolata con la panna, lasciando in bocca un aroma di Futuro.... incerto, ma dolcissimo
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La guardo che ride senza paure, i capelli rossi e già ricci al vento, il vento freddo della Norvegia. 
Traballante verso il mondo, quello che se potessi vorrei regalarle.
È volato il tempo, sembra ieri la prima volta che me l’hanno messa tra le braccia, ed invece sono già passati due anni.
Frida oggi ha due anni e io prego tutti i giorni che il tumore non torni più. Stanno cominciando a ricrescermi i capelli. 
Sono affamata di tempo.
Due anni dall’ultima volta che ho visto la prima Frida della mia vita. Non c’è giorno che non pensi a lei, non c’è giorno che pensandola non mi impazzisca il cuore. Lei merita di più. I sogni, i viaggi, una vita semplice. 
Io tutto questo non glielo posso dare. Non gliel’ho mai potuto dare.
Quando sono scappata la prima volta, in Norvegia, il tumore c’era già. Quando sono tornata sapevo sarei andata in contro alla chemio. Non avrei mai dovuto cedere ai suoi occhi.
Ma come fai a non cedere davanti a qualcuno che ami?
Come fai a non concederti un altro tempo? 
Come fai a non illuderti tutte le volte che “sarà la volta buona questa?” 
Come. 
La amo ancora. Non ho mai smesso. Ma so che è la cosa giusta. L’unica foto che ho tutte e tre insieme è sul mio comodino, in una cornice arcobaleno, con la testa di unicorno. L’avrebbe scelta così lei.
Eppure certe sere, chiudendo gli occhi, riesco a vederci vecchie circondate da nipoti. Ci vedo a fare la spesa. A litigare, per poi siglare la  pace facendo l’amore. 
È l’unica cosa che mi è rimasta l’immaginazione.
 
Guardo la mia bambina, il mio miracolo, sporcarsi la faccia di torta al cioccolato. Nel suo vestito azzurro da Elsa. 
Circondata da sorrisi. Amichetti, tutti troppo biondi. Tutti che cantano in maniera più o meno stonata: 
 
Gratulerer med da'n 
Gratulerer med da'n 
Gratulerer kjære Frida  
Gratulerer med da'n

  
Lei che ride e mi guarda. 
Lei la mia eredità a questo mondo. 
Nata il giorno perfetto. Il mio giorno dell’amore. 
In questa fredda Norvegia, ho cercato l’unico parco che avesse almeno un albero di ciliegio. Siamo in primavera, sta fiorendo. 
Mi ricorda Parco Sempione. Lei e il suo sorriso in primavera. Quello che mi ha fatto innamorare di lei.  
   
 
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