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Autore: Spensieratezza    15/09/2018    3 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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“Non posso crederci che non mi hai parlato di questi sogni. Avrei potuto aiutarti.” Disse Dean, a casa di Clère.

“Come tu mi hai forse parlato di quello che ti stava capitando? Dei poteri? Del paranormale? Dio, Dean, a malapena mi hai detto di avere un fratello.” disse Clère esasperata.

“Quindi adesso sarebbe colpa mia? La colpa di tutto è sempre quella di Dean Winchester!”

“Senti, tu sei sempre stato il ragazzo popolare, quello inavvicinabile, quello pieno di LUCE, quello che faceva impazzire le ragazze.” Disse Clère con un gran sorriso.
“E questo ti dava fastidio?” chiese Dean circospetto.

“No! Cioè..è complicato.” Disse lei mettendosi una mano tra i capelli. “Credevo mi desse fastidio. Ero infatuata di te, sai? Scrivevo delle poesie che alla fine non ho mai tenuto..”
“Io non lo sapevo..forse se me l’avessi detto..” disse Dean mortificato.

“Non sarebbe cambiato niente comunque..” disse Clère ridendo amaramente. “Sai io mi illudevo di essere una di quelle ragazze da romanzi, che rincorrono tutta la loro vita, il ragazzo dei loro sogni..mi identificavo con loro..ma poi io e te abbiamo fatto sesso..e..non è cambiato niente. “

“Tu sarai sempre la mia migliore amica, Clère..” disse Dean convinto, guardandola.
“Potrei essere di più per te..” disse lei, mettendogli le mani sul petto guardandolo languida.

Dean cercò di rispondere ma non sapeva trovare le parole, fu solo quando Clère cercò di avvicinare la bocca per baciarlo, che lui si spostò.
“Clère, no! Non possiamo!”

“Perché?? Ora siamo anche legati dal fatto che veniamo tutti e due da un altro mondo, qual è il tuo problema?? Forse..qualcun altro ti ha rapito il cuore.” Disse seria.
“Ma no, che stai dicendo, Clère!”

“I sogni che facciamo da bambini, sono destinati ad infrangersi, Dean, io non sono più innamorata di te, da molto tempo..”
“Cosa?? “ sbottò Dean. “Mi stavi prendendo in giro??”

“E tu no, Dean? Per chi batte davvero il tuo cuore? Per Sam?”
Dean sgranò gli occhi in allarme.

“Ma certo, è il mio fratellino, gli voglio un bene dell’anima.”
“Forse un po di più di bene vero?”

“Che cosa stai insinuando? No, non andare oltre, credimi..” disse duro.

“Sam respinge Alisea, tu respingi me, credi che sia una sciocca?”

“Stai viaggiando con la fantasia! E ricordati che solo perché da qualche mese sembra che siamo in un dannato libro fantasy , non vuol dire che i personaggi dei fantasy siano obbligati a mettersi insieme tra di loro!”

“Certo, così come in un fantasy, è anche possibile che due fratelli stiano insieme!” disse lei tranquilla.
Dean la guardò allibito.
“Non posso credere che tu abbia detto questo..”

Si allontanò ferito da lei, ma Clère lo sorpassò per fermarlo.
“Dean, ti prego, fermati, mi hai frainteso.”
“Lasciami andare, non voglio sentire un’altra parola.”

“Io intendevo soltanto dire che se tu e Sam siete stati insieme in un’altra vita, è NORMALE che ora siate innamorati, vi stavo difendendo!”

“Credi di sapere tutto della nostra vita?? Tutti che si sentono di sapere tutto, di conoscerci a fondo! Nostro padre che non ha fatto altro che rinchiudere mio fratello in una sfera di cristallo per tutta la sua vita, perché credeva che fosse un bottino ghiotto per i demoni! Albert che crede diventerà il servo del diavolo, mio padre che dice che proteggo mio fratello meglio di chiunque altro ma mi ha nascosto la sua esistenza per sedici anni! ora TU credi di sapere quali sono i miei sentimenti per lui! “

“Dean, mi dispiace tanto!” disse Clère, abbracciandolo.
Dean sembrò ammorbidirsi ma poi sciolse l’abbraccio.

“Non ho tempo per queste cose, Sam è la mia priorità, non posso lasciarlo solo.”

Quasi come se qualcuno gli avesse letto nel pensiero, il suo cellulare squillò.

“Sam? No, nessun disturbo, dimmi tutto. Cosa?? Ne sei sicuro?”
Quando mise già la linea, Clère lo fissò in apprensione.

“Era Sam, ha detto che la mamma tornerà a casa stanotte. Non so perché, ma prevedo guai.”
 
 
 
*

Sam e Dean cercarono di restare svegli per assistere al ritorno di Mary, ma non riuscirono a resistere e crollarono addormentati.

Sam, in particolare, era su di giri, da quando Dean lo aveva informato sul fatto che Clère sospettava di loro, voleva prendere il telefono e chiamarla, ma Dean glielo sconsigliò. Era meglio lasciar calmare le acque.

“Ma come si fa ad accusare due fratelli di stare insieme? Voglio dire, è la verità, ma io sprofonderei piuttosto di dire una cosa del genere. E se si fosse sbagliata? Voglio dire, ha rischiato che non le rivolgessi più la parola, ha rischiato di rompere un’amicizia, per un sospetto??”
Sam era allibito.

“Devi ragionare come un adolescente, Sam.” disse Dean con grande buon senso. “Ed è strano che sia proprio io a dirtelo, visto che ho quattro anni più di te, ma quando sei ragazzino, e soprattutto una ragazzina romantica come lei, fai delle cose sconsiderate senza pensare alle conseguenze e Clère è la classica ragazzina romantica che vede amore e cuore dappertutto, per lei, non ci sarebbe neanche niente di male anche se pensasse di aver ragione, credimi, è molto isintiva.”

Sam lo guardò male e Dean si sbrigò ad aggiungere:
“Ciò non vuol dire che non sia stata sconsiderata e speriamo che non lo racconti a nessuno o potrebbe metterci nei guai, ma tanto chi le crederebbe?”

Alla fine si erano addormentati sfiniti ma vennero svegliati alle due di notte da alcune grida.
 
“Credevate che arrivare qui alle 2 di notte vi assicurasse di poter rincasare indisturbati eh? E magari poter dormire anche in casa  con lui, mentre in casa ci sono i nostri figli eh??”

Sam e Dean si precipitarono in cucina in pigiama. Stentavano a credere che quella fosse la voce di John.

“John, per favore, finiscila di gridare, Alastair non aveva intenzione di salire in casa, mi ha solo riaccompagnata.” Diceva la voce di Mary.
“E io perché dovrei crederci, mh?”

“Mary ha ragione, dovresti darti una calmata, cowboy, stai svegliando tutto il vicinato e poi come ti permetti di fare le sceneggiate da marito geloso dopo che l’hai abbandonata con un bambino piccolo da crescere?”

Mary si mise le mani sulla testa.

“Le mie non sono scenate da marito geloso, ma i MIEI FIGLI, sono rimasti in casa da soli, giorni e giorni e tu sei quello che si è portato via la madre dei miei figli per una stupida vacanza, lasciando UN RAGAZZO GIOVANE E UN MINORENNE DA SOLI IN CASA. Siete due delinquenti. Mary, come hai potuto lasciarli da soli?”

“Mi dispiace tanto, John, prenditela con me, lui non c’entra..” disse Mary, piangendo.
“Dean è maggiorenne, John, mi sembra proprio che tu stia esagerando.” Disse Alastair.

è solo un ragazzo! Ha soltanto vent’anni! Mary, se questa è la considerazione che tu hai dei nostri figli, li porterò entrambi via con me.”
Alastair sembrò impallidire, poi disse:

“TU? Farti carico di due ragazzi?? Ma se non sei riuscito nemmeno a fartene carico di uno. Sbaglio o il tuo figlio minore è finito in coma e dopo qualche tempo l’hai abbandonato in mezzo a una strada come un selvaggio in stile Mowgli dalla tua ex, andando a fare il ragazzo scapestrato in giro per il mondo?” disse Alastair.
John non ci vide più e gli mollò un pugno.

L’altro ricambiò e ben presto si trasformò tutto in una zuffa con Mary cbe chiedeva a loro due di smetterla.
 
“Alastair! Ti prego, almeno tu!!”
“Basta!!“Basta, papà!!” furono le grida di Sam e Dean che erano accorsi in cucina per cercare di fermarli.
Ma non sembravano sentirli.

“Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!” Sam gridò e pianse come non l’aveva mai udito.

Una luce luminescente lo avvolse tutto e lo sollevò da terra, mentre la stessa luce accecante si era come disegnata in una stella ardente sulla fronte che sembrava scottare.
“Saaaaaaaam!”

La finestra si ruppe in mille vetri e frammenti e tutti i mobili finirono l’uno contro l’altro, compreso il tavolo e il frigorifero.
 
Sam sembrava incapace di fermarsi, cominciò a girovagare nella stanza come se avesse le convulsioni o fosse preda di un uragano, Dean allargò le mani davanti di lui e incredibilmente, qualcosa scaturì dai suoi palmi, una strana luce che riuscì a farlo planare dolcemente fino a farlo cadere tra le sue braccia.

“Dean..” mormorò Sam, aveva gli occhi pieni di lacrime.
La stella ardente stava pian piano scomparendo.
“Sono qua, fratellino, sono qua con te..”
“Fammelo vedere.” Disse Alastair.

“Non toccare mio figlio, brutto bastardo di un demone!!”

Rimasero tutti allibiti davanti alla frase di John.
 
“Molto bene, qualcuno ha fatto i compiti, a quanto vedo. Da quanto lo sai?” chiese Alastair, sistemandosi il colletto della giacca.

“Da un po avevo questo sospetto, ma non ne avevo le prove. Non riesco a credere che sei stata con LUI, Mary.” disse John.

“Ma di che cosa stai parlando??” strillò Mary, che era scoppiata a piangere da quando Sam si era sollevato a terra in quel modo e la casa si era accartocciata su sè stessa, ma non aveva pensato a cose soprannaturali, ma al terremoto o a un uragano e temeva Sam avesse le convulsioni, cercava senza successo di prenderlo, perché Dean, malgrado lo avesse rimesso in piedi, non lasciava avvicinare Mary, e il minore non sembrava voler lasciare il maggiore. Era aggrappato a lui come all’edera.

Alastair visualizzò una palla di fuoco e con essa colpì il quadro della cucina, incendiandolo.
Mary strillò.
Brutto bastardo, adesso io ti..” cominciò John.

“Un danno in più o in meno, tu hai fatto il danno più grosso, John.”
“Di che cosa stai parlando, VERME?”

“A causa tua, Sam ha distrutto la barriera magica che avevo messo come protezione. Ora non siete più protetti. Complimenti, campione.
“Se questo è un altro dei tuoi trucchi…”

“Volete dirmi di cosa diavolo state parlando?? “ continuava a strillare Mary, poi non ce la fece più e svenne.
 


Dean stava per muoversi a raccogliere la madre, ma delle grida disumane echeggiarono dalla finestra schiantata.
Sembravano voci della dannazione. Facevano venire i brividi.
“Stanno venendo per Sam.” disse Alastair.
“Io non lo permetterò!” gridò John.

“IO non lo permetterò. Li porterò in un luogo sicuro.” Disse Alastair e prima che i due fratelli potessero fare una mossa, Alastair mise una mano sulla spalla di Dean e un’altra sulla spalla di Sam.

“Allontanati da loro! Cosa vuoi fare?”
“Alastair, lasciali!” gridò Mary, che evidentemente non era svenuta completamente.
“Voi non potete proteggerli.” Disse Alastair.

John! Cosa sono questi suoni??” gridò Mary.

“Scusa, Mary.” Disse Alastair, scomparendo poi in una bolla con i ragazzi.
 
 
   
 
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