Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: milla4    17/09/2018    1 recensioni
Ed è così difficile scoprire di essere sempre stati soli, vedere il mondo creato passo dopo passo venire giù per mancanza di verità... eppure è così che riesce a andare avanti perché non ci può essere risalita senza caduta, seppur dolorosa.
Storia d'amore, di pianti e risate, di ironia e di serietà.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo I


 



  
 
La pioggia è un’anima gentile, amante della terra e da lei adorata.

La pioggia è un’anima pura che nutre il mondo che vive sotto di lei.

La pioggia  è un’anima candida… ma non innocente. Non c’era niente di innocente nei litri di acqua gettati senza rimorso sulla testa di Anne, quella mattina.
L’ombrello color ruggine la copriva a malapena, le gocce spruzzate ad alta velocità dal vento le avevano bagnato il leggero giacchetto di cotone facendola rabbrividire per il freddo di quel contatto così bagnato. Camminava di fretta per raggiungere la fermata della metro quando si ritrovo ad un passo dal cadere. Lo scarponcino di finta pelle calpestò qualcosa di duro facendola slittare verso destra.

Cavolo.

Pezzi di ceramica bianca erano sparsi ovunque sotto la sua finestra, nessuno nel suo palazzo aveva fatto cenno allo schianto ma appena tornata dal lavoro avrebbe dovuto raccoglierli, sia per non sentire le lamentele sulla gioventù incivile fatte dalla Signora Pierce al terzo piano, sia per non dover vedere più quella traccia di Dave Parsonn ogni volta che fosse rientrata dal lavoro.
Riprese a camminare con velocità. L’enorme borsa tenuta a braccio le sbatteva continuamente sul fianco a ritmo delle sue corte falcate. L’essere alta poco più di un metro e mezzo aveva anche questo tra i lati negativi.

Il temporale non accennava a smettere e, sebbene con la metro avesse attraversato due interi quartieri impiegando cinquanta minuti, la pioggia non era diminuita; fortuna voleva che il posto di lavoro fosse a meno di cinque metri dalla stazione e che Monica le stesse tenendo la porta aperta agitando nervosamente la mano.
-Anne! Anne! Tutto bene? Questo maledetto tempo mi ha tenuta sveglia durante tutta la notte… le mie begonie avevano preso tanto di quell’acqua da soffocare…- Monica era la cosa che più si avvicinasse ad un’amica da dieci anni a quella parte, con sua parlantina aveva stemperato tanti momenti impermeati di tristezza.
Anne guardò la collega dai corti e ricci capelli rossi con dolcezza: come avrebbe fatto senza di lei?

Prese fiato e sputò tutto in un soffio.

-Dave mi ha lasciato per Nicki… Nicole volevo dire- non aveva mai sopportato il modo in cui il suo ormai ex ragazzo usava quel dolce e tenero soprannome per la sua amica del liceo, una cosa innocente si era sempre detta. Sbagliando.
La rossa si fermò all’istante e si girò lentamente verso di lei:  negli occhi non c’era compatimento o pena ma soltanto ustionante e feroce rabbia.
Non le disse nulla, ma la tirò con forza verso la postazione di strisciatura del badge e poi subito verso l’unico ascensore aperto al piano terra; uno strano silenzio aleggiava nell’aria subito sostituito da un urlo appena chiuse le porte.
 
 ♦
 
-Quell’idiota! Le andava dietro da dieci anni, pensavo che fosse diventato un uomo a trentun’anni suonati, ma appena quella gatta morta ha smosso la coda… eccolo a correre verso di lei.-  
Anne non poteva far altro che annuire mentre la sua amica, alta una spanna più di lei, inveiva contro quello che fino a qualche giorno prima poteva essere il suo più papabile marito; lasciava a lei il compito di esserne sconvolta perché (e questo non avrebbe potuto dirlo ad anima viva) la realtà era lei aspettava quel momento sin da quando aveva conosciuto la bionda e sempre-sorridente Nicole e aveva visto il ragazzo con cui sarebbe andata a convivere di lì a poco arrossire nel solo parlarle.

Anne sapeva che prima o poi l’avrebbe lasciata eppure non aveva mai cercato una scappatoia, un modo di defilarsi prima perché aveva sperato che la relazione della ragazza con la sua ultima conquista fosse duratura ed invece quello stupido finlandese aveva deciso di tornarsene a casa lasciando il campo libero a Dave.
-… cannolo pieno di cheddar fumante!- Monica smise di urlare solo poco prima di arrivare al sedicesimo piano, al loro posto di lavoro. Anne non aveva sentito nulla di quello che la sua infuriata amica aveva detto, ma aveva riso di gusto alla chiamata alle armi del cheddar: Dave non faceva nulla per nascondere la sua leggera intolleranza al lattosio ed erano celebri i piatti tornati  indietro al ristorante, senza alcun motivo, pur di evitare un’ improbabile visita al bagno.
-Ok, ci sto: un pacco regalo con un’apertura a sorpresa di formaggio spray!- Anne sorrise per la prima volta da giorni rendendo Monica orgogliosa di sé: erano anni che conosceva quella piccola moretta ma a stento si riusciva a cavarle qualche parola sulla sua vita personale, figurarsi stuzzicarla con battute!
-Ehm… spalmargli sul cuscino del formaggio spalmabile?-
Anne scosse la testa -Uh… no, non vorremo certo che la dolce Nicky si contamini le mani con dei grassi saturi!.-
 
Forse quella giornata non sarebbe stata così pessima come aveva pensato… questo aveva pensato poco prima che un messaggio sul cellulare le facesse capire che la sua famiglia aveva appreso del suo ennesimo fallimento e che le prossime vacanze pasquali sarebbero state le più lunghe della sua vita.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: milla4