Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    18/09/2018    1 recensioni
Anna ed Elsa sono due sorelle che vivranno degli amori difficili. Fortuna che il loro affetto le aiuterà a venire fuori da momenti bui.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte speciale per Anna e Kristoff è stata solo la prima di tante altre, durante le quali si ameranno intensamente e che rafforzerà il loro sentimento ancora di più.

Se in una famiglia sembra tornare il sereno, in un’altra domina l’agitazione e la paura.

“Abbiamo bisogno di qualcuno che possa garantire la vostra innocenza” – spiega l’avvocato ai Westergard.

“È assurda tutta questa faccenda. Siamo stati usati da Queen e rischiamo anche di andare in galera con lei” – esclama, sconvolto Hans non riuscendo a darsi pace.

“Calma cugino. Se trovassimo chi può sostenere la nostra piena innocenza, è fatta” – Victoria cerca di essere positiva.

“Chi? Dovremmo pagare qualcuno per una falsa testimonianza?” – chiede il ragazzo.

“Certo che no! Basta imbrogli; in fondo questa situazione ci sta insegnando che ogni imbroglio porta delle conseguenze. Se barassimo e venissimo poi scoperti, addio libertà” – replica la donna.

“Avete delle domestiche, giusto? Possiamo chiedere il loro intervento” – ipotizza l’avvocato.

“Mary ed Amy non saprebbero gestire l’ansia. Le conosco, finirebbero per cedere alle trappole della controparte” – sostiene Victoria.

“E allora chi può aiutarci?” -  Hans è nel panico più totale.

A quel punto la ex darklady ha un’idea.

“Forse qualcuno c’è” – riflette ad alta voce. Prende il cellulare e compone un numero.

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“Amore, svegliati. Io sto uscendo” – sussurra Anna all’orecchio del dormiente Kristoff.

Bjorgman si stiracchia e brontola – “Dove vai? Pensavo volessi rimanere un altro po’ a letto vicino a me”

“Vado alla villa. Te ne ho parlato ieri sera, ricordi? Fate viene con me. Ci vediamo per ora di pranzo” – gli lascia un tenero bacio a stampo.

Prima di lasciare la camera, sorridente conclude – “Stanotte è stato meraviglioso. Ti amo da morire”

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Anna è sull’auto del padre, diretta verso casa Westergard ed è appena giusta a destinazione quando le suona il cellulare.

“Vicky? Tutto bene? Che succede?” – domanda la Froze, una volta parcheggiato il mezzo.

“Abbiamo bisogno di te” – la prega, la ricca.

“Sono qui fuori. È successo qualcosa di grave?” – chiede, preoccupata la giovane mamma.

A quel punto la signora della villa apre il portone d’ingresso e le corre incontro.

“Grazie al cielo sei già qui. Non c’è un minuto da perdere. Abbiamo bisogno del tuo aiuto” – la abbraccia e prendendola per mano la conduce dentro l’abitazione.

Mary e Amy sono intente chi a rimuovere la polvere dai mobili chi a lucidare gli enormi lampadari.

Anna sorride alle due e manda loro un bacio, facendogli segno che dopo avrebbe trascorso del tempo in loro compagnia.

Raggiunge il salone dove nota subito Hans, seduto sulla poltrona, accanto ad un uomo sconosciuto.

“Buongiorno” - li saluta la giovane.

L’ex ha uno sguardo poco sereno. Per di più la relazione che credeva di avere con Anna è naufragata in maniera automatica, visto il rientro di lei dai suoi genitori.

“Mi dispiace per quello che stai passando” – prende parola lei, avvicinandosi a Westergard, lasciando Fate tra le sue braccia.

“Non ti preoccupare. Ci sono abituato, sai?”

“A cosa? Ad essere indagato?” -  chiede Anna perplessa.

“No. Ad essere abbandonato” – commenta lui, riferendosi non alla vicenda giudiziaria, ma alla evidente rottura.

“Hans, io…non so che dire… perdonami se ho fatto le valigie e sono andata via. Però è giusto così. Questo non è il mio posto. Io non è te che amo” – confessa tirando fuori il coraggio che per troppo tempo ha soppresso.

“Lo so. Ho voluto fingere che fossi innamorata del sottoscritto perché inconsciamente cercavo qualcuno che potesse amarmi sul serio. Che sciocco che sono” – aggiunge con aria alquanto abbattuta.

“Non dire così. Certo che c’è chi ti ama davvero. La bambina che stai cullando è la prima che nutre questo sentimento nei tuoi confronti” – lo conforta Anna.

“Se non fosse per Fate avrei ceduto e sarei andato in galera senza esitare. Sono stanco di questa vita così apparentemente perfetta, fatta di lusso sfrenato, di gente che ti adula solo per ricavarne dei benefici. Io cerco altro”

“Tua figlia è fiera di suo padre e lo sarà sempre. Non crederai mica che permetterei che perdessi la causa?! Dobbiamo lottare affinché il processo venga superato” – sostiene la Froze, afferrando una mano di Hans e stringendola forte.

A quel punto gli occhi di lui si inumidiscono e lo sguardo si addolcisce.

“Sei davvero speciale Anna. E pensare che ti ho recato così tanto male. Avresti potuto infischiartene, invece sei qui. Mi stai dando forza con la tua sola presenza. Grazie. Spero che riuscirai a perdonarmi un giorno e io farò di tutto affinché ciò accada” – si emoziona.

Finalmente Hans Westergard mostra il lato più umano di sé, toccando il cuore dei presenti.

Segue un dolce abbraccio tra i due ex, interrotto però dall’intervento dell’avvocato.

“Scusate se metto fretta, però è necessario prepararsi al processo”

“Vero, ha ragione avvocato Rein” – interviene Victoria. Si rivolge poi alla diciannovenne e le pone la richiesta, raccontandole per filo e per segno come agire e vincere la causa.

Anna ascolta con attenzione e rimane in silenzio per alcuni secondi. Sembra dubbiosa se accettare o meno.

“Se non te la senti, ti capiremo. Tranquilla” – afferma Vicky, mostrandosi comunque grata alla ragazza per l’appoggio e la disponibilità.

Ed è così che risponde la Froze – “Sarà difficile mantenere un certo atteggiamento e non cedere agli attacchi della controparte. Però sappiate che potete contare su di me, sempre”

“Stai dicendo che accetti?”-  Hans ne rimane sorpreso.

“Non mi tiro indietro, anzi. Cominciamo ad allenarci. Voglio che il vostro avvocato mi prepari psicologicamente a quello che dovrò affrontare” – con tali parole, Anna dà il suo pieno consenso.

Le ore seguenti trascorrono rapide e vedono la Froze affrontare più simulazioni di testimonianza. Alcune di queste sono difficili da gestire dati i pesanti attacchi del legale alla sua persona.

“Potrebbero attaccarmi su tutto. Anche sul cattivo comportamento di Hans verso di me quando, mesi fa, stava sia con la sottoscritta che con mia sorella” – afferma Anna, dando informazioni utili all’avvocato.

“Ehm…sono cambiato da allora. Giuro” – si discolpa Hans, notando l’occhiataccia contrariata del legale.

A casa di Agnarr e Idunn Froze si respira la serenità, nonostante i problemi che i ricchi imprenditori stanno vivendo. A loro, dopotutto, poco importa se chi ha recato tanto dolore vive a sua volta di altrettanta sofferenza.

“Anna è in ritardo. Ha detto che sarebbe rientrata per ora di pranzo” – afferma Kristoff, notando l’assenza della fidanzata, controllando dalla finestra i movimenti esterni.

“Sarà rimasta a casa di Hans più a lungo del previsto” – aggiunge Elsa, intenta ad apparecchiare la tavola.

“Appunto” – commenta infastidito Bjorgman – “E’ questo il problema”

“Hey, qualcuno è geloso?” – lo prende in giro la cognata.

Kris arrossisce e replica – “ A te non darebbe fastidio se Jack rimanesse fuori a lungo con qualche sua ex fiamma?”

Così dicendo la zittisce e la prima delle Froze è costretta a dargli ragione.

Agnarr, seduto a capotavola, perde la pazienza guardando sua figlia minore mancare.

“Oggi dovevamo essere tutti insieme. Potevamo festeggiare questa vita nuova e bella che è appena cominciata. E Anna cosa fa?! Preferisce stare alla villa anziché con noi”

“Calmati, rientrerà a breve” – lo rasserena Idunn, servendo il pasto.

Ma della diciannovenne nessuna traccia.

È al termine del pasto che la giovane manda un sms al fidanzato.

Le domestiche l’hanno trattenuta a pranzo lì e per di più stasera deve parlare di qualcosa di importante con i genitori. E’ questo in sintesi il messaggio inviato a Kristoff che quindi lo comunica ad alta voce.

“Se si tratta di aiutare quei due, se lo può scordare” – conclude Agnarr intuendo l’argomento che sua figlia minore tratterà al suo rientro.

Senza aggiungere altro, prende il giornale e si dirige in salone. Siede sulla poltrona e, come è solito fare, si dedica alla lettura delle news.

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Sono trascorse da poco le diciassette. Anna finalmente giunge a casa.

“Meno male! Credevo non volessi più rientrare” – gli va incontro Kristoff.

“Scusami” – lo bacia dolcemente.

Invita i familiari in cucina e dà loro la notizia.

È diventata la testimone chiave del processo dei Westergard contro Queen.

“CHE COSA?”  - esclamano i presenti, in coro.

“Nessuno mi farà cambiare idea. Ho dato il mio totale consenso” – ribadisce le sue volontà.

“Tesoro, sicura che non rischi anche tu di avere dei problemi?” – si preoccupa Idunn.

“Certo che no” – risponde la ragazza.

“Certo che sì” – replica Agnarr, alterato dalle decisioni brusche e sempre impulsive della secondogenita.

“Papà, immaginavo non fossi d’accordo”

“Come potrei essere d’accordo con questa farsa? Quei due non dovrebbero essere più interesse né tuo, né nostro. Ci hanno separati per mesi, hanno fatto di tutto per rendere la tua vita un inferno e tu che fai? Sei disposta a sopportare la pressione del processo, dei media e di tutto il resto, per quale motivo?” – si altera Agnarr.

“Papà calmati” – si intromette Elsa notando lo stato emotivo paterno.

“Voglio solo tirare fuori dai guai il padre di mia figlia, ok?” – replica Anna, alzando il tono di voce.

Da una semplice comunicazione sta per scaturirne una discussione accesa.

Per tale ragione Elsa e Idunn intervengono separando i due litiganti.

La moglie prende in disparte il marito e la sorella maggiore fa lo stesso con la minore.

Inutili i tentativi delle due.

“Quella è gente potente. Possono ugualmente trovare qualcuno che testimoni a loro vantaggio. Non hanno bisogno di usare te. Smettila di dirgli sempre sì e di dargli dominio sulla tua persona. Dovresti evitarli e non chinarti di fronte ai loro ordini! – tuona il capofamiglia, lamentandosi dei facili cedimenti della diciannovenne.

“Io sarei la debole che si piega davanti a tutto e tutti, vero? Gridalo pure, papà. Lo so che è questo che stai pensando. Mi credi una fragile che ha bisogno di essere sempre tutelata. Ma sai che ti dico?!Io li aiuterò. Si, lo farò. Assieme vinceremo la causa e la mia Fate crescerà con un padre accanto. A differenza tua, io non scappo dalle situazioni. Le affronto. E se per superare il dolore passato, devo agire in questo modo, non mi tirerò indietro” – così dicendo Anna lascia la cucina e si chiude in camera, scoppiando a piangere, con il capo sotto il cuscino. Ha lanciato una chiara frecciata al genitore, riportando la famiglia indietro di mesi.

Quei mesi che videro Agnarr lottare contro il tumore e tenerlo nascosto ai suoi familiari, fuggendo via.

Quelle parole feriscono l’uomo che, si zittisce e lascia la casa, sbattendo con forza la porta.

“E adesso?” – domanda, angosciata Elsa.

“I Westergard e la loro presenza stanno distruggendo la nostra famiglia.” – sostiene Idunn, afflitta.

“Ma Anna ha fatto una promessa al suo ex” – aggiunge la primogenita – “Non sarebbe lei se si rimangiasse la sua parola!”

“Questo è certo. Siamo noi che le abbiamo insegnato a comportarsi con correttezza sempre. Ora che ha accettato, farà quanto ha stabilito con Hans. Non saremo noi a vietarglielo e una volta che il suo ruolo nel processo sarà terminato, vedremo come comportarci” – propone la donna adulta.

Prende poi un cappottino ed esce per raggiungere il coniuge, seduto in giardino.

Bjorgman ha osservato la scena, in disparte.

Soffre per Anna e preoccupato la raggiunge nella stanza.

“Amore. Stai piangendo?” -  le siede accanto e comincia ad accarezzarle i capelli.

“Mi dispiace per aver detto quelle cattiverie a mio padre. Ero fuori di me. Adesso non ho il coraggio di affrontarlo”

“Si che lo hai.Ti stai dimostrando coraggiosa in tutto, anche nell’appoggiare Hans in questa brutta storia. Io sono qui, sappilo. Non ti lascerò più. Sarò la tua spalla, sempre. Andrà tutto bene, però è necessario chiarire con Agnarr. Chiudere con il passato significa mettere la parola fine alle tensioni in casa” – la bacia con dolcezza – “Fai il primo passo verso di lui così capirà di che pasta sei fatta”

Si stende accanto a lei, avvolgendola tra le sue braccia. I minuti seguenti sono riempiti dai singhiozzi di Anna e dalle parole di conforto e immenso amore di Kristoff.

Agnarr e Anna, così diversi quanto simili, battibeccano spesso. Però, mai sono giunti a gridarsi cattiverie gratuite come ora.

È la figlia, però, preda dei sensi di colpa, a recarsi dal genitore. Poco prima di cena, bussa alla stanza del padre.

Lui si è chiuso lì e non ha mangiato nulla, ignorando la moglie in lacrime davanti la porta.

“Sono stata una stupida. Ho tirato fuori una faccenda superata da tempo cedendo ad una cattiveria che non credevo neppure di avere” – apre il discorso Anna.

“Sono i Westergard la causa di tutto” – risponde il capofamiglia.

“No! Non è così. Dammi l’occasione di mettermi in gioco e di liberare il padre di mia figlia da questo casino. Pensa a tua nipote e immaginala crescere senza Hans. Io stavo morendo dentro sapendoti lontano. Non voglio che Fate viva la stessa situazione”

“Anche tua madre sostiene che tu agisca così per il bene della piccola” – commenta lui.

“Voglio che questa storia si chiuda una volta per tutte. La prossima settimana inizierà il processo ed io devo prepararmi. Sarà una tortura psicologica, quindi mi piacerebbe avere il vostro sostegno. Non chiedo altro. Soltanto questo” - lo supplica, iniziando a piangere, preda di dispiacere e di agitazione.

“Figlia mia” – esclama Agnarr, colpito dalle lacrime della secondogenita - “Ti chiedo scusa anche io” – apre le braccia in attesa di un abbraccio. Questo abbraccio non tarda ad arrivare. Ed è così che i due trascorrono il resto della serata: a consolarsi e coccolarsi come facevano anni prima.

“Comprendi la mia ansia. Sei la mia bambina dopotutto. Non voglio vederti ancora succube di quel

demonio” – le sussurra l’adulto.

“Lui non lo è più. Forse non lo è mai stato. A volte le persone cambiano per eventi o persone esterne e nel caso dei Westergard la responsabilità è di Queen. Non testimoniare a favore di Victoria e Hans significa darla vinta all’unica causa dei nostri mali”

“Spero sia come dici tu. Prego affinché ogni cosa venga superata così noi torneremo alla vecchia ruotine e tu e Kristoff potete finalmente sposarvi”

“Già! È quello che desidero di più al mondo”

Dopo l’ennesimo abbraccio i due si addormentano, esausti, l’uno di fianco all’altra.

Sembra che il mare in tempesta si sia placato.


   
 
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