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Autore: Ivy001    18/09/2018    1 recensioni
Anna ed Elsa sono due sorelle che vivranno degli amori difficili. Fortuna che il loro affetto le aiuterà a venire fuori da momenti bui.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Seppure malcontento della promessa fatta da Anna a Hans e Victoria, il signor Froze accetta la situazione non aprendo più bocca in merito al processo e al ruolo della secondogenita in esso.

La settimana successiva al litigio, chiaritosi poi in tarda serata, la ragazza la trascorre per la maggior parte delle ore presso villa Westergard, portando con sé Fate e creando dispiacere in Idunn, la quale desiderava coccolare la nipotina, in Elsa che sperava di potersi confidare come è solita fare con la sorella, e anche in Kristoff, sempre più trascurato dalla fidanzata.

Finalmente arriva il giorno tanto temuto dai cugini imprenditori e tanto atteso dai familiari di Anna.

“Sono nervosissima” – confessa la diciannovenne, alle prese con lo specchio e i capelli poco gestibili.

“Sorellina, stai tranquilla. Andrà tutto bene” – la conforta la maggiore, sdraiata sul letto a pancia in giù, intenta ad osservare la consanguinea.

“Ho lavorato molto su me stessa in questo ultimo periodo e non voglio che l’agitazione distrugga ogni cosa” – ripete Anna, cedendo la spazzola ad Elsa, supplicandola di sistemarle la chioma indomabile.

Poco dopo giunge Hans alla porta dei Froze.

Ad accoglierlo è Idunn, ancora molto fredda e distaccata verso l’uomo.

Lo invita, per educazione, a prendere posto sul divano.

Il silenzio tra i due, alquanto imbarazzante, viene interrotto dal baby monitor.

“Si è svegliata la bambina!” – spiega la signora, allontanandosi frettolosamente.

Elsa e Anna arrivano l’una di fianco all’altra. La grande sostiene e incoraggia la più giovane.

I tre si salutano, poi la secondogenita dei Froze afferma – “Sono pronta. Possiamo andare”

Hans le sorride, ancora grato alla ex e fiero della sua determinazione; poi la prende per mano e insieme lasciano la casa.

Idunn, raggiunto il soggiorno con la nipote tra le braccia, nota dalla finestra la figlia salire in auto.

“Dovremmo andare anche noi, mamma” – prende parola la ventunenne.

“Se invece fossimo di intralcio? Magari carichiamo Anna di eccessiva agitazione” – sostiene l’adulta.

“E se, al contrario, la nostra assenza le farebbe percepire un vero e proprio menefreghismo da parte della sua famiglia?” – ipotizza Elsa, accarezzando le guance paffute della nipote e mettendo la madre di fronte a quella che è, difatti, la realtà.

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La sede del processo è enorme e colma di gente, alcune vittime truffate e altre semplicemente partecipi di un momento unico per la città di Arendelle.

Hans prende posto vicino l’avvocato intento a sistemare alcune carte. C’è anche Victoria lì, rigida come una corda di violino. Tiene lo sguardo basso mentre cerca di non pensare a quanto le sta accadendo.

Anna, nervosa come non le capitava da tempo, siede poco più dietro. Non si è mai sentita tanto sola in un momento difficile.

Quando il giudice dà il via all’udienza, da una porta laterale fuoriescono due uomini in divisa che tengono ammanettata Queen. La signora dal cuore nero e gli occhi scuri e carichi di odio, raggela i presenti.

La Froze attendeva una reazione differente da parte dell’imputata. Anche i Westergard erano di quell’idea: avevano già immaginato Queen urlargli contro le peggiori cattiverie, mostrando all’aula intera la sua vera personalità.

L’avvocato sussurra a Hans che la non reazione della loro nemica deve essere stata decisa dal suo legale.

“Le avrà ordinato di mantenere la calma per non peggiorare la situazione”

Ed è esattamente così.

A quel punto il processo può dirsi aperto.

Seguono vari interventi da parte della difesa e dell’accusa.

Siedono, di fronte al giudice, varie persone. Alcune di queste sono venditori succubi del clan criminale. Altri sono, invece, sostenitori delle diffamazioni di Queen ai danni di Hans e Victoria, sostenendo di averli visti aggirarsi nel bosco per prendere parte alle riunioni della banda.

Non manca proprio nessuno durante il processo.

C’è anche Grace Smith, preoccupata segretamente per la condizione del suo ex, che osserva la scena da lontano. Guarda Westergard soffrire e non reagire davanti a delle accuse pesanti. Ciò le tocca il cuore, seppure ancora sanguinante per un passato burrascoso causato da Hans stesso.

Elsa e Idunn, assieme a Kristoff entrano in aula nel momento decisivo.

“Giusto in tempo!” – esclama Bjorgman, sentendo il giudice chiamare a sé la diciannovenne.

“Adesso è chiamata a testimoniare la teste Anna Froze…prego signorina, si accomodi qui” – le fa segno di prendere posto e dà il via all’interrogatorio.

Tra lo stupore dei parenti, Anna riesce a mostrarsi serena e forte. Risponde ad ogni quesito con una sicurezza che non credeva neppure di possedere.

“Adesso l’avvocato Reach le porrà qualche domanda” – afferma il giudice, lasciando la parola alla controparte.

“Speriamo non la metta in difficoltà” – prega Idunn, stringendo la mano ad Elsa.

“Se Anna si comporterà come ha appena fatto, convincerà la giuria” – è ottimista Kristoff.

Il difensore di Queen si mostra da subito invasivo. Tocca la privacy della ragazza che ne rimane stupita.

Coma ha saputo tutte quelle cose? Ciò rimarrà sempre un mistero.

“Signor giudice, siamo sicuri che la presente ex fidanzata dell’indiziato sia una teste affidabile? So per certo che Hans Westergard si divertiva con lei e nel frattempo andava a letto con sua sorella. Era solito giocare con le donne. Magari sta costringendo questa povera ragazza a difenderlo. Magari la minaccia di morte”

“Ma cosa sta dicendo? Assolutamente no. La vera bestia qui è solo Queen. Né Victoria né Hans. Lei si è vendicata della figlia mettendola in mezzo a questa storia assieme al cugino. Mi creda, signor giudice. La prego” – replica Anna.

Lo sguardo della criminale si irrigidisce. Non riesce a contenere più l’odio che sta covando.

“Questa pezzente vuole difendere l’indifendibile” – grida allora, ricevendo l’ammonizione del giudice e del suo stesso avvocato.

“Sarò una pezzente, una morta di fame come mi hanno definita per mesi tante persone. Però non sono una bugiarda. Non mento, non è da me. Hans non è il bruto che tutti pensano. C’è un cuore dietro l’apparenza di uomo freddo e duro. Si, è vero che all’inizio mi ha ingannata. Ha sbagliato però era diverso, lo faceva con tutte. Poi è nata nostra figlia e lui con il tempo si è ammorbidito. Ho conosciuto un lato umano che credevo fosse inesistente. Per quanto riguarda Victoria, è una donna ferita e usata da una madre che non l’ha mai amata e l’ha solo usata come un giocattolo. Queen ha alimentato nei bambini della villa, ovvero i cugini, i suoi risentimenti verso una famiglia che aveva capito da subito che tipo di persona fosse e l’aveva oscurata. Victoria è stata l’ennesima vittima di Queen Westergard… e così anche Hans” – ripete la Froze, mostrandosi ferma e decisa su quanto dice.

“Signor giudice, qui si sta andando oltre il tema centrale” – interviene di nuovo la controparte – “Dobbiamo parlare della partecipazione dei Westergard nei misfatti che hanno colpito Arendelle. Non interessa a nessuno sapere che il suo ex è cambiato”

“Ok, basta così. Avvocato Reach, se ha altre domande le ponga pure. Altrimenti passiamo avanti” – prende parola il giudice,il quale è rimasto colpito dalla teste. Infatti una volta concluso l’interrogatorio le dice – “Signorina Froze, riconosco in lei estrema sincerità. I suoi occhi parlano da soli. Lei nutre affetto per chi l’ha ferita ed è assurdo. Dovrebbe nutrire almeno un po' di risentimento. Al contrario, si è dimostrata matura e saggia. Sono certo che non metterebbe a rischio tutto, con una falsa testimonianza” – poi la invita a ritornare al posto.

Anna ha timore di aver solo toccato il cuore di un anziano giudice e di non essere arrivata alla conclusione voluta.

Singhiozzante raggiunge la panca dove, finalmente, nota i parenti.

“Siete venuti?” – esclama, sorpresa.

“Non potevamo lasciarti da sola. Sei stata fantastica” – si complimenta Idunn.

“Brava sorellina” – aggiunge Elsa.

“Amore hai un cuore d’oro” – la bacia Kristoff lasciandole un posto a sedere alla sua destra.

“Spero sia servito il mio intervento”

I minuti seguenti viene chiusa l’udienza. Il verdetto sarebbe stato comunicato a breve.

“Di già? Alla corte è bastato così poco per arrivare ad una verità giudiziaria?” – domanda Victoria all’avvocato Rein.

“Evidentemente qualcosa deve aver colpito talmente tanto quelle persone da portare il giudice a chiudere la faccenda” – spiega il legale.

Le ore seguenti sono cariche di ansia sia per Anna che per i due cugini.

“Ho paura di non averli convinti” – sostiene la Froze, preoccupata.

“Sei stata preziosa. Noi abbiamo ugualmente apprezzato il tuo aiuto. Poi, vada come vada” – Vicky la abbraccia, prima di posizionarsi di nuovo al banco e riaprire l’ultimo capitolo di quella vicenda infernale

Sono le quindici in punto.

L’aula colma di gente attende il verdetto.

Anche Grace è lì, in attesa di sapere il responso. Sentire Anna parlare di affetto verso chi l’ha usata, ha toccato un orgoglio ferito e l’ha messa di fronte ad una parola magica: Perdono.

E così prega affinché Hans si salvi.

Dopo la lettura di svariati articoli di costituzione, il giudice conclude – “Proclamo l’indiziata Queen Westergard colpevole e la condanno alla pen dell’ergastolo. Hans e Victoria Westergard invece…” – seguono secondi di silenzio.

“…dovranno scontare la sanzione prestando servizio ai servizi sociali per due anni. Così è deciso, l’udienza è chiusa”

L’euforia generale riempie l’aula. I due ricchi imprenditori si sono salvati.

“Come mai hanno deciso così?” – è stupita Anna.

“Il tuo intervento deve aver toccato qualche cuore” – esulta Victoria, stritolandola in un forte abbraccio.

“Non sai quanto ti sono grato” – aggiunge Hans, emozionato.

“Queen non la vedremo mai più, però almeno sappiamo che voi siete innocenti. Dopo che avrete scontato questa piccola punizione inizierà una nuova vita anche per voi” – sostiene Idunn, contenta.

Kristoff felice anche lui per il risultato, dà una pacca sulla spalla del suo ex datore di lavoro.

Chi l’avrebbe mai detto!!

“Da oggi in poi possiamo dire di avere qualcosa in comune” – afferma Bjorgman.

“No, no. Non toccherò più Anna. Giuro. Ho una sola donna nel cuore”-  risponde l’imprenditore pensando subito ad una vecchia fiamma riaccesasi all’improvviso.

Kris ridacchia e lo corregge – “Non mi riferivo ad Anna. Mio padre e tua zia sono in galera e rimarranno lì per sempre. Che dire?! Il destino ci avvicina sempre”

“Hai ragione. Mi dispiace per quello che ti ho fatto passare. Sappi che ho già pronto per te un contratto lavorativo degno di un re” – aggiunge Hans, dandogli una bella notizia.

“Serio?” – esclama Bjorgman incredulo e allegro.

“C’è molto di cui devo ricompensarvi. Da oggi possiamo chiamarci Amici” – gli porge una mano che viene subito stretta da Kristoff.

Finalmente la questione è chiusa.

Da quel momento in poi si torna davvero a sorridere.

   
 
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