Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: innamoratahobbit96    20/09/2018    1 recensioni
Questa storia riprende le vicende dei pirati dei caraibi, con l'inserimento di due personaggi femminili molto strette a Jack Sparrow: Atena ed Esmeralda, due grandi amiche e donne pirata intraprendenti e valorose dal passato difficile.
Spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 3



 

 




Le ragazze e Will attesero gli ordini di Jack ed Esmeralda e si nascosero sotto due barche, portandole in acqua, camminando poi nel fondale, finché raggiunsero la nave Dauntless.
Grazie alle corde, salirono sulla nave, notando la presenza di alcuni marinai e due guardie, comandate dal tenente Gillette. Subito, Jack e Will, dalla prua, scesero le scale, facendosi notare.
< < Vi conviene stare calmi, assumiamo il controllo di questa nave > > disse Jack scendendo le scale con la sua solita camminata da ubriaco.
< < Fermi! Siete presi! > > esclamò poi Will puntandogli contro la spada e assottigliando gli occhi, facendo immediatamente ridere i marinai e i soldati, mentre il tenente li osservava passivamente.
< < Certo che gli uomini sono proprio idioti > > pensò Keira ad alta voce, prima di uscire allo scoperto,  facendo sorridere leggermente Esmeralda.
< < Non potete governare in due questa nave – disse Gillette in modo beffardo -uscireste a mala pena dalla baia > >
< < Ma loro non sono da soli > > disse Esmeralda raggiungendoli.
< < E sarete voi i primi ad uscire da questa nave con i musi ricoperti da pugni > > disse poi Keira facendosi vedere, mentre anche le altre compagne si avvicinavano circondandoli, tenendo una mano vicino al fodero, pronte a seguire gli ordini di Esmeralda e Jack.
< < Oh andiamo, le donne non sanno governare una nave > > disse un marinaio.
< < Anche se siete proprio delle creature affascinanti > > disse un altro avvicinandosi a Keira e accarezzandole il viso con le nocche, di conseguenza, Keira gli calpestò il piede. Il marinaio si abbassò e saltellò su una gamba, massaggiandosi il piede.
< < Provaci a toccarmi nuovamente o il tuo secondo piede farà la stessa fine > > lo avvertì infine sarcasticamente mantenendo il peso del corpo sulla gamba sinistra.
< < Ora, voi scenderete da questa nave, con, o senza la forza > > ordinò Esmeralda al tenente avvicinandosi e guardandolo con fare sicuro, dritto negli occhi.
< < Voi non ci fate paura – rise il tenente - tanto meno te > > sottolineò avvicinandosi maggiormente e sfiorandole il mento con le dita, provocandole un brivido sulla schiena.
< < E’ bene  che tu sappia che ho imparato a difendermi da sola > > lo avvertì nuovamente incrociando le braccia, tenendo a freno le sue emozioni.
Dopo aver ritrovato il suo vecchio amico, se così poteva ancora chiamarlo, da quando lei era diventata una piratessa, sorpresa e gioia erano rinati in lei, dopo tutto quello che aveva passato, con una strana sensazione nel petto quando il ragazzo fu estremamente vicino a lei. Tuttavia non dovevano perdere tempo e di ciò glielo ricordò il signor Sparrow.
< < Senti figliolo, sono il Capitan Jack Sparrow – lo minacciò un’ultima volta puntandogli la pistola contro il viso, pronto a premere il grilletto – comprendi? > >
Esmeralda abbassò subito il braccio di Jack, mentre un marinaio si buttò in mare, urlando ai suoi compagni di salvarsi e chiedere soccorso.
Il tenente Gillette guardò torvo Jack Sparrow e accorgendosi di non avere altra scelta, ordinò alle due guardie e ai marinai, che erano con lui, di salire su una scialuppa e scendere dall’HMS Dauntless.
 
Mentre tornarono a riva, Gillette avvertì il Commodoro e indicò Jack, Will e le altre piratesse che stavano preparando la nave. Subito, Norrington radunò i fanti e raggiunsero la nave, dopo essersi accostati con la nave dell’Interceptor.
Tuttavia, Jack, Will e le piratesse ebbero un’idea ancor più geniale, salirono sull’Interceptor e tagliarono le cime che trattenevano ancorata la nave.
< < Grazie Commodoro per averci preparati per la partenza, non ce l’avremmo mai fatta senza di voi! > > gridò poi Jack, mentre stava al timone, facendo partire la nave, beffeggiandosi di tutti loro, che li guardavano furiosi, in particolare il Commodoro Norrington, mentre il tenente Groves, da una parte, ammirava molto la sua furbizia di aver tenuta ormeggiata la Dauntless e aver messo fuori uso il timone.
< < Quello è il miglior pirata che abbia mai visto > >
 
Più tardi, Jack, Will e le ragazze furono ormai al largo. La destinazione era Tortuga, per poter reclutare una ciurma.
Will Turner iniziò a raccontare di sé, ascoltato attentamente e sopratutto da alcune ragazze, affascinate dalla sua bellezza. Alla morte della madre, quando era in Inghilterra, si trasferì a Port Royal, dove trovò lavoro come un fabbro, alla ricerca del padre, Bill Turner.
< < Tutti lo chiamavano Sputafuoco – disse Jack – brav’uomo, bravo pirata, sei uguale a lui! > >
< < Menzogne! – esclamò Will sguainando la sua spada – era imbarcato su un mercantile, era rispettabile e osservava le leggi > >
< < Era un pirata della peggior specie > >
< < Mio padre non era un pirata! > > continuò Will.
A questo punto, Jack lo scagliò sulla randa.
< < Due regole contano davvero: quello che un uomo può e quello che un uomo non può. Per esempio, o tu puoi accettare che tuo padre fosse un pirata e un brav’uomo o non puoi. Ma hai sangue pirata nelle vene, dovrai farci i conti. Prendi me per esempio, io posso lasciarti annegare, ma non posso portare la nave a Tortuga solo soletto, quindi, puoi navigare sotto il comando di pirati? O no > >
< < Prima o poi dovrete accettarlo signor Turner > > si inginocchiò Jasmine accanto al ragazzo, dopo che Jack lo riportò sulla nave.
Will annuì, rassegnato e si rialzò, domandando informazioni sulla destinazione.





I nove compagni approdarono così a Tortuga, una grande isola circondata da alte montagne, conosciuto come il luogo di rifugio di pirati.
< < E così, questa è Tortuga > > affermò Will guardandosi attorno.
< < E’ una vita grama per chi non ha respirato a fondo il dolce e il prolifero profumo di Tortuga > > disse una piratessa.
< < Se ogni città fosse come questa, non ci sarebbe uomo infelice per amore > > continuò Jack.
Uomini ubriachi barcollavano con tante bottiglie di rum, accompagnati da belle donzelle, che a volte si spogliavano davanti a loro in modo provocante, mentre un gruppo di musicisti suonavano la fisarmonica e il banjo.
< < Ora dobbiamo trovare Gibbs – si fermò Jack gesticolando con le mani - è un mio vecchio compare e mi aiuterà a trovare altri pirati, la spedizione sarà lunga e faticosa e mi serve l’aiuto di più persone. Seguitemi > >
Cambiò direzione e raggiunse il porcile, dove Joshamee Gibbs stava addormentato.
Esmeralda ordinò alle ragazze di seguirlo, mentre lei sarebbe andata alla ricerca della sua amica Atena.
La ragazza si tolse il cappello ed entrò nella locanda, facendosi spazio, nonostante la sua piccola statura, tra le persone che si spintonavano a vicenda, bevendo e picchiandosi.
< < Ehi bellezza, io sono qui disponibile, tutto per voi . . > > la fermò un uomo, seduto sulla ringhiera delle scale, prima di comincia re a biascicare parole a caso.
< < Continua a sognare > > disse con tono fiero Esmeralda prendendogli il capello e buttandoglielo in faccia, mentre questi si buttò all’indietro cadendo dalla ringhiera e atterrando sul corpo di un altro uomo.
Si guardò attorno e vide la sua amica e Capitano Atena in lontananza, fiancheggiata da altre due piratesse, facenti parte della stessa ciurma.
< < Ehi amica mia! > > sorrise Atena allargando le braccia. Esmeralda sorrise e ricambiò l’abbraccio.
< < Non immagini quante notizie ho da darti > >
< < Non ho fretta – disse Atena sorridendole – intanto, permettimi di offrirti qualcosa da bere > >
< < Con piacere > >
Atena chiese alle due piratesse di lasciarle sole e si sedettero ad un tavolo, ordinando due grandi bicchieri di birra, mentre Esmeralda raccontava tutto ciò che era successo a Port Royal nei minimi dettagli.
< < E’ una fortuna che stiate bene – disse sconvolta Atena, non potendo credere alle sue parole – sarei dovuta venire anche io > >
< < E trovare così la morte? > > domandò Esmeralda corrucciando la fronte.
< < Perché ? Tu allora? Ti sei quasi fatta ammazzare > >
< < Pensavo . . > >
< < Dopo tutto quello che tuo padre ti ha fatto, è difficile che ti perdoni così facilmente – continuò Atena posandogli la mano sulla sua, confortandola – ma ora dimmi . . cosa stavi dicendo sulla Perla Nera? Allora Barbossa vuole davvero spezzare la maledizione . . > >
< < Sì, ed Elizabeth Swann ha il medaglione. L’hanno rapita, credendo che sia lei l’erede di Sputafuoco. Will Turner, un caro amico, ci ha chiesto di aiutarlo a salvarla > >
< < Certo! – sorrise Atena – gli amici tuoi sono anche amici miei > >
< < E che mi dici di Jack Sparrow? > > le domandò scettica.
< < Preferire essere schiava piuttosto che aiutare quel buffone > > sbuffò sbattendo il bicchiere sul tavolo.
< < Si dà il caso che “ quel buffone” stia aiutando il giovane Turner nella sua impresa di salvezza della fanciulla > > disse una voce dietro di lei.
Atena si voltò e vide Jack Sparrow, in compagnia di Gibbs. Le rubò il bicchiere e fece un sorso, per poi continuare.
< < Mi serve una ciurma Atena, e voglio il vostro aiuto per recuperare la mia adorata Perla Nera > > le disse quasi per costrizione.
< < E io cosa ci guadagno? > > gli domandò grattandosi il mento e guardandolo maliziosamente alzandosi in piedi e posizionandosi di fronte a lui.
< < Tutto quello che vuoi . . ti darò una nave > >
< < Ho già una nave > > sospirò Atena, aspettando e incrociando le braccia.
< < Arrivati a Isla de Muerta potrai avere tutto l’oro che vorrai tesoro > >
Lo sguardo di Atena si fece furente e sfoderò la spada, puntandola sul suo petto.
< < Chiamami ancora in quel modo o la punta della mia spada sarà l’ultima cosa che vedrai > > lo minacciò.
Jack corrucciò la fronte e posò la mano sulla lama, spostandola leggermente, mentre Gibbs tentava di calmare gli animi.
< < E va bene – sospirò Atena ridisponendo la spada nel fodero -Vi aiuteremo Jack, tu riavrai la tua maledetta nave e salveremo Elizabeth > >
< < Evviva! – urlò felice Esmeralda alzando le braccia in aria – era da un po’ che non accadeva nulla di interessante, finalmente un po’ di avventura! > >
< < Frena il tuo entusiasmo – le ordinò amichevolmente - e raduna la nostra ciurma, salperemo all’alba > >
< < Perfetto! – esclamò Jack – Gibbs – si rivolse poi all’amico, il quale stette sull’attenti ascoltando gli ordini del Capitano – cerca di reclutare più persone possibili > >
< < Agli ordini Capitano! - rispose entusiasta, e quando Atena ed Esmeralda furono lontane, continuò – sai cosa penso sulle donne. E’ una sfortuna avere donne a bordo, però . . trattandosi di Atena e la sua ciurma, Be, sono la ciurma femminile più temuta e saremmo avvantaggiati > >
< < Ricordati di una cosa Gibbs – gli disse alzando al cielo un dito – tu dici che porta male avere donne sulla nave, per me, è male non averle > >

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: innamoratahobbit96