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Autore: Angel_Auro    22/09/2018    2 recensioni
[KiriBaku - 3 anni dopo il diploma alla UA - partners]
Kacchan e Kirishima si ritrovano nella situazione di essere usciti gravemente feriti da uno scontro con due cattivi della Lega, durante una missione svolta come partners. Trovano un nascondiglio in un anfratto di un edificio diroccato, ma la situazione ad un certo punto precipita. Cosa succederà?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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News: Sono tornataaaaaa <3 Lo so, è passata una vita da quando ho riaggiornato e di questo me ne scuso, ma ho fatto così tanta vida loca quest'estate che proprio ho accantonato tutto (MAGARI.) lol
News 2: Da adesso ritornano gli aggiornamenti settimanali.
News 3 - 02_10_18: ragazzi non so perché ma efp non mi lascia inserire nuovi capitoli alla storia. Mi si apre una pagina bianca. Spero si risolva alla svelta questo problema :(
 
 

Capitolo IX: Trip to the Mountain II


 


- Mi può ripetere cos'è successo, per favore? -

- Ma se gliel'ho appena detto?! -

- La prego signore, siamo tutti ansiosi anche noi di tornarcene a casa.. ormai è notte fonda. -

Il poliziotto guarda con aria annoiata la mina vagante che gli sta di fronte. Il volto di Bakugou è illuminato delle luci da campo che i soccorsi hanno installato sulla spiaggia e i suoi occhi fiammeggiano irrequieti.

- Signor Bakugou.. non ci è ancora chiaro come la sua macchina si sia ridotta in quelle condizioni, stiamo solo cercando di fare il nostro lavoro. -

Bakugou grugnisce e si mette a fissare Kirishima. L'altro è sdraiato su una barella da campo e sta parlando con uno dei soccorritori. Lo intravede a stento perché fin là la luce artificiale arriva appena, ma gli basta poterlo guardare per ritrovare la giusta lucidità a gestire la situazione.

- Eravamo in macchina a riposarci dopo aver passato una giornata a fare trekking in queste zone...

***

Poter osservare un Bakugou appena sveglio in vacanza è senza ombra di dubbio una perla, Kirishima ne è convinto.

Il biondo si aggira fra camera e bagno con capelli spettinati, lo spazzolino infilato in bocca, aria incattivita già di prima mattina ed.. in pigiama. Niente di imbarazzante o estroverso, una semplice maglia bianca a maniche corte che lascia scoperti gli addominali quando Katsuki si stiracchia.

Kirishima lo studia mentre se ne sta ancora mollemente disteso nel futon a pancia in giù. Spunta da sotto le coperte solo con le spalle nude e ovviamente la testa fulva mollemente abbandonata su un palmo.

- Sistemati i capelli. A lasciarli così sembri più idiota del solito. -

Abbaia l'altro dal bagno.

- Tutta invidia la tua! -

Il biondo sbuffa sonoramente mentre si mostra mulinando borioso lo spazzolino.

- Ti piacerebbe, al massimo sei tu che invidi me. -

- Senza offesa Bakugou, ma tu sei l'unico al mondo che riesce a sistemarsi i capelli facendoli esplodere e alla fine li trova pure...perfetti. -

Ovviamente Kacchan sorride con superiorità e torna ad infilarsi lo spazzolino in bocca.

Kirishima si prende quel momento per prendere tra pollice ed indice una ciocca libera della sua chioma. Non gli dispiace per una volta stare senza gel.

Quasi chiude nuovamente gli occhi mentre riflette, ma Bakugou glieli fa riaprire afferrandolo saldamente per i polsi e tirandolo su. Eijirou sussulta per la sorpresa mentre le coperte di scivolano addosso, lasciandolo nudo e scoperto sotto lo sguardo intenso ed in movimento di Bakugou. Senza preavviso qualcosa di duro colpisce Kirishima in pieno volto, facendogli sfuggire un'esclamazione di sorpresa.

- Che cazzo mi baci con lo spazzolino in bocca?! -

***

- Il tempio? Oh basta che andate a destra e poi continuate a salire per il sentiero! -

Il vecchietto dall'aria bonaria sposta lo sguardo da Kirishima alla strada e gli dà indicazioni muovendo il bastone.

- La ringrazio, signore! -

- Figurati figliolo, vedrete che non c'è pericolo di perdersi. Il sentiero è ben curato e facile da seguire. -

L'uomo sorride ed Eijirou chiaramente non può che ricambiare con la sua solita aria simpatica. Così Red Riot saluta quella figura gentile e con una piccola corsetta raggiunge Bakugou, appoggiato al tronco di uno di quegli alberi che costeggiano la strada.

- Ti ha spiegato? -

- Certamente! Mi ha detto che c'è un sentiero in mezzo al bosco. -

- E allora andiamo. -

Bakugou parte subito in quarta, recuperando lo zaino da montagna e Kirishima lo affianca senza problemi, è ormai abituato al suo ritmo.

Camminano per un po' sulla strada asfaltata e poi la lasciano, imboccando un sentierino sconnesso dove ben presto spariscono i cartelli e qualsiasi tipo di informazione. Kacchan non pare curarsi della possibilità di finire dispersi sulle pendici del monte Hakone quanto Kirishima che ha smesso proprio di pensarci per continuare a guardare come un bambino la flora e la fauna che li circondano.

Nel bosco regnano sovrani i faggi e le zelkove giapponesi delle più disparate dimensioni. Questo strato verde fa penetrare la luce a piccole gocce, rendendo il sottobosco umido e fresco, luogo adatto per lo sviluppo del muschio e di altre piante basse. I tronchi si attorcigliano su se stessi in una corsa verso sole, mentre sotto regna il verde più puro che rilassa la vista e la mente. Anche l'aria è fresca, si percepisce immediatamente che l'inquinata Tokyo è lontana.

Persino Bakugou risente della tranquillità dell'ambiente e poche volte abbaia qualcosa al rosso che sta sempre a pochi passi da lui durante la salita.

Non ci vuole molto perché gli alberi cedano il passo alle piante basse e alla terra brulla. Il bosco finisce e una vista mozzafiato si apre davanti agli occhi dei due giovani escursionisti.

Uno dei tanti templi rossi e bianci di Hakone svetta in tutta la sua brillantezza in mezzo alla distesa di piante vulcaniche, mentre i monti Hakone e Fuji decorano lo sfondo.

Tuttavia un ruggito insoddisfatto si alza dal limitare del bosco.

- CHE CAZZO CI FACCIAMO QUI?! -

Kirishima è stato il primo ad accorgersi del fatto che qualcosa non quadrava del percorso, ma si è ben guardato dal dire qualcosa non volendo turbare quell'improvvisa tranquillità scesa sul partner come un dono dal cielo.

- Mi sa che abbiamo sbagliato strada... -

- “Mi sa” tua nonna! Certo che abbiamo sbagliato strada, dovevamo trovarci là sopra! -

Un dito accusatorio di Bakugou si alza verso la cima del monte Hakone mentre il sangue gli va subito alla testa. Il rosso non può fare a meno di ridere, ma poi si becca un calcio negli stinchi assestato con l'intenzione di far male, che lo fa finire a lamentarsi disteso sull'erba.

- Ridi ancora una volta e ti tiro un calcio nel culo che ti fà scendere a rotoli da questa collina di merda! -

Sbraita di nuovo il biondo puntando il dito per terra, sul basso altopiano dove sono erroneamente finiti.

- Dai, non è successo niente. -

Kirishima prova a calmarlo mettendosi a sedere con aria nuovamente allegra.

- Fortuna che avevi chiesto indicazioni! -

- Andiamo a vedere il tempio, sembra meravigliosa la vista da là! -

Sviare l'argomento è certamente la scelta più saggia, infatti poco dopo i due sono messi nuovamente in marcia. Chi col sorriso, chi con la voglia di strozzare una popolazione di vecchietti che danno indicazioni.

Il tempio di rivela essere molto piccolo, intimo, nonostante sia praticamente l'unico edificio nel raggio di qualche chilometro. Non si può di certo considerare di qualche importanza storica la stazioncina della funivia di Komagatake che porta su i turisti dalla base del lago poco distante.

Kirishima sparisce improvvisamente correndo a fare delle foto al panorama, così Bakugou si ritrova da solo vicino al Torii che precede la scalinata verso il tempio, struttura trilittica di colore rosso. Il suo sguardo vaga sulla distesa di erba e poi il ragazzo si volta sbuffando.

Si ferma all'ingresso, dove il tatami impedisce di proseguire oltre. Rimane immobile a fissare intensamente quella superficie chiara, braccia distese lungo i fianchi e sguardo serio.

- Bakugouuu vieni qui! -

- Arrivo. -

Kirishima ricompare agitando una mano con un grande sorriso e lui risponde gracchiando.

***

- DIO SANTO. -

Il Maggiolone traballa come una barchetta in balia della burrasca.

Il sole sta terminando la sua corsa e lentamente la sua figura sparisce oltre il profilo delle montagne. La temperatura piacevole della giornata scende, ma Bakugou non percepisce null'altro che il caldo bruciante che si è formato in macchina.

Non capisce più di chi sia quell'odore intenso ed inebriante, se dipende dai sedili o dalla loro pelle sudata incollata ad essi. Ha smesso di farsi domande quando i fianchi del rosso hanno preso a ballare su di lui e l'abitacolo è stato invaso da caldi suoni.

Affonda ripetutamente le dita nella sua carne lasciando un segno rosso del proprio passaggio, assapora quella tenera pelle con lingua e denti mentre il sangue gli corre veloce nelle vene.

Bakugou..! -

Eijirou pronuncia quel nome boccheggiando mentre cerca appigli con le mani sul soffitto, sul sedile, qualsiasi cosa per reggersi va bene. Ha la vista offuscata per le lacrime e cerca disperatamente un ossigeno che non arriva a sufficenza dalla sottile striscia lasciata dai finestrini alzati quasi del tutto.

Annaspa per l'ennesimo movimento che gli provoca dolore e piacere allo stesso tempo, ma niente in confronto a quando il biondo gli spinge giù i fianchi con prepotenza.

- Muovi il culo, non abbiamo finito. -

Una richiesta con forte senso letterale quella di Bakugou e lui non perde certamente tempo. Afferra saldamente le natiche di Kirishima lasciando libera qualche scintilla che ne arrossa ulteriormente la pelle, poi le massaggia con cura prendendo a muovere il bacino, mentre l'altro lo supplica con voce umida di fermarsi almeno un momento, di lasciarlo riprendere dalla tensione appena rilasciata sulla maglietta altrui.

Bakug.. f-fermati..! -

- Piantala, tanto lo so che ti piace che ti piace. -

Lo deride la belva bionda che, senza troppe cerimonie, lo solleva e nello spazio angusto della vettura e riesce a lasciare il sedile per sbatterci poi sopra Eijirou. E' arrivato il suo turno e lo proclama facendo vibrare pericolosamente il Maggiolone al ritmo dei suoi fianchi.

Bakugou divarica meglio le gambe del partner e si puntella così da avere una migliore visuale su quell'ammasso di erotismo che è l'uomo sotto di lui. Quante volte ha pensato di dominarlo dentro quel maggiolone ancora prima di farglielo vedere? Non se lo ricorda nemmeno, ma certamente la realtà è di molto superiore all'aspettativa.

La pelle di Eijirou comincia a formicolare, trasformandosi a piccoli pezzetti mentre il ragazzo geme senza controllo, con voce così dolce da fomentare solo l'istinto bestiale di Bakugou.

- Non ti trasformare o mi rovinerai il sedile, idiota. -

Katsuki lo schiaffeggia sul fianco ridendo e Kirishima sussulta cercando di trattenere la mutazione in corso, schiacciato continuamente sul sedile abbassato.

Lo lascia fremere fino all'ultimo, poi Bakugou si piega in avanti e lo possiede con il proprio seme, mentre lo va a baciare finalmente con foga. Eijirou segue quel fiume dirompente di emozioni e sensazioni venendo nuovamente. Guarda il soffitto ansimando con la sensazione di non essere realmente presente. Passa alcuni istanti così, riprendendo fiato dopo aver abbassato in qualche modo il finestrino. L'aria fresca della sera porta nuovo ossigeno nell'abitacolo e così Eijirou si accorge che c'è qualcosa che non va. Abbassa lo sguardo sul proprio corpo seminudo e madido di sudore, realizza che Kacchan gli ha appena sollevato di peso una gamba e se l'è caricata sulla spalla, mentre l'altra resta abbandonata sulla portiera.

- Non oserai..! -

Ansima il rosso con gli occhi spalancati. Bakugou sorride e si abbassa nuovamente su di lui. Le loro labbra si uniscono così dolcemente che Kirishima sente le farfalle allo stomaco .

Ma all'improvviso un rumore sinistro congela ogni forma di romanticismo.

TOC

Le labbra si separano e i due eroi si guardano tutt'attorno. Un manto gelido scende sui sensi di entrambi, nuovamente all'erta. Quel suono rimanda molto ad un tirante che si spezza, qualcosa di metallico.

- L'hai sentito anche tu.. ? -

Domanda a voce bassa Kirishima mentre scruta di soppiatto la crescente oscurità fuori dal finestrino.

Bakugou non risponde, immobile in attesa di un altro segno.

Questo arriva quando la macchina comincia a muoversi. Prima si tratta di una cosa quasi impercettibile, poi sempre più velocemente il mezzo segue la pendenza del prato, uno dei tanti che terminano con una spiaggetta deserta prima che il terreno sparisca sotto lo strato d'acqua.

Immediatamente i due eroi si pentono di aver parcheggiato in discesa.

Bakugou fissa la distesa del lago alle sue spalle come contenesse un mostro marino e l'istinto di sopravvivenza lo fa reagire. Tenta di passare dal sedile passeggero a quello del pilota, la manovra però è difficoltosa in quello spazio stretto in cui c'è pure Eijirou. Non sanno neppure loro come, ma il biondo arriva a compiere tale acrobazia. L'automobile però non sembra voler collaborare e la chiave gira a vuoto senza far scaturire dal motore il solito rombo. Tutto mentre il Maggiolone color panna continua la sua discesa libera.

- Porca puttana non ci provare!! -

Sbraita Kacchan riprovando. Schiaccia anche il freno e la fizione, ma senza che la macchina parta tutto il sistema antiquato non funziona.

Tutto accade molto velocemente. In nemmeno sessanta secondi dal TOC Bakugou e Kirishima si ritrovano costretti ad abbandonare "la nave" e a lanciarsi fuori dalla portiere.

Così, seduto, dolorante per l'impatto con i ciottoli della spiaggia e con gli occhi stranati dall'orrore, Kacchan osserva il suo bolide andare a mollo.

***

- Abbiamo pensato di prendere l'auto ed andare a riposarci in un luogo più tranquillo, prima di ripartire per l'hotel. -

- E quindi avete scelto questo punto, dico bene? -

Uno annuisce e l'altro scribacchia.

- Stavate dormendo quando avete sentito un secco suono metallico, poi la macchina ha cominciato la sua discesa, giusto? -

- Se le sa già le cose, perché me le viene a chiedere? -

- Sto controllando che ogni cosa coincida nel verbale, signore. -

Suona acido il poliziotto ed il biondo evita a stento di reagire come gli suggerirebbe l'istinto.

- Se ne occuperà l'assicurazione quindi? -

- Le faremo sapere. Ora mi dica.. avete sentito un forte rumore metallico, giusto? -

- Si, il tirante del freno a meno dev'essere andato a puttane. -

Uno sorvola sul linguaggio e l'altro incrocia le braccia al petto.

- Questo sarà stabilito dal meccanico dell'assicurazione. -

Bakugou grugnisce.

-Quindi vi siete svegliati di soprassalto e vi siete tempestivamente lanciati fuori dall'auto.. -

- Esatto, mica ci tenevamo a restar dentro. -

- Giustamente. -

- Ha altre domande? -

Suona ancora più acido Bakugou.

- No, può andare. La contatteremo il prima possibile. -

L'uomo in divisa si gira sui propri tacchi e raggiunge i colleghi che stano supervisionando l'estrazione del mezzo dalle acque con una gru, invece il biondo fissa il terreno come se potesse incenerirlo.

 



Bentrovati miei bellissimi lettoriii *AAA*
La vostra Angy è resuscitata finalmente dopo questa infinita e caldissima estate!!!
Ho avuto dei problemi ad aggiornare i capitoli di diverso genere, così ho preso la decisione di interrompere tutto per riprendere ufficialmente a settembre. Alias da ora non dovrete più preoccuparvi, farò sempre la brava e tornerò a postare una volta a settimana ù.ù

L'idea iniziale era di riparite col botto...maaa...quale momento migliore del X capitolo potevo scegliere? NESSUNO. *risata malefica*
Tenete le zampine strette perché dalla prossima settimana ricominciamo con qualcosa di dangerous!!!
Cosa succederà ai nostri pavidi eroi? Sarà semplice sfiga o tutta colpa mia qualcosa di grosso?? Lo scoprirete presto MUAHAHAHAHAH

Stay tuned che ci sarà un bel casino ahahaha
Angel

P.S: Mi ha fatto super piacere vedere che le vostre visualizzazioni non sono minimamente calate in mia assenza, anzi!
Non potrei sentirmi orgogliosa della mia opera più di così **
   
 
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