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Autore: FrancyF    22/09/2018    1 recensioni
Una parola può cambiare la vita di due persone per sempre.
Nicholas, dopo la storia d’amore più importante della sua vita, vuole solo dimenticare cosa sia l’amore.
Miley, invece, sta imparando che amare vuol dire anche perdonare, per il bene del suo matrimonio.
Si ritroveranno in una notte d’autunno e scopriranno presto che il destino li ha legati in maniera indissolubile e che non possono fare a meno l’uno dell’altra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Am I obsessed wiht you?
I do my best not to want  you
But I do all the time”
-  “Obsessed” Miley Cyrus
 
Miley continuava a girarsi e rigirarsi nel grande letto matrimoniale senza riuscire a prendere sonno.
Era tutto inutile.
Ormai era alla venteuduesima settimana di gravidanza: aveva una pancia enorme e i continui calci del bambino la tenevano sveglia tutta la notte.
Insonnia da gravidanza. L’aveva definita così il dottor Sherman, e aveva pure sorriso mentre le elencava tutti i sintomi. Miley avrebbe voluto strozzarlo. Prima di tutto, lui era un uomo e quindi non sapeva cosa voleva dire portare avanti una gravidanza, in secondo luogo la mancanza di sonno la rendeva irritabile. E quando era irritata Miley si arrabbiava per un non nulla, complici anche gli ormoni. Solo poche ore fa aveva urlato i peggiori insulti possibili al ragazzino che le aveva consegnato a casa la piazza perché era arrivato con cinque minuti di ritardo.
Evidentemente quei minuti di ritardo non avevano di certo guastato l’umore di suo figlio: che si era invece accinto a tirarle calci.
Miley era certa che là dentro Baby J stesse già facendo pratica come batterista. Beh in un modo o nell’altro i geni dei Jonas dovevano manifestarsi.
-Oh Baby J…- la ragazza si accarezzò la pancia, nel tentativo di calmarlo ma invano.
Gettò uno sguardo accusatore a Nicholas che riposava accanto a lei. Lui poteva dormire. Quello era uno dei motivi che Miley gli avrebbe rinfacciato quando loro figlio si sarebbe svegliato urlando nel cuore della notte reclamando la loro attenzione.
La ragazzo sospirò pesantemente.
Più andava avanti la gravidanza più i dubbi e le paure aumentavano. Si era sempre considerata una ragazza forte ed indipendente, viveva al vita al limite sempre avanti e a tutta birra; ma ora si rendeva conto che non era così forte come pensava. Aveva una paura tremenda del parto: aveva paura di morire, di lasciare Nick e il bambino da soli. Perché sapeva che lui senza di lei non sarebbe stato in grado di sopravvivere. Lo sapeva perché era lo stesso per lei. Aveva paura di non essere in grado di essere una buona madre: sua madre non faceva altro che ripeterle di stare tranquilla che era una cosa naturale avere qualche dubbio, ma Miley non riusciva a tranquillizzarsi. Negli ultimi anni non era di certo stata un esempio di buona condotta. Cosa avrebbe pensato suo figlio? Nicholas era diverso: in tanti anni di fama e successo mai un intoppo, mai uno scandalo. Era dolce, premuroso e paziente. Il cuore di Miley era scoppiato d’amore quando aveva visto Nick giocare con le sue nipotine. Era davvero nato per fare il padre.  
Gettò uno sguardo alla sveglia: le tre di notte. Miley si morse il labbro e affondò la testa nel cuscino, nella speranza che il sonno arrivasse. No. Non poteva resistere. Doveva svegliarlo. Sfiorò i capelli del ragazzo.
-Nick- sussurrò –Nicky… Nicholas-.
Nick si alzò di scatto, in un groviglio di coperte.
-Stai male? Vuoi che faccia qualcosa?-.
Miley scosse la testa.
-Tuo figlio non mi fa dormire-.
Anche se era buio Miley era certa che Nicholas stava sorridendo. Sorrideva sempre nel sentire qualcuno nominare suo figlio.
Si avvicinò a Miley e la baciò dolcemente, inspirando il suo profumo.
-Non vedo l’ora che sia qui-
Miley gli rivolse un sorriso acquoso mentre si stringeva a lui. Voleva sentirsi protetta.
-Si insomma- la ragazza tirò su con il  naso –sarò abbastanza per lui?-.
Ora Nicholas aveva capito tutto: quel dubbio tormentava anche lui ma non pensava che Miley ne fosse turbata a tal punto.
L’amava per questo. Per quanto amasse già loro figlio.
Sfiorò deliacamente il viso della ragazza e le raccolse una lacrima.
-Lo sei. Sei abbastanza per me, anzi sei tutto quello che potrei desiderare. E sarai una madre straordinaria anche per lui. Anche per Jay. Insomma abbiamo fatto un bel casino e Dio ci ha mandato questo piccoletto qui perché siamo destinati a stare assieme. Lo sai…-
Nick si interruppe. Miley stava piangendo.
-Oh non volevo farti piangere piccola- la strinse di più a se, in modo da vederla negli occhi. Aveva due occhi così puri e limpidi che Nicholas si perdeva ogni volta.
-No. Dio, è che mi irriti! Sei così perfetto!-
Nick esplose in una risata.
-Beh puoi chiedere ai miei fratelli tesoro. Credimi, ti potrebbero elencare mille motivi per i quali non sono perfetto-
-Smettila- Miley gli scompigliò i capelli –sei perfetto e basta-.
Nick arrossì: come diavolo erano passati dall’insultarsi e non potersi mai vedere in faccia, all’essere amici, all’essere la coppia di perfetti fidanzatini in soli sette mesi?
-Io invece sto diventando una balena…-
-No…- Nick la colse di sorpresa e le fece il solletico, beandosi del suono della sua risata.
-Custodisci la parte più preziosa di noi e ti amo più di ogni altra cosa al mondo per questo- .
Miley non resistette e lo baciò: gli era dannatamente mancato.
-Scusa se ti ho svegliato amore. Volevo solo sentire al tua voce… sapere che ci sei-.
Le piccole dita di Miley formavano dei piccoli cerchi sulla maglietta di Nick che sbuffò sommessamente. Voleva davvero fare quel tipo di conversazione adesso? Diavolo era esausto, ma non riusciva a staccarle gli occhi di dosso: l’amava così tanto che stava male per lei.
-Ma io ci sono. Insomma… sono qui. E ci sarò sempre per voi-
-Ok dillo ancora-
-Perché?-.
Miley guidò le mani del ragazzo al suo ventre.
-Perché lo calma. Sei suo padre quindi parla con tuo figlio dai-
Nick sorrise.
-Ho detto che ci sarò sempre per te. Per voi. E lo sai quanto mi dispiace per tutto quello che ho fatto- 
-Lo so. Anche a me. L’abbiamo praticamente scritto in un centinaio di canzoni- la ragazza si morse il labbro inferiore. Aveva i crampi dalla fame. Di nuovo.
Nick colse il messaggio al volo.
-Vuoi che ti faccia i waffles amore?-
Miley lo baciò con passione. 
-Grazie amore si-.
Nick si scostò le coperta di dosso e l’aiuto ad alzarsi, sorridendo. Adorava prendersi cura di lei e del bambino. Adorava vedere quel magnifico sorriso sul volto della donna che amava.
La casa era immersa nel silenzio, ma appena i ragazzi giunsero in cucina furono circondanti dai loro cani.
Miley si sedette al bancone della cucina e osservò Nick. Si vedeva che era un uomo senza speranza ai fornelli, ma ci stava provando per lei. E la cosa la stava facendo sentire immensamente amata.
-Nick cosa farai quando sarà nato Jay?-.
Quello era più un pensiero espresso ad alta voce per sbaglio, più che una domanda.
Nick si girò verso di lei con in mano la padella dei waffles.
-In che senso?-
-Non è una domanda difficile...-
L’ ansia e la preoccupazione stavano di nuovo prendendo possesso della mente della ragazza.
-Pensavo… pensavo di stare a casa con voi per un po’-
-Un po’ quanto?-.
La domande della ragazza restò per pochi secondi in sospeso perché Nick li servì due waffles perfetti con crema alla vaniglia.
Miley si riempì la bocca.
-Un po’- ripeté Nick.
Perché Miley le faceva queste domande? Mancavano ancora mesi al parto!
-Nick non voglio… non voglio che smetti di lavorare per noi. Sei… se un animale da lavoro-
-Un cosa?
-Adori lavorare e non voglio che ti senti obbligato a stare a casa bloccato con noi-
-Bloccato?-.
Nick sospirò e si inginocchio davanti a Miley. La pancia era tra di loro.
-Ehi- il ragazzo poggiò entrambi le mani sul pancione –devi stare tranquilla amore ok?.
Le mani di Miley si infilarono nei ricci di Nick.
-Miley andrà tutto bene. Sarai perfetta. Saremo perfetti. E nessuno mi costringe s stare a casa. Io voglio stare a casa. Perché vi amo-
-Sei serio?-.
Una lacrima silenziosa rigò il volto della ragazza. Dannati ormoni!
-Sono sempre serio Smile. Perché ti vengono questi dubbi?-.
Miley ripulì con estrema cura il piatto e scrollò le spalle.
-Non lo so’…- ammise. Ed era vero.
-Io non vedo l’ora che nasca-
-Io sono terrorizzata invece. E’ al sicuro dentro la mia pancia e quando uscirà sarà…-
-Sarà perfetto- ripetè Nick. Baciandola teneramente.
-No. Sarà vulnerabile Nick. Io..io… ho paure che mi succeda qualcosa, che gli succeda qualcosa…. Ho paura dei media e della loro reazione, ho paura dei fan e ho paura per le nostre carriere-.
-Miley…- Nick allargò le braccia e Miley vi si rifugiò –immagino che questa notte mi lascerai dormire vero?-.
Finalmente Miley abbozzò un sorriso.
-Il piccolo si è calmato- disse, rendendosi conto solo adesso che finalmente Jay si era quietato e aveva smesso di tirargli calci.
-Non siamo soli. Abbiamo due famiglie straordinarie e degli amici fantastici. E non sei la sola che ha dei dubbi ssai?-.
Miley lo fissò negli occhi.
Se Nick aveva mai avuto qualche preoccupazione era stato tremendamente bravo a nascondergliela.
-I bambini non nascono mica con un manuale delle istruzioni. Devo insegnarli ad essere un uomo per bene, come mio padre ha fatto con me, ma io sarò bravo solo la metà di quanto non lo sia mai stato lui e…-
-Nick sarai perfetto invece-.

 


Eccomi! Sono stata risucchiata dagli ultimi giorni di preparazione per la laurea! Il prossimo capitolo verrà postato sabato prossimo, 29 settembre.
- Fran

   
 
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