L'indomani
sarebbe purtroppo ricominciata la vita di tutti i giorni, ma ancora
per poche ore Nami voleva assaporare quel meraviglioso senso di
libertà che fin troppo presto sarebbe svanito. In quel
momento però
la ragazza non aveva voglia di pensarci, così
lasciò vagare lo
sguardo sulla distesa d'acqua davanti a lei. Seduta comodamente su
una sdraio a prendere il sole con un libro di fianco, si trovava
sulla barca di un suo caro amico delle medie che da anni ormai la
metteva a disposizione di tutti loro per passare insieme le vacanze.
Sanji infatti era ricco e la sua famiglia possedeva, tra le tante,
anche un'enorme villa a poche miglia dalla costa che da tempo usavano
come base per i loro giri tra le isole. La cosa era partita come una
sorta di gioco in cui tutti, allora poco più che bambini,
fingevano
di essere una ciurma di pirati con dei ruoli ben definiti, ma nessuno
di loro, una volta cresciuti, aveva avuto il coraggio di staccarsene
davvero. Ormai si trattava ovviamente di gite tranquille che non
necessitavano più della sorveglianza di un adulto, eppure
era bello
ritrovarsi ogni anno su quella piccola imbarcazione che li aveva
visti crescere...
Una
voce gioiosa che chiamava il suo nome la distolse da quei pensieri e
la ragazza si girò a guardare il proprietario della barca
che le
veniva incontro sorridendo con una bibita fresca in mano.
“Grazie
mille, cuoco” gli rispose in automatico, com'era solita fare
un
tempo, accettando il bicchiere.
“Per
te questo e altro, mia bellissima navigatrice” stette al
gioco lui,
accennando un inchino.
Nami
rise e per qualche istante le sembrò quasi di essere tornata
a tempi
più sereni mentre sprazzi di vecchie immagini le riempivano
la
mente.
“Qualcosa
non va?” le chiese a quel punto Sanji, tornando serio di
colpo nel
vedere la sua espressione improvvisamente malinconica.
“Stavo
solo pensando alle nostre avventure di allora. Trovo sempre
incredibile ritrovarci qui ogni anno con la stessa gioia e
spensieratezza di un tempo” disse Nami ridacchiando mentre
l'amico
si accendeva una sigaretta, appoggiandosi a sua volta al parapetto.
“In
effetti sì, ma in fondo ti fa piacere, no?”
indagò cautamente il
ragazzo.
“Certo”
confermò la giovane. “Stavo solo notando la
stranezza della cosa”
continuò poi, scrollando appena le spalle.
“Non
pensarci e goditi la giornata” le consigliò a quel
punto Sanji,
circondandole le spalle con un braccio.
“Ovvio.
Lo sai che non rinuncerei mai al nostro ultimo giorno
d'estate” gli
rispose Nami con un sorrisetto furbo che non prometteva niente di
buono, ma prima che uno dei due potesse fare altro, tre ragazzi
sfrecciarono di corsa davanti a loro inciampando rovinosamente
nell'ultimo membro della “ciurma”, che svegliatosi
di
soprassalto, non mancò di sottolineare il proprio disappunto
in
maniera molto colorita.
“Proprio
come loro” sospirò Sanji, osservando stranito Zoro
che inseguiva
Luffy, Usopp e Chopper per tutta la barca.
“Meglio
di no, non trovi?” ribattè la ragazza ridendo, di
nuovo allegra.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! E' la prima volta che
scrivo in questo fandom, ma spero che la storia vi sia piaciuta e di
non aver fatto pasticci. A me in realtà non soddisfa fino in
fondo,
ma dal momento che questa, purtroppo, non è una
novità, preferisco
lasciare a voi il giudizio finale. Fatemi sapere cosa ne pensate, se
vi va, e grazie in anticipo a tutti per il tempo che mi avete
dedicato anche solo leggendo.
Alla
prossima, spero!
Ellygattina
P.S:
Come forse avrete notato dall'introduzione, non avevo pensato di
inserire coppie all'interno della fanfiction, ma rileggendola mi sono
accorta che il rapporto tra Nami e Sanji, così descritto,
potrebbe
farli sembrare più legati di quanto in realtà non
siano.
Personalmente, infatti, loro due li vedo di più come amici
(lei la
preferisco decisamente con Luffy), ma se qualche fan della coppia
preferisse invece vederli come fidanzati, ho lasciato apposta le cose
sul vago. Spero che l'idea vi sia piaciuta e di essere riuscita a
strapparvi almeno un sorriso. Grazie ancora e alla prossima! :)