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Autore: Baranjok    24/09/2018    2 recensioni
Clarissa Morgenstern , una shadowhunter di 17 anni, è costretta a trasferirsi dall'Istituto di Los Angeles a quello di New York a seguito di una misteriosa scomparsa. Amante della lotta e supportata dal Conclave , sarà ben accolta da Jace , ALec e Isabelle, ma un nuovo nemico sta per fare la sua mossa e Clary è dunque costretta a rivelare il suo passato e i suoi angelici poteri.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Dopo aver chiuso la porta di Luke, Clary era convinta che suo fratello l’avrebbe portata dritta da Dorothea, invece si fermarono in un bar al lato della strada. Si accomodarono nei divanetti che si affacciavano sulla strada, Clary poté ammirare l’area autunnale di New York, con le persone che passeggiavano sui marciapiedi e i bambini che correvano per andare a scuola. Jonathan ordinò due tazze di caffè e non la guardò nemmeno una volta.
-Perché ci siamo fermati qui? Perché non andare da questa Dorothea?- domandò Clary sorseggiando il suo caffè. Era caldo e amaro proprio come piaceva a lei.
-Sei pazza? Pensi che io sia andato da Luke senza aver controllato se era sicuro per noi? Che non fosse una trappola? Devo prima informarmi su questa persona, non voglio correre rischi inutili.- Jonathan svuotò la tazza del caffè e con il cucchiaino prese i residui di zucchero che si erano depositati sul fondo della tazza. A lui il caffè piaceva dolce.
Clary sospirò. Suo fratello era cauto e mai avventato. Sin da quando ne aveva memoria non aveva mai fatto niente di spericolato, non amava correre rischi. Clary sapeva che , però, la maggior parte delle volte lo faceva per proteggerla.
-Cosa c’è?- le domandò Jonathan appoggiandosi allo schienale del divano.
-C’è che non mi dici mai niente, mi trascini e basta. Lo hai sempre fatto, sia tu che mamma.-
-Questo non è vero..-
-Non dire stronzate! Mi nascondete sempre tutto, ho 17 anni, non sono una bambina!- Clary si era innervosita, ma aveva le sue buone ragioni per esserlo.
Gli occhi del fratello parvero feriti, ma non si scomodò.
-Clary se ti abbiamo nascosto delle cose, lo abbiamo fatto per il tuo bene, non per escluderti.-
-E guarda a quanto ci è servito tutto questo. La mamma è sparita e nostro padre vuole creare una nuova razza per sterminarci. Che bella famiglia!- rispose Clary sarcastica.
-Clary, ci sono cose che tu non sai, cose che è meglio che non conosci.-
-Ma perché? Non sta a te giudicare cosa posso o non posso sapere.-
-Mamma non vuole che tu sappia certe cose.-
-Certo! Ma lei non è qui adesso o sbaglio? Ho dovuto scoprire a 7 anni chi fosse davvero mio padre, e non perché tu o la mamma me lo avete detto, ma perché avevo trovato delle vecchie lettere di mamma. Mi avevate detto che era morto in battaglia, che si era sacrificato per proteggerci. Erano tutte bugie!-
-Tecnicamente noi pensavamo che fosse morto- fece per dire Jonathan.
-Ma per favore! Voi sapevate benissimo la verità. Jonathan per favore dimmi qualcosa di vero. Cosa c’è che spaventa tanto nostra madre da non volere nemmeno parlare di Valentine, da non volere nemmeno che la figlia faccia parte del mondo invisibile. Spiegami.- Clary era testarda e quando si puntava su qualcosa difficilmente poteva cambiare idea.-
Jonathan sospirò sonoramente e quasi non si accorse della cameriera che svuotava il tavolo.
-E va bene Clary! Ma non sarà una storia piacevole.-
Clary annuì e rilassò i muscoli. Ultimamente aveva sempre freddo, ma non un freddo fisico, un freddo dentro al cuore che non sapeva spiegare bene. Si mise comoda e ascoltò il fratello che parlava.
-Nostra madre e nostro padre si conobbero all’accademia degli Shadowhunters ad Idris. Valentine era un bel ragazzo e tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi. Tutte tranne Jocelyn. Valentine aveva degli ideali e creò un Circolo per rovesciare il Conclave e per dimostrare quanto fosse corrotto e quanto lo fossero anche i Nascosti. Quando suo padre , nostro nonno, morì ucciso da un licantropo, Valentine cambiò e Jocelyn si avvicinò a lui. Si innamorarono e si sposarono poco tempo dopo. I suoi ideali non cambiarono e il Circolo continuò ad esistere.
Un anno dopo nacqui io, erano felicissimi e io crescevo amato e protetto dalla mia famiglia.-
-Non direi tanto amato, io le ho viste le tue cicatrici- lo interruppe Clary.
-Devi sapere che Valentine era stato cresciuto così, era l’unico amore che aveva ricevuto, il dono di suo padre. Mi puniva quando sbagliavo, la mamma cercava di bloccarlo, ma lui diceva che solo così avrei imparato la lezione. Non dico che fosse giusto, ma era pur sempre mio padre. Comunque come dicevo, eravamo una bella famiglia. La mamma era felice, io crescevo sempre di più e Valentine sembrava aver messo da parte la sua crociata. Circa quando avevo 5 anni, Jocelyn aspettava un altro maschietto. Lo avrebbero chiamato Christopher. Io non vedevo l’ora di conoscerlo e di avere un fratellino. E anche Valentine non stava più nella pelle. Quando nacque però, non era un bambino. Il suo corpo era piccolo. Al posto degli occhi aveva due cavità nere e profonde e al posto delle braccia e gambe aveva artigli. Era un mostro. Valentine lo uccise tra le braccia di Jocelyn prima che lei potesse urlare. Andò in depressione, eravamo tutti tristi. Valentine disse che durante il concepimento era stato morso da un demone e che il suo sangue poteva aver danneggiato il bambino. Promise a Jocelyn di riprovarci. Ma la mamma non ne voleva sapere niente. Come ben sai nostro padre evocò un angelo e diede il suo sangue a nostra madre, giorno dopo giorno. È così che tu hai ereditato i tuoi poteri. Jocelyn a poco a poco si riprese. Quando seppe che era incinta di te, non lo disse a nessuno, nemmeno a Valentine. Un po' perché aveva paura che le ricapitasse ciò che era accaduto con Christopher e un po' perché cominciava a sospettare di Valentine. Trovò nella cantina ogni genere di nascosto mutilato e/o ferito a morte. Fogli e fogli su esperimenti che aveva fatto su di sé, ed infine la prova schiacciante che ha cambiato tutto.- Jonathan si fermò per bere un sorso d’acqua mentre Clary lo fissava a bocca aperta, era tanto da digerire in una sola volta.
-Valentine aveva evocato Lilith, un demone superiore, aveva preso il suo sangue e lo aveva dato a Jocelyn mentre lei era incinta di Christopher! Perciò nacque in quel modo. Jocelyn fu inorridita dalle sue scoperte, e sapeva che doveva andare via e subito. Perciò avvisò tutti della Rivolta, chiamò i nascosti e scappò via con noi due. Devi sapere che io non volevo andarmene. Volevo rimanere con Valentine , ma lei aveva paura della sua reazione e così mi disse cosa aveva fatto. Non ci pensai due volte e sparimmo dalla circolazione. Quando Valentine fu dichiarato morto, Jocelyn non ci credeva, sapeva che non era vero. Quando tu nascesti, io era al suo fianco. Ti controllò ripetutamente, braccia e gambe. Aveva paura che anche tu fossi un mostro. Ma tu eri perfetta, i tuoi capelli rossi e i tuoi occhi verdi splendevano alla luce del sole. Ti tenni in braccio quasi tutto il tempo. Ma , Jocelyn , continuava a controllarti, ti portava sempre da Magnus , ogni mese, per vedere se c’era qualcosa che non andava in te. Cominciava a diventare paranoica. Decise di non farti diventare una Shadowhunter, voleva tenerti al sicuro. Io le ripetevo che non era una sua scelta, ma lei mise bene in chiaro che mai e poi mai avresti messo piede in un Istituto. Il giorno del tuo sesto compleanno, trovasti lo stilo della mamma e apristi il tuo primo portale. In cucina. La mamma era così spaventata che quello stesso pomeriggio ci lasciò sugli scalini dell’Istituto. Il resto lo conosci.-
Jonathan smise di parlare e fissò la sorella che rimase ammutolita. Non sapeva che dire , non sapeva cosa fare. Bevve anche lei dell’acqua e continuò a fissare il fratello.
-Dì qualcosa. – le disse Jonathan.
-Cosa vuoi che ti dica?!Avevamo un fratello? Nostro padre ha ucciso nostro fratello. In tutto questo tempo ho creduto sempre che la mamma mi odiasse! Non voleva che io facessi niente! Non voleva che io uccidessi demoni. Mi comprò un pantaloncino quando uccisi il mio primo demone. Me lo lasciò sul letto senza nemmeno chiedermi come stavo!-
-In realtà, te l’ho preso io-
-Bene perfetto! Jonathan, la mamma mi odia perché io ce l’ho fatta e lui no vero?-
-No Clary non ti odia, ti vuole bene, sei sua figlia!-
-Abbiamo appena appurato che non vuol dire niente! Perché non me lo hai mai detto! Era così protettiva nei miei confronti perché aveva perso un figlio! Avrebbe potuto dirmelo, avrebbe..-
-Clary, se lei non te lo ha detto c’è stato un motivo. Piangeva ogni sera perché aveva paura che tu ti facessi del male. So quanto bene ti vuole. Era spaventata anche per me.Non pensare nemmeno che possa odiarti. Tu sei perfetta.-
-Diceva che sono il flagello della sua esistenza!-
-Ma perché tu hai sempre fatto tutto di testa tua, non ascolti niente e nessuno quando ti metti una cosa in testa. Sono cose che si dicono ai figli, è normale.-
Clary annuì e pianse. Non piangeva mai, ma non seppe trattenersi, quella notizia l’aveva scossa nel profondo.
Jonathan le si mise vicinò e l’abbracciò.
-Mi dispiace, non volevo turbarti. Farò controllare la casa di Dorothea da Magnus. Andremo da lei , troveremo la coppa e potremmo ritornare alla vita di sempre, Clary te lo prometto.-
 
 
 
 
 
Quando Hodge finì di parlare , Simon, Izzy ,Alec e Jace lo fissarono sbalorditi.
-Che cosa?!- Simon era balzato in piedi. E camminava avanti e indietro.
-Che razza di mostro era per aver fatto quello al suo bambino.- Alec era inorridito.
 
-Dovete capire che Valentine era convinto di agire per un bene superiore. Voleva creare il guerriero perfetto. Era pronto a sacrificare lo stesso figlio per raggiungere il suo scopo.-
-Ma Clary non me lo ha mai detto.-
-Non credo che lei lo sappia. Se la Jocelyn di adesso è la stessa di allora, avrà protetto per bene i suoi figli. Jonathan però lo sa.-
-Aveva cinque anni, povero piccolo- Izzy si porto una mano sul cuore e pensò al suo fratellino.
-Beh, forse non avrei dovuto parlarvene , non volevo turbarvi- Hodge arrossì.
-No hai fatto bene, io dovevo sapere. Insomma Valentine , potrebbe volerla. Clary intendo, se non per il senso di famiglia, ma per i suoi poteri.-
-Si è quello che temo- Hodge era pensieroso.
-Non permetteremo che le accada nulla , sta tranquillo.- Jace mise la mano sull’elsa della sua spada.
-Valentine non è un semplice guerriero Jace, e di sicuro non si farà intimidire da te.-
-Lo so ma…-
Clary e Jonathan aprirono la porta della libreria, con Magnus che li seguiva.
-Ci sono novità?- domandò Simon vedendo l’espressione della sua parabatai.
-Sappiamo dove ci trova la coppa. Sappiamo dove l’ha nascosta mia madre!-

  
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