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Autore: RedelNord    24/09/2018    1 recensioni
E se Robb Stark si fosse alleato con Daenerys durante la sua guerra? E se i Karstark non lo avessero abbandonato? E se Arya avesse preso parte alla riconquista del Nord? The North Remembers è un'avventura di calibro epico che vi trascinerà in una delle storie più amate di tutti i tempi e ve la farà vivere come nessun altro potrà fare.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Jon Snow, Robb Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~“Dimmi chi è che come me combatterà con lealtà”
- Spirit-   “Spirit cavallo selvaggio”

 

 

 


Mik era logorato: dopo la morte di suo zio L'esercito di Karhold aveva abbandonato il Re, rimaneva solo il suo reparto. Il 3° fanteria leggera : seimila uomini. Li aveva radunati in uno dei tanti cortili che riempivano di vegetazione rigogliosa Delta delle Acque. Non era nemmeno sicuro che sarebbero venuti tutti. Lui d'altronde non sapevo se il momento che i suoi soldati avessero potuto dedicargli, se fossero venuti, sarebbe potuto servire a qualcosa. Ad ogni modo lui li aveva chiamati lo stesso, non poteva perdere il loro sostegno. Era concorde più che mai con la causa del suo Re ed avrebbe fatto di tutto pur di avere il loro appoggio. Il giardino in cui si trovavano era di una bellezza incantevole: Mik era seduto su un ceppo ed osservava il luogo. Il giardino era piccolo, rettangolare e soleggiato; ai bordi tutte aiuole decorate con i fiori più belli e colorati che Mik avesse mai visto. Lui era nato a Karhold nel nord e quella per lui non era una visione nella norma: la sua terra era fredda, spoglia, sassosa, desolata e ciò che vedeva lì lo incantava e non poco.
Karhold,in qualche modo, assomigliava a Grande Inverno anche se era molto più piccola e le sue mura forse la metà di quelle di Grande Inverno. In ogni caso quello era un luogo che non si poteva trovare ne a Karhold ne a Grande Inverno.
In mezzo al giardino si trovava un grande albero, un sicomoro, che si ergeva in tutto il suo splendore verso il cielo; era davvero stupendo. Mik non sapeva perché si stesse facendo ammaliare dalla bellezza di quel posto, si sentiva quasi un bambino: che vede il bello in ogni cosa. Egli però era convinto che ammirare un po' le bellezze di quel giardino gli facesse bene quasi per distaccarsi da ciò che era stato il suo vivere fino a quel momento. Da quando era partito per la guerra non era passato un giorno senza che avesse visto almeno una persona morire, d'altronde in guerra si muore sempre per qualcosa. Incominciarono ad arrivare le prime persone: Ross, Harry ed alcuni soldati, Mik sorrise non importa ciò che avrebbe potuto decidere, dove sarebbe andato o cosa avrebbe fatto; lui in ogni caso sapeva che i suoi amici l'avrebbero sempre seguito. Ross era figlio di uno dei tanti stallieri di Karhold ed aveva lui avuto l'incarico di occuparsi del cavallo di Mik prima di entrare nell'esercito. Era basso portava i capelli, dritti, neri e corti, in modo ordinato e accurato,Mik sapeva che ci teneva molto a quell'intonsa chioma fluente. Subito dietro a Ross avanzava verso di lui Harry. Harry era figlio di un generale di cavalleria, quindi un uomo con la guerra nel sangue. Era molto alto e bello e si vantava più volte con Mik e Ross di come lui avesse un dono naturale in fatto di donne e come queste cadevano ai suoi piedi dopo un semplice sguardo suadente. Mik rise a quel pensiero, ma le sue labbra non si inclinarono molto e comunque non molto a lungo, ma questo è l'effetto che fa la guerra alle persone: toglie dalle loro facce il sorriso e comunque fosse Mik non era mai stato uno che ride molto, il fatto è che Harry rideva anche per Ross e lui. Passarono poche ore e arrivò tutto il plotone. Mik non poteva essere più fiero dei suoi uomini; tutti erano arrivati, o meglio: tutti quelli rimasti.
Mik era pronto, non avrebbe indugiato oltre: era deciso a far rimanere quegli uomini li avrebbe convinti a continuare a combattere per il Re. L'uomo prese posizione sempre su quel ceppo, questa volta in piedi però. Mik guardò la folla e attese: il silenzio era assoluto, gli sembrò che persino gli uccelli avessero cessato di cantare per ascoltarlo. ”Soldati!” Iniziò, ”non serve che vi spieghi ciò che è successo, e ciò che ne è conseguito.” Non era un granché come inizio dopotutto ma Mik sapeva ciò che doveva dire perciò non si impressionò: ”per prima cosa vi vorrei ringraziare per essere venuti e per avermi concesso qualche momento del vostro tempo.” Il ragazzo proseguì: ”io non obbligo nessuno a fare ciò che non vuole , perché è meglio evitare di fare una cosa piuttosto che farla senza volerlo.” Mik poteva leggere gli sguardi dei soldati: molti sembravano chiedersi dove volesse andare a parare.  “Quando mi sono unito all'esercito di Robb e alla sua causa, l'ho fatto perché onestamente ci ho sempre creduto.” Ora tutti gli uomini avevano lo sguardo fisso su Mik nessuno bisbigliava, nessuno guardava il compagno, nessuno si muoveva impazientemente. Tutti gli occhi erano puntanti sul nipote di lord Rickard Karstark. ”So che molti di voi vorrebbero andarsene, certi di fare la cosa giusta rinnegando la causa per salvare la dignità.” Mik proseguì: ”Un nord libero, un nord indipendente. Queste parole sono le parole a cui io ho giurato fedeltà, sono parole il cui significato intrinseco è la libertà del popolo. La libertà mia e vostra, di tutti!” Mik non poté fare a meno di notare come tutti fossero interessati dalle sue parole: ”Io non vi biasimo se desiderate tornare. Dopotutto vi capisco, siete stanchi e affamati e volete solo che tutto questo finisca.” ”Be voglio dirvi una cosa: anch'io voglio che la guerra finisca.” “Mi manca mia moglie, mio figlio sta per nascere ed io non sono con lui. Ho tanti motivi quanti voi per ritornare. Allora perché non lo faccio?” Mik guardò il suo pubblico: alcuni di loro sembravano proprio chiedersi questo. ”Ciò che mi fa rimanere è l'amore. L'amore per loro.” In quel momento il ragazzo poté sentire un generale ed informe mormorio ma non ci bado:”Io amo la mia famiglia e ciò che desiderò è la loro felicità; è la loro sicurezza. Ed è per questo che continuo a combattere.” Mik si rese conto che il suo tono di voce era aumentato:  “Perché non è ignorando il nemico che lo sconfigge, è combattendolo!” L'uomo continuò: ”Non vi rendete conto che in questo modo fate il gioco del nemico?” “Andandovene, arrendendovi gli fate un favore! Perché sarà ad un passo in meno dall'imporsi su noi!” Mik ora stava urlando e sapeva anche di star andando a toccare gli animi di quelle persone. ”Loro non vogliono solo che voi molliate le armi. Loro vogliono che rinneghiate voi stessi, perché abbandonando il fronte voi abbandonate ciò per cui avete lottato finora, ciò per cui avete visto un amico morire, ciò per cui avete abbandonato le vostre case, le vostre famiglie.” ” Se noi però resteremo saldi nelle nostre convinzioni niente ci potrà fermare! E lo so che ci saranno momenti bui e che a volte ci verrà voglia di smettere di combattere ma se resteremo fedeli non ci faremo spaventare. Continueremo a lottare, magari fino alla morte ma sapremo di aver fatto la cosa giusta perché quando saremo lì abbandonati, soli e morenti saremo felici!” ”Felici perché abbiamo vissuto bene la vita che ci è stata offerta. E ognuno di noi se vuole può scrivere la storia del nord e dei Sette Regni. Perché ognuno di noi che sarà morto combattendo o sopravvissuto a guerra vinta potrà dire: “io non ho abbandonato la mia famiglia. Io non ho abbandonato il mio popolo, io non ho abbandonato la mia identità. Ma soprattutto  io non ho abbandonato la mia libertà.”  Mik poteva sentire l'assenso e l'entusiasmo dei suoi uomini crescere, allora sorrise:”allora ditemi uomini...” ”Volete vedere un leone dorato torreggiare su Grande Inverno?” Mik lo aveva chiesto urlando per spronare i suoi uomini, gli rispose un grido unanime : ”No!” ”Volete quella merda di Joffrey Lannister come re?” ”No!!” ”Volete che lo sterminatore di re venga a stuprare le vostre mogli?” Stavoltea il grido fu più forte: ”No!!!” Mik aggiunse, sempre gridando: ”Hurrà per re Robb!” I soldati allora risposero:”hurrà hurrà hurrà!” L'aria mattutina era piuttosto calda e Mik non riuscì a spiegarsi come mai avesse sentito un vendo gelido scorrergli lungo la schiena.        

 

 

 

   Salve ragazzi sono io: il vostro RedelNord. Mi spiace di essermi fatto attendere ma finalmente ci siamo, ecco a voi un nuovo capitolo. Spero possa piacervi e noi ci vediamo prestissimo con un nuovo capitolo ciao Ciao!

   
 
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