Fumetti/Cartoni americani > Voltron: Legendary Defender
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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    26/09/2018    0 recensioni
Raccolta di Drabbles e One-shot brevi dedicata ad una persona dolcissima
Capitolo 1: POV's Krolia, Sheith accennata
Capitolo 2: Primo bacio
Capitolo 3: Domestico
Capitolo 4: Monsters & Mana AU
Capitolo 5: Fall in love parte 1 (POV's Keith)
Capitolo 6: Fall in love parte 2 (POV's Shiro)
Capitolo 7: Keith raised by Krolia/BoM AU
Capitolo 8: Pompieri AU
Capitolo 9: Keith canta per Shiro
Capitolo 10: Werewolf AU
Capitolo 11: Gelosia
Capitolo 12: Moderno AU (attention: disease, angst, morte del personaggio)
Capitolo 13: Modello AU
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kogane Keith, Takashi Shirogane
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 2: Il primo di una lunga serie

(Primo bacio)



* * *




Keith guardò Kolivan lasciare la stanza con calma mentre sua madre si soffermò a lasciargli un bacio sulla fronte proprio dove vi era la benda.
Gesto che, probabilmente, qualche anno fa avrebbe creato dell'imbarazzo in Keith mentre in quell'istante gli fece nascere un sorriso sulle labbra per quel gesto tanto affettuoso e materno.
Krolia seguì Kolivan ma si fermò all'ingresso sorridendo ad una figura che Keith, da quella distanza, non poteva scorgere.
Quando, prima di sparire, Krolia appoggiò una mano sulla spalla dell'altro, Keith si chiese seriamente chi potesse essere ma quando Shiro fece il suo ingresso tutto fu più chiaro.
Il viso di Keith si rilassò e non riuscì a trattenere un sorriso ricambiato da Shiro.
   << Oh, ma quale onore Capitano. >> Lo salutò Keith continuando a sorridere non lasciandosi sfuggire, però, che Shiro nascondesse qualcosa dietro la schiena.
  << Ti prego, non anche tu. >> Si lamentò Shiro arrossendo.
Keith non riuscì a trattenere una risata. << Perché no? È quello che sei e te lo meriti. >>
  << Sì, ma non credo riuscirò a farci l'abitudine tanto presto nel sentirmi chiamare così. >> Spiegò Shiro. << Sopratutto da te. >> Aggiunse mentre si avvicinava al letto.
  << Peccato. >> Sussurrò Keith attento al non farsi sentire mentre continuava a ridere.
  << Uhm. >> Farfugliò Shiro attirando l'attenzione di Keith che si rese conto solo in quell'istante che Shiro era ormai a pochi passi dal letto ma che si era avvicinato al comò accanto. << Ti ho portato dei fiori. >> Disse mostrandoglieli smettendo di nasconderli dietro la schiena.
Il sorriso di Keith si fece più ampio e Shiro poté sentire le proprie guance andargli in fiamme alla vista. << Sì, ecco è consuetudine portare dei fiori a chi è ricoverato così ho pensato che fosse un gesto carino e- >>
   << Grazie. >> Lo interruppe Keith mettendo fine all'agonia nella quale Shiro stesso si era incastrato ma che, comunque, trovava molto carino.
Shiro si ammutolì e, posando i fiori, si sedette sul letto.
   << Mi hanno detto che hai fatto un bellissimo discorso. >> Disse Keith. << Mi dispiace essermelo perso ma ero un po'... incosciente in quel momento. >>
  << Lo so, non importa. >>
  << Lo sai? >> Chiese Keith confuso.
  << Sì. >> Rispose Shiro imbarazzato. << Sono venuto a farti visita. Sapevo che vederti prima di fare il discorso mi avrebbe fatto sentire meglio. Ero preoccupato, tutto qui. >>
Keith non disse niente anche se Shiro poteva chiaramente leggere lo stupore nel suo viso.
Presosi di coraggio Shiro continuò. << Anche se, devo ammettere, mi avrebbe fatto più piacere averti lì al mio fianco. >>
Keith abbassò lo sguardo arrossendo.
C'era qualcosa di strano, di diverso. Keith riusciva a sentirlo nell'aria, nel modo di parlare di Shiro, era una sensazione familiare ma in un contesto del tutto sbagliato.
Era come ritrovarsi sul campo di battaglia.
Ecco dove l'aveva già provata quella sensazione.
L'adrenalina che ti scorre nelle vene, il cuore che inizia a battere forte in petto, la sensazione che sta per accadere qualcosa ma non sai bene cosa e la paura di reagire in modo sbagliato.
Il silenzio di Keith allarmò Shiro che in fretta aggiunse. << Sì, insomma sarebbe stato più logico! Un discorso da parte del Capitano e dal leader di Voltron- >> Keith interruppe di nuovo Shiro ma stavolta con l'ausilio delle sue labbra contro quelle dell'altro.
Keith si era avvicinato a Shiro facendo peso sulle ginocchia sul letto, afferrando il colletto della uniforme di Shiro si porse in avanti finché le sue labbra secche, per via del tempo passato incosciente, incontrarono quelle morbide di Shiro stupito dal gesto.
Quando Keith si ritrasse appoggiando di nuovo la schiena sul cuscino rialzato, entrambi erano rossi in viso e nessuno dei due proferì parola.
Dopo un silenzio che sembrò infinito, Keith iniziò una leggera risatina nervosa e imbarazzata che, però, fu seguita subito da quella Shiro che sembrava vera, genuina, felice.
Keith si rilassò al sentirla ed entrambi, adesso, scoppiarono in una risata tenendosi per mano felici.







NdA: Ammetto che scrivere questo capitolo è stato molto divertente, quindi spero abbia divertito anche voi.
Avevo un sorriso stupido tutto il tempo.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Al prossimo capitolo.


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