Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Ricorda la storia  |      
Autore: LorasWeasley    26/09/2018    3 recensioni
[katsudeku]
"Tutti sapevano dell’odio che Bakugou provava verso Deku, non era una cosa che il ragazzo avesse provato a nascondere dal primo giorno di scuola del primo anno.
Ma allora perché la più grande paura di Bakugou era vedere Deku morto?"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La paura più grande


Ormai mancavano poche settimane prima che anche il loro ultimo anno in quella classe così legata finisse.
Pochissimo prima di diventare veri eroi professionisti.
C’erano stati litigi all’interno della sezione A, discussioni e continue lotte per superare gli altri. Ma si erano anche rafforzati sempre di più i legami, l’amicizia e, in alcuni casi, l’amore. Nonostante il continuo desiderio di essere i migliori non ci pensavano due volte prima di fermarsi e tornare indietro per aiutare qualcuno, non importava se questo avesse bisogno di un semplice supporto o un vero e proprio aiuto.
Erano cresciuti insieme ed erano maturati, arrivando a quel traguardo che tutti agognavano dal primo istante in cui avevano messo piede in quella scuola.
Visto che mancava così poco i professori, e soprattutto il loro coordinatore, li stavano facendo allenare più di quanto non avessero mai fatto.
Quella mattina Aizawa entrò in classe con il suo cipiglio serio e annoiato come sempre, diede loro il buongiorno e iniziò a spiegare cosa avrebbero fatto in quella giornata.
-Oggi faremo un test un po' speciale, un test che vi porterà al vostro limite fisico e psicologico.
Dei mormorii interessati si diffusero tra i ragazzi, l’uomo aveva la loro più completa attenzione.
Ma non aggiunse nessun’altro particolare –Vi spiegherò tutto nel posto dove si svolgerà, per adesso andatevi a mettere le vostre divise.
 
Dopo che ognuno di loro fu pronto vennero portati in una parte della struttura del liceo UA che sapevano essere in ristrutturazione, forse avevano finito i lavori e finalmente loro potevano testare qualcosa di nuovo.
Entrarono in questa stanza abbastanza grande, nella quale vi erano dei grandi schermi e abbastanza sedie e divani per far sedere tutti tranquillamente.
La stanza non era vuota, insieme ad Aizawa avrebbero controllato il test anche All Might, Cementos e Midnight. Oltre a loro c’era un altro uomo che nessuno aveva mai visto.
Fu Midnight a prendere la parola quando ognuno di loro si trovò un posto a sedere.
-Oggi, singolarmente, farete un test contro quest’uomo, Yuri. Ha un quirk potente e non l’abbiamo mai usato contro una classe, ma data la situazione, dato che state ormai per diventare veri e propri professionisti e dato che siete una delle migliori classi che lo UA abbia mai avuto, abbiamo deciso di fare questo esperimento.
-Se è un quirk potente, perché nessuno ha mai sentito parlare di lui?- Chiese Iida quando gli diedero il permesso di parlare dopo che aveva alzato la mano.
Fu l’uomo a rispondere, non aveva il tono di chi se l’era presa per quella insinuazione, anzi era calmo e sembrava interessato a ognuno di loro, come se li volesse scrutare nel profondo.
-È un quirk potente, ma che non potrei usare in un combattimento. Per questo non lavoro in strada, ma nelle retrovie e durante alcuni interrogatori più difficili.
Adesso la curiosità era alle stelle e tutti pendevano dalle sue labbra.
Yuri non attese molto prima di continuare a spiegare quello che avrebbero fatto.
-Se tocco per 15 secondi una persona riesco a capire qual è la sua più grande paura e posso proiettarla nel suo cervello. Questa persona non si rende conto di essere all’interno di un’illusione.
Fu Aizawa a spiegare il resto.
-La stanza che si trova oltre quella porta- e indicò una semplice porta anonima dietro di lui –è stata progettata per resistere a qualsiasi tipo di quirk, potrete scatenare tutto il vostro potere senza preoccuparvi di far danni. È un test che nasce per portarvi al limite, sia fisicamente che mentalmente, perché dovrete combattere contro la vostra paura più grande, totalmente da soli e senza l’aiuto di nessuno. Ed è una situazione che magari potreste ritrovare in futuro, durante un vero combattimento con dei villain. Potreste trovarvi da soli in una situazione a voi spiacevole. Ma è questo che fa un eroe e voi dovete essere pronti a tutto.
Momo alzò la mano, quando Aizawa le fece segno di parlare lei si schiarì la voce leggermente imbarazzata –E quegli schermi? Tutti voi vedrete l’illusione? La nostra paura più grande?
-Certo che si, come faremo se no a giudicarvi?
 
I primi a svolgere il compito furono Momo, Kirishima, Jiro e Mineta.
Tutto andò in modo tranquillo e senza troppi intoppi, i ragazzi davano davvero il loro massimo all’interno di quella simulazione, proprio perché appunto pensavano che fosse la realtà.
Aizawa e gli altri professori erano molto soddisfatti della situazione.
Alcune paure erano anche divertenti, ma oltre qualche risata mentre il diretto interessato stava ancora svolgendo il test, nessuno aveva insultato o schermito i loro compagni.
Poi era toccato a Bakugou, il ragazzo aveva il volto più scuro e svogliato di sempre.
Si mise davanti all’uomo con il quirk dell’illusione e lo guardò in cagnesco per tutti i secondi che a questo servirono per assimilare i suoi poteri.
Quando staccò la mano l’uomo aveva alzato un sopracciglio sorpreso –è interessante la tua paura.
Katsuki sbatté le palpebre confuso, lui non aveva paura di nulla e comunque non riusciva a capire cosa volesse intendere con “interessante”.
Sbuffando entrò nella sala, si mise in posizione al centro e attese.
Passò pochissimo prima che i suoi pensieri vennero totalmente annullati e si ritrovò all’interno del suo scenario di paura.
 
Izuku aveva visto con interesse le prove di tutti i suoi amici prendendo appunti.
Per quella di Kacchan era ancora più concentrato, il suo amico d’infanzia era sempre così schivo e poco incline ad aprirsi con gli altri che Midoriya cercava di rubargli tutti quei piccoli momenti per comprenderlo meglio.
Si bloccò all’istante, gelando sul posto, mentre il suo quaderno e la sua matita cadevano a terra, non appena si rese davvero conto di quello che stava venendo proiettato negli enormi schermi di fronte a loro.
Lo scenario base era un po' simile a quelli di tutti gli altri, si trovava in una città mezza distrutta, sirene e incendi in sottofondo, palazzi crollati e macerie un po' ovunque.
Il villain contro cui doveva combattere era una sagoma nera, non aveva preso le sembianze di qualcuno in particolare, segno che la più grande paura di Bakugou non fosse un villain o qualcuno in particolare.
Sentirono l’ombra nera ridere, poi lanciare sprezzante verso di lui qualcosa, o meglio, qualcuno.
Era un corpo, un corpo inerme pieno di ferite e sangue secco. Un corpo morto.
Ed era il corpo di Midoriya.
Tutti i suoi compagni di classe erano shoccati come lui e si girarono nella sua direzione, anche i professori erano confusi.
Tutti sapevano dell’odio che Bakugou provava verso Deku, non era una cosa che il ragazzo avesse provato a nascondere dal primo giorno di scuola del primo anno.
Ma allora perché la più grande paura di Bakugou era vedere Deku morto?
Izuku boccheggiava, nessuna parola riusciva a uscire dalla sua bocca, cosa poteva dire davanti una scena del genere?
All’interno della simulazione, credendo che fosse la più completa realta, Bakugou si avvicinò tremante al corpo di Midoriya.
Si gettò in ginocchio al suo fianco iniziando a mormorare –No… No…
Lo prese in braccio delicatamente e se lo strinse al petto, quasi cullandoselo.
La voce del Villain si diffuse forte e chiara –Non è quello che hai sempre desiderato? Non gliel’hai ripetuto milioni di volte di morire? Non fare l’ipocrita Bakugou Katsuki.
-Io non volevo questo!- l’urlo di Bakugou fu potente, stravolto dal dolore e dalla rabbia, le guancie piene di lacrime che con rabbia cercava di scacciare.
-È quello che gli hai sempre augurato. È tutta colpa tua se è morto.
-TI UCCIDO!- Katsuki aveva posato delicatamente il corpo inerme di Izuku a terra, poi si era lanciato contro quella figura nera iniziando il combattimento.
Nella sala di controllo il silenzio era densissimo, Midoriya si era portato entrambe le mani alla bocca, sconvolto da tutto, non riusciva a staccare gli occhi dallo schermo, dalla figura di Kacchan.
Neanche si rese conto che si era fatto sempre più vicino agli schermi e aveva iniziato a piangere a sua volta.
Le esplosioni di Bakugou erano potentissime, come non le aveva mai usate, perché sapeva fino a dove poteva spingere il suo corpo. Ma in quel caso era come se non gli importasse, come se si volesse annullare completamente in quel combattimento.
I muscoli tesi al massimo, il fiato corto, il sudore sparso per il corpo, lo sguardo di fuoco e l’odio tangibile.
-È inutile che uccidi me, tanto saprai sempre e comunque che la colpa di tutto questo è solo tua.
Bakugou urlò, poi tornò all’attacco con ancora più potenza di prima.
Quello fece risvegliare Midoriya dal suo shock, si girò verso Yuri, l’uomo che stava ancora manovrando la sua illusione e gli urlò contro –Basta! Si sta uccidendo! Dovete fermarlo!
L’uomo aveva la fronte imperlata di sudore, creare quell’illusione così potente gli stava togliendo più forze del previsto, ma non fece nulla per smettere, semplicemente lanciò uno sguardo ad Aizawa per chiedere il suo parere.
Il loro professore aveva il suo solito sguardo serio, stava studiando per bene la situazione.
-Non ancora- annunciò infine –Può continuare.
Izuku strabuzzò gli occhi lucidi incredulo, gli stavano permettendo di suicidarsi.
-No!- urlò correndo verso la porta oltre la quale si stava svolgendo quello scontro assurdo.
Aizawa lo intercettò costringendolo nelle sue bende e fissandolo gli annullò il quirk.
Midoriya protestò, cercando di liberarsi, ma era impossibile senza poter utilizzare il suo potere.
Cadde in ginocchio piangendo –Kacchan! Sono vivo, KACCHAN!
Ovviamente il diretto interessato non poteva sentirlo e proprio in quel momento si stava preparando alla sua esplosione finale, aveva entrambe le mani in posizione, la fronte corrugata e il respiro affannato.
Produsse un’esplosione tale da spingere il suo corpo oltre il limite.
Senza forse si accasciò a terra, distrutto.
-Basta così- disse solo a quel punto Aizawa.
Lasciò andare Izuku che fu il primo ad spalancare la porta e correre da Bakugou.
Il biondo era ancora riverso a terra, il dolore ai muscoli fortissimo, l’ossigeno che non era mai abbastanza quello che entrava nei suoi polmoni, la mente totalmente confusa mentre tornava alla realtà.
Midoriya si gettò al suo fianco con così tanta enfasi che si fece anche male, lo afferrò e lo strinse in un abbraccio continuando a singhiozzare tra i suoi capelli.
I muscoli di Bakugou protestarono per il movimento brusco e un piccolo lamento uscì dalle sue labbra, non rispose all’abbraccio, ancora confuso non capiva cosa fosse appena successo.
Poi li raggiunsero anche gli altri loro compagni, c’era chi aveva una faccia spaventata come Uraraka e Ashido, chi lo fissava incredulo come Kirishima e Shoto e chi era confuso come Denki e Iida.
A quel punto ogni cosa fu di nuovo chiara e limpida nella sua mente.
Gli venne di nuovo voglia di piangere per la rabbia e l’imbarazzo. Non era possibile che la sua più grande paura fosse proprio quella e, soprattutto, che tutti quanti avevano appena visto quello che era successo.
Spinse via Deku con uno spintone e si rimise in piedi ignorando la protesta dei suoi muscoli, metà correndo e metà zoppicando andò fuori, dalla stanza e dalla struttura.
Dopo quello che aveva passato nessuno lo fermò ma anzi, Aizawa lasciò liberi tutti dicendo che avrebbero continuato i test il giorno dopo.
 
-Kacchan- pigolò piano Midoriya restando a diversi passi alla sue spalle.
Vide le spalle di Bakugou irrigidirsi e solo dopo qualche secondo borbottare –Sparisci Deku.
Ovviamente Midoriya non lo ascoltò e lo sapevano benissimo entrambi.
Izuku gli aveva lasciato il suo tempo, ma quando l’altro ragazzo non si era presentato al pranzo era andato a cercarlo.
Sapevano entrambi che dovevano parlare, che quello che era successo non poteva essere dimenticato.
-Kacchan- riprese Izuku avvicinandosi a lui lentamente, come si faceva con un animale ferito per non spaventarlo.
-Se dovessi morire- la voce gli tremava –Non sarebbe mai colpa tua.
Bakugou si girò di scatto, gli occhi che fiammeggiavano d’ira, lo afferrò per il colletto della divisa scolastica alzandolo leggermente da terra.
Midoriya non fece nulla per sottrarsi.
-Tu non devi morire, chiaro!?- sibilò tra i denti con uno sguardo serissimo.
 Deku non distoglieva lo sguardo dal suo, lentamente avvicinò le mani al suo volto e immergendole tra quei capelli sempre spettinati lo spinse verso il suo volto poggiando le labbra sulle sue.
Lo baciò dolcemente, si rese conto che era quello che aveva sempre voluto fare, ormai non sapeva più neanche lui quando era iniziata, quando era passato dal provare solo ammirazione per quel piccolo ragazzino sempre avanti a lui a quel nuovo tipo di sentimento.
Bakugou era solo sconvolto, in una giornata aveva provato così tante cose diverse e intense che non era sicuro sarebbe arrivato alla sera ancora vivo.
Provò a distaccarsi da quel contatto, ma Izuku non glielo permise usando un minimo del suo quirk per trattenerlo.
Continuò a baciarlo con lentezza, trasmettendogli tutto quello che nessuno dei due avrebbe mai avuto il coraggio di dire a parole.
“Va tutto bene amore mio, ora sono qui, sarò sempre qui.”
Si staccò solo quando sentì un singhiozzo sommesso e qualcosa di bagnato e salato tra le sue labbra.
Bakugou lo strinse a se, piangendo sulla sua spalla e respirando il suo odore.
Lo strinse come se avesse paura di vederlo scomparire da un momento all’altro, come se fosse il suo unico salvataggio per non crollare definitivamente.
-Eri morto… Eri morto tra le mie braccia e non potevo… Non potevo sopportare…
-Sono vivo- lo rassicurò Izuku stringendosi di più a lui –Sono vivo, sono qui e non me ne andrò.
Rimasero in quella posizione per un tempo infinito, le barriere di Katsuki completamente crollate mentre davano inizio a qualcosa di completamente nuovo per entrambi.

[2266 parole]

_________________________________________________________________
Ciao! Non è la prima volta che scrivo in questo fandom ma per chi non dovesse ancora conoscermi, piacere Deh!
Non ho molto da dire su questa storia, spero che voi possiate lasciarmi dei commenti, se vi è piaciuta o meno.
Il personaggio di Yuri è totalmente inventato, non so se in futuro ci sarà nel manga un personaggio con un potere del genere o simile, mi piaceva l'idea e ho scritto così questa OS.
Amo il personaggio di Aizawa e spero che non fraintendiate quando ho scritto attraverso i pensieri di Deku che stava permettendo a Bakugou di suicidarsi, è ovvio che non è così ma Izuku parlava semplicemente perchè stravolto dal dolore. Sappiamo tutti che Aizawa ama i suoi "pulcini" e non gli permetterebbe mai qualcosa di così tragico.
Infine spero che il personaggio di Bakugou non risulti OOC, so che l'ho fatto piangere parecchio alla fine, ma penso che in ogni caso resti un umano, e per tutte le emozioni che ha provato in un giorno solo ci stava, quindi spero che anche per voi vada bene.
Detto questo ho scritto molte altre storie su loro due e sulla TodoMomo, quindi tenete d'occhio il mio profilo che tornerò presto! ;)
Un bacio, Deh
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley