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Autore: Scribacchino_Fra_De_Mi    26/09/2018    0 recensioni
[Le relazioni pericolose (Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos)]
[Le relazioni pericolose (Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos)] Torna in città, scemotto.
Lo so che non vuoi che ti chiami così, ma non posso farne a meno, soprattutto perché mi stai abbandonando qui, nel nulla più assoluto!
Lascia perdere quella vecchia sclerotica di tua zia e vieni subito a trovarmi. Sarà milionaria, ma non ne vale la pena!
No, scemotto, no: non pensare che ti rivoglia con me solo perché sono annoiata.
Tranquillo, lo dico più per te che per me.
Ho un nuovo gioco da proporti: una bambolina meravigliosa. (dalla lettera II)
Se Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos fosse vissuto ai giorni nostri, in Italia, come sarebbero state le sue Relazioni Pericolose? Il romanzo epistolare più chiacchierato del XVIII secolo rivisto in una chiave contemporanea e nostrana.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Da: CeciliaV@gammamail.sic
A: SofyCanar@ gammamail.sic
Oggetto: Re:
Data e ora: 4 settembre 21:55

Avevi ragione tu, Sofy.
Le tue profezie hanno più successo dei tuoi consigli.
Mi avevi detto che se mi fossi incontrata con lui, alla fine avrei ceduto.
In fondo, però, permettimi di ricordare che non avevo deciso di chiudere con lui perché non mi piacesse, ma per mia madre.
Ti dirò, anzi, che non me ne pento affatto.
Forse è vero che mia madre ha le sue buone ragioni, ma sai che ti dico? Non lo sono abbastanza.
Quando l’ho visto, in quella stanza ad aspettarmi, sono entrata in quella stanza che già piangevo! Come potevo non piangere?
Lo amo! Lo amo tanto! Piango ancora adesso, guarda!
Ero risoluta a spiegargli tutto, raccontargli (quasi) tutto quello che era successo, ma quando ho visto così triste… era come un labrador maltrattato.
E non è la parte “mammina” che è in me che risveglia. Tutt’altro.
E non è solo.
Non so come spiegarmi... non sono brava, lo sai… se tu fossi la Mertuli non avrei bisogno di farmi capire, mi capiresti con uno sguardo. Ho paura invece che se tu mi vedessi ora, non mi riconosceresti.
Vedi: è come se io stessa fossi totalmente diversa da quando lui è nella mia vita. Tutto quello che ho fatto prima, i giochi le risate, le nostre bravate che ci facevano sentire così vive non sono niente se paragonati a quello che sono ora grazie ai sentimenti che provo per lui, a quello che vivo quando sono con lui.
Mi sembra di non aver vissuto prima di averlo incontrato.
È un tormento, ma un tormento così bello che non so se riuscirò mai a farne a meno.
I libri che leggevamo non sono niente a confronto: non riescono a spiegare.
Io non riesco a spiegare.
Non sai quanto vorrei che tu fossi me per farti provare quello che provo io… beh, no: non proprio al mio posto (sono gelosa di quello che ho!) ma che fossi in una situazione come la mia. Potresti caprie senza che io debba trovare parole che non ho…
Dan riempie le mie giornate, le mie notti… riderai, ma non posso non pensare a lui neanche quando sono al cesso.
Per quale motivo mia madre è così contraria, secondo te?
Mi sono tormentata tantissimo per questo.
Ne ho parlato anche con la Mertuli, sai? Non le ho detto tutto quello che mia madre ha fatto, quello l’ho detto solo a te, ma non potevo non dirle niente. È una donna così di polso non riesco a non sciogliermi davanti al suo sguardo… a volte vorrei che Dan avesse quella fermezza.
Perché no, tanto bello, tanto caro ma persino lei è più virile…
Le sono bastate due parole per farmi ammettere che alla fine sono tornata da lui. Ha sorriso scuotendo la testa e mi ha guardato con un tale affetto che mi sono sentita rincuorata.
Pensavo che anche lei fosse sicura della ragionevolezza delle motivazioni di mia madre… ma ora penso che non le conosca affatto. Si trova combattuta dall’essere un’amica leale con me e un’amica leale con lei.
Credo però mi preferisca, visto certo sguardi di scettica incomprensione che le lancia quando pensa di non essere vista.
Beh, diciamocelo: mia madre è una casalinga annoiata che ha sposato un uomo ricco, lei è una donna che si è fatta da sola e solo quando era all’apice del suo successo si è sposata, tra l’altro con un uomo che non era del suo ambiente e per cui ha perso parecchia notorietà.
Sono due stili di vita, i loro, completamente diversi. A volte mi chiedo come sia possibile che siano amiche, ma poi ricordo che mio padre e il defunto marito della Mertuli erano cugini… e io mi sento sempre più fortunata.
Sa ascoltarmi e sa condurmi.
Posso confessarti una cosa?
Lo so che l’ho già detto, ma preferisco ribadirlo: Dan è fantastico.
Ha un solo difetto: è TROPPO melodrammatico.
Quando ho incontrato Dan e ci siamo riconciliati… a un certo punto mi sono chiesta quanto fosse bello se lui avesse il carattere fermo e altero della signora Mertuli… un po’ mi sono vergognata, ma sarebbe molto più virile.
Forse è colpa della sua autorevolezza, ma ha uno sguardo che sembra leggerti dentro e sottometterti… se lo avesse Dan, non so cosa potrei fare per lui…
Ridicolo, vero? Mettere nel ragazzo di cui sono innamorata qualcosa della donna che ho eletto come mio modello.
Forse perché lei è imprenditrice di se stessa, perché è… beh, è una donna. Una di quelle con la D maiuscola. Sa quello che vuole e sa come ci si comporta.

Quanto vorrei che tu fossi qui: sai che non sono brava a trovare le parole per spiegarmi.

TVB
Cece
   
 
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