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Autore: carrion    27/09/2018    2 recensioni
Dopo aver sconfitto l'Anuk-ite e i cacciatori, Liam aveva bisogno di una pausa;
lui e Theo decidono quindi di partire per un viaggio on the road.
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Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Liam si sentiva a disagio e si morse le labbra mentre spostava lo sguardo su Theo. Non stava parlando. Non aveva parlato per più di un’ora. A Liam era stato bene per i primi minuti, mentre Theo tornava alle poche bottiglie che erano rimaste con una smorfia dipinta in viso e entrambi si erano rimessi i vestiti evitando il contatto visivo, perché preferiva che Theo stesse zitto piuttosto che lo prendesse in giro per la cosa del tatuaggio di poco prima.

Ma ormai era successo un secolo fa. Liam era riuscito a cacciarsi l’incidente in un angolino della memoria e ad ignorare l’imbarazzo che aveva provato, e quando aveva ripensato a quanto strana fosse dovuta sembrare tutta la situazione a Theo visto che aveva continuato a passargli un dito sulla clavicola sfregandola come il genio della lampada. Ma ora era completamente pronto per dimenticare il momento o almeno ad accettare le prese in giro di Theo. Aveva già pronte un paio di frasi per ribattere e  aveva preparato una scusa che avrebbe perfino convinto se stesso che stesse dicendo la verità. Era prontissimo all’attacco di Theo.

Theo, comunque, non sembrava essere sulla sua stessa lunghezza d’onda. Liam era anche abbastanza sicuro che non fosse nemmeno nello stesso mare.

La chimera era accucciata su se stessa. Non troppo, in realtà, perché le sue gambe dondolavano nell’acqua dalla lingua di roccia nella caverna ma Liam riusciva a vedere le sue spalle che gli arrivavano alle orecchie e riusciva a sentire lo stupido ticchettio tap, tap, delle dita di Theo sulla bottiglia che aveva stretta in mano. Liam era abbastanza sicuro che Theo avesse dimenticato che ci fosse anche lui. Stava fissando l’acqua, senza guardarla davvero. Il suo respiro era stabile a parte dei sospiri occasionali come se avesse dimenticato come si facesse a respirare.

In ogni caso Liam rimase confuso perché non riusciva a capire cosa stesse tormentando Theo. Era come se quando avesse guardato Liam avesse davvero visto l’anuk-ite. E Liam, bè Liam si sentiva inutile perché non sapeva cosa fare. Non sapeva nemmeno da che parte iniziare. Il momento era stato sicuramente strano, ma non spaventoso. Avrebbe dovuto essere solo stata una cosa divertente su cui farci una risata dopo un po’ aggiungendo un ‘amico, mi sa che l’alcool mi sta prendendo’. Non avrebbe dovuto lasciare Theo in uno stato catatonico.

Liam si alzò lentamente, avvicinandosi a Theo, le scarpe facevano fin troppo rumore sulla roccia ma Theo non batté ciglio. Il Beta si dondolò un po’ sui piedi, seguendo lo sguardo di Theo sul lago come per trovare una risposta a cosa cazzo stava succedendo sotto l’acqua di così interessante. Guardò nuovamente Theo.

Era pronto a litigare, a forzare Theo a parlare di qualsiasi cazzo di cosa gli stesse succedendo, aprì anche la bocca con l’intenzione di farlo ma poi ingoiò tutto e gli uscì solo un piccolo gemito smorzato quando entrò nel campo visivo di Theo. Aveva gli occhi umidi e la luna vi si rifletteva all’interno. La sua mano tremava attorno alla bottiglia mentre ticchettava, una volta, due.

“Theo.” disse Liam, delicatamente ma anche in questo modo Theo sobbalzò, il suo sguardo schizzò su Liam e si irrigidì. E davvero, Liam conosceva solo un modo per far rilassare Theo quando era in paranoia. Liam si rannicchiò vicino a Theo, sorridendo nervosamente. “Hai bisogno della tecnica di prevenzione dagli incubi?” scherzò cercando la mano di Theo, ma nel momento in cui le sue dita sfiorarono la pelle di Theo, quest’ultimo la spostò in un batter d’occhio.

“Non toccarmi.” righiò. Liam lasciò ricadere la mano per la seconda volta quella sera, mentre l’umiliazione iniziava a farsi strada dentro di lui mentre fissava il posto vuoto dove poco prima era seduto Theo. Quello non era assolutamente la reazione che Liam si aspettava. “Vado a letto.”

“Ok” mormorò Liam chinando la testa per nascondere le sue guance bordeaux mentre sentiva Theo allontanarsi.

“Vieni? O hai intenzione di dormire qua?” chiese Theo e onestamente, l’idea non era poi così male. Sembrava molto meno imbarazzante che raccogliere l’orgoglio e seguire Theo alla radura. Ma comunque, l’idea di far credere a Theo che si stesse nascondendo da lui nelle cave come un vero eremita non lo allettava affatto quindi Liam si alzò e seguì Theo sul sentiero di sassi.

Il ritorno fu tranquillo, i due entrarono nella tenda di Eric lasciandolo nel mezzo. Liam fu deluso di scoprire che usare Eric letteralmente come barriera tra lui e Theo non serviva a smorzare l’umiliazione che provava. Si girò dalla parte della tenda mentre sentiva Eric russare nel sonno.

Liam cercò di stare fermo, di convincere se stesso ad addormentarsi ma non cambiava nulla, soprattutto vsto che Theo continuava a muoversi ogni due secondi e le sue stupide dita non la smettevano un attimo di ticchettare da quando si erano sdraiati, era stupito dell’abilità di Eric di dormire con tutto quel rumore. Quando passò mezz’ora Liam sentì Theo muoversi ancora e il rumore delle coperte mentre si alzava. Liam sospirò di sollievo quando realizzò che Theo stava uscendo dalla tenda per passare la notte a camminare su e giù. Un qualcosa a cui Liam era abituato prima di aver iniziato la questione del tenersi per mano. Sapeva come trattare il Theo del ‘dormire è per i deboli’.

Era molto più semplice per Liam spegnere la mente, o almeno calmarsi sapendo che Theo tra non molto sarebbe stato lontano dalla sua vista. Il fatto era che Theo stava bene fino a quando Liam aveva mosso la mano, certo sembrava un po’ confuso ma non era una cosa inaspettata, nemmeno Liam aveva la minima idea su cosa stesse facendo. Ma il fatto che Liam avesse mosso la mano aveva cambiato qualcosa.. innescato qualcosa.

La conseguente reazione di Theo probabilmente aveva avuto molto meno a che fare con Liam e molto più con qualsiasi cosa avesse provocato in lui quel sentore di paura che aveva percepito anche Liam.

“stai bene?” chiese Liam prima di riuscire a fermarsi. Theo si immobilizzò. “Intendo..”

“Starò bene.”

“E, noi siamo a posto, vero?”

“Si Liam, siamo a posto.” disse dolcemente Theo.

“Ok.. bene.” decise Liam, arrossendo.

“Dormi un po’ ora, Pumpkin.”

*

Liam era felice di trovare Theo più di buon umore quella mattina, ovviamente le borse sotto gli occhi stavano tornando ma era seduto vicino a Liam e aveva intrapreso una discussione con Guns come se nulla fosse successo.

Dopo una colazione veloce fatta con quello che era rimasto del cibo che Sammy e il branco avevano portato iniziarono ad aiutare a preparare i bagagli e a ripulire la radura. Sacchetti della spazzatura pronti per accogliere le cartacce che potevano aver lasciato in giro.

Dopo un ultimo controllo della radura e di Casa del cool partirono. Sammy guidava il gruppo mentre si inoltravano nel bosco con le borse in mano.

“Hey Theo, non siamo arrivati dall’altra parte?” chiese Liam. Theo arrossì quando Moe rise.

“Sì” disse lentamente Theo.

“Quindi.. perché andiamo da questa parte?”

“Perchè Theo non sa leggere le mappe.” disse Moe. “C’è un parcheggio a due ore da qua.”

“Due ore?” chiese Liam. “Ci hai fatto camminare per sei ore e mezza quando c’era un-“

“Sono cresciuto in una fogna, non ho avuto molto tempo per capire come leggere una mappa.”

“E’ la tua scusa per ogni cosa?”

“Più o meno.” disse Theo sistemandosi meglio un sacchetto della spazzatura sulla spalla.

“ok, ma comunque la nostra macchina è dall’altra parte.”

“Le macchine sono più veloci dei piedi.” disse Moe.

“Devo già lasciare giù questi due.” disse Sammy indicando Moe e Eric. “Passeremo vicino a dove siete parcheggiati quindi vi lascerò alla vostra macchina.”

“Oh bè, alllora grazie.”

“Non ringraziarmi ancora.” disse Sammy. “Amo i miei figli ma credimi, fagli fare quindici minuti di camminata e poi vorrai fare le sei ore da solo.”

“Non so di cosa tu stia parlando. Siamo deliziosi.”

“Ovviamente tesoro.” disse Sammy.

Dieci minuti dopo Guns aveva iniziato il gioco del vedo con il mio occhio.

Cinque minuti dopo la parola albero era stata la risposta per ventisette volte.

“La smetteranno?” chiese Liam speranzoso, Sammy alzò le spalle.

“Forse.”

“Vedo con il mio occhietto, qualcosa che inizia per A-“ disse Eric.

“E’ albero?” chiese Sara.

“Come hai fatto ad indovinare?”

“Sono stata molto fortunata.. ok, vedo con il mio occhietto.. qualcosa che inizia peeeeer.. A:” Moe rise sentendo Theo che bestemmiava sottovoce.

*

Raggiungere il parcheggio fu come cercare l’acqua nel deserto. I ragazzi avevano finalmente finito di fare i loro giochi stupidi che avevano fatto per tutta l’ora e mezza precedente e corsero verso i rispettivi veicoli.

I sacchi della spazzatura furono lasciati in un bidone lì vicino fino a farlo straboccare e poi le persone pian piano scomparvero dal parcheggio finché rimasero solo quelli che Liam conosceva per nome. Guns e Theo erano piegati sul tetto di una mini rosa big babool mentre si scambiavano i numeri di telefono su dei foglietti di carta, visto che i cellulari di tutti erano scarichi da un po’. Eric e Moe stanno aiutando Sammy a caricare tantissimi bagagli nel retro della station wagon.

“Ragazzo di chiesa!” La testa di Liam spuntò da dove stava osservando Sara scalare la spazzatura cercando di incastrare gli ultimi sacchi nel bidone. Dodo marciò verso di lui con una bottiglia sotto al braccio. “Tieni.” disse facendo donolare la bottiglia sotto al naso di Liam. “Non berla tutta insieme, vomiteresti.”

“Um-“ Liam rispose prendendola e guardando la bottiglia di sprite senza etichetta.

“La prossimaa volta porta più vestiti. Stai davvero iniziando a puzzare.” Liam lo guardò divertito mentre Dodo gli dava della pacche sulle spalle e salutava gli altri con un cenno veloce prima di salire sulla sua vecchia Harley e partire con il borbottio del motore.

“Sembra che ti sia fatto un amico.” disse Sammy. “A mio padre non piacciono tutti, dovresti esserne felice.”

“Perchè gli piaccio?”

“Lo vorrei sapere anche io.” disse Theo, camminando verso di loro e mettendosi il pezzo di carta con i nuovi numeri di telefono appena presi in tasca. “Sei una rottura di coglioni.” Liam era abbastanza sicuro che ridere quando qualcuno ti chiamava una rottura di coglioni era da considerare un pochino strano ma le sue labbra si arricciarono lo stesso. Era stato preoccupato che Theo avesse mentito quando gli aveva detto che tra di loro era ok. Non era esattamente sicuro del perché l’insulto lo avesse assicurato del fatto che stesse dicendo a verità o che qualsiasi cosa fosse successa, a parte il fatto che aveva fatto perdere un po’ di sonno a Theo, non avrebbe lasciato del fastidio latente nei giorni a venire.

Quando Sara finì la sua lotto con il cestino, le macchine erano cariche e gli altri erano pronti per partire. Moe aveva già rivendicato il posto davanti. Lanciandosi sul sedile. Eric era scivolato sui sedili posteriori infastidito con un piccolo borbottio e facendo il medio a sua sorella dal finestrino.

Liam venne trascinato in un abbraccio da Guns.

“Theo ti darà i nostri numeri. Mi aspetto almeno un messaggio al giorno. Sarai sempre il benvenuto a casa del Cool. Sarai anche una merdina imbronciata ma mi piaci lo stesso.” disse lasciandolo andare con un ghigno in viso. Sara prese il suo posto, arruffandogli i capelli invece che abbracciarlo.

“Se volessi mai farti un tatuaggio chiamami. Puoi anche venire a trovarci così non sarà fatto in una ‘foresta sporca’.” disse prima di girarsi e portarsi via Guns che stava cercando di soffocare un Theo con gli occhi spalancati con un abbraccio.

Sara salutò velocemente Theo prima di salire sulla mini e Liam e Theo raggiunsero Sammy e i ragazzi sulla station wagon. Le due macchine uscirono dal parcheggio. Dalla mini si sentiva della musica rock a paletta mentre le due ragazze mostravano i loro diti medi ai ragazzi che risposero con la stessa maturità. Sammy girò a sinistra, Guns girò a destra e poi seguirono a strada. Eric  stava blaterando qualcosa riguardo alla ‘prossima luna piena’ mentre Moe abbassò il finestrino e accese una sigaretta. Sammy guardò i ragazzi attraverso lo specchietto retrovisore e roteò gli occhi.

Forse Liam non si era inserito nel branco tanto quanto Theo ma non poteva negare che erano decisamente un gruppo interessante.

“Hey Sammy.” disse Liam. “Grazie per averci invitato alla vostra cosa della luna piena.”

“Non è stato un problema.” disse Sammy con lo stesso sorriso che le faceva arricciare il naso come quello che aveva sfoggiato quando li aveva incontrati.

“Se ti servono dei consigli per migliorare il tutto, dei veri bagni e una doccia non sarebbero male” disse Theo.

“E letti” sospirò Eric. “Non vedo l’ora di infilarmi nel mio letto.”

“Nemmeno internet sarebbe male.” aggiunse Moe

“E’ una notte da passare in mezzo alla natura.” disse Sammy roteando gli occhi. “Abbiamo solo quello che serve.”

“E un vecchio che sputa fuoco è quello he vi serve?” chiese Theo.

La macchina si riempì di un’amichevole discussione urlata tra Moe e Eric che davano suggerimenti su come si potrebbe migliorare Casa del Cool con dei veri mobili e Sammy che ribatteva che i tepee erano più che abbastanza invece che delle vere e proprie strutture nel bel mezzo della foresta.

“Liam, tu cosa pensi?” chiese Sammy quando la discussione fu abbastanza morta perché riuscisse a dire qualcosa a qualcunaltro.

“Penso che un campo di lacrosse potrebbe davvero rallegrare il tutto.” disse Liam.

“AMICO! Giochi a lacrosse?!” urlo Eric. “Come mai non lo so, bene quindi-“ il viaggio passò alla svelta dopo ciò. Liam era preso in un dibattito su quale sport fosse il migliore, lacrosse o hockey mentre Moe e Theo si guardavano in cerca di aiuto, ignoranti allo stesso modo riguardo allo sport.

Quando finalmente girarono l’angolo ed entrarono nel parcheggio dove lui e Theo avevano lasciato l’auto Liam stava davvero considerando di accettare la proposta di Eric di andare al campo in città per giocare un po’. Almeno fino a quando guardò fuori dal finestrino e vide perché stavano rallentando, c'era un auto, una jeep blu piuttosto famigliare che era parcheggiata vicino a loro, con il cofano fumante e tutto i branco radunato attorno. Fu abbastanza snervante il modo in cui la testa di Scott e quella di tutti gli altri si girarono nella loro direzione all’unisono.

“Chi sono?”

“Il mio branco.” Rispose Liam. La testa di Theo picchio contro il poggia testa, mentre bestemmiava a bassa voce.
 

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Yep, That’s it. Non chiedetemi cosa sia successo a Theo perché raga sono clueless anche io. Forse sono stupida ma non riesco a capire, se avete suggerimenti please send help
In ogni caso quei gran simpaticoni sono arrivati eheh
and now???

P.S. a volte penso di essere totalmente negata nell'usare i verbi, ne sbaglio tanti? Mi sento super ignorante ma a volta non ci faccio caso e mischio i tempi verbali me ne rendo conto. è fastdioso? datemi feedback pls

 

  
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