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Autore: DreamFyre    29/09/2018    0 recensioni
Ma Cariclo aveva una passione che non aveva rivelato a nessuno: spesso usciva dal mare per avventurarsi nel mondo dei terrestri e in particolare nella nobiltà francese.
Genere: Avventura, Fantasy, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Il barone Denon aveva un cuore gentile e compassionevole, ma amava mostrare con un certo orgoglio tutte le sue finanze economiche con ricevimenti, balli e cene alle quali più volte erano state invitate anche Cariclo e Cleo. Quella settimana non si parlò d'altro che della fiera che il barone stava organizzando in città, un evento che avrebbe sicuramente attirato molte persone. Si diceva, infatti, che il barone avesse fatto portare numerose bestie esotiche da esibire agli occhi della gente. A molti la cosa non piacque e venne vista come una turpe e volgare manifestazione di potere, perché il vecchio godeva della simpatia di Sua Maestà. Se ne parlò così tanto che perfino la vicenda del marchese di Roucy, che ormai era noto per il suo buttare all'aria il patrimonio di famiglia in corse di cavalli e acquisto di quadri, venne momentaneamente dimenticato. Era un bel pomeriggio di primavera quando Cleo rientrò in casa dal giardino, lasciando i figli del barone da soli a giocare. Strusciò le scarpe contro l'erba, per ripulirsi almeno un pò dal fango e dalla terra su cui aveva camminato, e infine trotterellò su nel salone in cui, lo sapeva, avrebbe trovato la sua "mamma" intenta a conversare. E infatti Cariclo era là, affascinante come sempre nei suoi abiti color malva, seduta sulla comoda poltrona di velluto. Cleo aveva saputo di questo evento dalla figlia minore del barone, e dimenticandosi completamente di salutare gli ospiti nel salotto si rivolse direttamente alla sorellastra. » Mamma, posso andare a quell'evento giù in città? « Cariclo girò lentamente la testa verso di lei, guardandola con espressione indecifrabile. La sorella del conte de Breteuil fece una faccia sconvolta, scandalizzata dalla maleducazione di quella bambina che sembrava essere completamente priva della più piccola briciola di buona educazione, e il conte stesso tornò a guardare alla finestra solo per nascondere il sorrisino che stava facendo sotto i baffi. Lo divertiva molto l'atteggiamento di quella bella bambina dai capelli d'oro. » "Marie, quante volte ti ho detto che devi salutare gli ospiti?" « Finalmente Cariclo aveva parlato, mantenendo una voce tranquilla e pacata. Cleo (o Marie, il nome che usava tra gli umani) si ricordò di questa sua dimenticanza e rivolse un inchino di saluto ai due nobili. Il conte sorrise, ma la sorella non smise di guardarla con fare scandalizzato. Ma alla sirenetta non importava, contava solo quello che le diceva Cariclo, che lì si faceva chiamare contessa Josephine Pineau de Nointel. » "Va bene, puoi andare. Il barone ti ha proposto di viaggiare con lui e i suoi figli nelle loro carrozze?" Sì, ma lui non verrà. Ci accompagnerà la moglie e il precettore, così ha detto. "Allora dovrò dire al maggiordomo di mandare qui il conte, più tardi. Devo mettermi d'accordo. Ora vai e non dimenticarti più di salutare, vuoi fare la figura della selvaggia con i miei ospiti?" No, mamma! « Ma Cleo era già corsa via dalla stanza ridendo con l'ilarità dei bambini, ed era tornata fuori a giocare. Una volta uscita, la sorella di Breteuil poté scatenare tutto l'ardore interiore che quella bimba le aveva suscitato. » "Contessa, non offendetevi, ma vostra figlia ha un carattere troppo vivace, dovete ammetterlo." "Suvvia, cara" soggiunse il fratello ad alleggerire quella conversazione, pur non allontanandosi dalla finestra e senza nemmeno spostare il suo sguardo "Marie è una bambina intelligente, carina e simpatica. È solo piena di energia, ma chi di noi non lo è mai stato da piccolo?" "No, vostra sorella ha ragione" disse Cariclo mostrando un sorriso cordiale. "La mia bambina ha lo stesso carattere vivace del padre, ha preso da lui. Era un uomo instancabile, sapete. Pur essendo nobile, più volte l'ho visto scendere nel giardino per aiutare la servitù a portar via i rami morti degli alberi quando venivano potati." « La sirena guardò fuori dalla finestra assieme al conte, osservando la piccola sorellastra che era tornata a giocare con i figli del barone. Quel comportamento troppo vivace andava corretto, almeno finché avrebbero continuato ad indossare le maschere di due esseri umani. »
   
 
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