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Autore: marilia    29/04/2005    14 recensioni
Una dolce Song-Fic Harry-Herm ispirata alla mitica canzone di Vasco...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E…

Dlin Dlon

Harry finì di allacciarsi i pantaloni e si avviò all’entrata mentre ancora si passava un asciugamano tra i capelli bagnati.

Aprì la porta e si ritrovò di fronte Hermione con un gran cappotto addosso e la vecchia sciarpa dei Grifondoro allacciata al collo.

I capelli spruzzati di neve e le guance e il naso molto rossi.

“ciao… che ci fai qui a mezzanotte passata?” le sorrise lui spostandosi per lasciarla entrare.

“ciao… volevo parlare un po’…” sorrise anche lei brevemente.

Quando lui chiuse la porta si diressero nel salotto.

“aspetta un attimo... mi metto una maglia e arrivo…” lei annuì e si sedette sul divano.

Prese a guardare il piccolo salotto della casa del suo… di Harry.

Il caminetto scoppiettante, la stanza calda piena di oggettini, le poltrone al lato del divano il tappeto rosso e oro.

Improvvisamente sul tappeto di materializzarono le figure di un ragazzo e una ragazza che si baciavano e facevano dolcemente l’amore riscaldati dal calore dei loro corpi.

 Hermione scosse subito la testa e si alzò in piedi trovandosi di fronte proprio il moro.

“hai freddo? Perché non ti togli il cappotto? Se vuoi posso darti un maglione…” le disse.

“no… e che…” lanciò uno sguardo furtivo al tappeto e finì “lo stavo per togliere non preoccuparti…” balbettò.

Harry la fisso per qualche istante, per poi posare lo sguardo sul tappeto e fare un gran sospiro.

Lei arrossì sulle guance ma il fatto che stava poggiando la sciarpa sul divano le nascose alla vista del ragazzo,

“…vuoi da bere?” chiese quest’ultimo.

“si grazie… mi basta un po’ d’acqua…” rispose lei con un tono di voce basso.

 “ho della camomilla calda… e tu sei abbastanza congelata…” sorrise Harry poggiandole una mano sulla fronte.

“non preoccuparti sto bene… vada per la camomilla…” annuì Hermione facendo un piccolo sorriso.

Harry andò in cucina e torno poco dopo con due tazze fumanti.

Vedendola ancora in piedi, le passò una tazza e le prese una mano.

vieni qui…” le sussurrò avvicinandola al fuoco.

“ok hai vinto… ho un sacco di freddo…” ammise la brunetta sedendosi a terra e avvicinandosi il più possibile al calore.

Il ragazzo le si sedette affianco e le posò una coperta di lana sulle spalle presa dalla poltrona vicina.

Lei ringraziò e fece qualche sorso dalla sua tazza.

“Herm…” iniziò lui.

Lei esitò qualche momento prima di girarsi.

Quella voce calda e sicura… la stessa dell’altra notte, la fece tremare.

“dimmi…” rispose guardandolo per qualche istante negli occhi.

Lui si limitò a guardarla per almeno due tre minuti.

Hermione si mordeva nervosamente le labbra.

“beh… ecco… io volevo dirti che… mi dispiace ecco…” balbettò Harry senza però abbassare lo sguardo.

Lei chinò il volto e con gli occhi scrutò il liquido chiaro che conteneva la sua tazza.

“Harry… io credo che… è tutto un casino… tu lei…io… è uno stupido triangolo che non dovrebbe esistere…” fece lei tenendo ancora lo sguardo basso.

“perché dici così?” le chiese Harry facendosi più vicino a lei.

“perché… quella notte… me e te… insomma non sarebbe dovuto succedere niente…” sussurrò chiudendo gli occhi.

“lo pensi davvero?” la mise alla prova.

Lei non rispose.

“Herm… di lei on mi importa… tu  sei importante per me, non lei…” le disse prendendole una mano.

“Harry ti prego…” piagnucolò Hermione scansandosi appena.

“aspetta… devo dirti una cosa… te lo dico sottovoce… d’accordo?” le chiese.

 La brunetta annuì e lei avvicinò le labbra al suo orecchio e sussurrò “amo te, con ogni più piccola parte del mio essere… come non ho mai fatto in fondo con nessuna…

Lei alzò il viso e lo guardò negli occhi.

“non è vero…” sussurrò poi si alzò velocemente poggiando la tazza a terra.

“non so neppure perché sono venuta scusa…” biascicò allontanandosi.

Harry si alzò e le prese per un braccio.

“non so perché ho baciato Sally… io pensavo a te…” le disse piano.

Lei scosse la testa cercando di prendere il cappotto.

“ti prego… resta qui un secondo…”

“Harry… è… strano…” sussurrò la ragazza.

E… lo so piccola…” annuì Harry prendendole anche l’altro braccio.

“io… devo… voglio stare un po’ da sola… credo…” bisbigliò Hermione.

“ti ricordi cosa mi dicesti tempo fa? Se hai bisogno di me e non mi trovi, cercami in un sogno; perché Herm… dovrei sognare? Perché mi chiedo se posso averti nella realtà…” le chiese il moro.

Lei lo guardo decisa negli occhi “ perché hai sbagliato!”

“lo so! Hermione lo so che ho sbagliato… ma credimi… amo te…”

La baciò in modo casto sulle labbra.

“amo te…quella che non chiede mai, e che io vorrei riempire di attenzioni… amo quella ragazza che non se la prende se poi non l’ascolto…”

La ventenne fece un sorrisetto e scosse la testa.

“Harry sei un pazzo… come faccio a fidarmi di te?” gli chiese con un mezzo sorriso carezzandogli la guancia morbida.

“amami…” le rispose lui baciandola di nuovo.

E…uo E…

Sei un piccolo fiore per me e l’odore che hai mi ricorda qualcosa, ve bé…lasciamo stare… non sono fedele mai, forse lo so…ma non sbaglierò di nuovo…”

E…

Lei si lasciò andare, incapace di trattenersi oltre.

Non le importava più se Harry aveva baciato un’altra, non le importava più che potesse rifarlo… ora desiderava soltanto averlo… e amarlo con tutta se stessa.

Lasciò che le sue braccia si allacciassero al corpo del moro, e si lasciò prendere in braccio senza problemi quando lui la passò le mani sul sedere e le cosce.

Il ragazzo la poggiò sul divano e prese a spogliarla velocemente.

Qualche minuto dopo stavano di nuovo facendo l’amore.

“Herm…” gemette Harry.

Quando sento il tuo piacere che si muove lento

“tesoro… i tuoi capelli…ho un brivido tutte le volte che mi sfiorano la pelle…” le sussurrò mentre lei si muoveva su di lui.

Hermione rise spostandosi i lunghi capelli su una spalla sola.

Harry le sorrise e le prese il viso tra le mani, portando le sue labbra su quelle della ragazza.

“ti amo…” gli disse lei, mentre si poggiava al suo petto stanca e accaldata.

Si addormentarono stretti sul divano mentre il fuoco piano piano si spegneva.

 

*

 

Harry si svegliò per primo la mattina seguente e vide che Hermione era tutta stretta a lui e tremava appena dato che la stanza era abbastanza fredda e loro erano completamente nudi.

Si alzò lentamente e senza far rumore lasciando lei a dormire comodamente sul divano.

Prese la coperta di lana che era ancora vicino al fuoco ormai spento e gliela poggiò addosso.

Raccolse tutti i vestiti sparsi per la stanza e poggiò quelli della ragazza sulla spalliera del divano.

Portò i suoi in camera e si mise il pantalone del pigiama pesante e un maglione blu.

Si avvicinò al divano portando due tazze di cioccolato caldo e le poggiò sul tavolino di fronte.

Si sedette vicino la ragazza e prese a carezzarle la testa.

Regnava un silenzio tombale, così muto che riusciva a sentire anche il battito dei loro cuori sincronizzati.

Quando la ragazza aprì gli occhi lui si chinò e le baciò la fronte e le sussurrò “tutte le volte che il tuo cuore batte con il mio mi sento in paradiso…”

Lei sorrise e rispose al bacio del ragazzo.

“quando nasce un nuovo amore… di solito poi nasce il sole…” gli sussurrò lei in risposta.

Lui corse alle finestre e aprì di scatto le tende, lasciando che i raggi solari illuminassero la stanza e la riscaldassero.

Hermione si sedette accomodandosi con la coperta addosso e sorrise largamente allungandogli le braccia.

Lui tornò subito da lei e la strinse forte lasciandola appoggiare alla sua spalla.

Le passò una tazza di cioccolato ancora caldo e fece qualche sorso.

“buona…” gli sorrise Hermione, dopo aver riappoggiato la tazza ora vuota sul tavolo.

Sorrise anche lui di rimando imitandola.

E… uo E…

Ho un pensiero che parla di te… ora tutto mi parla di te sai? Non vedo altro che te… tutto muore ma tu sei la cosa più cara che ho…” le sussurrò passandole un braccio dietro la vita, la pelle calda e morbida.

“lo stesso vale per me… ora niente è più importante di te… sei tutto ciò che desideravo…” fece Hermione baciandogli il collo.

“quando facemmo l’amore la settimana scorsa non mi resi conto che sei talmente morbida e dolce che…” si interruppe un secondo ridacchiando “se mordo una fragola mordo anche te…”

Lei rise e lanciò un urletto quando lui le morse dolcemente una spalla.

Uo E…

Harry la strinse e le passò una mano tra i capelli baciandole una guancia e poggiando la fronte sui suoi capelli.

Sei un piccolo fiore per me e l’odore che hai mi ricorda qualcosa ve bé… non sono fedele mai ora lo so…

Ma non sbaglierò di nuovo…

  
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