Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Hoshi_Hime    29/09/2018    1 recensioni
Per festeggiare l'annuncio di part five, 3 oneshots sulle tre ships principali.
-Book [Fugonara]
-Angel [Giomis]
-Dinner [Bruabba]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Bruno Bucciarati, Giorno Giovanna, Guido Mista, Leone Abbacchio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era strano come in poco tempo l'attmosfera potesse cambiare. Fino ad un ora fa avevano rischiato la vita durante una missione e adesso erano a casa come nulla fosse. 
Vero, erano un po' tutti acciaccati, con qualche livido o taglio, ma nulla che Giorno non avesse potuto sistemare, la situazione era tornata ad essere domestica.

Mista era seduto sul divano a guardare la partita con accanto Giorno, che era lì più che altro per stare vicino al suo ragazzo e sembrava non capire nulla su cosa succedesse sullo schermo. 'noi siamo gli azzurri, giusto?'.
Fugo e Narancia erano seduti al solito tavolino con alcuni libri, per fortuna non matematica o sarebbero finiti a menarsi di nuovo (Terza volta quel giorno) e Trish era non molto lontana da loro, intenta a mettersi lo smalto mentre chiaccherava con i due.
Buccellati era con le braccia incrociate e la schiena appoggiata alla parete mentre guardava la scena con un leggero sorriso sulle labbra. 
Sapeva che la vita che facevano non era facile e se avesse potuto avrebbe fatto in modo che i ragazzi vivessero una situazione più normale. Ma si doveva accontentare di quei piccoli ritagli di vita quotidiana tra una missione e l'altra.
Rimase ad osservarli fino a qando non fu distratto dalla musica jazz che proveniva dalla stanza adiacente.
Si affaccio in cucina e notò Abbacchiò davanti ai fornelli.
L'uomo era uscito dalla doccia da poco e si era cambiato dai soliti vestiti, indossando qualcosa di più semplice, un maglione e dei jeans, comunque neri entrambi. I capelli argentati e umidi erano tenuti in una coda di cavallo e non indossava il solito rossetto.
Buccellati sorrise e si avvicinò all'altro e gli poggiò il mento sulla spalla, stringendolo a se.
-Ehy- Mormorò poi dandogli un live bacio sulla guancia.
-Ehy- Rispose l'altro, con un sorrisso, per quando breve. -Sei scappato dalla confusione?-
Buccellati scosse la testa. -I ragazzi sono stranamente tranquilli sta sera, probabilmente sono stanchi-
-Non chiamarli così- Abbacchio serrò le labbra in una linea.
-Così come?-
-Li chiami sempre 'I ragazzi', 'I bambini', non sei la loro madre Bruno. Cielo, Mista ha 18 anni-
-E ieri stava per mettere il sapone dei piatti in lavatrice.- Il moro scosse la testa. -Piuttosto, cosa stai preparando?- 
-E' rimasto un po' di macinato- Rispose tirandosi su le maniche. -Hai voglia di darmi una mano?-
Buccellati si grattò la guancia -Nulla di complicato però, sai che non me la cavo in cucina.-
-Potresti lavare le verdure?- Disse l'altro facendo cenno dov'erano. -E poi non è così complicato-
-Mio padre ha provato ad insegnarmi, provavamo a cucinare assieme il pesce che pescava, ma ho rischiato di bruciare la cucina più volte.- Buccellati sorrise, c'era una certa nostalgia malinconica nella sua voce quando parlava del padre, ma non sembrava triste. 
Il ragazzo moro si mise a lavare le verdure come chiesto da Abbacchio, ogni tanto dando un occhiata a l'uomo. 
-E tu, come hai imparato a cucinare?-
-Mi ha insegnato mia madre, nessuna storia particolare, semplicemente voleva che me la cavassi se fossi andato a vivere da solo. Di certo non mi aspettavo che sarei finito a preparare la cena per un branco di mocciosi dopo una sparatoria- 
Buccelati rise. -Se non ci fossi tu quei 'mocciosi' vivrebbero solo di pizza e take-away-
Poi tirò fuori le verdure dal lavabo.
-Vuoi che le taglio?-
-Se riesci sì-
-Non credo sia così difficile tagliare dei sedani e delle patate- Disse prendendo il tagliere e poggiandoci sopra la verdura. 
-Il pela patate?-
-Terzo cassetto sotto il fornetto-
-Grazie-

I due rimasero in silenzio per qualche minuto, Buccellati concentrato a non tagliarsi via un dito, avrebbe usato Sticky Fingers, ma probabilmente le cerniere non avevano un buon sapore.
Nonostante stesse cercando di fare un lavoro più preciso possibile, non poteva non sorridere ogni volta che lui e Abbacchio si sfioravano per caso, così come non poteva fare a meno di fermarsi ogni tanto ad osservare l'uomo accanto a lui. Era raro vederlo così sereno e Buccellati avrebbe giurato che lo aveva visto un paio di volte battere il piede a tempo della musica Blues che usciva dalla radio, se non addirittura mormorare il ritornello tra se e se. Non abbastanza forte da sentirlo, ma poteva vedere le labbra muoversi.

-Finito?- 
La voce dell'altro lo fece riprendere.
-Ah, sì, va bene?- E fece cenno alle verdure davanti a lui.
-Mhmh, un pochino troppo grandi ma vanno bene comunque. Metti su una pentola d'acqua perfavore?- Domandò poi il ragazzo con i capelli chiari.
-Non stavi facendo della carne?- Domandò Buccellati prendendo la pentola.
-Trish è a dieta, le faccio qualcosa da parte o non tocca cibo- Borbotto l'altro
-Di nuovo? L'ultima volta che era a dieta l'ho trovata in piena notte sul divano a vedere film e con un barattolo di gelato sulle ginocchia-
Ridacchio il moro e Abbacchio scosse la testa. -Legge troppo riviste di moda con diete assurde, poi dopo una settimana perde la testa e svuota il frigo-
-Non le fa bene...- Mormorò Buccellati riempendo la pentola d'acqua -E poi mi sembra già magra di suo...-
-Dovresti parlarle tu di queste cose-
Il moro annuì, sapeva che era l'unico adulto rimasto nella vita della ragazzina.
-Magari dovrei convincerla ad andare da un dietologo, almeno sarebbe qualcosa di prescritto da un esperto e non di testa sua-
-Addirittura? Non sarebbe meglio farla smettere di fare diete assurde e basta?- borbotto Abbacchio, mettendo la carne a cuocere.
Buccellati scosse la testa -Credo che Trish si stia comportando così come meccanismo per superare quel che è successo, fai conto che la sua vita è stata capovolta-
-Non sarebbe meglio andare da uno psicologo o cazzate varie allora?-
Buccellati rise -Se la metti così, abbiamo bisogno di una bella terapia tutti e sette, Leone-
Abbacchio sorrise nel sentirsi chiamare con il nome di battesimo, privilegio che solo Buccellati aveva nella squadra.
-Quello o una vacanza senza aver paura di essere fatti fuori ad ogni passo- Abbacchio sospirò e diede un bacio sulla guancia al altro per poi mettere la pasta nella pentola.
Buccelati si sfiorò la guancia e sorrise -In vacanza dove? Già lo immagino, io, te, il sole, il mare...E Fugo e Narancia che si affogano a vicenda e devo corregli dietro perché Trish e troppo occupata a prendere il sole e Giorno a limonare con Mista per aiutarmi-
Abbacchio scoppio a ridere immaginando la scena fin troppo realistica per non succedere davvero. -E io non ti darei una mano?-
-Scherzi? Resteresti sotto l'ombrellone tutto il giorno, completamente vestito, che ti lamenti del caldo e del sole-
Abbacchio rise di nuovo annuendo -Vero, vero-
Buccellati rise a sua volta, Abbacchio rideva raramente, ma aveva una risata particolarmente contagiosa e gli faceva sentire le farfalle nello stomaco ogni volta che lo sentiva.
-Bruno?-
-Mh?-
Abbacchio gli spostò una ciocca scura dal viso per poi dargli un bacio a fior di labbra.
-E questo per che cos'era?-
-Ho bisogno di una scusa per baciarti?-
-Certo che no, ma sei parecchio affettuoso oggi, non è da te-
Abbacchio sbuffo 
-Posso smettere se vuoi-
L'user di Sticky Fingers scosse la testa, prendendo le mani dell'altro tra le sue.
-Affatto- Sollevò una mano del ragazzo con i capelli argento e gli diede un bacio sulle nocche.
-Mi piace questa parte di te-
I due rimasero a guardarsi negli occhi con un sorrisetto scemo come fossero stati due ragazzini al primo appuntamento, interrotti poi da qualche grido della stanza affianco.
-Abbiamo fatto goal!!!- Gridò Mista affacciandosi alla porta, facendo ritirare le mani ad entrambi e Bruno si limitò a sollevare il pollice in un ok
-Benissimo!- disse con voce non molto tranquilla e il viso arrosato -Di agli altri che è quasi pronto-
Mista annuì, tornando in soggiorno e i due ridacchiarono di nuovo, non capendo come mai quella reazione imbarazzata nel essere stati visti tenersi per mano quando ormai pure le pareti sapevano della loro relazione.
-T...Torniamo a preparare la cena prima che si brucia tutto- mormorò Leone e l'altro si limitò ad annuire.


Per essere uno che diceva di non dover trattare gli altri come bambini, Buccellati aveva notato che Abbacchio li trattava come bambini eccome. Prima li aveva letteralmente minacciati di andare a lavarsi le mani o avrebbero saltato la cena. Poi nel vederlo cucinare aveva scoperto che l'ex poliziotto teneva in considerazione tante piccole cose che Buccellati stesso non aveva mai notato.
Oltre ad aver cucinato un piatto completamente diverso per Trish, aveva pure fatto una versione un po diversa dello stesso cibo per tutti, Mista aveva quasi il doppio degli altri. 'Le Pistols tendono a rubargli la cena, almeno so che mangia qualcosa' aveva detto e difatti Mista stava condividendo la cena con il proprio stand.
'A Narancia non piace la carne' Infatti la porzione di carne del ragazzino era molto più piccola, ma c'erano pure dei legumi nella sua portata. 'Fugo teoricamente non dovrebbe mangiare latticini e Giorno non sopporta il cibo piccante' All'ultima frase Abbacchio aveva sorriso, quasi per dire che al contrario degli altri, aveva effettivamente messo del peperoncino nel piatto del biondo, visto il rapporto tra i due.
Buccellati sorrise quando perfino nel suo piatto aveva notato come Abbacchio avesse fatto in modo che l'olio della carne non toccasse le verdure. Non voleva ammetterlo ma era un po schizzinoso su queste cose.

Abbacchio aveva alla fine cucinato sei piatti diversi per ognuno di loro. E poi si lamentava se lo consideravano la seconda figura paterna della squadra.
Buccellati storse un attimo il naso.
-Leone?-
-Mh?-
-Hai scordato la tua di cena-
-Merda- bofonchio e Bruno sospirò
-Se vuoi facciamo a metà, non avevo tanto appetito comunque.-
Se era vero o meno Abbacchio non lo sapeva, ma annuì comunque e si sedette accanto a Buccellati.
Nessuno disse nulla sul fatto che fossero seduti così vicini e che condividessero il piatto; Mista stava ancora parlando della partita con un ancora confuso Giorno che si limitava ad annuire, Narancia e Fugo erano stranamente tranquilli, ma ogni tanto il primo punzecchiava il più piccolo. E Trish si era limitata ad un 'Guarda!' entusiasta allungando la mano verso Buccellati, facendogli vedere le dita smaltate e decorate con lo stesso motivo che aveva sulla gonna.
'Molto carine Trish' aveva risposto il moro e la ragazza aveva sorriso ed era tornata mangiare.
Tutto era tranquillo e i due più grandi non potevano desiderare di meglio. Beh, un po' di privacy non gli avrebbe fatto male per una volta, ma per ora dovevano limitarsi a tenersi per mano sotto il tavolo. 
-Volete la casa per voi sta sera?- sorrise Giorno non molto dopo, per loro fortuna (o sfortuna) il ragazzo era bravo a leggere le situazioni, domandandolo a bassa voce e Abbacchio si morse il labbro, sapeva che sotto quel sorriso da angioletto si celava satana stesso.
-Si grazie- rispose velocemente e Giorno si alzò dalla sedia.
-Ragazzi vi va di andare al cinema?-
Narancia fu il primo a rispondere, alzandosi a sua volta così velocemente da far cadere la sedia -Cacchio sì! Non ci vado da una vita-
-Oh ok!-
-Immagino di sì-
-Basta che non sia Mista a scegliere il film-
-Ehy!-

Bruno rise e dopo aver radunato i piatti passò i soldi a Giorno.
-Appena è finito tornate subito qui-
-E Giorno, se non porti il resto te la vedrai con me- Aggiunse Leone e il biondo sorrise di nuovo.
-Se rimane il resto, popcorn per cinque persone costano- Rispose quasi in tono di sfida, ma tenendo la sua espressione candida in viso e si mise la giacca per poi uscire con gli altri.
-Divertitevi- aggiunse poi facendo intuire cosa voleva dire.
Abbacchio sbuffo e chiuse la porta.
-Non osare portare un altro ragazzino in casa nostra-
Buccelati rise e gli diede un altro bacio.
-Fammi il favore, gli vuoi bene pure tu-
-Non ho detto che non gli voglio bene, ho detto che avere cinque figli a 21 anni non era come mi aspettavo di vivere la ma vita- rispose, sollevandolo in braccio.
L'altro sorrise -Se mi porti in camera l'unica volta che abbiamo la casa per noi ti mollo-
-Ok, Ok, se preferisci il divano coperto di Coca-Cola e patatine...-
Bruno sospirò
-Meglio il letto allora. Cielo dovremo dare una pulita a sta casa prima o poi-
-Bruno, basta fare la mammina sigle per mezzora, ti prego- rise l'altro, salendo le scale con ancora il ragazzo in braccio.
-Ok papino- 
Punzecchio il moro, per poi essere lasciato cadere da Abbacchio.
-Leone!-
-Vado a letto- rispose l'altro salendo le scali restanti.
-Stavo scherzando!-
-Mi è passata tutta la voglia, buona notte Bruno- 
-Ehy! Aspettami!-
Rise di nuovo seguendolo
-Quindi usare Moody Blues e Sticky Fingers è ok ma questo no?-
L'altro sorrise -Dobbiamo avere standard, capo-
-Posso far qualcosa per farmi perdonare?- domandò entrando in camera.
-Dipende cosa- rispose l'altro con un sorriso diverso da quelli prima.
Buccellati sospirò. Cielo sperava che gli altri avessero scelto un film davvero lungo.
  
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