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Autore: TeamFreeWill    30/09/2018    5 recensioni
Jensen è un cantante country texano.
Jared un barista canadese.
Le loro vite si intrecceranno, ma qualcuno nell'ombra farà di tutto per separarli. :)
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dopo quattro ore di volo, il ragazzo giunse finalmente al suo hotel. Un hotel non di lusso, ma che aveva tutti i comfort necessari. 

Non disfò nemmeno le valige quando entrò nella sua stanza tanta era la voglia di fare un giro per la città. 

Si fece una doccia veloce e poi via… iniziò a girare per la bellissima Vancouver.

Era arrivato da appena un giorno e già si sentiva bene. Anzi, stava alla grande. 

Camminava per le vie della città tranquillamente, e sorrideva come uno stupido perché si stava perfino godendo delle semplici vetrine senza che nessuno lo fermasse per chiedergli il solito autografo o la foto o qualsiasi altra cosa. 

Era un ragazzo semplice, che si stava godendo la vita.

Si sentiva come quando aveva appena iniziato la sua carriera e quella normalità gli fece venire in mente proprio il suo passato , il suo inizio. Quando suonava solo per il gusto di suonare.
Dio!! come gli mancava quella sensazione di libertà.

Nessuno che gli dicesse quanto avrebbe incassato, o quanto sarebbe costato fare un certo tipo di arrangiamento. 
Solo lui e la sua chitarra.

Si ritrovò così in una via più o meno trafficata e guardandosi intorno vide un annuncio affisso alla vetrina di un locale. “Cercasi cantante solista”

Jensen restò a fissare quell’annuncio per un po’ ripetendosi che era una follia fare ciò che stava pensando di fare. Ma la voglia di gustarsi di nuovo la pace della sua musica era troppo e troppo forte, così si fece coraggio ed entrò.

Al bancone del bar del locale c’era un ragazzo. Alto, i capelli quasi alla spalla, castani. Stava scrivendo qualcosa su alcuni registri.

“Scusami….” disse avvicinandosi.

“Siamo chiusi. Apriamo stasera alle 19!” disse l’altro senza scomporsi più di tanto.

“Sono qui per quell’annuncio alla vetrina!” insistette Jensen. Ed era stranamente euforico perché stava rivivendo la sua vita.

Solo allora il ragazzo si voltò a guardarlo. Lo scrutò quasi come lo stesse ispezionando da capo a piedi, puntando poi i suoi occhi dalle mille sfumature in quelli verde del biondo. Che sguardo!

“E sei venuto fin qui dal Texas per cantare?!” lo spiazzò il barista.
“Ma come….” forse lo aveva riconosciuto.
“Tranquillo!! Sono solo bravo con gli accenti!” e si sorprese quando notò che quel provetto cantante si rilassò. “Sono Jared Padalecki. Il locale è mio.”

“E’ un bel locale. Complimenti!” lo adulò Jensen decisamente più tranquillo.

“Come ti chiami?!”

Il biondo tentennò appena e, ricordando che Ty gli aveva raccomandato di stare attento, disse il primo nome che gli venne in mente. “Tristan….Tristan Ackles!”

“Ackles!?” ripeté Jared. “Sicuro di essere del Texas?!”

“Così mi dicono i miei genitori!!” rispose ironico.
“Non sono un esperto e ho poco tempo per stare dietro ai nuovi divi, ma ho sentito qualche ragazza, al bar, tempo fa , morire dietro ad un certo…..Ackles...Jansen...Jenson….o qualcosa del genere. Parente?”
“In Texas ne siamo tanti. Non saprei!! Alle nostre riunioni di famiglia, comunque, non è mai venuto!!” scherzò, anche se , in verità, si sentiva abbastanza nervoso per quella bugia innocente.

“Ok! Senti...io oggi sono abbastanza impegnato, ma se ti accontenti di suonarmi qualcosa al volo ….a proposito, cosa suoni?” chiese curioso.

“La chitarra. Io suono la chitarra classica!!”

“Perfetto. Ne ho una nello studio. Era la vecchia chitarra di mio cugino Jeff, che lui l’ha sostituita…” tenne a precisare “ Comunque se ti accontenti di quella, dato che non ne hai una con te, possiamo vedere se la cosa va’ in porto.” suggerì Jared.

“Per me va più che bene!” accettò Jensen, avvicinandosi ad uno sgabello del bancone. 

Qualche minuto dopo, Jared, gli porse la chitarra e dopo essersi guardato un attimo intorno, Jensen, iniziò a suonare. 

Le sua dita accarezzavano gentili le corde dello strumento, la sua voce a volte triste a volte graffiata , a volte dolce e a volte forte, divennero un tutt’uno con la semplice melodia e Jared, beh!, Jared anche se non lo diede a vedere ne rimase davvero molto colpito. 

Come rimase colpito del fatto che quel ragazzo aveva appena suonato uno dei suoi pezzi preferiti.

“Ok Tristan!….Senti, per me va bene e se vuoi puoi iniziare stasera.”

“Sul serio?!” 

“C’è qualche problema per te!?” chiese.

“No, no, no...è perfetto!!” Cavolo se lo era! 

“Ok! Alle 18 devi essere qui. Io ho già tante cose da fare e quindi dovrai occuparti tu di sistemare l’acustica e le luci. Domani con calma mettiamo tutto su carta e decidiamo come preferisci essere pagato. A serata, a settimana o...”

“Ok! Ok!...domani...domani decidiamo.” lo fermò Jensen, che comunque non era davvero interessato alla paga. Lo avrebbe fatto anche gratis.

“Come vuoi. Io adesso ho un appuntamento con dei fornitori, ci vediamo stasera, d’accordo?!”
“Perfetto…..a stasera e grazie!”
“Grazie a te!” fece stringendogli la mano che Jensen/Tristan gli stava porgendo con entusiasmo, facendo provare nel moro un leggero brivido che comunque riuscì nascondere richiamandolo.

“Ah Tristan !! Toglimi una curiosità” disse infatti.
“Sì?” fece Jensen, prima di andare via.

“Come mai hai suonato Halleluia di Choen?!” Era davvero curioso di quella coincidenza.

Jensen sorrise beffardo e azzardò: “Sentivo che ti sarebbe piaciuta!” e andò via. 

Jared sorrise anche lui e quando si girò per tornare al lavoro , il suo sguardo si posò sulla mensola appena vicino al palchetto per la musica. 

La sua intera discografia di Choen. “Che bastardo!!”

Però doveva ammettere che comunque aveva cantato quella canzone in modo splendido.

E poi i suoi occhi....di un verde così inteso...la sua voce...calda...Il cuore iniziò a battere fortissimo. Doveva calmarsi...Scosse la testa e riprese a fare quello che stava facendo, ma fu difficile concentrarsi anche dai fornitori. Il pensiero finiva sempre su quel “Tristan!”
Possibile che qualcuno potesse colpirlo in quel modo e in così poco tempo?!

Jensen, intanto, si sentiva al settimo cielo! Era letteralmente eccitato per quello che stava per fare quella sera e che avrebbe fatto in quelle successive.

Era una follia. Ma quando si sarebbe ripresentata un’ occasione così? Aveva fatto più che bene a coglierla al volo e dare il nome falso.



Note autrice
Cin75 se non mi avessi aiutato con il primo incontro.... Ero in modalità blocco della scrittrice!  *_* Thank you!!!! :)

  
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