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Autore: _Akimi    01/10/2018    0 recensioni
[Lily/Gumi - Writober - OTP]
"La figura minuta di Gumi si rifletteva sull’asfalto bagnato, nelle vetrine dei negozi e nello sguardo curioso della ragazza di fronte a lei che, nonostante il tempo incerto, non aveva rinunciato al suo bel paio di occhiali da sole.
Dei Matsuda dalle lenti grigio-azzurro in armonia con il colori sfumati e malinconici del cielo di Nagano; dei Matsuda palesemente falsi - Gumi ricordò che non le erano costati più di 2000 yen -, ma la loro rotondità impreziosiva i lineamenti più rigidi del suo volto, sfidando anche quei piatti ciuffi biondi che le ricadevano sul naso.
«Dimenticato l’ombrello a casa?»
Alla domanda, Gumi rispose arricciando un poco le labbra, fingendo di essere infastidita dal suo sarcasmo pungente; la conosceva sin troppo bene, oramai, per rimanere offesa dalle sue parole."
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Gumi, Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sora moyou
(空もよう)


La figura minuta di Gumi si rifletteva sull’asfalto bagnato, nelle vetrine dei negozi e nello sguardo curioso della ragazza di fronte a lei che, nonostante il tempo incerto, non aveva rinunciato al suo bel paio di occhiali da sole.
Dei Matsuda dalle lenti grigio-azzurro in armonia con il colori sfumati e malinconici del cielo di Nagano; dei Matsuda palesemente falsi - Gumi ricordò che non le erano costati più di 2000 yen -, ma la loro rotondità impreziosiva i lineamenti più rigidi del suo volto, sfidando anche quei piatti ciuffi biondi che le ricadevano sul naso.
«Dimenticato l’ombrello a casa?»
Alla domanda, Gumi rispose arricciando un poco le labbra, fingendo di essere infastidita dal suo sarcasmo pungente; la conosceva sin troppo bene, oramai, per rimanere offesa dalle sue parole.
Lily era fatta così, lo era dal giorno in cui si erano accidentalmente incontrate nel negozio di vinili in fondo alla strada e, se doveva ammetterlo, era proprio il suo lato indisponente ad interessarla.
Era masochismo nella forma più sciocca esistente, ma anche di questo, tra le tante altre cose, se n’era fatta una ragione.
«Parla la ragazza che gira a maniche corte con questo freddo.»
Sulla sua t-shirt si leggeva il nome di un qualche gruppo occidentale - rumore, non musica, alle orecchie di Gumi -, ma il nero le donava, abbinato al suo carattere alle volte sin troppo cupo per essere ben compreso da un raggio di sole com’era la stessa Gumi.
Forse così si spiegava l’amore per le giornate uggiose come questa - Lily si sentiva a suo agio, a differenza di altri, nell’umidità e nelle nuvole che ottenebravano la graziosa Nagano.
Amava le passeggiate sotto il gocciolare del temporale, lontano da occhiate discrete o da bambini eccessivamente rumorosi; apprezzava una calda tazza di tè al Megurine Kissaten, forse più per l’avvenente proprietaria che per il menù in se.

E Gumi non era gelosa - no, no, non lo era! -, ma qualche volta capitava di chiedersi se l’interesse fosse reciproco; Lily era complicata, non sempre la più sincera, ma in altre occasioni riusciva a stupirla con gesti che stridevano con il suo essere rude.
Ricordava ancora il giradischi grigio che aveva ricevuto in regalo in una giornata simile, il medesimo cielo minaccioso che, allo stesso modo, le aveva fatte incontrare la prima volta.
Non poteva chiamarlo destino, ma erano una serie di coincidenze inusuali - coincidenze solo per loro.
«Stai ancora fantasticando su di noi, vero?»
Una domanda legittima squarciò il leggero silenzio che le aveva circondate per pochi attimi; voleva mentire, ma non era possibile nascondere il suo disagio agli occhi attenti dell’altra, non dopo aver arrossito come un’ingenua bambina.
«Forse.»
Iniziò con un’abbozzo di sorriso sul viso timido, uno spiraglio di sincerità che diradava la nebbia di imbarazzo che spesso ostacolava il loro rapporto.
Trovavano ogni volta un buon motivo per nascondersi, come se amare fosse qualcosa di cui vergognarsi.
«È vero Lily, stavo pensando a me e te.»
Ma no, Gumi era fatta così: desiderava per loro, in futuro, delle soffici nuvole bianche e un cielo del più bel celeste possibile.

 
  
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