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Autore: fenris    01/10/2018    2 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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                                                                                                Capitolo 5

                                                                              La ragazza dagli occhi bianchi o Ehi, Naruto si è fatta un'amica!

                                                                                       Sei anni dopo l'attacco del Kyubi

Erano passati tre anni dall'incidente con Kumogakure, conosciuto come 'l'affare Hyuga', in ui fortunatamente, non ci fu niente che minacciò la stabilità di Konoha, e avrebbe potuto continuare la sua ripresa dall'attacco del Kyubi. Questo non significa che niente d'importante accadde, parecchie, al contrario. Tra queste vale la pena menzionare i nuovi membri della famiglia Senju. Poco dopo l'incontro con il Raikage, l'umore di Tsunade divenne persino peggiore, ebbe nausee mattutine, e la sua fame salì vertiginosamente. Dopo aver fatto qualche test, fu confermato che era senza dubbio incinta. Anche se non tutti reagirono alla notizia con gioia e giubilio.

                                                                                                                           Flashback

“ Shizune, dove diavolo è il mio sake?”, ruggì Tsunade mentre guardava tutti i cassetti in casa, cercando il suo migliore amico.

“ L...l'ho nascosto!”, rispose la kunoichi tra i balbettii.

“ HAI FATTO COSA?!”.

“ L'ho fatto per il vostro bene!”.

“ Shizune, abbiamo già parlato di questo! Sono abbastanza matura da-”.

“ Non intendo quello! Tsunade- sama, siete incinta ora, non potete bere alcool, o potrebbe danneggiare il bambino!”. Tsunade rimase in silenzio quando le parole di Shizune cominciarono a entrarle nella mente. Nove mesi senza il suo migliore amico ad aiutarla durante i dolori della gravidanza? Cadde in ginocchio.

“ NOOOOOOOO!”, il suo urlo angosciato fu sentito in tutte le Terre ninja.

                                                                                                                    Fine Flashback

Contemporaneamente, il cristallo sul cristallo di Tsunade, che apparteneva al primo Hokage e che si diceva possedesse il suo chackra, cominciò ad illuminarsi. Molto sottilmente all'inizio, ma molto più luminuso mentre la gravidanza avanzava. Ed emetteva una luce più forte quando si avvicinava alla pancia di Tsunade. E la sorpresa non finì qui, Tsunade diede alla luce due gemelli.

                                                                                                                 Flashback

Tsunade era in un letto d'ospedale, tenendo due neonati avvolti in delle coperte, con ciascun braccio. Al suo fianco c'erano Jiraya, Shizune e Naruto.

“ Perciò, avete pensato a come chiamarli?”, chiese Shizune.

“ Sì, la ragazza è Kaida.”, rispose Jiraya.

“ E il bambino è Hakane”, disse Tsunade.

“ Posso tenere un bambino? Posso? Per favore? Per favore? Per favore?!”, chiese Naruto, saltando.

“ Ok, ma sta attento, e tienilo stretto, chiaro?”, disse Tsunade passando Hakane al biondino.

“ Lo so, non sono stupido- ribattè lui tenendo il piccolo, che pesava più di quanto si aspettasse- Ehi, sono Naruto, il tuo fratellone!”. Shizune, intanto, teneva Kaida.

“ Sono perfetti, non è vero?”.

“ Senza dubbio, ho aspettato nove mesi per questo momento- disse Tsunade, guardando ai suoi figli, sorridendo dolcemente, poi guardò all'allieva- Shizune, portami il mio dannato sake.”.

                                                                                                                        Fine flashback

Si scoprì che il ciondolo reagiva anche vicino ai gemelli. Nessuno potè capire perchè, ma sapevano che significava qualcosa. Poco dopo la nascita dei gemelli, Naruto compì quattro anni, e i due Sannin decisero fosse ora di iniziare il suo addestramento da ninja, almeno le basi. Si sarebbe unito all'accademia ninja entro due anni, e lo volevano il più preparato possibile. Il biondino non sarebbe potuto essere più felice. Comunque, questa felicità non durò a lungo quando invece di imparare justu fighi o almeno qualche tecnica di taijutsu, tutto quello che Tsunade e Jiraya gli insegnarono furono esercizi di controllo del chackra, sigilli e taijutsu di base. L'allenamento di Naruto consisteva per lo più nel praticare semplici calci e pugni contro un piccolo manichino d'allenamento ammortizzato, allenarsi nei sigilli, ed eseguire esercizi che consistevano nel tenere una foglia sulla fronte facendovi circolare il chackra.

Ogni volta che completava l'esercizio, Jiraya e Tsunade gli dicevano semplicemente che la prossima volta avrebbe dovuto tenerla più a lungo. Sfortunatamente per loro, la soglia d'attenzione di Naruto era nonesistente, e riusciva a malapena a concentrarsi su un compito che riteneva noioso o per niente figo, non importa quante volte i Sannin gli dicessero che doveva padroneggiare le basi prima di potergli insegnare la roba più 'fica'. Ci sarebbe voluto un anno e mezzo( anche se per Naruto fu molto più lungo) che potè imparare il suo primo jutsu.

                                                                                                                       Flashback

“ Bene, Naruto, tua madre e io abbiamo deciso che il tuo controllo del chackra è abbastanza buono per insegnarti il tuo primo jutsu.”, disse Jiraya.

“ YA! Finalmente”, urlò Naruto, gli occhi simili a stelle, mentre agitava i pugni saltando in aria.

“ Per mostrarti come questo jutsu funziona, devi attaccarmi per primo, quindi mostrami il tuo colpo peggiore.”.

“ Ok!”, disse Naruto facendo qualche passo indietro. Quindi caricò contro Jiraya e saltò per colpirlo con un calcio volante.

“ CALCIO DEL DRAGONE DALLA FURIA FICHISSIMA!”. Naruto notò a malapena il padre adottivo fare una serie di sigilli, e un secondo dopo che il piede di Naruto atterrò sul petto di Jiraya, il Sannin albino sparì in una nuvola di fumo, lasciando un ceppo al suo posto.

“ Cosa?”.

“ Credo sia qualcosa si possa chiamare 'fico', giusto?”, disse Jiraya da dietro di lui. Naruto si girò, tremante.

“ Come hai fatto?”.

“ Questo just è chiamato Tecnica di sostituzione del corpo. Sostituisci il tuo corpo con un altro oggetto nel momento in cui vieni colpito. Non solo è molto utile per evitare un colpo fatale, ma è anche perfetto per preparare un'imboscata ad un nemico che non sospetta niente.”.

“ WHOA! Per favore, insegnami come farlo!”.

“ Prima devi imparare a fare velocemente i sigilli. La sequenza è tigre, cinghiale, toro, cane e serpente. Lo ripeteremo fino a quando non sarai abbastanza veloce. Poi...”.

                                                                                                                          Fine flashback

Dopo aver praticato la tecnica per mesi, Naruto non l'aveva ancora padroneggiata. Aveva ancora qualche problema con i sigilli. Ma questo non lo mandava giù. Dopotutto, la maggior parte dei bambini non imparava quella tecnica fino all'accademia, così avrebbe avuto un vantaggio. Inoltre, oggi era un buon giorno. Era la prima volta che vedeva la neve a Konoha, e aveva avuto un combattimento a palle di neve molto divertente con la sua famiglia. Poi, dopo pranzo, andò ad iscriversi all'accademia, e ora era sulla strada di casa per dirlo ai suoi genitori. Era così eccitato di diventare un vero ninja!

“ I tuoi occhi sono così inquietanti!”.

“ Uh?”, mormorò Naruto, guardandosi attorno per trovare la fonte della voce. Poteva dire fosse di un ragazzo della sua età.

“ Sono sicuro tu sia un mostro!”, disse un'altra voce. Naruto sentì un brivido lungo la schiena. Mostro. Ricordò la discussione che aveva avuto coi suoi genitori qualche settimana prima del suo sesto compleanno.

                                                                                                         Flashback

“ Naruto, ascolta, avrai presto sei anni, io e tua madre abbiamo deciso sia tempo che tu conosca alcune cose importanti”, cominciò Jiraya, mettendo una mano sulle spalle del bambino. Era decisamente serio, in contrasto col suo solito atteggiamento.

“ Vogliamo tu le impari da noi piuttosto che da qualcun altro”, Tsunade aveva lo stesso umore del marito.

“ E' qualcosa di male che ho fatto?”, chiese Naruto, naturalmente preoccupato.

“ No, no, naturalmente no- lo rassicurò Tsunade in tono dolce- è solo... beh, è che noi... tu”.

“ Non siamo i tuoi veri genitori.”, affermò Jiraya. Narutò fu scioccato.

“ JIRAYA!”, Tsunade urlò all'uomo, che tremò.

“ Che c'è? Ci stavi mettendo davvero troppo!”.

“ Non importa. Ascolta, Naruto, sai cosa accadde quasi sei anni fa?”.

“ Sì, un demone volpe chiamato Kyubi attaccò Konoha, e il quarto Hokage lo uccise, ma morì nel processo.”.

“ Vedi, Naruto, non è totalmente vero- disse Jiraya, guardando gli occhi di Naruto- il Kyubi era veramente troppo potente per essere ucciso in quel modo. Neanche da qualcuno forte come il uarto. Il meglio che potè fare fu sigillare la bestia dentro qualcun altro. E quel qualcuno... eri tu, Naruto.”.

“ COSA? E perchè il quarto l'avrebbe fatto? E chi sono i miei veri genitori allora? Aspetta, significa che il demone volpe mi farà del male?”.

“ Ovviamente no! Il sigillo che mantiene il demone imprigionato dentro di te è molto forte e proteggere chiunque, incluso te stesso. Poi, neanche tu sospettavi ci fosse un demone dentro di te fino a quando non te l'abbiamo detto, giusto? Non sospettavi ci fosse qualcosa di sbagliato?”, gli disse Tsunade con un tono rassicurante.

“ No...”.

“ Per rispondere alla tua prima domanda...la ragione per cui il quarto ti scelse è perchè possiedi uno speciale tipo di chackra che aiuterà a tenere il Kyubi prigioniero. Se avesse scelto qualcun altro, il demone sarebbe scappato e continuato a far danni. Credeva anche che un giorno avresti potuto usare il potere del Kyubi per fare del bene.”.

“ C-capisco- mormorò Naruto- sentendosi sul punto di piangere- ecco perchè quando vado fuori, le persone mi evitano, e gli adulti dicono ai loro bambini di non starmi vicino? Perchè sono veramente spaventati del Kyubi?”. Entrambi i Sannin annuirono tristemente.

“ E per rispondere alla tua seconda domanda... tuo padre era il quarto Hokage stesso- disse Jiraya, lasciando Naruto senza parole e in lacrime- tua madre era Kushina Uzumaki, l'ultimo membro conosciuto del clan Uzumaki. Ecco perchè tuo padre voleva ricevessi il suo cognome invece del proprio, essendo nato da una famiglia di pescatori senza nome.”.

“ Perciò mio padre morì combattendo il Kyubi... e mia madre?”.

“ Anche lei morì durante l'attacco. Molte persone morirono. E persone che hanno perso qualcuno di prezioso per loro di accuseranno erroneamente per le azioni del Kyubi. Ma non lasciare che questo di influenzi, Naruto.”. Naruto scoppiò a piangere. Era troppo per il suo piccolo cuore. Jiraya e Tsunade fecero tutto quello che potevano e abbracciarono il figlio adottivo, che pianse per quasi venti minuti.

“ Ascolta, Naruto, so che potresti essere arrabbiato con noi per non avertelo detto prima.”, cominciò Jiraya, senza smettere di abbracciarlo.

“ Ma ti vorremo sempre bene, e saremmo sempre qui fino a quando avrai bisogno di noi.”, aggiunse Tsunade. Dopo aver pulito le lacrime dagli occhi e il moccio dal naso, Naruto parlò di nuovo.

“ N-non vi preoccupate... non sono arrabbiato... e... non mi interessa di cosa dicono le altre persone. Voi non mi considerate un mostro, ed è quello che importa. E se pensano ancora che lo sia... proverò che si sbagliano! Diventerò il più grande ninja mai esistito! Diventerò Hokage, proprio come mio padre!”. Naruto si sentì in colpa per chiamare padre un completo sconosciuto di fronte alle persone che lo crebbero, ma a loro non sembrò importare. Per un momento, quando Naruto proclamò i suoi sogni, Tsunade vide il suo fratellino Nawaki e il suo primo amore Dan in Naruto. Fu preoccupata che la strada di Naruto lo avrebbe portato al loro stesso destino, ma una parte di lei la rassicurò che non sarebbe stato il caso. Che Naruto avrebbe avuto successo dove altri hanno fallito, che avrebbe dovuto avere fede in lui.

“ Naturalmente ce la farai, piccolo.”, lo incoraggiò dolcemente Tsunade.

“ Yeah, gli mostrerai chi è il boss.”, continuò Jiraya.

“ Grazie, err... anche se non siete i miei veri genitori... posso comunque chiamarvi mamma e papà?”. Questa volta furono i Sannin a scoppiare in lacrime.

                                                                                                                  Fine flashback

Seguendo la voce Naruto vide un trio di ragazzi circondare una ragazzina della sua età, che aveva capelli blu scuro e occhi bianchi. Era sul punto di piangere.

“ Sì, il mostro del Byakugan, giusto?”, chiese uno dei ragazzi. La ragazza non ce la fece più, e cadde sulle sue ginocchia, piangendo. Quella visione vergognosa fece ribollire il sangue di Naruto dalla rabbia.

“ Hey, fermatevi!”, gridò Naruto correndo verso di loro.

“ Uh, che vuoi, cretino?”, chiese uno dei bambini.

“ Ehi, conosco questo bambino! E' il demone volpe!”, disse un altro.

“ Ovvio, il bambino demone difenderebbe la bambina demone, giusto?”, lo prese in giro il primo.

“ Non sono un demone, e neanche lei! Sono Naruto Uzumaki, il futuro Hokage!”.

“ Futuro Hokage? Ah!”, rise il terzo bambino.

“ Sai, i miei genitori mi hanno detto di stare lontano da te, che sei pericoloso. Ma ora che ti vedo, non sembri affatto pericoloso. Infatti, sembri un buono a nulla.”.

“ Andiamo, insegniamo a questo moccioso demone a non immischiarsi con persone più forti!”, disse il primo ragazzino preparando i pugni. La ragazza dai capelli blu trattenne il fiato quando il primo pugno toccò la faccia di Naruto. Lui non si mosse neanche.

“ Chiami quello un pugno? Mia madre colpisce molto più forte di così.”. Con un movimento veloce, Naruto allontanò il pugno del bambino attaccandolo in faccia a sua volta, facendolo cadere a terra.

“ Ah, prendi questo!”, esultò il biondino. Comunque non vide gli altri due bulli venire da lui. Uno di loro lo colpì nella gola, mentre l'altro lo spinse nella neve. Naruto provò a respirare e afferrò il suo stomaco dolorante, poteva sentire gli altri tornare. Improvvisamente, ricordò qualcosa che Jiraya gli aveva detto durante l'allenamento.

' Guardati intorno e cerca di usare l'ambiente a tuo vantaggio.'. C'era molta neve, che avrebbe potuto usare.

“ Ehi, si sta alzando. Penso che voglia essere picchiato ancora!”, rise uno dei bulli. Il più veloce possibile, Naruto si girò e lanciò un po' di neve nelle loro facce. Il lanciò fu abbastanza accurato da colpire i bersagli.

“ I miei occhi!”, urlarono entrambi all'unisono, mettendo le mani sugli occhi. Prendendo vantaggio della loro cecità temporanea, Naruto prese il più largo dei due bulli e lo buttò contro il più piccolo, col risultato di farli cadere entrambi a terra. Uno di loro si alzò più velocemente di quanto il jinchuriki avesse pensato, e gli diede un pugno in faccia. Lui rispose attaccando la gola, e lo calciò velocemente sul suo amico caduto.

“ SEI MORTO!”. Naruto si voltò per vedere il bullo che aveva colpito prima caricarlo, armato con un grosso ramo. Il suo istinto gli urlò di schivare, ma decise di provare qualcos'altro e fece cinque sigilli. Quando il bullo colpì l'altro col ramo, questi sparì in una nuvola di fumo, lasciando neve al proprio posto.

' Sì, ha funzionato!”.

“ Che diavolo, sa usare il ninjutsu?!- esclamò il bullo arrabbiato, ma anche shockato, guardandosi intorno- dov'è andato?!”.

“ CALCIO DEL DRAGONE DALLA FURIA FICHISSIMA!”, urlò Naruto saltando sul bambino dal ramo dove si era appena teletrasportato, calciandolo in faccia e mettendolo ko.

“ Ne hai già avuto abbastanza, o ne vuoi ancora? Perchè posso continuare a lungo, se vuoi!”. Decidendo ne avevano avuto abbastanza, i bulli si alzarono e scapparono via.

“ E pregate che non vi veda più a far piangere una ragazza- urlò Naruto vedendo i tre bulli sparire dalla sua vista- specialmente una ragazza cieca!”. Quindi andò dalla suddetta ragazzina, che non si era mossa da quando il combattimento era iniziato.

“ Ehi, stai bene?”.

“ S- sì, grazie- disse la bambina dai capelli blu- ma... mmm... non sono cieca.”.

“ Davvero?- chiese Naruto, un po' shockato. Si mosse verso di lei, facendola arrossire- ho visto i tuoi occhi e pensato... oh, scusa!”, disse imbarazzato massaggiandosi la nuca.

“ E tu? Hai un occhio nero e il naso sanguinante.”, notò la ragazza, preoccupata.

“ Questo? Ah, non è niente! Mamma è un medico e lo guarirà in un istante, eheh!-La ragazza fissò Naruto senza proferir parola- Beh, devo andare! Come hai appena visto, sono un ninja! Mi sono appena iscritto all'accademia e devo dirlo ai miei genitori! Ci vediamo!”, disse il biondino andandosene di gran lena.

“ A- aspetta!”, disse Hinata, ma Naruto era già troppo lontano. Hinata maledì la sua indecisione, c'erano così tante cose di cui voleva parlare con lui. Non aveva chiesto il suo nome- anche se lo aveva sentito- e lei non gli aveva detto il suo. Ma aveva detto di essere un ninja ed di essersi iscritto all'accademia, Sembrava avere la sua stessa età, così forse sarebbero stati nella stessa classe. Quei bulletti l'avevano chiamato ' demone volpe'. Era forse il bambino col Kyubi sigillato dentro di lui? Ricordava alcuni adulti del clan che se mai avessero incrociato le loro strade, avrebbe dovuto evitarlo a tutti i costi, che era pericoloso, e un mostro. Ma l'aveva difesa da non uno, ma tre bulli, e tutti in una volta. Come poteva qualcuno così disenteressato e gentile essere un mostro? Un certo sentimento che la giovane mente di Hinata non identificò nacque dentro di lei. Per qualche ragione, sentì il bisogno di vedere di nuovo quel ragazzo.

                                                                                                                                              *****

                                                                                                                             Qualche mese dopo

Al negozio di dango, Shizune stava pranzando con Itachi, e due suoi compagni di clan. Il primo era Shisui, un ragazzo poco più vecchio di Itachi e poco più giovane di Shizune, con capelli grigio scuro e occhi neri, comuni tra gli Uchica. L'altro era un bambino della stessa età di Naruto, sempre con capelli neri a papera e gli stessi occhi neri. Era Sasuke, il fratellino di Itachi. Anche se Shizune si sentiva fuori posto, essendo l'unica non Uchica, Itachi insisteva sulla sua presenza. Non poteva esattamente dire quando, ma lei e Itachi erano diventati amici durante gli ultimi anni. Si allenavano anche insieme qualche volta, e la kunoichi l'aveva preparato ad aiutarsi per gli esami di selezione dei chuunin. Il ragazzo li aveva invitati a uno dei suoi posti preferiti per festeggiare la sua prima missione completata come leader del team. La ragazza aveva difficoltà a credere che bambino appena undicenne fosse diventato chuunin così velocemente, quando la maggior parte dei suoi coetanei non si erano neanche diplomati all'accademia.

“ Perciò, dicci, Itachi,- e sii onesto- eri spaventato durante la missione?”, chiese Shizune.

“ Beh, mentirei se dicessi non lo ero. Forse un po'.”, rispose lui.

“ Solo un po'? Ragazzi, quando ho guidato la mia prima missione, ero un fascio di nervi incapace di dormire. Ma comunque, non fu così terribile come sembra.”, commentò Shisui ridendo.

“ Ma Itachi- niisan ha completato un sacco di missioni pericolose, perchè dovrebbe essere spaventato?”, domandò Sasuke.

“ Sasuke, quando sei il leader di un team, cambia tutto. Non solo sei responsabile del successo della missione, ma anche che tutti i tuoi compagni di squadra tornino a casa vivi, e possibilmente, senza arti mancanti.”, spiegò il cugino.

“ Ma se devi prenderti cura dei tuoi compagni di squadra... non significa siano un peso per te? Quindi perchè Itachi non è andato in missione da solo?”.

“ Perchè certe missioni non possono essere compiute da un solo ninja- rispose Shizune- se devi aprire una porta rafforzata da dei sigilli di protezione, di serve un maestro di fuinjutsu per disattivarli. In una missione di ricerca e soccorso, avrai bisogno di un sensitivo e probabilmente un medico. E a volte è un problema di numeri, poiché a volte due o più ninja dovranno essere in più posti contemporaneamente. Capito, Sasuke- kun?”. L'Uchica più giovane annuì.

“ Shizune- san ha ragione. Essere un potente ninja di suo è giusto, ma ci saranno volte in cui il tuo potere non basterà e avrai bisogno dell'aiuto di altri.”, aggiunse Shisui.

“ A proposito, com'è l'accademia?”, chiese Itachi.

“ Eh, va bene, immagino. Insegnano roba che già conosco, perciò è un po' noiosa. Almeno, la pratica di taijutsu e di lancio è interessante.”, disse Sasuke alzando le spalle.

“ Sai, anche mio... fratello minore è in accademia- menzionò Shizune- si chiama Naruto. L'hai incontrato?”.

“ Naruto? Ha capelli biondi a punta, è super rumoroso e dice ogni cinque secondi che diventerà Hokage?”. Shizune ridacchiò.

“ E' una descrizione piuttosto accurata. Immagino tu l'abbia incontrato quindi.”.

“ L'ho incontrato. Per qualche ragione gli piace sedersi dietro di me. E nessuna offesa per Jiraya- sama e Tsunade- sama, ma considerando i suoi genitori, pensavo fosse più forte.”.

“ Beh, possiamo dire che Naruto ha dei problemi a concentrarsi. Il suo corpo si muove molto più velocemente del suo cervello. Ma ci stiamo lavorando.”, disse la ragazza, ridendo.

“ Sembra un tipo interessante. Magari potresti diventare suo amico.”, suggerì Shisui.

“ Infatti stavo per portarlo al parco. Vuoi unirti a noi, Sasuke- kun?”.

“ Eh, passo. Itachi ha promesso di allenarmi quando sarebbe tornato. Magari un altro giorno.”, rispose il bambino con un gesto della mano.

“ Andiamo, piccolo, sono sicuro che ti divertirai. C'è più nella vita che allenarsi.”, insistette Shisui.

“ Eh, va bene, non voglio venga contro la sua volontà. Come ha detto, magari un altro giorno. Farò meglio ad andare, Itachi-kun, ancora congratulazioni per la missione. Shisui-san, Sasuke- kun, è stato un piacere conoscervi.”.

“ Il piacere è stato mio, Shizune- san- rispose Shisui, per poi girarsi verso Itachi una volta che se n'era andata- amico, quella tua amica è davvero carina. Sai se ha un fidanzato?”.

                                                                                                                                         *****

Proprio come Hinata aveva predetto, lei e Naruto erano nella stessa classe. Comunque, la terribilmente timida ragazza non potè raccogliere la confidenza per parlargli di nuovo. E purtroppo, Naruto non la notò mai. Non solo si era dimenticata di lei, era come se per lui non esistesse! Ma nel profondo sapeva non aveva nessuno da incolpare se non sé stessa. Lo seguiva diverse volte dopo la scuola. In genere andava a un negozio di ramen chiamato Ichiraku, a volte tornava a casa, e altre ancora a un campo di allenamento dove uno dei suoi genitori lo aspettava già. La sorpresa di Hinata fu più grande quando scoprì che i suoi genitori erano Jiraya e Tsunade, due dei leggendari Sannin ed eroi della Seconda grande guerra ninja che apparivano nei libri di storia.

Hinata aveva anche notato che, ogni volta che Naruto andava al parco a giocare con altri bambini, i loro genitori li portavano via, lasciando il povero jinchuriki a giocare da solo. Pensavano seriamente fosse un mostro? Non vedevano era un ragazzino come chiunque altro? Un giorno Naruto arrivò al parco con un maialino e sua... sorella maggiore? E i bambini che non se ne andavano da soli venivano presi dai loro genitori. Hinata voleva realmente andare a giocare con Naruto, davvero, ma nel momento in cui fece un passo avanti la sua timidezza cronica si manifestò a piena potenza e la paralizzò. Serviva qualcuno che le desse una piccola spinta. Fortunatamente per lei, stava vedendo quel qualcuno.

                                                                                                                              *****

Shizune sospirò vedendo tutti i bambini lasciare il parco, non prima che diversi genitori lanciassero sguardi infuriati a lei e al suo fratellino, mentre Naruto crollava triste. Questo succedeva davvero troppo spesso.

“ Non ti preoccupare, Naruto, non abbiamo bisogno di loro. Che vuoi fare?”, chiese la mora, provando a nascondere il suo fastidio e rimanere ottimista.

“ Le altalene!”, urlò correndo verso quelle. Non c'era bisogno di chiedere se voleva che lo spingesse. Shizune si aspettava che ora che Naruto aveva cominciato l'accademia, avrebbe potuto farsi qualche amico della sua età, ma non era successo. Infatti sia lei che i Sannin erano preoccupati dalla sua condotta. Il ragazzo ignorava spesso il professore che spiegava qualcosa in cui non era interessato, lamentandosi ad alta voce quanto 'noiose' fossero le lezioni e chiedendo che insegnassero 'qualche jutsu figo'. Si vantava anche di quanto fosse forte per la sua età e come sarebbe diventato Hokage- fortunatamente non rivelò mai chi erano i suoi genitori biologici- e spesso sfidava gli altri ragazzi, specialmente Sasuke, a duelli uno contro uno, e adorava fare scherzi, sia agli studenti che ai compagni di classe. Era obbio che aveva disperatamente bisogno di un amico della sua età, in quel modo non avrebbe dovuto provare costantemente quando 'fantastico' era a chiunque

. Improvvisamente Shizune sentì qualcosa. Un rumore proveniente dagli alberi dietro il parco. Anche se non era un sensitivo, i suoi sensi erano abbastanza acuti da percepire che qualcuno gli stava osservando.

“ Naruto, devo usare il bagno. Ti lascio da solo con TonTon per qualche minuto, ok?”.

“ Certo, prenditi il tuo tempo, neechan!- rispose il biondino felice, mentre Shizune spariva con la Tecnica del trasferimento istantaneo, stupendolo- immagino dovesse davvero andarci!”.

                                                                                                                                   *****

Hinata fu un po' spaventata quando la sorella maggiore di Naruto sparì in quel modo, non aveva esattamente capito cosa gli aveva detto. Ora lui era lì, tutto solo. L'occasione perfetta per andare a parlargli. Ma anche così, Hinata non aveva abbastanza coraggio da andare così. Le serviva un modo per attirare la sua attenzione, perchè facesse lui il primo passo.

“ Ahem.”, disse una voce dietro di lei.

“ EEEEP!”, gridò Hinata shockata voltandosi e vedendo Shizune guardarla con le bracia incrociate davanti al petto.

“ I tuoi genitori non ti hanno insegnato che fissare le persone è maleducato?”, chiese lei.

“ Mi dispiace! Err, io... ummm... non intendevo... eh.”, balbettò la bambina, le sue frasi un incomprensibile casino. Shizune la guardò meglio.

“ Ehi, Naruto disse che aveva salvato una ragazza con occhi strani da un gruppo di bulletti il giorno in cui si era iscritto. Eri tu?”.

“ N- naruto- kun ha detto che i miei occhi sono strani?”, disse Hinata mortificata. Shizune si maledì per aver usato l'infelice scelta di parole di Naruto, invece di qualcosa più sensibile.

“ Uh... sono certa non fosse un insulto- la rassicurò- non hai risposto alla mia domanda. Che ci fai qui?”.

“ Io... beh... i-io volevo... ringraziare Naruto- kun per avermi salvata da quei tre bulli.”, Shizune non potè sopprimere un sorriso.

' Tre? Non erano dieci, Naruto. E grossi come Jiraya- sama?”.

“ Perciò perchè non lo fai, invece di fissarlo da lontano?”, Hinata arrossì, avvertendo lo sguardo.

' Oh, capisco, questa ragazza è troppo timida per parlargli direttamente. Vediamo se posso fare qualcosa'.

“ Perciò qual è il tuo nome? Io sono Shizune Kato.”.

“ H- hinata Hyuga. Piacere di conoscervi, Shizune- san.”.

“ Solo Shizune va bene- disse il ninja medico, sorridendo- dimmi, Hinata, ti piacerebbe fare qualcosa per Naruto come ringraziamento?”.

“ S-sì, certo!”, rispose la Hyuga.

“ Guarda Naruto. Di cosa pensi abbia più bisogno ora?”. Hinata guardò Naruto dondolarsi triste, la risposta era ovvia.

“ G- gli servirebbe un amico con cui giocare.”, borbottò.

“ Corretto. Ora sai cosa fare.”.

“ C- COSA?”. Questa donna si aspettava che andasse così a giocare con Naruto? Semplicemente? Era pazza? Shizune le sorrise.

“ Andiamo, posso vedere nei tuoi occhi che vuoi giocare con lui più di qualsiasi cosa.”.

“ S- sì, m- ma...”.

“ O posso dirgli che lo stavi spiando senza neanche salutarlo.”.

“ PER FAVORE, NO! Ok, ok, lo farò!”, quasi urlò la Hyuga, estremamente frustrata.

“ Quindi farai meglio a sbrigarti. Non penso Naruto resterà molto a lungo se si annoia.”. Hinata annuì e deglutì. Andò verso Naruto, abbastanza silenziosa da non farsi scoprire troppo presto, non voleva pensasse fosse qualche stalker inquietante. Dopo essere arrivata a distanza di sicurezza, lasciò perdere la sicurezza e camminò normalmente. O normalmente per quanto potè. Comunque, il bambino era troppo preso dai suoi pensieri per notarla.

“ C- ciao.”, salutò Hinata con un gesto della mano. Il suo gesto improvviso strappò Naruto dalla sua riflessione, e lui si girò verso di lei, sorridendo.

“ Oi, salve!”, Hinata arrossì incredibilmente. C'era qualcosa di così onirico in quel sorriso. Forzandosi a mantenere la calma, si presentò.

“ Hinata!”. Naruto girò la testa confuso.

“ Cosa?”. Hinata era così arrabbiata a sé stessa. Aveva sparato il suo nome in quel modo? Era consapevole di non essere la persona più socievole o eloquente, ma quello era troppo.

“ Intendo... il mio nome è Hinata Hyuga... come ti chiami?”, chiese timida, anche se conosceva la risposta.

“ Sono Naruto Uzumaki, il futuro Hokage!- annunciò lui orgoglioso- sembri familiare, ci siamo già incontrati?”.

“ Siamo compagni di classe... n- non mi hai mai visto prima?”.

“ No, scusa. Comunque, ci sono un sacco di persone in classe. Ricordo solo le persone che si siedono vicino a me.”. Hinata sentì un po' di dolore sentendo che Naruto non fosse neanche al corrente che stavano nella stessa classe, ma sapeva era anche colpa sua per non avergli parlato prima. Se stava sempre per conto suo e non parlava mai, se non interpellata, come poteva apettarsi lui l'avrebbe riconosciuta?

“ Mi hai anche aiutata contro quei bulli che mi stavano insultando mesi fa...”, disse Hinata rigirandosi i pollici.

“ Oh, sei QUELLA ragazza- disse Naruto realizzando- ti hanno imbarazzata ancora? Perchè se l'hanno fatto li picchierò ancora di più.”, rispose rumorosamente colpendosi il palmo.

“ No, va bene, nessuno mi ha dato problemi da allora...a proposito, cosa stai facendo?”.

“ Beh, sono venuto qui per giocare con altri bambini, ma nessuno vuole farlo con me, e giocare da soli diventa noioso in fretta. Perciò sto aspettando che Shizune- neechan torni dal bagno per tornare a casa.”. La Hyuga decise era il tempo di fare la sua mossa. Il suo cuore stava battendo così forte avrebbe giurato che stava per uscire da un momento all'altro dalla sua bocca.

“ Oh... err... posso giocare io con te fino a quando non torna?”, chiese Hinata, arrossendo più che mai. Non poteva credere di averlo fatto. Gli occhi di Naruto si spalancarono, illuminati di gioia, e la sua bocca si allargò in un grande sorriso.

“ Vuoi giocare con me?! Davvero?! Ma io...”.

“ Si, lo so, il nove code. Ma non credo che avere un demone dentro di te ti renda a tua volta un demone... un demone non mi avrebbe difeso da quei bulletti.”. “ Perciò vuoi essere mia amica? Sul serio?”, Naruto chiese, ancora incredulo. Hinata annuì e il suo sorriso si allargò ulteriormente. Aveva finalmente un amico! Per un momento pensò sul perchè se quella ragazza voleva essere sua amica ed era sua compagna di classe, non gli aveva mai parlato prima, ma era troppo felice per pensarci.

“ Perciò... a cosa stai giocando?”. “ Alle altalene! Non sai come giocare su un altalena?- Hinata scosse la testa- allora dobbiamo rimediare! Avanti, siediti qui!-Hinata fece quanto detto, e si sedette sull'altalena vuota accanto- ora devi muoverti avanti e indietro. Aiutati con le gambe.”. Hinata provò diverse volte, ma era incapace di muovere l'altalena.

“ Non funziona... mi dispiae, Naruto- kun...”, disse lei triste.

“ Va bene, posso spingerti io!”. Prima che la moretta potesse dire alcunchè, Naruto scese dalla sua altalena e cominciò a spingere Hinata. La timida Hyuga sentì un nodo allo stomaco sentendo come il dondolio andava- Naruto spingeva a tutta forza- ma allo stesso tempo non potè che divertirsi un mondo con questo semplice gioco. Non ricordava quando aveva avuto una giornata così bella fin'ora.

“ Bene, ora che hai abbastanza spinta, prova a mantenerla da te! Ricorda, usa le tue gambe per metterci più forza”, disse Naruto tornando sull'altalena e unendosi a lei. Shizune scelse quel momento per tornare.

“ Ehi, Naruto- kun, sono tornata!”, disse la giovane kunoichi.

“ Shizune- neechan!”-urlò Naruto saltando dalla sua altalena ancora a mezz'aria, e atterrò sui suoi piedi di fronte a lei. La sua gioia era così grande che non aveva realizzato che la ' pausa bagno' di Shizune era durata quasi un'ora- non ci crederai! Mi sono fatto un'amica! Hinata, vieni qui!”.

“ Davvero? E' grandioso, Naruto- kun!”, disse Shizune con finta sorpresa. Fortunatamente, Naruto era abbastanza ingenuo da crederci. La sua gioia, comunque, era molto reale.

“ Salve, Shizune- san. Voglio dire, Shizune. Sono Hinata Hyuga.”, disse Hinata, inchinandosi rispettosamente.

“ Ed è pure nella mia stessa classe, in accademia! Significa che possiamo vederci ogni giorno!”, disse il biondino, saltando dalla gioia.

“ Sono così felice per te, Naruto- kun!- commentò Shizune, arruffandogli i capelli- ma si sta facendo tardi, torniamo a casa?”.

“ Così presto? Ma voglio giocare ancora con Hinata!”, protestò Naruto.

“ V- va bene, Naruto- kun, possiamo vederci anche domani. Infatti, dovrei tornare a casa, non vogli o far preoccupare i miei genitori.”.

“ Guastafeste. Ok, ci vediamo domani, Hinata!”, disse lui andando via con Shizune.

“ Ci vediamo domani, Naruto- kun!”, rispose Hinata tornando al quartiere Hyuga. Avrebbe sempre ricordato quel giorno come il migliore della sua vita. Non solo si era fatta il suo primo amico e si era divertita a giocare con lui, ma poteva dire di aver fatto a sua volta Naruto felice. Si era persino dimenticata delle sue preoccupazioni sulla salute in declino di sua madre dopo la nascita di Hanabi. Non vedeva l'ora di dire ai suoi genitori di Naruto Qui si fermò.

Quasi tutto il villaggio evitava Naruto a causa del Kyubi. I suoi genitori avrebbero disapprovato della loro amicizia? Il pensiero la terrorizzava, non voleva perderlo. Ma dall'altra parte... era sicura una volta che avessero incontrato Naruto, avrebbero visto quanto gentile e divertente era- per non dire forte- e non avrebbero avuto nessun motivo per obbiettare.

Salve, spero che il capitolo e l'inizio della Naruhina vi siano piaciuti(ovviamente ce ne vorrà prima che diventi una ship ufficiale, ma tranquilli, Ander non ha maciullato il pairing come Kishimoto). Buon lavoro e a presto.
  
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