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Autore: lmpaoli94    02/10/2018    2 recensioni
Judy e Nick passavano le loro giornate girovagando per l’immensa città di Zootropolis con il compito di far rispettare la legge a qualunque animale ci abiti.
Ma una nuova minaccia incombe sulla capitale degli animali : una banda di criminali con a capo dei falchi uccidono chiunque gli capiti a tiro per cercare di comandare e dettare nuova legge a Zootropolis.
Nick e Judy riusciranno ad impedire che questa nuova organizzazione criminale conquisti il potere spargendo sangue innocente?
Genere: Avventura, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Essendo con la moto della volante della centrale, Judy e Alastor raggiunsero l’edificio in fiamme in pochi minuti.
Oltre a tutti i membri della polizia che si erano radunati fuori la centrale, i vigili del fuoco erano impegnati a spegnere le fiamme cercando anche di trovare eventuali superstiti nell’edificio.
< Nick, sono venuta il più velocemente possibile > fece la coniglietta con il cuore in gola.
< Meno male… Ancora nessuno di noi riesce a capire chi possa avere fatto una cosa del genere. >
< Io invece credo di sapere che sia stato… >
< Davvero? Chi? >
< Forse è meglio se te lo fai dire dal mio amico, Alastor. >
Girando lo sguardo, Nick non aveva notato il falco che lo stava fissando minacciosamente.
< Un falco? Credi che in questa storia possano avere a che fare questi volatili? >
< Sì, Nick… I falchi della notte, una banda che sta seminando il terrore a Zootropolis corrompendo i più alti funzionari della città, sta facendo la voce grossa. E noi dobbiamo fare di tutto per fermarli. >
< Senti uccello rapace, posso parlare un attimo in privato con la mia collega? >
< Sì, fai pure > replicò Alastor concentrandosi verso l’edificio che stava continuando a bruciare.
< Judy, vieni con me. >
< Che cosa…>
Una volta che i due si ritrovarono da soli, Nick confessò tutto il timore di un testimone che poteva essere scomodo a tutti.
< Andiamo, Nick. I sospetti su di lui sono infondati. >
< Davvero? Io non ne sarei così sicuro… Di quel Alastor non ci possiamo fidare. Punto e basta. >
< Si può sapere che cosa ti fa preoccupare tanto di lui? >
< Il suo sguardo assassino. >
< Non avrei mai creduto che una volpe furba come te avesse paura di un uccello rapace innocuo come lui. >
< Innocuo un bel niente! Judy, dai retta a me: stanne alla larga. Potrebbe essere una spia mandata proprio dai falchi della notte. >
< Questo lo trovo impossibile visto che l’ho salvato da una sparatoria e fasciato la sua ala. >
< Tutto questo non prova nulla… Sono convinto che quei tipi sono spietati e non si fermeranno dinanzi a nulla. >
< Non Alastor. Lui è decisamente diverso. >
A quel punto, Nick aveva capito che non c’era nessuna maniera per far ragionare la sua collega.
< Sai cose ti dico, Judy? Fai come vuoi. Ma poi non mi venire a dire te l’avevo detto. >
< Problemi tra voi? > domandò il falco facendo sobbalzare Judy e Nick dallo spavento < O posso disturbarvi? >
< Stavamo parlando in privato > replicò Nick a denti stretti cercando di mantenere tutta la sua calma.
< Lo so bene… Ma credo che vi sarebbe interessato sapere che i vigili del fuoco sono riusciti a domare definitivamente l’incendio. >
< Grazie per averci avvertito, Alastor > replicò Judy tornando a corsa verso l’edificio ormai completamente distrutto e lasciando Nick e Alastor da soli.
< Spero tanto che la tua irascibilità non sia legata a me, Nick. >
< Come fai a sapere il mio nome? >
< Non sei molto discreto quando si tratta di parlare in privato… Però non ti preoccupare: farò finta di niente. >
< Caro Alastor, una cosa è certa tra noi due: che tu non mi piaci. >
< Sono solo punti di vista. Non siamo tutti uguali… Ma ti farò capire che io non sono quello che tu credi che io sia. >
< Allora dimostramelo. >
< Quando si presenterà l’occasione, vedrai chi sono realmente. >
< Allora non vedo l’ora. >
< Nick! Alastor! >
La voce perentoria di Judy attirò la loro attenzione.
< Che sta succedendo? Perché stavi gridando? >
< Aiutatemi a trasportare questi poliziotti sull’ambulanza. Hanno un bisogno necessario di cure. >
Una volta che tutti gli animali feriti dall’incendio furono trasportati in ospedale, il capo della polizia di Zootropolis, ferito lievemente ad un braccio, poté descrivere gli avvenimenti dell’incendio a Judy e a Nick.
< Fortunatamente non ci sono morti > fece tirando un sospiro di sollievo < Solo alcuni feriti gravi. >
< Grazie al cielo. Questo è un vero miracolo > replicò Judy.
< Ancora non capisco come possa essere accaduto… Un minuto prima era tutto tranquillo, ma poi un forte scoppio simultaneo attirò la mia attenzione e di tutti i presenti… Qualcuno aveva messo una bomba nel generatore d’energia, divampando le fiamme in tutto l’edificio. Fortunatamente nessuna si trovava nelle stanze adiacenti, altrimenti sarebbe stato una strage. >
< Chi ha accesso a quelle stanze oltre a lei? > domandò Nick.
< A parte me, c’è solo un individuo che controlla i generatori e tutti gli apparecchi elettrici della centrale… Ma in questo momento è stato trasportato in ospedale… Si tratta della tigre siberiana Alain. >
< Com’è possibile che Alain, un membro entrato nel nostro corpo di polizia appena una settimana fa’, possa svolgere tali responsabilità. Non capisco. >
< Di questo non devi preoccuparti, Nick > replicò il capo della polizia a denti stretti < E’ una creatura di cui possiamo fidarci. Sono convinto che non sia stato lui a scatenare tutto questo disastro... E poi per cosa? per rischiare la sua stessa vita finendo in ospedale? >
< Il capo ha ragione, Nick. Cosa ti viene in mente? >
< Ho fatto solo delle supposizioni, Judy > rispose la volpe con tono minacciato < In questo momento sento che non ci possiamo fidare di nessuno. >
< Detto questo, noi della polizia faremo le nostre dovute indagini… Ma prima è meglio se ci informiamo delle condizioni dei nostri colleghi. Vado immediatamente in ospedale… Se volete raggiungermi, io sono lì. >
< D’accordo, capo. Veniamo anche noi… Alastor, tu cosa decidi di fare? >
< Posso venire con voi… >
Ma nel mentre si stava unendo a Judy, Nick e al capo della polizia, il suo cellulare cominciò a squillare.
< Potete scusarmi per qualche minuto? Devo rispondere a questa chiamata. >
< Faccia pure. Noi l’aspettiamo > rispose il capo della polizia.
Dopo essersi allontanato considerevolmente, Alastor accettò la chiamata.
< La messa in scena è riuscita appieno, non è vero Alastor? >
< Sì. Credo proprio di essere entrato nelle grazie della coniglietta. >
< Tienila bene d’occhio. Quell’animale ci darà del filo da torcere… E per evitare altri spargimenti di sangue, devi tenerla alla larga da noi. Sono stato abbastanza chiaro? >
< Sì, Leon. Stai tranquillo… Ancora però non capisco perché abbiate messo a ferro e fuoco la centrale di polizia se hai appena detto che non volevi altri spargimenti di sangue… >
< Di questo non ti devi preoccupare. Se non c’è stato nessun morto, è perché era tutto programmato… Tu occupati della coniglietta e di quella volpe perché credo che ti daranno del filo da torcere. >
< Ma come fai a sapere della volpe? > domandò Alastor guardandosi intorno.
< Sei sotto controllo, Alastor. Devi rimediare al tuo tentato tradimento, ricordi? >
< Mi sono già pentito abbastanza, Leon. >
< Non per il nostro capo… A risentirci > disse infine l’individuo sconosciuto interrompendo la chiamata.
Dopo quella chiamata, Alastor stava sudando da tutte le parti.
Ma non poteva farsi vedere in quello stato dai membri della polizia.
< Eccomi arrivato. Sono pronto per partire. >
< Con chi stavi parlando? > domandò Nick con tono curioso.
< Con mia madre. Purtroppo ha già una certa età e ha bisogno che qualcuno la segui. >
< Spero che vada tutto bene. >
< Tutto bene, Judy. Grazie per l’interessamento > replicò Alastor mentre si stavano dirigendo in ospedale.
 
 
Appena parcheggiarono l’auto della polizia, Alastor notò immediatamente alcuni individui nascosti nell’ombra che lo stavano fissando minacciosamente.
< Alastor, va tutto bene? > gli domandò la coniglietta.
< Benissimo > replicò il volatile senza mezzi termini.
Sebbene Judy continuava a non credere alle parole di Nick sugli strani comportamenti di Alastor, la coniglietta stava diventando sempre più sospettosa.
Ma durante il loro approdo in ospedale, il suo pensiero si focalizzò sui poliziotti e su alcuni vigili del fuoco feriti durante l'incendio di poco fa'.
«Capitano Bogo, crede che dovremmo aiutare questi poveri animali?»
«Non è necessario, agente Hoops. I medici se la caveranno da soli.»
«Vedere tutti questi feriti mi riempie il cuore di dolore» replicò la coniglietta triste «Non vedo l'ora di riuscire a capire il vero colpevole.»
«Per fare cosa? La vendetta non è mai la migliore soluzione, agente.»
«Io non sono vendicativa... Sto solo dicendo che la giustizia non sempre è giusta con questi criminali. Soprattutto se si tratta della banda che sta seminando il panico in città.»
«Sta parlando dei falchi della notte?»
«Proprio di loro, capitano.»
«Stanno realmente diventando una grande minaccia... E nessuno, compresi noi, sappiamo come contrastarli.»
«Questo non è del tutto vero visto che abbiamo un testimone.»
«Stai parlando di quel falco ferito?»
«Sì. In questo momento, è l'unico che può aiutarci.»
«Va bene. Lo interrogherò immediatamente... Sai dove si trova?»
Nel girare lo sguardo, Judy vide che era scomparso improvvisamente.
«Non capisco dove possa essere andato...»
«Forse è meglio cercarlo.»
«Lei rimanga qui con i poliziotti feriti. Ci penseremo io e l'agente Wilde.»
«Anche lui sembra scomparso nel nulla...»
«Sì. Ha ragione.»
«È sicura di farcela da sola, agente?»
«Sicurissima. Se c'è qualche problema, saprò come avvertirla.»
«Va bene. Stia attenta.»
«Non si preoccupi» replicò la coniglietta correndo per i corridoi dell'ospedale in cerca di Alastor e di Nick.
 
 
Dopo aver interrogato alcuni infermieri e dottori dell'ospedale, nessuno poté dare una risposta esaustiva sul falco ferito e sull'agente di polizia.
"È incredibile che nessuno li abbia visti" pensò la coniglietta frustrata mentre si trovava dinanzi all'ingresso principale dell'ospedale.
«Judy!»
Il grido di Nick che si era avvicinato a lei di soppiatto la fece spaventare moltissimo.
«Ma sei impazzito a piombarmi in questa maniera?! Dove diavolo eri finito?!»
«Stavo seguendo il tuo amico Alastor.»
«Che cosa?»
«Vieni con me.»
Prendendo la coniglietta per mano, Nick gli fece vedere il falco che stava parlando con un individuo misterioso nascosto nell'ombra.
«Non sono riuscito ad avvicinarmi più del dovuto... Alastor continua a guardarsi intorno.»
«Secondo te che cosa si staranno dicendo?»
«Non lo so. So soltanto che il tuo amico ci deve un sacco di spiegazioni.»
«Lui non è mio amico! È solo un testimone che può tornarci utile.»
«Certo. Come no...»
Improvvisamente, un colpo sparato da un fucile nelle vicinanze, andò a colpire il pilastro dove Judy e Nick si stavano nascondendo.
«Che diavolo è stato?!» fece Alastor spaventato.
«Il segno che qualcuno ci sta spiando.»
«Come?!»
Ma dopo il primo colpo, ne seguì subito un altro, facendo scappare i due poliziotti.
«Peccato che il nostro cecchino non è un abile pistolero come ci ha fatto credere... Quando racconterò tutto al nostro capo, non ne sarà felice.»
«A chi ti riferisci?»
«Ai due agenti di polizia che ci stavano spiando.»
«Mi avevate promesso che non gli sarebbe successo nulla di male...»
«Allora avvertili di non immischiarsi nella nostra organizzazione... Anche se credo che la tua posizione di alleato di quei due sia compromessa.»
«Perchè? Mi hanno visto?»
«Suppongo di sì.»
«Accidenti! Questa non ci voleva...»
«Vedi di risolvere immediatamente questa soluzione, altrimenti la tua posizione nei falchi della notte è compromessa. Mi sono spiegato?»
«Che cosa dovrei fare, secondo te?»
«La tua posizione di talpa è molto importante. Vedi di non fallire» fece infine il falco prima di scomparire nel buio della notte lasciando il suo compagno in una situazione seria e intrigata.
   
 
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