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Autore: Nao Yoshikawa    03/10/2018    4 recensioni
“Il suo nome sarà Fiamma. Perché, con la fiamma che arde dentro di lei, un giorno ci salverà tutti”.
Cinque anni dopo la battaglia di Alvarez, una nuova minaccia incombe non solo su Fairy Tail, ma su tutta Earthland. Una maledizione verrà scagliata, mandando i nostri eroi in un mondo senza magia e impedendo loro anche solo di ricordare delle loro storie e dei loro legami.
La loro unica salvezza risiede in una bambina appena nata.
Fiamma ha dodici anni, è orfana ed è sempre stata convinta di non essere niente di speciale. Un giorno, però, le cose cambiano drasticamente quando incontra Happy.
Sarà allora che inizierà il viaggio verso la scoperta delle sue origini. Perché solo lei è la Salvatrice che potrà salvare la sua famiglia.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Acnologia, Human!Acnologia, Natsu, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fairy Tail Next Generation'
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40 - La fiamma si risveglia

"FIAMMA!".
L'urlo di Lucy era esasperato. In esso c'era tutto il dolore e la sofferenza dell'aver visto la propria figlia venirle uccisa davanti gli occhi. Richiamando a sé ogni forza possibile, si trascinò fino al corpo inerme e immobile della ragazzina, afferrandola delicatamente.
"Fiamma, Fiamma!", la chiamò. "Ti prego, svegliati! No! Non può essere successo, non può essere!". Era calato un silenzio raggelante e Igneel aveva come perso la capacità di parlare. Happy gli stava svolazzando accanto, anche lui incredulo.
"No... Fiamma", mormorò l'Exceed.
"È morta!", gridò Acnologia vittorioso. "Ah, finalmente! Adesso dimmi.Dragon Slayer di Fuoco? Come si ci sente? Eh? Qual è la sensazione che provi adesso che tua figlia è morta davanti ai tuoi occhi?".
Natsu non sembrava starlo ascoltando neanche. I suoi occhi erano fissi su Lucy che stringeva a sé Fiamma. Quest'ultima era veramente andata? Non poteva accettarlo. Non poteva accettare il fatto di non essersi impegnato abbastanza per proteggerla. La colpa era anche sua. Lei era la Salvatrice, ma era ancora così piccola e probabilmente avrebbe avuto più bisogno di aiuto.
I loro compagni sembravano aver avvertito ciò che era appena successo. August e Larcade, insieme a Mavis e Zeref, si erano fatti più vicini. Il primo aveva sgranato gli occhi,e  senza pensarci due volte si era fiondato su Acnologia.
"Che cosa hai fatto?!", gridò. "Dimmi cosa hai fatto, bastardo?!". L'altro sorrise nel vedere le lacrime e la disperazione nei suoi occhi.
"Ho fatto esattamente quello che vedi. Alla fine non sei riuscito a fare molto"
"Maledetto", mormorò. "Io ti ammazzo!"
"August, aspetta!", lo frenò Larcade. "Aspetta.... non così".
"Larcade... lui ha..."
"Lo so. Lo so cos'ha fatto"
"Bene, bene, ma tu guarda che bella storia. Siete diventati amici, adesso?". A quel punto Larcade, stanco di nascondersi, decide di dire la verità.
"Lui non è mio amico, è mio fratello, la sua famiglia è la mia. E adesso la pagherai molto cara". Acnologia sospirò.
"Accidenti, che peccato. Non siete altro che due bambini estremamente capricciosi e che non sanno quello che vogliono, tuttavia non ha importanza. Adesso che la Salvatrice è morta... non c'è più niente che possiate fare. Ma non lo avete ancora capito? Il vostro destino era nelle sue mani".
August abbassò lo sguardo. Si era sempre trattenuto dal piangere, aveva sempre avuto un contegno invidiabile, ma adesso non contava più nulla. Fiamma colei che gli aveva cambiato la vita e che per prima gli aveva offerto una seconda possibilità... era andata. E lui non aveva fatto niente.
Rayn era rimasto per qualche attimo interdetto. Aveva visto Fiamma cadere al suolo, ma aveva creduto anche di vederla rialzarsi. Ciò però non era successo. Lei era immobile, non si sarebbe più mossa
"Fiamma...", sussurrò. "Fiamma! NOOOO!"
"Rayn!", Gray cercò di afferrarlo. "Rayn, ascoltami! Andrà tutto bene, te lo prometto!"
"No, no! Non andrà tutto bene! Lei è morta, le ho promesso che l'avrei protetta, non ne sono stato in grado. Sono maledettamente inutile, sono inutile!", si portò le mani tra i capelli. Gray si avvicinò, stringendolo a sé.
"Tu non sei inutile Tu sei coraggioso"
"Sì, coraggioso!", esclamò con gli occhi sgranati. "Voglio esserlo, almeno per una volta. Per questo l'ho deciso"
"Deciso...  che cosa?"
Rayn lo guardò.
"Userò Iced Shell". Rayn rabbrividì nel sentire quelle parole. La magia proibita che aveva usato un tempo la sua ormai defunta maestra Ur per uccidere Deliora. Come potersene dimenticare!
"... Sei impazzito forse?! Quella è una magia proibita, non c'è bisogno di arrivare a tanto! Morirai!"
"Beh, per l'appunto! Oramai non ha più importanza"
"Non ti permetterò di farlo!"
"Invece sì! Lasciami fare quello che credo sia giusto!"
"Rayn! Aspetta un momento, Rayn!".
Suo figlio doveva aver perduto il lume della ragione a causa del troppo dolore. Ma doveva assolutamente fermarlo. Non voleva più perdere nessuno.

Lucy non riusciva a muoversi. Stringeva a sé Fiamma, senza riuscire a staccarsi. Aveva avuto il suo cuore vicino al proprio nei mesi in cui erano state una cosa sola. Poi l'aveva perduta ed infine ritrovata. E adesso lei giaceva tra le sue braccia. Igneel si avvicinò e cadde in ginocchio per guardarla meglio.
"Fiamma", la chiamò sorridendo. "Ehi... non puoi di certo mollare così, non è vero? Tu sei forte, sei cole che ci salverà tutti. Fiamma....".
"Lucy, mi dispiace", disse poi Loki. "Non implorerò il tuo perdono, perchè so di non meritarlo. Il mio compito era quello di proteggerla, ma non sono riuscito a fare nulla"
"... Nessuno di noi è riuscito a fare nulla...", sussurrò con gli occhi vitrei. Da Natsu non c'era stata alcuna reazione, proprio per questo Acnologia stava cercando di provocarlo.
"Su, non è il caso di disperare. Potrai riabbracciare presto tua figlia, perché dopotutto sarai il prossimo a morire! Ve ne andrete tutti voi!".
Zeref  guardò il fratello. Non si capacitava del perché non reagisse.
"Natsu", lo chiamò. "Natsu, ci sei? Che cosa stai facendo?".
Il Dragon Slayer era teso, rigido. E non  sembrava neanche più lui. Con il respiro pesante, Natsu volse lo sguardo verso Acnologia. Qualcosa stava cambiando in lui, non solo la potenza e la magia. Era come se più il tempo passasse... meno diventasse umano, ma più simile ad un demone.
"Ma...", sussurrò Igneel. "Cosa sta succedendo?".
Acnologia invece sembrava divertito.
"Sì... coraggio... da il peggio di te". Colui che aveva davanti era diverso dal mago che aveva affrontato poco prima.
"Ma... cosa...?", sussurrò Mavis.
"La sua parte demoniaca... è venuta allo scoperto", spiegò Zeref.

Tutto intorno a lei era di un delicato colore biancastro. Sembrava che una calda luce la stesse avvolgendo. Le sembrava inoltre di essere sospesa, non era poggiata su una base stabile o solida. Era morta? Perchè se così era, non era fatto male. Le sarebbe venuta voglia di lasciarsi andare. Ma da un lato sapeva che di non potere! Aveva ancora degli affari in sospeso! La sua famiglia, i suoi amici, l'intera Fairy Tail contava su di lei, lei era la Salvatrice.
Man mano la luce davanti a lei si dissolse e poté guardarsi attentamente intorno. Non c'era niente e nessuno, solo luce. E poi sentì una voce.
"Non pensavo di vederti qui".
Sussultò e si girò istintivamente. Davanti a lei c'era quello che avrebbe definito una sorta di angelo, tuttavia senza ali: si trattava di una ragazzina di circa la sua età, vestita interamente di bianco. Batté le palpebre.
"Chi sei? Un angelo? Sei venuto a prendermi?"
"Oh, no", rispose lei con tono gentile. "Io non sono un angelo, sono solo un'anima che da tempo ha lasciato il tuo mondo. Per tutto questo tempo vi ho osservato... non credevo la tua fine sarebbe arrivata così presto"
"Oh... ma allora è davvero giunta la fine? Cioè, sono morta?"
"Soltanto se lo vuoi, Fiamma", sussurrò dolcemente.  "Ti prego, cammina con me". La guardò ancora per qualche istante. Malgrado non l'avesse mai vista in vita sua, sentiva in qualche modo di conoscerla. Insieme si incamminarono  verso il nulla caldo e piacevole che le stava adesso abbracciando.
Fiamma si sentiva adesso bene, più tranquilla, tuttavia una parte del suo cuore era inquieto.
"
Hai detto che ci hai osservato per tutto questo tempo. Allora sai anche cosa mi è successo  e perché"
"Temo proprio di sì. La Salvatrice, colei che con la sua fiamma salverà la gente del suo mondo". L'altra sbuffò, alzando gli occhi al cielo. Stava avvertendo un gran sollievo nel non dover più sopportare il dolore fisico dato dalle ferite. Lì, con quella ragazzina, quella sorta di angelo, si stava proprio bene.
"Non sono poi tanto una Salvatrice. Da un lato vorrei tornare indietro, ma dall'altro lato... come posso? Non sono abbastanza forte e sto iniziando ad avere veramente paura di non farcela. Per questo sono qui, perché non sono abbastanza forte..."
"È proprio questo il momento per decidere se sei una che molla o meno. Puoi andare avanti con me, sarebbe la strada più facile ma significherebbe anche arrendersi e non rivedere più la tua famiglia, i tuoi amici, quel ragazzo, com'è che si chiama? Blurayne. Loro stanno soffrendo molto"
"Questo non mi aiuta!".
La ragazzina in bianco sospirò.
"In verità sarebbe meglio per tutti, anche per me stessa, che tu andassi. Mio padre ha portato troppa distruzione nel mondo, ha messo fine a troppe vite"
"Aspetta, tuo...? Tu sei Nymeria? La bambina di cui mi ha parlato una volta?"
"Quello è il mio nome, sì", rispose sorridendo. "In nome mio sta facendo tutto questo, ma non è quello che voglio. Non voglio essere vendicata. Tu sei non solo la speranza di chi è ancora in vita, ma anche la speranza di chi ormai non c'è più", Nymeria si fece più vicina e le afferrò per mani. "Puoi venire con me se vuoi.. Ma se scegli di tornare indietro, te ne prego, Fiamma Dragneel: da la pace a mio padre".
Fiamma era rimasta sbalordita sia da quella scoperta che dalla richiesta stessa di Nymeria. Andare o rimanere? Il suo tempo stava per scadere, non poteva temporeggiare per sempre.

Natsu stava combattendo contro Acnologia. Di trattava di uno scontro che quest'ultimo aveva bramato per dodici lunghi anni. Tutto ciò che aveva sempre desiderato era mettere fine alla sua vita e a quella degli altri Dragon Slayer. Tuttavia, Natsu era diverso da come si ricordava, possedeva una forza che stava andando via via fuori controllo. Lucy faticava a riconoscerlo.
"Natsu... tu sei diverso...", sussurrò fra sé e sé.  Sentì un respiro pesante alle sue spalle e si accorse che anche Neel stava cambiando: le sue braccia e metà del suo viso si stavano riempiendo di scaglie, le fiamme lo circondavano. La rabbia e il dolore che stava provando avevano sbloccato il Dragon orse, chissà se ne stava effettivamente rendendo conto.
"N-neel!", balbettò Happy. "Il tuo viso, il tuo corpo... tu sei...!"
"Mi sento tutto un fuoco!", esclamò con rabbia. "Scusa, mamma. Non mi tratterrò". Lucy annuì, seria.
"Vai figlio mio", sussurrò mentre una lacrima rigava il suo volto. Fiamma giaceva ancora tra le sue braccia e non accennava a muoversi. Chiamava il suo nome pur sapendo che non avrebbe mai ottenuto una risposta.

Gray stava cercando di far desistere Rayn dal fare qualche sciocchezza. Era sconvolto e non pensava lucidamente.
"Juvia!", chiamò. "Ferma Rayn, è impazzito!".
La maga non capì, ma nel vedere suo figlio correre come un forsennato, gli si parò davanti.
"Blue, cosa c'è che non va?"
"Perdonami, ma non posso  più stare qui. Devo fare qualcosa! Lasciate che mi sacrifichi!"
"Cosa?! Blue, no! Questa è una follia, non è necessario arrivare a tanto!"
"Invece sì! Fiamma ormai è morta, volete capire che non c'è più speranza?!"- Strizzò gli occhi, lasciando che le lacrime gli rigassero il viso. Non avrebbe mai pensato che nella vita si potesse sentire così tanto male.
"BRUTTO IDIOTA!".
Yuki era furente. Talmente tanto che il suo stesso corpo,a desso d'acqua, ribolliva letteralmente.
"Yuki?", sussurrò suo fratello.
"Ma chi ti credi di essere?" fece lei indicandolo. "Vuoi arrenderti così e lasciarti morire? Io non te lo permetterò! Se adesso ti lasci andare, la morte di Fiamma sarà stata inutile! Lei era... era...", aveva cercato di trattenersi dal pianto, ma era stato inutile. "Lei era la mia migliore amica e se adesso morissi non me lo perdonerebbe mai. Quindi, Bluerayne Fullbuster, smettila di autocommiserarti e combatti, incanala la tua rabbia e combatti!".
Rayn era rimasto interdetti, con le lacrime sospese tra le ciglia. Proprio sua sorella, che in apparenza poteva sembrare così piccola e fragile, lo aveva afferrato - metaforicamente parlando - e l'aveva trascinato via dalla sua esasperazione. Probabilmente Fiamma non avrebbe voluto vederlo così, al contrario, con il suo dolce sorrise lo avrebbe incitato. Abbassò lo sguardo, asciugandosi gli occhi.
"Yuki... ti chiedo perdono. Alle volte tuo fratello si deprime davvero troppo", sussurrò, serio. "Ammazzerò questo bastardi uno per uno se sarò necessario".
Invel dal canto suo sembrava piuttosto spazientito.
"Queste scenate emi infastidiscono sempre, ma che vogliamo farci"
"Ehi, bastardo!", lo chiamò Meredy. "Hai già fatto a sufficienza, non credi?"
"Ah, taci stupida donna. Mi sei solo d'intralcio". Invel attaccò. La sua magia del ghiaccio era potente e pericoloso. Meredy non era inesperta, sapeva come affrontare un nemico di tale portata, ma lo Spriggan era anche più orte di quanto poteva ricordare. Il ghiaccio la colpì. Non avrebbe saputo dire dove, forse al cuore o ai polmoni considerando quanto l'aria le mancasse. Rimase immobile per qualche istante, e poi cadde.
"MEREDY!", la chiamò Lyon. "MEREDY!" Si avvicinò alla ragazza, sollevandola appena. Lei aprì gli occhi,, lentamente.
"Oh... Lyon", sussurrò. "Cavolo, mi dispiace.. avrei dovuto prestare più attenzione"
"Smettila di scusarti, non devi", disse spaventato. "Ti ha congelato qualcosa? Potrebbe succedere la stessa cosa che è capitata a Syrio!"
"Non è per me che sono preoccupata... ", sussurrò sottovoce. Lyon non capì, le sue labbra si muovevano così lentamente. Vide poi la mano della ragazza scivolare piano, fino a poggiarsi sul ventre.
"Meredy...?"
"Avrei voluto dirtelo in un altro momento. Ma sono incinta. Mi dispiace! Non voglio che gli capiti nulla, mi dispiace!".
Davanti a quell'inaspettata notizia, Lyon era rimasto senza parole. Aveva appena appreso che sarebbe diventato padre per la seconda volta, ma allo stesso tempo sia la donna che amava che il bambino rischiavano di morire.
"N-no!", esclamò. "Va tutto bene, resisti, d'accordo? Meredy... non puoi lasciarmi, abbiamo bisogno di te!"

Fiamma rabbrividì. Lì dove si trovava, in quella dimensione lontana da ogni tempo e spazio, poteva sentire le urla di disperazione di coloro che aveva lasciato. O forse non ancora.
"No", sussurrò con le mani sulla testa. "Non voglio! La mia famiglia, i miei amici! Loro stanno soffrendo, hanno bisogno di me!"
"Se è questo quello che vuoi, puoi tornare indietro. Dipende dalla tua volontà", disse Nymeria.
"Io voglio tornare indietro. Ma ho paura di non essere abbastanza forte. Te ne prego, dammi un aiuto!". Fiamma la prese per mano. L'altra sembrò sorpresa.
"Fiamma Dragneel, Salvatrice, colei che è nata per proteggere. Tu riuscirai a vincere. La tua forza verrà fuori nella sua interezza. La fiamma divamperà del tutto"
"Aspetta! Ti rivedrò?".
Nymeria sorrise.
"Un giorno, forse. Ma non adesso, non ancora. Il tuo favore per il mio. Siamo pari. Adesso va". Si staccò dalla sua presa e a quel punto per Fiamma divenne tutto bianco. pieno di luce. La magia stava in lei fluendo senza che potesse fermarla. E stava tornado indietro.

Nel campo di battaglia la situazione era abbastanza grave. Ametyst stava affrontando Bloodman, Akua non accennava a svegliarsi. Hikari e Minerva stavano combattendo fianco a fianco contro God Serena, Natsu era praticamente schiacciato da Acnologia. Quest'ultimo sembrava essere divenuto invincibile, come una sorta di dio. E il suo rivale, d'altro canto, non riusciva più a contrattaccare.
"Diamine!", imprecò Neel. "Dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo farlo per Fiamma!"
"Fiamma?", chiese Acnologia sorridendo. "Fiamma non tornerà mai più. Adesso preparati a morire, Dragon Slayer di Fuoco. Natsu sgranò gli occhi, con il fiato corto. Possibile che fosse quella la fine. Sentì le grida disperate di Lucy e poi una luce bianca e prepotente. Lì dove si trovava la bionda accasciata, c'era stata una sorta di esplosione, tuttavia non era ferita. In ginocchio, la maga osservava ad occhi sgranati osservava la scena che le si presentava davanti: Fiamma aveva gli occhi colorati di un rosso accesso, i suoi capelli più che rosa adesso parevano rossi e fatti di fuoco. Metà de suo viso e del suo corpo era ricoperto di scaglie rossastre. Ma più di ogni altra cosa era viva. Viva, sana e fiera. Igneel spalancò gli occhi.
"Fiamma...?", sussurrò. Natsu la vide. Era proprio lei ed era più forte che mai. Non si spiegava come, ma era stata strappata alla morte.
"Lo sapevo che non poteva finire così", mormorò.
Acnologia era, dal canto suo, sconvolto. Come poteva lei essere lì?
"No! Cosa sta succedendo? Non può essere!".
Fiamma sollevò lo sguardo, seria come non mai.
"Sono la Salvatrice e con la fiamma che arde dentro di me... io salverò tutti voi".


NDA
Il momento è arrivato. Devo dirlo. Meno due alla fine. Non ci posso credere. Mi mancherà questa storia e scrivere dei vecchi e nuovi personaggi, ma riservo le mie smancerie per l'ultimo capitolo. Di importante c'è che Fiamma è tornata in vita grazie ad un piccolo aiuto. So che è un espediente narrativo molto usato, ma in particolare ho pensato ad Harry Potter, l'ultimo libro/film in particolare. Il suo ritorno eviterà la tragedia? (tipo Rayn che vuole suicidarsi, tanto per dirne una)
   
 
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