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Autore: lachicamuyseriosa    03/10/2018    0 recensioni
Misi piede nella scuola, quella mattina, piena di speranze. Sì, avevo fatto una scelta, e ne avrei pagato le conseguenze, ma avevo bisogno di supporto. Avevo bisogno della mia famiglia.
In quanto figlia dello sceriffo Keller sapevo già cosa gli spietati, pettegoli cittadini di Riverdale avrebbero avuto da dire su di me. E avevo ragione. Li avevo sentiti. “Ecco cosa succede a crescere dei figli senza madre” “Non avrei mai immaginato che Keller permettesse ad una ragazzina pazza di venire qui, siamo già alle strette con gli psicopatici”.
Se la mia pazzia consiste in autodifesa allora sì, sono pazza. Meglio pazza che morta del resto, no?
Ma quelle voci non sarebbero state le mie uniche croci. Oh no, ne avrei avute tante altre.
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sweet Pea
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Allora, cosa ne pensi di Riverdale? È come te la ricordavi?” chiese Kevin, per poi tornare a sorseggiare il suo milkshake alla fragola.
“Mi era mancato il Chock’ Lit Shoppe. Ricordo quando papà ci portava qui la domenica mattina e prendevamo i pancakes..” sorrisi. “..E comunque sì, è più o meno come la ricordavo.” Non ammisi che ci avevo provato, a scordarmela. A scordarmi tutti loro. Lui e papà compresi.
“A parte le persone. Mi sembrano tutti usciti da chissà dove. Tecnicamente avrei almeno dovuto conoscere Archie e Betty. Insomma, sono di Riverdale anche loro. Ma sappiamo come sono andate le cose” dissi.
“Già. Non condividevamo gli stessi amici” sorrise Kevin. Mi feci improvvisamente triste. Riuscivo a capire la delusione nei suoi occhi, il fatto che lo avessi lasciato solo quando aveva bisogno di me.
Kevin evidentemente notò il mio sguardo e sorrise in modo sincero. “Jess? A cosa pensi?” chiese.
Non risposi, tentando di scacciare indietro le lacrime. “Hey..” si sporse in avanti sul tavolo, tentando di raggiungere la mia mano con la sua. La strinse forte.
“Kevin mi.. mi dispiace” dissi tentando con più fatica di correggere la voce strozzata.
“Jess. Sei mia sorella. Non importa. Io sarò sempre dalla tua parte. Quando vorrai dirmi tutto, sai che mi troverai qui pronto ad ascoltarti e sostenerti. Ascoltami. Sono felicissimo che tu sia tornata. Smettila di tormentarti, ora sei qui, sei al sicuro, e sei tra persone che ti amano. Papà stava per impazzire dopo il casino che c’è stato con Black Hood e l’omicidio di Jason Blossom e tutto il resto. Siamo felicissimi di averti di nuovo qui.”
Feci un respiro profondo. “Ok.” E sorrisi a quello che mi era più mancato quando avevo visto la morte in faccia: il sostegno di una persona cara.
 
***
 
Entrai nella sala studenti e vidi gli amici di mio fratello seduti sui divanetti. Mi feci coraggio e mi avvicinai. “Hey, ragazzi” li salutai.
“Jess! Accomodati” mi fece spazio Betty.
“Di che si parla?” chiesi, notando in fondo alla stanza il ragazzone conosciuto qualche giorno prima, Sweet Pea. Parlava animatamente con quelli che, se non mi sbagliavo, dovevano essere Toni e Fangs.
“Oh del prossimo articolo che Jug vuole pubblicare sul Blue & Gold, sai.. il giornale del liceo. Crede ci sia qualcosa che bolle in pentola a Pembrooke” fece Betty.
“Betty, io so che il signor Lodge ha in mente qualcosa. Devo solo capire cosa. Se vedi Veronica chiedile se più tardi può concedermi qualche minuto per delle domande.” Rispose Jughead, e accorgendosi poi della discussione in fondo alla stanza tra i suoi amichetti aggiunse “Scusatemi. A più tardi” e si allontanò da noi.
Betty rise e poi si sporse verso l’altro divanetto, dando una pacca sulla gamba ad Archie che stava… dormendo?!
“Arch! Svegliati.” Gli fece Betty. Questo grugnì e si portò una mano sulla faccia. “Che c’è Betty?”
“C’è che non puoi dormire a scuola! Dove sei stato ieri notte?”
“Da Reggie. Nottata videogames e scuola non si combinano come credevo.”
Spostai in quel momento l’attenzione sul gruppetto di Serpents in fondo alla stanza. Jughead stava discutendo con Sweet Pea ora, e Toni notò il mio sguardo rivolto a loro. Disse qualcosa e poi li spinse fuori dalla stanza. Prima di uscire, Sweet Pea rivolse lo sguardo nella mia direzione e poi lo distolse immediatamente.
“Jess?.. sei ancora tra noi?” mi sentii chiamare. Mi voltai di scatto verso Betty.
“Sì? Scusami. Ero.. sovrappensiero.”
Betty rise, poi guardò Archie e di nuovo me. “Ci stavamo chiedendo se Cheryl ti avesse già invitata alla sua festa di inizio anno scolastico post ballo. Sai ci farebbe piacere venissi, ti divertirai e avrai modo di conoscere molte più persone” disse lei.
“Ehm certo, va bene voglio dire. Verrò a quella festa..” dissi, poi mi alzai dal divanetto “..ora vogliate scusarmi ma devo cercare Kevin”. Li salutai con un rapido cenno della mano, e corsi fuori dal salottino.
 
Appena svoltai in corridoio andai a sbattere contro Veronica.
“Oh! Jess! Come stai? Ti sei ambientata un po’?” chiese con un sorriso.
“Più o meno, grazie” dissi, cercando con lo sguardo in mezzo a tutti gli studenti il gruppetto di Serpents.
“Mi fa davvero piacere, tra l’altro volevo giusto parlarti. L’altro giorno non ho avuto modo di farti sentire a tuo agio. Ti dirò, mi ha un po’ sorpresa in effetti che Kevin avesse una sorella, ma voglio rimediare. Ti va di venire da me questo pomeriggio? Prendiamo un tè e parliamo di ragazzi.” Disse lei in modo entusiasta. “Ehm.. Jess? Cerchi qualcuno?”
“No, no certo. Alle quattro va bene?” chiesi cercando di simulare un sorriso amichevole.
“Alle quattro è perfetto.”
“Allora messaggiami il posto, ok? Scusami, devo proprio scappare.” Conclusi, e ripresi la mia ricerca nel corridoio a passo spedito.
Uscii dalle porte del Riverdale High giusto in tempo per vedere delle moto sfrecciare via.
Ma dove diavolo..?
 
***
 
“Dunque..” iniziò Veronica posando la tazza di tè sul piattino “..parlami del Vermont. È quel tipo di posto in cui quando nevica puoi metterti un parka di cashmere e degli Uggs senza che nessuno ti scambi per una ricca viziata di città?”
“Più o meno” ammisi ridendo.
“Adorabile. E i ragazzi?”
Trasalii. “Degli stronzi.” Risposi secca. Veronica mi guardò con uno sguardo stranito, e si affrettò a cambiare discorso.
“Allora, hai qualche curiosità su Riverdale? Tra l’altro, chi stavi cercando oggi a scuola? Sembravi molto preoccupata” fece lei, riprendendo in mano la tazza di tè.
“Sai dirmi qualcosa sui Serpents?” chiesi, sorprendendola considerando la faccia che fece.
“I South Side Serpents intendi?”. Annuii.
“Bene. I South Side Serpents sono un gruppetto di bulli del South Side. I miei genitori se ne stavano occupando, stavano cercando di togliere loro il possesso del South Side in modo tale da fermare lo spaccio di droga e tutto il resto delle attività criminali portate avanti da loro e dai loro nemici, i Ghoulies. Mi sono discostata dai piani dei miei negli ultimi tempi. Non mi trovavo d’accordo su certe loro.. scelte. Ma posso assicurarti che su questo avevano ragione, Jess. Jughead può anche essere mio amico e il ragazzo della mia migliore amica, ma sono pur sempre Serpents. Sono dei criminali, Jess.”
Rimasi a guardarla in silenzio. Dopodiché sospirai e annuii. Non le avrei raccontato ciò che avevo visto quel giorno a scuola. Dovevo capire cosa stava succedendo. Da sola.
   
 
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