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Autore: amy_hime    03/10/2018    2 recensioni
Jeff sta per incontrare una persona che potrebbe cambiare la sua vita in modo radicale... una ragazza strana, che passa il suo tempo disegnando senza mai uscire di casa. Cosa potrebbe accadere?
Ambientata dopo Jeff vs Slendy
Primo capitolo pubblicato il 02/06/18 auguri Jeffrey, buon compleanno! (mi auguro che la data sia corretta ahahah)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Evelyn estrasse dal fondo della cartelletta un foglio, per poi passarlo a Jeff. Il ragazzo era diventato cupo di colpo, parlando di Liu. Non parlava ad alta voce, tuttavia borbottava qualcosa di non molto allegro. Le uniche parole che Eve era riuscita a carpire da quello strano monologo erano state Randy, festa, genitori, candeggina, dolore, bellissimo e Liu.

Sussurrando, la ragazza tentò di attirare l'attenzione del giovane:- Ehm... Jeff... Ho trovato il disegno che ti interessa se... Se vuoi vederlo, ecco.

Il malumore di Jeff si sciolse come neve al sole. Improvvisamente allegro, prese in mano il foglio dimenticando totalmente i discorsi di qualche istante prima. Lo osservò a lungo, pensieroso:- In effetti assomiglia a Slendy, ma... Non è lui.

Allungò una mano e sfilò la matita dai capelli di Evelyn, poi orientò la punta verso il foglio:- Faccio un paio di aggiustatine, non preoccuparti.

- Non. Provarci. Nemmeno.

Jeff osservò la mano della ragazza stretta intorno al suo polso con distacco, quasi fosse un insetto strano, tuttavia, quando parlò, nella sua voce c'era un misto di stupore, curiosità e ironia:- Ehm... Perché no, Eve?

- Perché l'ho fatto io, è ovvio. Nessuno rovina i miei disegni e la passa liscia, chiunque esso sia.

Lui inclinò la testa di lato e la osservò divertito:- Cosa ti fa pensare che io potrei rovinarti il disegno?- indicò il viso sfregiato - sappi che per il sessanta percento questo spettacolo è opera mia. Io sono un artista.

- Fa quel che vuoi, ma non. Toccare. Il. Mio. Disegno, sono stata chiara?

Jeff scrollò le spalle, poi prese un altro foglio e diede sfoggio della sua abilità nel disegno.

 

- Finito!- esultò il killer quasi un'ora e mezza dopo. Evelyn gli si avvicinò, impaziente. Rimase scioccata alla vista del disegno.

- Sono un artista, no?- commentò Jeff incrociando le braccia dietro la nuca. Eve scrollò le spalle:- Diciamo che ho visto di meglio...

La parte superiore del foglio era occupata dalla scritta QUESTO È SLENDERMAN, collegata con una freccia a una figura composta praticamente da stecchini neri, e affiancata da una sorta di autoritratto di Jeff, anch'esso corredato di didascalia. Accidenti, che artista... Evelyn riappoggiò il foglio sul tavolo. Jeff, evidentemente soddisfatto, si allontanò andando a riprendersi la felpa ormai asciutta. Rientrò nella stanza, poi si fermò di botto irrigidendosi. Cadde a terra contorcendosi, sotto lo sguardo scioccato della ragazza. Eve si precipitò a soccorrerlo, ma inciampò su qualcosa di lungo e nero. Dei tentacoli neri la costrinsero a sollevare il volto, e Evelyn si ritrovò a fissare un volto bianco privo di lineamenti. Improvvisamente si sentì debole, incapace di muoversi e con un mal di testa spaventoso.

- Ehi, non... Distrarti, okay?- ringhiò Jeff, ruzzolando verso il tavolo. I tentacoli dello Slenderman avvolsero il torace del killer, ma questi si divincolò e riuscì a sottrarsi a quella stretta letale. Agguantò le matite dal tavolo e le conficcò nei tentacoli del mostro, che stridette dal dolore. Poi, Jeff fece l'errore di guardare in faccia lo Slenderman. Barcollò all'indietro, poi cadde vomitando. Evelyn raccolse da terra una matita e la usò per pugnalare uno dei tentacoli, poi si allontanò strisciando più velocemente che poteva. Jeff, nel frattempo, era riuscito ad alzarsi appoggiandosi alla sedia. Allungò una mano ed estrasse da uno dei sacchetti del supermercato una bottiglia di vodka, poi recuperò l'accendino dalla tasca.

- Ehi, Slendy... Ho un regalino per te.

Lanciò la bottiglia, che si infranse contro i tentacoli alzati a creare una sorta di scudo, mentre gli abiti neri dello Slenderman si inzuppavano, poi gli corse addosso con l'accendino in mano:- BRUCIA!

Il suo attacco non andò mai a segno: lo Slenderman scompare così come era apparso. Jeff si sdraiò sul pavimento, ridendo, ed Evelyn non poté fare a meno di sorridere, poi le sorse un dubbio:- Jeff, perché mi hai salvata?

Lui la guardò:- Perché mi stai ospitando, ovvio... E anche perché non mi hai ancora restituito il coltello. Se lo avessi avuto, avrei mandato a dormire Slendy, anziché metterlo in fuga lanciandogli la... Oh- si interruppe, guardando i cocci di vetro sul pavimento - la mia vodka... Era l'unica bottiglia che c'era...

Evelyn si allontanò cercando di trattenere le risate.

   
 
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