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Autore: BRIDGET LANNISTER    05/10/2018    1 recensioni
[Good Girls]
Ma sapeva benissimo di aver bisogno di una doccia fredda e che sarebbe finita pensando a lui, come tutte le volte in queste ultime settimane.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3:
Il suo cellulare suonò era un messaggio da parte di Rio
Sei libera stasera? Le stava forse chiedendo di uscire?
Potrei, si  
Bene, passo alle 19 si? Vestiti bene mammina
Stava per uscire con un gangster, non poteva ancora crederci. Aveva baciato un gangster e l’unica cosa cui riusciva a pensare è che voleva ribaciare e non solo… quel gangster.
Le 19 si stavano avvicinando e Beth era pronta: un trucco leggero, molto simile a quello che utilizzava sempre ad eccezione del suo rossetto, un rossetto rosso vivo, Ruby ed Annie glielo avevano regalato per il divorzio insieme ad altri e meravigliosi e costosi trucchi, un vestito che foderava bene le sue curve e metteva in risalto il suo bellissimo seno: lo aveva comprato mesi fa, pentendosene subito dopo ‘con chi avrebbe mai utilizzato quel vestito?’ e un paio di tacchi che non si sarebbe messa mai, in situazioni normali: tutto questo non era normale.
Bussarono alla porta e Beth capì che quello che stava per fare era completamente una cazzata. Uscire con un ragazzino tatuato: dio quel tatuaggio sul collo però… e capo di una banda, sembrava l’inizio di una barzelletta
“Beth che cazzo stai facendo!” si disse tra sé
“Stai per uscire con me” rispose Rio da dietro la porta “Ti ho sentito Elizabeth. Me ne devo andare? Hai cambiato idea?”
Aveva cambiato idea? No, per nulla ma portava essere sua madre
“Elizabeth, me ne devo andare?” chiese lui con tono serio
“NO” urlò lei aprendo la porta velocemente
“Cazzo mammina” disse lui osservandola, quel corpo e quei capelli rossi lo facevano impazzire
“Quanti anni hai? Insomma potrei essere tua madre”
“Mia cosa? No, Elizabeth no” disse lui ridendo “ Non dire mai più una cosa del genere. Quanti anni pensi che io abbia?”
“Non lo so, forse 25?”
“Wow 25. No mammina aggiungine 10” disse ridendo e facendole l’occhiolino dolcemente. Beth rimase stupita avevano solo 3 anni di differenza ma lui sembrava così giovane. Lei gli sorrise e si schiantò sulle sue labbra.
“Ciao anche a te. Ora andiamo prima che io rovini la serata togliendoti i vestiti” disse Rio non lasciando i suoi fianchi.
“Si ti prego, sto morendo di fame” rispose lei cercando di togliere ciò che rimaneva del suo rossetto sulle labbra di Rio.
Il ristorante nella quale la portò era, bhe era un tipo di ristorante in cui non era mai stata: tutto molto messicano o qualcosa del genere. La cosa più strana è che Rio sembrava di casa, per lo più le cameriere che guardavano Rio, lo facevano sembrare di casa
“Rio, perché queste ragazze mi guardano in questo modo?” chiese sorridendo Beth all’orecchio del suo accompagnatore
“Sei la prima donna che porto fuori per un appuntamento Elizabeth”
“Tu cosa?” chiese lei paralizzata dalla risposta
“Elizabeth … Elizabeth” ma lei non riusciva a muoversi, lo guardava stupita, così lui la baciò “ Non mi è mai importato portare le donne a cena, me le scopavo e basta se mi interessavano. Con te è  diverso. Cosa cazzo mi stai facendo?” continuò lui tenendole il mento tra pollice e indice. “Cosa cazzo mi stai facendo”.
La cena non fu un successo, fu solo una cena.
Per tutta la serata Rio continuò a ricevere strani messaggi, e ad ogni messaggio lei notava che si innervosiva sempre di più. Per poco si allontanò dal tavolo lasciando il suo cellulare lì, in bella vista. Pochi minuti dopo, Rio, ancora impegnato in una conversazione con un suo “amico”, Beth potè leggere uno di quei messaggi
“Piccolo, ti prego torna a casa. Ho sbagliato tutto, ti prego. Ti amo!”
Quando lui la riportò a casa, tutto era così strano
“Senti Elizabeth, io ora devo andare” disse guardando il cellulare, Beth notò che il messaggio proveniva da una certa Rosa.
“Non è una novità” rispose lei debolmente e gli diede un bacio sulla guancia. Scese dalla macchina ed entrò in casa
“Elizabeth non puoi innamorarti di lui, non puoi” si disse tra sé e si addormentò completamente vestita e piangendo. Aveva un’altra donna, perché le aveva chiesto di uscire? Era il suo alibi? Una sua ripicca? Una sua vendetta? L’aveva presa in giro per tutto questo tempo?
   
 
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