Everybody is alone
Sometimes people leave you
Halfway through the wood.
Others may deceive you
You decide what's good.
You decide alone.
La mano pallida di Scarlet-Violet corse a coprirle la bocca screpolata dal freddo alla vista di Mentafiorita che accettava il pezzo di pane offertole dal cavaliere. I rami spogli degli alberi sembravano tendersi verso di lei per proteggerla da quell’uomo che esalava malvagità.
Cosa diavolo fai, Menta? Ti avevo detto di nasconderti fino al mio ritorno! Perché non mi hai aspettata? Perché hai fatto di testa tua?
Avvolta nel suo Abito delle Responsabilità di un bianco immacolato, mentre dondolava le gambe pallide in groppa al cavallo nero, Mentafiorita mostrava meno dei suoi sedici anni e Scarlet-Violet non poté reprimere un brivido di paura.
«Mi porterai dalla mia amica? Sono rimasta sola e non riesco a trovarla.» chiese la Magica della Luce, fiduciosa. Il cuore di Scarlet-Violet si strinse: sola?
Intenta com’era a divorare il pezzo di pane, la dolce Mentafiorita non poté scorgere il ghigno dell’emissario del Nemico mentre la copriva con il suo mantello, macchiandola di peccato e schermandola dal candore luminoso e puro del bosco innevato.
«Ma certamente. Non potrei mai lasciare una fanciulla come voi da sola nel bosco. Di questi tempi, bisogna prestare molta attenzione.» fu la sua astuta risposta mentre afferrava le redini del cavallo.
Un urlo si bloccò nella gola di Scarlet-Violet, come una mosca nella tela del ragno. Si morse la mano per non farsi sentire.
È giorno, Menta. Non posso aiutarti. Chissà dove sarai stanotte… ma, ovunque sarai, io verrò a cercarti. Non sei sola, non sei sola.
{255 parole}
People make mistakes,
Holding to their own,
Thinking they're alone.
«Aberdeen! Aberdeen!» urlava Edgar Poppy, lottando contro la violenta tempesta nel tentativo di raggiungere la scogliera.
Sua moglie gli aveva detto che usciva a comprare il pane ma ancora non era rincasata e con quel tempo... Edgar aveva deciso di andarla a cercare.
Nonostante il vento ululasse nelle sue orecchie, Edgar poteva ancora sentire il pianto della piccola Shirley come se la tenesse stretta al petto. Tornerò indietro con la mamma, promise.
Un’onda si abbatté sulla scogliera, spruzzando schizzi di acqua gelida.
Poi, Edgar si fermò. Una figura sostava immobile sul ciglio del dirupo. Senza una ragione apparente, il suo cuore si fermò e un brivido gli scese lungo la spina dorsale. C’era qualcosa di familiare in quella figura…
aguzzò la vista.
Era Aberdeen quella donna?
«Aberdeen?» chiamò, la voce distorta dal panico che si aggrappava alle sue corde vocali.
Aberdeen si voltò, un sorriso dolceamaro sulle labbra. Ciocche di capelli rossi le frustavano il viso pallido e tondo pieno di lentiggini. La busta della spesa penzolava da una mano ma l’odore fragrante del pane veniva sommerso dalla forte brezza marina.
Il terrore s’impossessò di Edgar. «Aberdeen, non farlo, ti prego. Troveremo una soluzione insieme. Non sei sola: ci siamo io e Shirley! Ti prego.» supplicò.
Lei scosse la testa, sempre con quel sorriso mesto. Il suo volto somigliava a una maschera di serenità: non mostrava segni di paura né di rabbia per quel destino crudele. «Edgar, mio caro, questa è la soluzione. Ci sono leggi che non possiamo infrangere, leggi che voi Non Magici non potrete mai capire. Abbi cura di Shirley.»
Non c’era nulla che Edgar potesse fare per fermare quel momento eppure si lanciò lo stesso, una mano protesa come a voler afferrare la moglie che avanzava verso il mare in tempesta.
«No!» urlò ma nessun Dio ascoltò il suo grido disperato.
Aberdeen gli lanciò un ultimo sguardo pieno di soddisfazione, come se la vita le avesse donato anche troppo, prima di sparire nel bianco del mare in tempesta.
{345 parole}
Honor their mistakes--
Everybody makes--
One another's terrible mistakes.
You decide what's right, you decide what's good.
I mantelli neri, lunghe ombre striscianti nella candida neve che l'inverno aveva rovesciato sul villaggio, procedevano a passo lento e solenne in file ordinate.
Vaniglia sentì i suoi concittadini trattenere il fiato davanti a quella visione terrificante. Persino i bambini avevano smesso di lanciare tutto ciò che capitava -giocattoli, scarpe, torsi di mela, pezzi di pane sbocconcellato, pomodori succosi- e osservavano l'avanzata delle schiere nemiche a bocca aperta, i nasini rossi a causa del freddo.
Sotto gli ampi cappucci si nascondevano persone amate, amici, parenti. Come ferire chi è vittima di un incantesimo? Come ferire chi fa parte della propria vita?
Dove sei, Vì? Ho bisogno di te.
Dallo sciame oscuro emerse un enorme stallone nero, cavalcato da due emissari del Nemico, che si arrestò al centro della piazza.
Il sangue nelle vene di Vaniglia si ghiacciò.
La figura minuta abbassò il cappuccio con un gesto deciso, così familiare, rivelando la pelle bianca come porcellana e due occhi verdi che erano lo specchio di Vaniglia.
Pervinca sollevò lo sguardo per incontrare quello sconvolto della sua gemella. Non vacillò nemmeno davanti all'espressione tradita e addolorata che distorceva il suo viso.
Un giorno capirai, Babù. Non ho avuto altra scelta, non ho mai avuto una scelta. Un giorno mi perdonerai.
Pervinca alzò il mento, altera, stoica, per affrontare quella che, a momenti alterni, aveva reputato casa: Fairy Oak.
{236 parole}
Hard to see the light now.
Just don't let it go.
No one is alone - Into The Woods
{Totale: 827 parole}
06/10/2018
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