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Autore: Nao Yoshikawa    07/10/2018    4 recensioni
“Il suo nome sarà Fiamma. Perché, con la fiamma che arde dentro di lei, un giorno ci salverà tutti”.
Cinque anni dopo la battaglia di Alvarez, una nuova minaccia incombe non solo su Fairy Tail, ma su tutta Earthland. Una maledizione verrà scagliata, mandando i nostri eroi in un mondo senza magia e impedendo loro anche solo di ricordare delle loro storie e dei loro legami.
La loro unica salvezza risiede in una bambina appena nata.
Fiamma ha dodici anni, è orfana ed è sempre stata convinta di non essere niente di speciale. Un giorno, però, le cose cambiano drasticamente quando incontra Happy.
Sarà allora che inizierà il viaggio verso la scoperta delle sue origini. Perché solo lei è la Salvatrice che potrà salvare la sua famiglia.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Acnologia, Human!Acnologia, Natsu, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Fairy Tail Next Generation'
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41 - La fiamma si espande

Potente e bellissima, Fiamma si ergeva da terra come una regina. Era sempre lei, con il pieno controllo della sua magia e delle sue facoltà, aveva semplicemente raggiunto un livello più alto di potenza.
Sia i suoi alleati che i suoi nemici la guardavano con stupore. August era stato fra i primi ad accorgersi della sua resurrezione. Perché di ciò si trattava. Era stata uccisa, su questo non c'era dubbi, ma adesso era di nuovo lì, fra loro.
"Fiamma... è... è... è viva? Ma com'è possibile? Hai una risposta?", domandò rivolgendosi a Zeref.
"Io non ne ho idea. È come se qualcuno l'avesse riportata in vita. E non parlo di usare una magia proibita o cose del genere. Questo è qualcosa che si trova molto più in alto".
Rayn si era fermato un attimo, e nel momento in cui aveva udito quella voce a lui familiare, era rimasto per qualche istante immobile, stupito. Aveva quasi paura di voltarsi e rendersi conto che in realtà era tutto un sogno. Ma lo fece comunque e allora la vide: la sua Fiamma, che aveva visto morire e spegnersi, era di nuovo tra loro.
"Fiamma. Fiamma!", gridò. "Sei proprio tu, non può essere!".
Acnologia era altrettanto incredulo. Come aveva fatto quella ragazzina a sfuggire alla morte? E soprattutto, perché adesso le sembrava così forte e potente?
Per la prima volta in vita sua, provò timore. Fiamma se ne accorse.
"Ti vedi tremare", disse ad alta voce, regale come mai lo era stata. 
Il rivale era serio.
"Io ti ho uccisa. Come puoi tu essere qui"
"Il fatto è che il mio compito non è ancora finito", disse guardandolo negli occhi. "Acnologia... quest'oggi io ti darò la pace".
La guardò per qualche istante. Così potente, così invincibile.
Si sentì perduto.
"NO!"
Vi fu l'esplosione di due magie, di luce e oscurità, che si incontrarono. Ancora una volta il fuoco si piegava al suo volere, bruciando ogni cosa a suo piacimento. Le fiamme si posavano sulla sua pelle senza mai ustionarla. Qualche metro davanti a lei, Acnologia doveva trovarsi  tra la polvere, da qualche parte.
I suoi capelli ondeggiavano al vento, l'espressione era seria. Fiamma sembrava in qualche modo diversa, cresciuta, maturata. Lucy si alzò traballante sulle sue gambe. E lentamente chiamò il suo nome, sperando solo che non si trattasse di una misera illusione.
"Fiamma".
Nel sentire la voce materna, la ragazzina si voltò a guardarla.
"Sono io!", esclamò semplicemente. La bionda sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Tutto ciò che voleva era correre da lei e abbracciarla.
... Peccato che Neel avesse avuto la stessa identica idea.
"FIAMMAAAA!", piagnucolò correndo ad abbracciarla insieme ad Happy. "Sei viva!"
"Ci hai fatto prendere un colpo! Temevamo fosse tutto finito!", aggiunse l'Exceed. "Ti prego, non farlo più!". Lei sorrise.
"Scusatemi se vi ho fatto preoccupare".
Natsu era tornato momentaneamente in sé. Era davvero sua figlia quella davanti a sé? Ma certo, era solo un po' diversa. L'eredità che le aveva tramandato si era finalmente risvegliata.
La Salvatrice si avvicinò con sguardo serio ma al contempo dispiaciuto ai suoi genitori.
"Perdonatemi", si scusò. "Ho permesso ad Acnologia di uccidermi. Stavo per lasciarmi andare, avrei potuto farlo fa... ma non l'ho fatto. Il fatto di aver esitato mi rende una debole, non è vero?".
A Natsu brillarono gli occhi per qualche istante prima di chinarsi su di lei e abbracciarla.
"Tu sei... la maga più forte che io abbia mai conosciuto. Hai un fuoco dentro, una luce, che risplende anche negli attimi più bui".
La piccola si strinse in quell'abbraccio, strizzando gli occhi per trattenere le lacrime.
"Papà, grazie. Ti voglio bene"
"Ti voglio bene anche io, mia piccola Salvatrice"
"Fiamma!", Lucy si era avvicinata e l'aveva soffocata subito in un altro abbraccio. "Ti ho vista spegnerti tra le mie braccia! Stai bene!"
"Sì, mamma... adesso più che mai!".
August guardava ad occhi aperti la scena.
"Fiamma", la chiamò. "Sei... wow! Non ti ho mai vista così. Come... com'è possibile che tu sia tornata in vita, cosa è successo?"
"Prometto che dopo vi spiegherò tutto quanto".
Una piccola folla si era radunata intorno alla rediviva Salvatrice. Rayn ovviamente non aveva perso e senza più ossigeno nei polmoni si era fatto vicino.
Non chiamò il suo nome. Semplicemente si fermò a guardarla.
"Oh, eccolo lì", sorrise August. "Mi stavo giusto chiedendo quanto ci avrebbe impiegato".
Aveva rischiato di perderla. Anzi, no, probabilmente l'aveva perduta, anche se per qualche breve attimo. Era stato data una possibilità a lei, di conseguenza a lui e a tutti loro. Si avvicinò piano, come se avesse paura che potesse sparire. Le sfiorò i capelli, infine il viso, e quando si rese finalmente conto che era tutto reale, parlò.
"Quando te ne sei andata ti ho amata ancora di più. Perché avevo capito davvero ciò che avevo perso"
"Va tutto bene. Adesso son qui, saremo sempre insieme"
"Lo so. Lo so...".
Rayn chiuse gli occhi. Si dimenticò di ogni cosa intorno a lui e allora la baciò, anche con molta foga.
Natsu si schiarì la voce, piuttosto a disagio.
"E va bene. Glielo concedo. Per questa volta".
Fiamma si staccò dal bacio del ragazzo, per ritrovarsi poi le braccia della sua migliore amica attorno al corpo.
"Sapevo che non sarebbe finita così, non ho dubitato di te neanche un'istante"
"Mia cara Yuki. Devi aiutarmi, tutti voi dovete aiutarmi. Ci sono feriti?".
Ametyst, ancora nella sua forma Dragon Force, parlò.
"Akua. Quel bastardo di Bloodman le inferto una ferita profonda"
"E Meredy è stata colpita da Invel!", disse Lyon disperato. "Vi prego. Vi prego, non fate morire lei e il bambino che porta in grembo"
"Oggi non morirà nessuno di noi", proclamò Fiamma. Parlava ad alta voce, sicura di sé, come una vera leader. "Mi è stata donata una forza nuova, tuttavia da sola non posso ancora farcela. Un coniglio non può configgere un drago. Ma un drago può sconfiggere un altro drago"
"Amh", Igneel si massaggiò la testa. "Non capisco che vuoi dire"
"Chi è un Dragon Slayer come me, tra i miei coetanei mi segua. Chi non lo è, da questa parte. Creeremo un muro invalicabile. Qualcuno invece deve occuparsi dei feriti. Mira! A te questo compito!"
"S-sì, Fiamma!", rispose l'albina sorpresa. Gildarts intanto se la rideva alla grande.
"Certo che quella ragazzina ha proprio del carattere", commentò.
Poco distante, Acnologia si era rialzato, furente. Non poteva credere che tutti i suoi piani stessero lentamente fallendo. Se la Salvatrice era perfino in grado di sfuggire alla morte, allora cosa gli rimaneva?
I suoi alleati sembravano turbati allo stesso modo.
"Ehi, capo", borbottò God Serena. "Ma non avevi fatto fuori la Salvatrice?"
"Lei è... tornata in vita, in qualche modo", constatò Invel.
"Tacete tutti quanti!", esclamò con gli occhi sgranati. "Non state eseguendo i miei ordini! Mi sembrava di avervi detto di farli fuori tutti! Ma non la Salvatrice, lei è mia! Non importa quando e in che modo, ma lascerai questo mondo"

"Amh, Fiamma", balbettò Neel. "Non per interrompersi, ma... Acnologia e i suoi stanno di nuovo per attaccarci, che facciamo?".
La Salavtrice aggrottò la fronte. A quanto pare non c'era più tempo da perdere.
"Voialtri occupatevi degli Spriggan. I Dragon Slayer con me", sospirò. "Prestatemi la vostra forza, vi prego".
Natsu allora capì cosa aveva in mente.
"Avete sentito? Che cosa state aspettando?".
"Tsk", borbottò Gajeel. "Per questa volta, solo per questa volta, Salamander, ti consento di darmi ordini. Ma se sopravviviamo, dimenticati di farlo un'altra volta"
"Eh-eh, assicurato!"
"Natsu!", gridò Lucy. "Non voglio lasciarti! Non voglio lasciare i nostri figli"
"Ascoltami, Lu. Andrà tutto bene, non è di me che devi fidarti, ma di Fiamma. Sono certo che lei sa quello che fa", disse guardandola negli occhi.
Seppur con riluttanza, la maga sapeva di doversi fidare e fare del suo meglio.
Ametyst si avvicinò a Fiamma, poggiandole una mano su una spalla.
"Prenditi la mia forza, anche tutta se necessaria. Non voglio che mia sorella muoia per colpa di quei bastardi"
"Ti prometto che nessuno morirà. Perché proteggerò io tutti voi".
Si trovava tra Neel e Ametyst, i quali si guardarono, sorridendo. C'erano poi Hikari, Alecta con i suoi fratellini, Emer, Sephir. Alle loro spalle, i più adulti, Natsu, Gajeel, Wendy, Laxus, Sting e Rogue.
Quest'ultimo sospirò.
"Se dovessi morire... ricorda a Hikari che la amo". L'altro lo guardò male.
"Pensi che ti lascerò morire dopo esserti preso il suo cuore? Assolutamente no, mio caro migliore amico. Il compito di ammazzarti spetta a me, in caso dovessi fare qualcosa che non andava".
A Rogue venne da sorridere, ma si trattenne.

Davanti a loro, Zeref, Mavis, August e Larcade guidarono il resto della gilda.
"Quei maledetti subordinati mi hanno stufato", commentò il primo. "Adesso ci pensiamo noi".
Il suo sguardo si era posato su God Serena.
"Rieccoti, grande e potente Zeref. Pronto a morire?"
"No. Perché non morirò. Magari con l'aiuto della mia famiglia riuscirò a combinare qualcosa"
"F-famiglia?!", balbettò Larcade. "Anche io?"
"Certo!", esclamò August. "Anche tu".
Il Dragonil Bianco sentì le guance colorarsi di rosso e poi avvertì anche un piacevole calore.
"Un momento!", ansimò Minerva. "Un momento... permettetemi di combattere al vostro fianco"
"Tu, Minerva?", domandò August.
"Già, io", disse sollevando lo sguardo. "Quel bastardo mi ha molestato più di una volta, è ora di fargliela pagare".
God Serena chinò il capo di mezzo lato. Ci fu un momento di silenzio e totale immobilità. Poi i due fratelli attaccarono, insieme a Mavis e Zeref. Tuttavia, Minerva sembrava quella più decisa ad ucciderlo. Aveva incanalato la sua rabbia in quel combattimento e voleva in qualche modo rimediare agli errori del passato."o
"Lo sistemo io!", esclamò Larcade congiungendo le mani. "Lasciatelo a me!"
"Aspetta, aspetta!", lo fermò August. "Penso che questo onore tocchi a Minerva".
Quest'ultima e God Serena infatti si stavano fronteggiando. Quest'ultimo era malconcio a causa degli attacchi precedenti, ma sembrava avere ancora abbastanza energia per provocarla.
"Bene, vedo che alla fine sei andata anche contro di noi. Forse dovevamo aspettarcelo, dopotutto una traditrice rimane pur sempre una traditrice".
La donna spalancò gli occhi, ma mantenendo la sua perfetta dignità e contegno, si limitò a parlare.
"Io non sono una traditrice", dichiarò. "VOIALTRI, STATE INDIETRO!".
Le sue braccia si mossero veloci e dalle sue labbra ne uscirono delle parole incomprensibili:
"Niel Wielg Mion 
Terse Elcantaeus 
Yagdo Rigora ! "
Tra le sue mani apparvero delle delle sfere e dopodiché il suo corpo emanò una forte luce. Ne seguì una potente esplosione che costrinse gli altri quattro ad allontanarsi alla svelta.
Zeref tossì rumorosamente, mentre stringeva a sé Mavis.
"Dannazione. Mavis, stai bene?"
"Eh? Sì, credo di sì. Ragazzi?"
"Accidenti!", August non sembrava affatto ferito o turbato. "Che forza, devo ricordarmi di non contraddire mai quella donna!".
La luce era man mano diminuita, fino a sparire. God Serena era finalmente a terra, le pupille vitree. Si avvicinò al corpo, con una smorfia di disgusto sul viso.
"Adesso ho ripagato il mio debito", dichiarò solenne.

Bloodman, che era di certo uno degli Spriggan più pericolosi, si trovava a dover tenere testa a Lucy, Levy e Evergreen. Quelle tre donne forse, prese singolarmente, non potevano eguagliare la sua forza, ma tutte e tre insieme fungevano da buon diversivo.
"Bastardo, questo è per mia figlia!", imprecò l'azzurra.
"Ma...", Lucy sembrava sconvolta. "Ma Levy!"
"Cosa? Ho tutti i diritti di lasciarmi andare!"
"La piccoletta ha ragione", proferì Evergreen togliendosi gli occhiali. "Ogni tanto anche una signora  deve diventare un po'... scurrile".
In loro soccorso erano intervenuti anche Eileen, Erza, Will, Gerard e le due gemelle.
Arya stringeva i pugni nervosa.
"Fiamma conta su di noi! E tra l'altro sono veramente stanca di tutto ciò! Facciamo qualcosa adesso!".
Gerard poggiò le mani sulle rispettive teste delle figlie.
"D'accordo, allora. Ragazze... date il peggio di voi. E tu, Will", sospirò. "Renditi utile e proteggile".
Il ragazzo annuì subito. Quello non era solo un ordine, era una questione personale e d'orgoglio. Proteggere Arya, ma soprattutto Luna, era un compito soltanto sua.
Arya si equipaggiò con una magnifica armatura dal colore rosso e ora, lucida.
"Io sono pronta! Andiamo!".
Erza e Eileen stavano invece facendo squadra. La prima non avrebbe mai detto che si sarebbe ritrovata, un giorno, a collaborare proprio con sua madre. Ma nonostante gli screzi iniziali, oramai sentiva di starsi legando a lei. Che fosse... naturale?
"Coraggio, Erza. Tra poco sarà tutto finito".
Lei annuì.
"Grazie... per tutto questo", affermò seria. Gli occhi di Eileen divennero lucidi. Era così felice che finalmente tutto stesse tornando al suo posto.
"Dovere", si limitò semplicemente a rispondere. Dietro di loro, Cana e Gildarts stavano combattendo Neinhart e Jacob Lessio, mentre Rayn, Yuki e Syrio contro Invel. Quest'ultimo dovette ammettere di sentirsi non poco in difficoltà. Quei tipi avrebbero dovuto essere stanchi e deboli, mentre invece stavano continuando a combattere, mettendoli in difficoltà.
"Ehi, damerino dei miei stivali", lo chiamò il primo. "Ho un compito importante, ovvero quello di aiutare la Salvatrice. E non penso mi fermerai tanto facilmente. Pronti, ragazzi?"
"Prontissimi, Rayn!", gridò sua sorella. "Tutti insieme, okay? WATER FORCE!".
L'acqua si sollevò e obbedì al comando della sua padrona. Adesso che Fiamma era tornata in vita, tutti lì si sentivano come rinati.
"Blue!", esclamò Juvia ine stasi. "Juvia è così commossa! Il suo bambino è diventato grande".
Lyon però non sembrava molto dell'umore giusto per esultare. Gray gli si avvicinò, dandogli una pacca su una spalla.
"Coraggio. Se lo eliminiamo, forse anche l'incantesimo che ha lanciato su Meredy scomparirà"
"Oh, puoi scommettere che lo elimineremo. Dì a tuo figlio di farmi spazio, il colpo di grazia voglio darglielo io!".

Fiamma respirò a fondo. Nel momento in cui era ritornata in vita , aveva sentito una grande forza fluirle dentro. Tuttavia non bastava ancora, aveva bisogno di superare i suoi limiti, proprio per questo motivo aveva chiesto agli altri di prestarla la loro forza.
"Sei proprio sicura di questa cosa?", chiese Ametyst. "Il tuo corpo potrebbe non reggere"
"Non preoccuparti per questo! Ho bisogno di caricarmi completamente, fidatevi di me!".
Acnologia la fronteggiava, tuttavia non riusciva ancora a comprendere quali fossero le sue intenzioni.
"Salvatrice! Mi hai stancato! Che cosa stai aspettando? Vieni qui e combatti!".
Lei assottigliò lo sguardo.  Attimo dopo attimo la magia dei suoi compagni la raggiungeva, fondendosi alla sua. Fuoco, ferro, fulmine e luce, quegli elementi erano ora dentro di lei, erano divenuti un'unica cosa. Un potere così grande aveva certamente bisogno di esplodere. Sembrò quasi che l'aria attorno al suo corpo si fosse colorata di bianco.
"Coraggio, Fiamma!", la incitò Natsu. "Adesso vai!".
E lei si sollevò, quasi volando. Velocemente si scagliò contro Acnologia, il quale non trovò alcun modo per pararsi. Quella ragazzina era veloce, abile, scattante e particolarmente scaltra.
Lo colpì. Le sue fiamme bruciavano, ma erano anche luminose e taglienti come il ferro. Acnologia non aveva mai visto nulla di così assurdo. Un attacco così potente era impossibile da fermare, anche per uno come lui. Fu costretto a scostare lo sguardo per non accecarsi, mentre si malediceva mentalmente per non essere stato abbastanza attento. 
"Non puoi vincere! Non puoi!", gridò.
Fiamma era arrivata a lui davanti. Lo guardava, con occhi apparentemente vuoti. E allora parlò.
"Nymeria mi ha chiesto di darti la pace. Non posso non mantenere la mia promessa".
L'espressione di Acnologia a quel punto divenne indefinibile.
"Nymeria? Che cosa stai dicendo?"
"Io l'ho incontrata. È lei che mi ha mandato qui, perché il mio compito non era ancora finito. Ti prego, lasciati andare. Così potrai riunirti a lei".
Che sciocche, sciocche parole. Davvero sarebbe bastato così poco? E se davvero era così, a cosa era servito tutto ciò, tutti quegli anni di rancore?
Il suo orgoglio gli impediva di lasciarsi andare, ma da un lato... quanto sarebbe stato bello lasciarsi andare e riabbracciare colei per cui aveva fatto tutto ciò?
Per la prima volta dopo secoli sentì le lacrime pungergli gli occhi.
"Tutto quello che io ho fatto, tutto quello che io ho detto... era per lei. Solo e soltanto per lei".
Fiamma sorrise. Non si nasceva malvagi. Lo aveva imparato prima con August, poi con Larcade, e infine anche con lui.
Aveva promesso a Nymeria che gli avrebbe dato la pace. Doveva tutto a quella ragazzina, dopotutto era lei che le aveva connesso una seconda possibilità.
"Lo so. Alla fine meritiamo tutti un finale felice, no?".
Acnologia la guardò negli occhi: quella ragazzina era totalmente diversa dalla bambina ingenuo e fragile che aveva incontrato poco tempo prima. Lei era la Salvatrice, colei che era nata per sconfiggerlo. Probabilmente una parte di sé lo aveva sempre saputo.
"Che succede?!", esclamò Neel, confuso, tuttavia nessuno udì la sua domanda.
Luce e fuoco si levarono in alto, fu necessario chiudere gli occhi. Fiamma aveva sferrato il suo attacco finale e Acnologia l'aveva lasciata fare.
"Tu hai già sofferto abbastanza", sussurrò solenne. "Riposa in pace".
Non avrebbe ringraziato la Salvatrice. Nessuno ringraziava colei che lo stava uccidendo. Tuttavia non sarebbe stato necessario. Le era bastato guardarlo per capire.

Intorno a lui c'era solo luce. Troppa luce. Dubitava che esistesse un inferno o un paradiso, semplicemente un luogo dove tutte le anime erano destinate a ritrovarsi.
Si guardò intorno con la sua solita aria seccata.
"Quindi questo significa morire, eh? È diverso da come mi aspettavo. Tu hai vinto, Salvatrice. Ma dopotutto era scritto, avrei dovuto saperlo, no?".
C'era foschia. O erano forse nuvole? Non ebbe tempo per pensarci, perché proprio su esse si ergeva la figura angelica di Nymeria, che vestita di bianco aveva gli occhi che brillavano come stelle.
Acnologia la vide e rimase interdetto, sotto shock, per qualche attimo. Era passata letteralmente una vita dall'ultima volta che aveva visto la sua bambina. Lei era rimasta esattamente come l'aveva lasciata. E sorrideva.
"Fiamma ce l'ha fatta", sussurrò. "Sei qui. Beh... non che avessi mai avuto dubbi, su questo"
"Nymeria sei... sei veramente tu?".
Lei annuì.
"Proprio io? Ho aspettato per tanto tempo questo momento. Mi spiace che tu abbia sofferto per causa mia, io...".
Acnologia si era fatto più vicino e l'aveva stretta fra le braccia. In quel momento non contava niente. Dopo un'esistenza misera fatta di vendetta e sofferenza, sua figlia, che aveva creduto perduta per sempre, era di nuovo di lì, e questa volta non sarebbe più andata via.
Lacrime che aveva trattenuto per sempre, finalmente abbandonarono i suoi occhi.
"Nymeria... perdonami... perdonami...", sussurrò.
Lei sospirò, godendo del calore di quell'abbraccio.
"Va tutto bene. Adesso staremo insieme per sempre", sussurrò.
E la luce li avvolse.


NDA
Allora che ne pensate? Devo ammettere che è stato... veramente bello scrivere questo capitolo. E ammetto anche che sia per questo che per il capitolo finale mi sono ispirata all'ultima puntata della settima stagione di OUAT. Alla fine, anche se morto, Acnologia ha avuto il suo lieto fine.... ma adesso tocca agli altri, dopotutto devono ancora tornare nel loro mondo :)

Al prossimo e ultimo capitolo T_T
   
 
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