Eco.
La voce rimbomba nella casa vuota, gli torna indietro quasi a volerlo schernire.
Francesco le chiede di tornare, la implora, lascia che il telefono si prenda anche quella briciola di dignità che gli è rimasta. Ma è difficile smettere. Persino quando a risponderti c'è sempre e solo la monotona e meccanica voce della segreteria.
È tutta colpa sua. Del suo pessimo carattere e della sua irascibilità. Del braccio che è partito prima che riuscisse a controllarlo, della mano che ancora brucia. Lo ricorda bene lo sguardo di Giorgia, quegli occhi pieni di paura che hanno il potere di ucciderlo, e sapere di essere stato a lui a provocarlo lo riempie di vergogna. La ama tanto, non le farebbe mai del male. Eppure lo ha fatto.
Le mani corrono al telefonino, ancora una volta, due tocchi e la chiamata è di nuovo partita. La solita registrazione. Romano lascia ancora un po' di sé nel messaggio, sperando che la moglie lo ascolti e decida di perdonare quell'uomo imperfetto che non ha mai smesso di volerle bene.
Sono stato uno stupido. Ti prometto che non succederà mai più. Ti amo, Giorgia, torna a casa.
Il silenzio fa quasi più male di mille parole urlate, sputate piene di veleno sulla faccia dell'altro, ricordi di litigate lunghe una vita. Non c'è più lei a tenerlo ancorato alla realtà, e Francesco sente di star perdendo il controllo. Aragona fa bene a chiamarlo Hulk.
Il lavoro è l'unica cosa che lo distrae, almeno in parte, con i casi che hanno da risolvere e il gruppo unito che stanno ancora cercando di formare. Si sta facendo degli amici, a Pizzofalcone; persone alle quali forse non è pronto a raccontare tutto, ma che è sicuro che ascolterebbero senza giudicare, cercando di aiutarlo.
Francesco Romano sospira, riprende il telefono. Un'altra chiamata, un altro tentativo. Aspetta che la voce della segreteria smetta di parlare e la sostituisce con la sua, carica di dolore, ansia e pentimento.
Torna a casa, Giorgia. Torna da me.
Note: Storia partecipante alla "666 prompt per essere come il diavolo" Challenge indetta da Arianna.1992 sul forum di Efp. [Prompt 48. Per ogni ferita che io possa averti causato, ne ho causata una uguale a me stessa. Perciò, ti prego, non odiarmi. Io sono una persona imperfetta. (Tokio blues)]