Vento
Bruno ricorda i detti dei pescatori conosciuti da bambino: credenze relative al lavoro che li sfamava, per lui preziosi insegnamenti di vita. Alcune parlano del vento bizzoso e selvaggio, portatore di morte che trascina l’eco di vite ormai spente.
Anche quel giorno di tanti anni dopo c’è vento, ma Bruno non è più bambino e davanti ha la donna che ama. Reputa però che il vento, su di lei, sia benefico: allontana le nuvole, illuminandole gli occhi, e la fa sorridere quando le scopre il volto.
Nel confessarle quell’amore, il vento non divora le sue parole, gonfia anzi le vele per farle arrivare fino a Trish che le afferra, appropriandosene.
Cattura il suo pescatore con un bacio, per non lasciarlo più andare: le mani su di lui, reti intrecciate ai capelli smossi che le solleticano il volto, spuma del mare sugli scogli.
Sproloqui di una zucca
Questa drabble è un po' più lunga del solito, supera le 110 parole, ma mi piaceva talmente tanto - in senso figurato, eh, so che potrei fare di meglio XD - che non ho voluto cambiare le frasi. Un po' di poesia aggratisse e finalmente il bacio tra Bruno e Trish. Direi che per loro le cose procedono XD