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Autore: padfootprongsmoony    08/10/2018    0 recensioni
"Che c'è Evans? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Mi chiede Potter, divertito.
"Io e la mia lingua non sono affari che ti riguardano." Dico. Mi pento subito di ciò che ho detto. Come mi è venuto, anche solo in mente, di pronunciare una frase, con la parola lingua al suo interno.
"Vorresti che fosse affar mio, eh?" Mi chiede malizioso.
"Potter, hai quasi diciassette anni. È possibile che non si possa dire una parola che tu ti faccia dei film mentali."
"Che genere di film?" Mi chiede, con un sorriso sghembo sul volto.
"Sei insopportabile."
****
Astronomia è una materia così stupida.
Peter continua ad insinuare che sia interessante, ma io la trovo un'assurdità: alzarsi di notte- ripeto di notte- per guardare qualche stupida costellazione. Non ho un bel rapporto con le stelle, in effetti: appartenere ad una famiglia odiosa, la quale ha praticamente tutti i componenti con il nome di costellazioni, non è proprio il massimo.
Ma il mio amico, aveva dimenticato il suo libro sulla Torre e io da bravo compagno, sono andato a prenderglielo.
"Sirius sono troppo stanco." Mi dice, facendomi gli occhi dolci.
E con gli occhi dolci di Codaliscia non si scherza, ve lo assicuro.
****
"Il concetto
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Regulus Black, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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.1.

1 settembre 1975

 

"Aliceeee."

Urlo a squarciagola entrando in stanza.

Durante il viaggio l'ho cercata in tutti gli scompartimenti possibili ma non sono riuscita a trovarla.

"Lilyyyyyyyyy."

Urla lei, saltandomi addosso,rompendomi sicuramente qualche osso. Mi è mancata tantissimo,lei e i suoi scleri. La stanza è ancora vuota,mancano sia Mary che Marlene.

"Come hai passato le vacanze?" Mi chiede.

"Come al solito sono stata interminabili pomeriggi a leggere con Petunia che mi malediceva con lo sguardo" Dissi. Cercavo di sdrammatizzare ma faceva male ogni volta che ci pensavo.Mia sorella, era, è, sarà arrabbiata con me per sempre, per qualcosa che io non posso controllare. Qualcosa che non ho mai chiesto, ma che al solo pensiero mi sento in colpa , nei confronti di Petunia. 

Alice mi interruppe dai miei pensieri, cambiando discorso: "Frank non mi ha scritto neanche una lettera quest'estate spero abbia una giustificazione che non mi permetta di rompergli l'osso del collo." E dopo questo,se fossi in Frank non mi presenterei ad Hogwarts quest'anno, anzi emigrerei in un altro paese per non farmi trovare da Alice. 

 ***

Sto trascinando il mio baule da più di mezz'ora,quando ad un certo punto mi rendo conto di una cosa: io sono un mago. Posso far fluttuare il baule senza il minimo sforzo. Sono un genio! 

Mentre penso che dovrei accantonare la mia idea di essere un Auror, per cimentarmi in qualcosa di più scientifico, sento una spinta alla schiena e un peso corporeo sbattermi a terra, e di conseguenza,il rumore del mio baule che cade sul pavimento. Posso giurare che ucciderò chiunque mi sia caduto addosso, posso giurarlo...se quel qualcuno non fosse Sirius. L'ho riconosciuto subito dal solo fatto che ora,sulla mia faccia, ci sono i suoi capelli lunghi corvini che cercano di entrarmi nelle narici per soffocarmi. Ma un leale e coraggioso Grifondoro, non può permettersi di avere una morte così poco dignitosa e quindi, con tutta la forza che ho in corpo cerco di alzarmi e spingere il mio migliore amico e il suo peso, il più lontano possibile da me.

Quando mi rialzo, lo vedo a terra con un sorriso a trentadue denti rivolto verso di me.

"Felpato sei ingrassato,eh"

***

"Con tutto il buon cibo che tua madre mi ha preparato quest'estate,qualche chiletto l'ho preso" Rispondo alla frase di James.

Ormai erano passati un po' di mesi da quando avevo deciso di presentarmi a casa dei Potter, quella notte di giugno, dopo aver litigato con mio padre...

Flashback

Sono davanti a casa del mio migliore amico.

Piove,è buoi. Non ho collegato il cervello al mio corpo da quando sono uscito di casa dopo aver litigato per l'ennesima volta con mio padre. Le gambe mi hanno direttamente portato a casa Potter, istintivamente, senza pensare per un attimo a cosa dire, come  comportarmi o cosa fare. Ci siamo. 

Senza neanche accorgermene la mia mano sta colpendo ripetutamente la porta. La sento aprirsi. Davanti a me c'è un ragazzo in pigiama o più esattamente in boxer, decorati con dei boccini d'oro e una canottiera bianca. 

"Sono scappato, non ce la facevo più"

"Finalmente ti sei deciso eh, ti stavo aspettando da giorni". Ci guardiamo. A noi basta questo per intenderci l'uno con l'altro.

"James! James! Cosa succede?"Dietro al mio migliore amico, vedo comparire una donna sui sessant'anni che appena mi vede, mi osserva con uno sguardo pieno di apprensione mista a tristezza. Dopo un attimo si ricompone e venendo verso di me mi abbraccia con fare materno. 

"Sirius caro, che piacere averti con noi.

Avanti James aiuta Sirius con il baule e portalo su in camera. E per l'amore di Dio, fagli fare una doccia e dagli qualcosa da mangiare che povero ragazzo, sarà sfinito" 

James mi guarda sbalordito. 

"Giuro che quando sono tornato da Hogwarts, dopo nove mesi che non mi vedeva non ha avuto neanche la metà degli accorgimenti che ha avuto per te ora" 

"Anche per me è un piacere rivederla signora Potter." Urlo, rivolto alla donna ,ormai in cucina a preparare qualcosa da magiare per me.

Per la prima volta dopo settimane stavo sorridendo.

 

 

 

Fine Flashback

***

La stanza è vuota. 

Sono al mio sesto anno e sono il primo ad arrivare. Remus Lupin, finalmente, al sesto anno è riuscito ad arrivare per primo in stanza e può decidere, per la prima volta nella sua vita, su quale letto dormire quest'anno e non sceglierà per ultimo come i precedenti 5 anni.

Sono ancora sulla soglia della mia camera, con la bocca aperta , sbalordito, quando vedo due figure entrare nella mia stanza e buttarsi sui miei letti. I miei letti, ormai erano di James e Sirius. Non erano più miei, erano loro. E anche al mio sesto anno non potrò decidere, per primo su quale letto dormire.

Scoraggiato, quanto rassegnato, decido di annegare io mio 'dolore' nell'unica cosa che mi renda davvero felice: la cioccolata.

Mi siedo sul primo letto che capita e aprendo il baule cerco la mia barretta di cioccolato fondente al 100%. La trovo, apro lentamente l'involucro che la ricopre e la scarto . Prendo un quadratino e lo porto alle mie labbra, assaporandolo. La vita è magnifica. Fino a quando le persone che tu consideravi gli amici di una vita, non ti pugnalano alle spalle, rubandoti la cioccolata e mangiandosela loro due senza includerti.

*** 

Appena arrivato ad Hogwarts, i miei piedi mi hanno subito portato verso un punto ben conosciuto del castello.

Il luogo più amato e che più mi è mancato durante l'estate.

Le cucine.

Già dalle scale, sentivo l'odore delle patate e del pollo arrosto, che cucineranno sicuramente per la prima cena dell'anno.

Ma, ci sarebbe qualcosa di sbagliato a fare una piccola visita agli Elfi domestici? 

Solo per sapere come se la passano o cosa abbiano fatto durante le vacanze. E mentre mi raccontano ciò, io non rifiuterò un assaggino del cibo preparato. 

***

 
   
 
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