Questa storia partecipa al Writober2018 con la lista di prompt di Fanwriter.it
Parole: 453
Prompt/Traccia: Lettere
Brevi Deliri Pre Partum: Ho questa cosa pronta da anni, rimasuglio di una vecchia Laven Week che mi ero dimenticata di aver scritto. Non mi convince, meh.
Last night on Earth
– Lettera da un altro mondo
Da
qualche parte non so bene dove e non so bene
quando – è
notte, lo so perché fuori è buio, so solo questo.
Annus
Domini 18XX
Caro Allen,
no,
“caro” non mi pare proprio il caso…
Probabilmente, quando la vedrà, ad
Allen quella parrà una lettera da un altro mondo – o scritta da un’altra
persona, perché Lavi non cancellerebbe più volte le parole che vuole scrivere o
macchierebbe il foglio di qualcosa che sembrano sangue e forse lacrime.
Gli trema la mano e la penna gli
scivola tra le dita più volte, macchiando la carta con l’inchiostro nero di
bassa qualità.
Ironico,
non trovi anche tu, che Bookman non
sappia da
quanto tempo è rinchiuso nello stesso
posto? Io sì, lo
trovo particolarmente ironico…
È sempre stato abituato a sapere
con precisione millimetrica quanto tempo avesse passato in un determinato
posto, non sapere queste semplici cose lo fa sentire indifeso e fragile.
Ho
peccato d’orgoglio, Allen, lo so.
“Tornerò,
per te.”, ti avevo detto…
Mi
dispiace non essere riuscito a mantenere la parola.
Spero
tu possa perdonarmi.
Ha fallito, Lavi lo sa.
Ha fallito prima di tutto come Bookman, lanciando alle ortiche tutti gli insegnamenti del
vecchio per un semplice capriccio – perché, alla fine, Lavi si è affezionato a
quel ragazzino tanto fragile quanto forte e testardo.
E ha fallito anche come amico,
perché Allen si fidava di lui – si è sempre fidato di lui, anche quando
continuava a dirgli che non ci sarebbe stato per sempre, che un giorno Bookman avrebbe dovuto registrare un’altra Storia e se ne
sarebbero andati.
Non
c’è tanto da aggiungere, Allen. Non so nemmeno se ti rivedrò…
Mi
mancherai, Mammoletta - ma tu non sei una mammoletta
perché sei
forte, più forte di tutti loro.
Tu
vincerai, Allen, io lo so.
E
so anche che
Lo sa per certo. Allen vincerà,
vincerà sul Noah che lo massacra da dentro di sé e
vincerà sui Noah là fuori – anche il Noah che ora sta uccidendo lui. Dio, quanto vorrebbe
ucciderlo con le proprie mani, se solo ne avesse la forza.
La penna gli scivola ancora dalle
dita e la mano trema, la vista appannata e la testa che gira.
Forse
queste saranno le mie ultime parole – ironico, le ultime
parole di un
Bookman non vengono mai registrate.
Ricordati
di me, Allen.
Ricordati
di quel Coniglio Scemo dal ciuffo rosso.
Ricordati
di me almeno tu.
Lavi, Bookman Jr
-Tempo scaduto, Guercino.-
-Solo… un- un attimo… -
Il Noah
scuote la testa, osservando la schiena curva del rosso scossa da forti tremiti
e potenti colpi di tosse.
P.S.:
Sto per morire, credo, quindi tanto vale
mandare al Diavolo
tutto.
Ti
amo, Allen, con tutto quel cuore che non dovrei avere.