Prompt #9:
Lettere
Juvia lo stava
fissando con
insistenza da almeno dieci minuti. In tutto quel tempo non aveva
distolto lo
sguardo neanche una volta, Gray non era nemmeno certo che avesse
sbattuto le
palpebre.
Aveva cercato di
ignorarla,
ma non era più possibile. Posò lentamente la
tazza di cioccolata sul tavolo.
«Tutto
bene, Juvia?» domandò
dubbioso. «È da quando sei tornata che mi fissi
con… una strana espressione»
disse, ponderando bene le parole.
La vide
deglutire. «Dolce
Gray» mormorò lei, «Juvia vorrebbe una
lettera!» esclamò quasi urlando.
Dopo questa
risposta, fu il
turno di Gray di squadrarla con espressione confusa. Una…
lettera? Aveva capito
bene?
«Perché
vuoi una lettera?»
chiese sinceramente spiazzato.
Juvia
arrossì, sembrò
esitare.
«Oggi
Juvia ha incontrato
Erza, alla Gilda» raccontò. «Sembrava
molto felice, Juvia non l’aveva mai vista
così allegra. Mira ha detto a Juvia che quella era la
felicità del vero amore,
e mi ha consigliato di
chiederle cosa fosse successo».
Gray
annuì, invitandola a
proseguire: continuava a non capire.
«Erza
l’ha mostrato a Juvia,
quando gliel’ha chiesto. Le lettere di Gerard!»
riprese Juvia. «Ne ha ricevuta
una proprio oggi, e per questo sorrideva così
tanto». La maga prese una pausa,
strinse i pugni e fissò Gray dritto negli occhi.
«Juvia non sa cosa si prova a
ricevere una lettera dal suo amato, ma vorrebbe provare!
Quindi!» annunciò
tutto d’un fiato. «Juvia sarebbe davvero felice nel
ricevere una lettera da
Gray!».
Passarono un
secondo, due,
tre, di silenzio.
Poi Gray rise.
Rise
così forte da far
sussultare Juvia.
«Sei
consapevole» disse
infine tra le risate, «che viviamo insieme, vero?»
Lei
annuì. «Sì, e Juvia è
molto grata per questo-» fu fermata da un cenno di Gray.
«Le
lettere servono quando
due persone sono lontane, Juvia. Aiutano a sentir meno la mancanza
dell’altro»
spiegò alzandosi e facendo un passo verso di lei.
«La
mancanza» ripeté Juvia
in un sussurro.
«Già».
La raggiunse. «Quando
si è vicini non si ha bisogno di scrivere. Ci sono altri modi per far felice
l’altro».
«Altri
modi?» Juvia avvampò,
certamente persa nell’ennesimo sogno a occhi aperti.
Gray quasi non
sapeva cosa
stesse facendo; di fronte all’ingenuità della
ragazza gli era venuto spontaneo
ridere. Il resto l’aveva lasciato all’istinto.
Seguendolo, si sporse in avanti
e la strinse gentilmente. Aspirò il suo profumo, ormai
così piacevolmente
familiare per lui.
«Sei
certa di volere una
lettera?» le mormorò all’orecchio.
La risposta di
Juvia non
arrivò subito; quel gesto improvviso l’aveva colta
alla sprovvista,
probabilmente.
«Juvia non
crede più che le
serva» le sentì bisbigliare. «Juvia
è già veramente felice» la voce le
tremò di
gioia mentre, dicendolo, ricambiava l’abbraccio.
Stavolta voglio lasciarvi un'immagine :3
Non mi appartiene, l'ho trovata da google. Non so chi sia l'autore :c