eEmily Gardenf
La donna riaprì il diario
di anni prima. Lo aprì a caso, e posò gli occhi su una frase che la
commosse.
Le tre ragazzine annuirono.
E così nacque l’Emily Garden.
Erano passati tanti anni,
ora aveva voglia di farsi coraggio, rileggendo il diario di tre ragazze con
tanti sogni, speranze, fantasie, ingenuità e voglia di vivere nuove avventure,
avventure che avrebbero portato con sé nella loro crescita.
Così inforcò gli occhiali,
si asciugò una lacrima nostalgica, e prese a leggere la storia del gruppo
segreto che l’aveva fatta crescere:
L’Emily
Garden.
“Tutto cominciò durante le
vacanze di Pasqua, mentre tre dodicenni, Ludovica, Elisabetta e Gessica,
giocavano alla ‘caccia ai gatti’. Li cercavano dappertutto, solo per spruzzargli
dell’acqua e farli scappare. Per cercarli entrarono nel giardino di una casa
abbandonata. Per la verità, non era proprio abbandonata, a volte alcune persone
ci venivano ad abitare, ma non nel periodo di Pasqua.
Così le tre, nascondendosi
da un’anziana signora molto pignola e irritante, Secondina, aprirono
delicatamente il cancello verde, ed entrarono. Esplorando il giardino in cerca
di gatti, si accorsero che questo aveva un fascino tutto suo, misterioso.
Salirono su di un vecchio pedalò. Osservarono ammirate i grandi pini, tra cui ce
n’era uno il cui tronco si divideva in due. E’ perfetto per sedersi, pensarono
le tre.
“Pensate anche voi quel che
penso io?” chiese Ludovica.
Elisabetta sorrise.
“Forse…”
“Ma di che cosa state
parlando?” chiese stranita Gessica.
“Vogliamo fare che questo è
il nostro posto segreto?” propose Ludo.
“Sì, sì, un club segreto!”
asserì Eli.
“Ma che sia solo e
unicamente nostro e segreto!”
Gessica guardava le due
ragazze che in pochi secondi avevano creato un club segreto ed erano già piene
di idee, e le assecondò annuendo.
Dopo che Ludo ed Eli
decisero come organizzarsi nell’allestimento del giardino segreto, chiesero:
“Che ne dici, Gessy?”
“Cosa devo dire? Avete
fatto tutto voi! Comunque ok, è una bella idea.”
Le tre scoppiarono a
ridere.
“Come lo chiamiamo il
club?” chiese Eli.
“Che ne dite di…
Emily
Garden! Forte no?” propose Ludo.
“Fortissimo! Andata! E
adesso nasce l’Emily Garden!”
Una volta uscite di lì, le
ragazze disposero che il giorno dopo Ludo sarebbe
entrata dal cancello
grande, Gessy sarebbe entrata dal cancello piccolo, ed Eli dal passaggio
segreto, cioè un punto della rete che circondava il giardino basso abbastanza da
farle passare e sbucare affianco a Strass&Strass.
Le ragazze si salutarono
col saluto appena inventato: “Giuriamo solennemente di non rivelare a nessuno
l’esistenza dell’Emily Garden! E-MI-LY GA-RD-EN!”
Lo ripeterono molte volte
perché nel bel mezzo del saluto scoppiavano a ridere, ma alla fine ce la fecero
e si salutarono.”
La donna ricordava bene
quando fondarono l’Emily Garden, ma non riuscì a leggere oltre perché le lacrime
di nostalgia glielo impedivano. Così chiuse il diario e decise di aspettare il
giorno dopo.
Commentate, mi raccomando, perchè questa è una storia vera, e mi piacerebbe sentire che cosa ne pensate,
bacibaci,
Elyse
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