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Autore: Fafanella    10/10/2018    1 recensioni
E se un infortunio facesse da cupido?
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsuko Ohzora/Maggie Atton, Roberto Hongo, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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DONNE E PALLONE
 
Arrivati al campo trovarono la squadra di Nat intenta nel riscaldamento.
Quando li videro scoppiò l’apocalisse, urli e schiamazzi, salti e acrobazie, fecero irritare la piccola Lenders.
“Ma la smettete di fare le OCHE? Per noi è una grande occasione giocare con la nazionale, non vorrete farli scappare via?”
Si ammutolirono tutte.
Benji guardò Mark dicendo “Fa molta più paura lei di te!”
“Idiota stalle lontano, altrimenti vedrai chi fa più paura”
“Mi spiace TIGRE, lei mi adora e…ci sentiamo almeno una volta al giorno, quasi come due fidanzati!”
La giugulare di Mark pulsava visibilmente, così intervenne Tom
“Chiama anche me una volta al giorno, come te Mark. Ci vede tutti come suoi fratelli, non dare peso a quello che ti dice Benji, vuole solo infastidirti”
“Ci vedrà anche come fratelli, ma non lo siamo e …Fra un paio d’anni potrò guardarla con occhi diversi!”
Aggiunse incurante il SGGk.
“Tu provaci ed io te li strappo gli occhi Price, SONO STATO ABBASTANZA CHIARO?”
“Ti stai scaldando senza motivo, soprattutto con l’uomo sbagliato, ti faccio notare che si è letteralmente tuffata su Ed, non è che ti nasconde qualcosa il tuo grande amico?”
Arrivò Holly e gli diede un scappellotto in testa
“La smetti con queste insinuazioni? Perché lo devi torturare? Mark non ascoltarlo, anzi tu presserai tua sorella oggi. Ha difficoltà a destreggiarsi con chi è più possente di lei, quindi tu sarai il suo ostacolo oggi.
Ho deciso di fare squadre miste, Tom tu con Nat.” Diede indicazioni agli altri e si schierarono.
Prima di iniziare si voltò e andò da Benji
“Non l’innervosire e non innervosire Mark, sta al tuo posto!”
“Holly così mi togli tutto il divertimento e poi deve, anzi devono, imparare a gestire le provocazioni. Non ti prometto nulla”
“BENJI!”
“HOLLY!”
“Ti prego niente battutine su ciò che sai! E’ con le sue compagne di squadra non farla sentire a disagio”
Il portiere sorrise sghembo e annuì.
La partita iniziò ed Holly e Tom furono prodighi di consigli, in poco tempo il campo fu raggiunto da moltissime persone.
Vedere la Nazionale in campo era sempre uno spettacolo.
A metà del primo tempo Nat, finalmente riuscì a superare il fratello, dribblò altri tre giocatori e si ritrovò difronte a Benji, al limite dell’area.
Sapeva che non sarebbe mai riuscita a segnargli da quella distanza, così riprese la sua corsa, poi lo puntò e caricò il tiro.
Preciso e potente, era un tiro ad effetto ben angolato, ma venne bloccato agevolmente.
“Bel tiro Nat, la prossima volta prova a colpirlo di collo, vedrai che avrà più potenza e riuscirai a beffarlo” gli spiegò il capitano.
“Va bene, ho capito, ci proverò ancora” e guardò Benji che le sorrideva
“Riuscirò a segnarti vedrai!”
“Sono qui, non aspetto altro!”
“Ci riuscirò vedrai… Lo so che l’altra volta mi hai fatto segnare tu, hai fatto solo finta di parare, ma vedi io sono migliorata e oggi segnerò un vero gol al grande Benji Price”
La guardò serio “Sono qui Nat. “
Lei gli sorrise e tornò a centro campo.
Holly reimpostò il gioco e la puntò “Vediamo Signorina Lenders se saprai togliermi il pallone”
“Capitano mi hai detto tu come fare!”
Si scontrarono, lei era abbastanza brava da non permettergli di fare il suo gioco, tutti si fermarono a guardarli.
“Nat sei migliorata tantissimo, ma hai lo stesso difetto che aveva tuo fratello”
“Quale capitano?”
“Dimentichi che in campo siete in 11” e passò la palla a Mark
La ragazza perse l’equilibrio, ma Oliver l’afferrò al volo.
“Holly hai ragione, ero così presa dal volervi dimostrare che ho ascoltato i vostri insegnamenti e che sono migliorata, che ho dimenticato la prima cosa che mi hai sempre detto”
“Nat tu sei una fuoriclasse, questo è un dato di fatto” le disse Tom avvicinandosi
“Ha ragione, hai talento ed incameri subito ciò che ti viene detto” rafforzò Holly
“Ma non devo dimenticare le mie compagne di squadra”
“Non è colpa tua è il gene Lenders, ogni tanto esce fuori” le gridò Benji
“Lo farò uscire fuori per segnarti un gol, VEDRAI”
Il portiere si limitò ad allargare le braccia, indicando la larghezza della sua porta.
Ripresero il gioco, la nazionale diede spettacolo.
Mancavano 5 minuti al termine e Nat puntò dritto verso il capitano.
Si avvicinò rapida, giunta difronte a lui con una finta passò la palla a Tom, una volta superato l’ostacolo il pallone tornò a lei, superò il fratello e si portò in zona tiro.
Caricò il sinistro, lasciando tutti di stucco tirò un bolide.
Mark riuscì a contrastarla e la palla schizzò in alto.
Nat si coordinò e in rovesciata tirò ancora.
Benji la guardò, si era coordinata male, aveva colpito la palla ma sarebbe caduta in malo modo.
Si precipitò verso di lei e la prese al volo.
“SEI IMPAZZITA? AVRESTI POTUTO FARTI MALE SERIAMENTE” le disse tutto d’un fiato e la strinse.
Era fra le sue braccia e non era successo niente, ma lui continuava a cullarla.
Una voce irritata ed irabonda lo destò
“Price metti giù mia sorella, IMMEDIATAMENTE”
“Ehi dovresti ringraziarmi, avrebbe potuto farsi male”
“Ti avrei ringraziato se l’avessi lasciata subito, ma ce l’hai ancora stretta a te, PRICE IO TI SPEZZO I POLSI, LASCIALA IMMEDIATAMENTE”
Benji guardò quello scricciolo imbarazzato fra le sue braccia, sorrise sghembo e la mise in piedi chiedendole
“Stai bene?”
“Si grazie, mi spiace averti allarmato” poi guardò alle spalle del portiere.
La palla si sera fermata sulla linea di porta e chiese sbigottita “Come…Quando l’hai bloccata?”
“Fra un paio d’anni sarai bella abbastanza da distrarmi totalmente, allora e solo allora mi segnerai un gol” le sussurrò all’orecchio superandola.
Lei rimase ferma e arrossì, Mark la trascinò a centro campo, ma il tempo era terminato, la partita era finita.
Si voltò a cercarlo, lo vide giocare con Pilar che le si era fiondata addosso, la bimba aveva puntato il miglior partito in circolazione.
Sorrise e si avvicinò alle sue compagne intente e chiedere autografi.
Tom e Holly la presero sottobraccio e le fecero i complimenti canzonandola
“E così hai trovato il modo di finirgli fra le braccia?” disse il numero 11 sottovoce
“Ed io che mi preoccupavo di lui, dovrò marcare te la prossima volta” aggiunse il capitano
“Cosa? Ma cosa andate blaterando?”
si avvicinarono anche Patty con Maky che continuarono a sfotterla
“Sei stata più astuta di me, io per farmi abbracciare dal capitano, ho dovuto aspettare che stesse in un letto d’ospedale”
“Io ho usato la tattica più vecchia del mondo, mi sono fatta consolare dopo che avevo perso una partita”
“Ma cosa? Vi ci mettete anche voi? Io volevo solo segnargli un gol e basta”
“Certo e perché lo chiami una volta al giorno?” le chiese Tom senza troppi complimenti
“Chiamo anche te e Holly!” rispose lei un po' in difficoltà
“Certo, vediamo quante volte in una settimana mi chiami?” e cercò il cellulare le contò e disse
“Una volta a settimana, mi fai i complimenti per un eventuale partita che ho disputato, mi chiedi consigli e la nostra telefonata dura circa 10 minuti” concluse Tom
“Le nostre ancora meno e se non erro erano due settimane che non mi chiamavi” attestò Holly
“Portierone mi presti il tuo cellulare” gli chiese Patty e lui glielo lanciò.
“Maki come si usa questo aggeggio. Deve sempre avere gli ultimi modelli, come si sblocca, quale sarà il pin?”
“La data della sfida con Holly!” disse Nat sicura.
Tutti la guardarono e lei argomentò “Ne parla sempre, è…E’ il suo racconto preferito, tiene moltissimo ad Holly e a Tom è… E’ giusto o no?”
“Si, si è sbloccato” disse Patty incredula, poi si rivolse al suo capitano
“Ci siamo persi qualcosa amore, tu devi parlare con Benji ed io con la Signorina qui presente”
Non si accorsero che la ragazza si era dileguata.
Tom si irrigidì, cercò Benji e gli fece cenno di avvicinarsi, gli bisbigliò
“C’è Gabrielle, me ne occupo io. Tu fai in modo che non la vedano”
Il portiere annuì e prendendo per mano la piccola Pilar, si avvicinò ai futuri sposi dicendo
“Hai detto a Roberto che questa piccoletta sa palleggiare?”
Holly si affrettò a tappargli la bocca “Non farti sentire, se dovesse sapere che le sto insegnando a giocare…Mi… Non voglio pensare a quello che mi farebbe”
 
Tom raggiunse rapidamente la Signora Gatsby
“Gabrielle cosa ci fa qui?”
“Oddio, ma che male ho fatto nella mia vita per avervi sempre fra i piedi?”
Tom si limitò ad alzare gli occhi al cielo, oltre il danno la beffa, era una situazione paradossale.
La donna imperterrita “Sempre pronti a farvi osannare voi? Il capitano sempre la prima donna e voi cagnolini a scodinzolargli intorno”
“Ha altro da dire? Perché gradirei lei dicesse tutte le sue cattiverie rapidamente e andasse via”
“Sei tu la sua vera metà, non solo calcistica, credo ami più te che mia figlia o forse più quell’arrogante di Benji, fatto sta che ama più voi”
“Ok ci ama, ai suoi occhi sarà una cosa orribile immagino?”
Si impettì e convita replicò “Certo che lo è, siete uomini!”
“Vede Gabrielle, lei ha una mente piccola, il significato della parola amore non riesce a comprenderlo!
Lo associa solo al sentimento fra uomo e donna. Si sbaglia Gabrielle! Guardi tutte quelle persone lì in campo, le vede? Sono tutte follemente innamorate di Holly e di Patty, compreso il sottoscritto. Saremmo disposti a sfidare il demonio per loro”
si bloccò, la guardò più intensamente
“Cosa che facciamo ogni volta che parliamo con lei. Si arrenda Gabrielle, domani si sposeranno e non c’è nulla che possa dire o fare per evitarlo. Perché invece non prova l’ebrezza di gioire per loro? E’ capace di gioire, vero? Ora se ne vada se non vuole finire in prima pagina, se Holly la vede non sarà gestibile e ci sono diversi giornalisti presenti, non pensa a cosa potrebbe dire la gente?”
Si indurì e si fece più arcigna “Vado via solo perché non voglio far nascere uno scandalo, il tuo capitano ci ha già portati sulla bocca di tutti, senza alcun rispetto.”
Strizzò gli occhi e voltandosi “Ci vediamo domani al matrimonio, sempre se porterà a termina questa pagliacciata”
Tom non replicò, l’importante era che andasse via.
Raggiunse rapidamente gli altri e fece cenno a Benji di stare tranquillo.
 
 
Pilar , nel frattempo, aveva raggiunto Nat che stava facendo rimbalzare il pallone sulle ginocchia.
“Posso giocare con te?”
“Come vuoi giocare piccolina?”
“A calcio!” rispose asciutta la bimba
“Ne sei capace? Se ti passo la palla tu la prendi con i piedi o con le mani?”
“Sono piccola, non stupida, se mi passi la palla ti faccio vedere!”
Nat l’assecondò e Pilar controllò la palla, se la passò sul piede destro, la fece rimbalzare sulla coscia sinistra e la ripassò alla ragazza.
“Certo, sei la figlia di Roberto che sciocca!”
E continuarono a divertirsi così fino a quando non si sentì
“OLIVER HUTTON, TU …SEI STATO TU AD INSEGNARLE, SAI COSA TI FARO’ ADESSO? DOMANI ALL’ALTARE AVRAI BISOGNO DEL DEAMBULATORE”
“Roberto, ti prego parliamone, io non le ho insegnato…Lei è tua figlia, ce l’ha nel sangue. Non ho fatto altro che costatarlo”
“Pilar, amore di papà chi ti ha insegnato a giocare?”
“TU, chiedo sempre alla mamma di farmi vedere le partite della nazionale brasiliana in cui giocavi tu.”
Roberto si era quasi calmato, ma la bimba proseguì
“Poi il mio principe mi ha spiegato come fare” e fece rimbalzare la palla sulla spalla facendola rotolare ai piedi del suo insegnante
“HUTTON, IO TI FACCIO STARE IN PANCHINA A VITA “
“Roberto si ragionevole, l’hai vista? Ha soli 4 anni ed è in grado di controllare la palla e di palleggiare con maestria, tu non puoi non vederlo? Lei è una piccola fuoriclasse!” e usò Patty come scudo.
“NON NASCONDERTI DIETRO LA TUA DONNA, NON FARE IL VIGLIACCO! TI AVEVO CHIESTO DI NON INSEGNARLE, TU NON…”
“Papà perché ti arrabbi, forse non sono abbastanza brava?... Mi dispiace!” e abbassò il capo con gli occhi pieni di lacrime.
Roberto si sentì morire.
Si chinò e abbracciò la sua creatura
“Tu sei bravissima amore mio, non devi mai pensare di non essere abbastanza brava ai miei occhi, anzi lo sei anche troppo”
“Allora perché non vuoi?”
“Perché…Perchè sono un sciocco, vuoi giocare con me? Ti va?”
“Non voglio giocare alle principesse adesso!” asserì la piccola
Intervenne Mark “Questo si che è uno scoop, il grande Roberto Sedinho con scettro e diadema”
“Magari fossero solo scettro e diadema, ci sono anche i guanti, il rossetto” elencò il capitano
“La borsetta, gli orecchini” continuò Benji
“Dimentichi la collana di perle e il fermaglio a forma di farfalla geneticamente modificata, è enorme” finì Tom
Nat guardò le ragazze e poi Roberto che disse
“Noi o giochiamo bene o non giochiamo affatto” e guardò i tre amici
“VOGLIO LE FOTO?” disse ridendo la piccola Lenders
“Certo” si affrettò a cercarle Sofia.
Tutte le ragazze la circondarono ed esplosero in una fragorosa risata
Pilar si avvinò a Benji “Non te la prendere protierone paratutto, sei una principessa incantevole”
“Grazie BIRBA, ne sono consapevole” pretese un bacio e le spiegò “Il tuo papà non intendeva giocare alle principesse, ma a calcio, vuoi giocare a calcio con il grande Roberto Sedinho?”
La piccola si voltò di scatto e corse rapida dal padre
“Tu…Tu giocheresti a calcio con me? Veramente? “
L’uomo le passò la palla.
Si unirono un po' tutti e Pilar sembrava trasudare felicità!
Holly cercò Tom e gli mimò un grazie.
L’aveva visto parlare con l’arpia, si era controllato solo per evitare a Patty un dispiace.
Alzò gli occhi al cielo, mancavano poche ore al matrimonio, il giorno era ormai al termine, poi avrebbe dato la notizia.
 
 
NOTE: Non ho potuto resistere, un mezzo “inciucio” fra Nat e Benji ci doveva essere, questo capitolo è di transizione. Io li odio i capitoli di transizione, ma era doveroso far calmare gli animi, Gabrielle è una spina nel fianco, il mio capitano però può contare sugli amici di sempre. Chissà quale notizia darà? Speriamo non si sia fatto condizionare dall’arpia!
 
Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate! ☺️
   
 
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