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Autore: Zomi    10/10/2018    1 recensioni
-Dove sei stato?- nessun schiaffo, nessun pugno.
-A cercare le parole per invitarti a bere un caffè… ma cazzo, non le ho trovate-
-E sei quindi tornato a palpeggiarmi?-
-Ha sempre funzionato fin ora-
-Funzionato a farti tornare a casa con un occhio nero?-
-Funzionato a entrarti come un tarlo nella tua mente-
{Kidd ♥ Reiju}
[Questa storia partecipa alla Challenge delle Parole Quasi Intraducibili (FairyPiece version) organizzata dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images.]
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Eustass Kidd, Reiju Vinsmoke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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TEDESCO
Backpfeifengesicht: una persona la cui faccia
sembra aver bisogno di essere presa a pugni o a schiaffi.
 


La prima volta che aveva visto Eustass Cornelius Kidd, Reiju era sicura che fosse un ragazzo di buona presenza fisica, prestanza muscolare e carattere bellicoso.
Osservandolo nel breve tragitto che condividevano sulla linea 1 della metro cittadina, aveva poi acquistato maggiori informazioni, arrivando a definirlo: borioso, arrogante, strafottente, maleducato, scurrile, cafone, troglodita e altri epiteti che una persona educata e posata come lei non avrebbe dovuto nemmeno conoscere.
Il perfetto Backpfeifengesicht.
Uno stronzo colossale che aveva scritto in fronte quanta poca educazione avesse e che la pedagogia con lui aveva ben poco da fare se non dei cari e caldi schiaffi.
Schiaffi a volontà.
Il suo viso dalla carnagione chiara e dagli occhi dorati, il ghigno sempre tirato e il naso storto da chissà qualche zuffa, chiamava a gran voce a sé migliaia e migliaia di sberle, pretendendoli con boriosità.
Reiju una gliel’aveva per fino data.
In metro.
Quando lui aveva osato farle la mano morta su una natica.
La cinquina a mano aperta era partita senza avvisaglie e aveva centrato in pieno il suo bersaglio, colorandogli di scarlatto una guancia.
 -Se ci riprovi- si era portata il ciuffo rosa dietro un orecchio, con calma e nonchalance –La prossima sarà a pungo chiuso-
Era scesa dalla metro e non aveva dato troppo peso al ghigno bastardo che si presentava sulla faccia da schiaffi con cui Kidd andava in giro.
Il giorno dopo la mano callosa e calda di Eustass si era ricollocata nuovamente lungo la curva invitante e morbida del sedere di Reiju.
Il giorno dopo Kidd era tornato a casa con un occhio nero.
E il giorno dopo ancora, e quello successivo ancor di più.
Fino a quando Reiju non l’aveva più visto sulla metro e si era autoproclamata vincitrice di quel malsano teatrino che si ripeteva tra la sua mano chiusa e il viso da schiaffi dell’Eustass.
Vincitrice ma con dei rimorsi, perché quando Kidd non si ripresentò né il giorno dopo né quello a seguire, l’idea che gli avesse provocato una qualche danno celebrale a forza di picchiarlo le era sorto.
Tre gironi.
Tre giorni aveva resistito prima di cercare compulsivamente il volto chiaro e dagli occhi d’ambra del Backpfeifengesicht, arrendendosi dopo altrettanti giorni di inutile ricerca.
Sparito.
Si era quasi arresa all’idea di averlo educato per bene, e che ciò che provava non era nostalgia per la sua perseveranza e per il suo bell’aspetto.
Tutt’altro!
Si, si era quasi abituata, quando una mano tornò ad accarezzarle una natica.
-Dove sei stato?- nessun schiaffo, nessun pugno.
-A cercare le parole per invitarti a bere un caffè… ma cazzo, non le ho trovate-
-E sei quindi tornato a palpeggiarmi?-
-Ha sempre funzionato fin ora-
-Funzionato a farti tornare a casa con un occhio nero?-
-Funzionato a entrarti come un tarlo nella tua mente-
Kidd, e la sua faccia da schiaffi, avevano ragione.
 

 
   
 
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